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Tradimento

SEGRETO DI FAMIGLIA

By 9 Ottobre 2024One Comment

SEGRETO DI…FAMIGLIA

La storia che mi accingo a raccontare è del tutto veritiera, per ovvi motivi sono occultati i nomi a parte il mio . A proposito, mi chiamo Stefania. La mia figliastra, Chanel , è la figlia di mio marito e la sua prima moglie, ormai divorziati da tempo. All’epoca avevo quarantacinque anni ed i fatti che descriverò, risalgono a circa dieci anni fa. Ero e sono tutt’ora una bella donna mora e in carne non giunonica intendiamoci ma un pochino abbondante con la mia bella quarta di seno . La cosa sembra non dispiacere affatto specialmente a mio marito il quale è convolato con me in seconde nozze senza però ottenere il consenso della figlia che al tempo aveva vent’anni e aveva un’ antipatia unica nei miei riguardi. Chanel è tutt’ora molto bella anche dopo due gravidanze e diversi anni passati. Immaginatevi la sua bellezza nello sbocciare dei vent’anni. Le sue forme erano perfette, un seno e un sedere che esaltavano tutto il suo splendore. Bionda naturale capelli lunghi occhi azzurri e gambe lunghissime. In tutta verità girare con lei per la città (quale città non importa) era per me molto imbarazzante perché tutti, maschi, e femmine nessuno escluso avevano occhi solo ed esclusivamente per lei. In più la gelosia verso il padre Carlo, ora mio marito, mi rendeva insopportabile nei suoi confronti. Praticamente tra me e Chanel non c’era alcuna comunicativa e quando talvolta ci parlavamo l’aria era elettrica e si finiva sempre per litigare.
Così, mio marito Carlo, stanco di questa situazione che ormai perdurava da tempo ebbe l’idea di approfittare di un suo viaggio di affari in Sicilia per organizzarci una vacanza in un villaggio turistico del posto, così mentre lui lavorava io e Chanel ci facevamo quindici giorni di sole e mare al fine di fare conoscenza e fraternizzare, se non proprio come madre e figlia almeno come due persone civili. La cosa all’inizio non mi prese bene anche perché non ero proprio in forma per via dei chiletti di troppo che avevo accumulato durante l’inverno e che mi si erano depositati sul petto, giro vita e sedere. Anche Chanel non ne voleva sapere, ma mio marito Carlo, suo padre, si incazzo talmente tanto che non volle sentire ragioni. Era tutto già organizzato e definito. Noi nel bellissimo villaggio vacanza e lui al lavoro. Dopo mille proteste da parte di Chanel con propositi di vendetta verso il padre alla fine acconsentì. Anche io non mi tirai indietro presa dallo sfinimento. Cominciarono così i preparativi per la partenza… importantissima la scelta dei costumi da mare, fondamentale per noi donne oltre a molte altre cose .
Di mia iniziativa optai per due costumi interi uno nero ed uno fuxia in verità abbastanza stretti che mettevano in risalto un po’ troppo le mie forme ma poi si sa, portandoli cedono . Ne parlai con mio marito ma non dissi nulla a Chanel, e di questo Carlo mi rimproverò, perché magari poteva essere un approccio al dialogo con la mia figliastra. Chanel da parte sua non disse nulla dei suoi acquisti al padre, tantomeno a me. Tralascio i particolari del viaggio fatto più che altro di imbarazzanti silenzi. Arrivammo dunque allo splendido villaggio in taxi poi Carlo dopo averci salutate (saluto al quale solo io risposi) proseguì per la sua destinazione con la promessa di sentirci telefonicamente. Al Villaggio, dopo i i saluti e le manfrine di circostanza tipici dei villaggi, compreso di riunione esplorativa da parte degli animatori per verificare le nostre esigenze e le nostre preferenze in fatto di divertimenti, finalmente ci mostrarono la nostra stanza. Veramente molto bella. Tra l’altro avevo notato con qualche preoccupazione che Chanel era la più “osservata “ da parte del personale maschile e per dirla tutta anche lei non disdegnava distribuendo sorrisi a destra e manca. Arrivate nel pomeriggio molto stanche , anche senza dirci una parola riposammo un po’ nel nostro confortevole letto e ci preparammo per la cena. Io indossai una camicetta ed una gonna lunga nera che ne attutiva le forme, niente di vistoso o chiassoso, a differenza di Chanel che invece aveva addosso…si fa per dire, una minigonna parecchio, ma parecchio sopra il ginocchio, scarpe tacco dodici ed un top che se c’era non si vedeva proprio.
Ovviamente protestai dicendole che probabilmente non era il caso di andare a cena vestita come…come…” Una zoccola ?” replicò Chanel, poi continuò…” allora cara la mia matrigna sappi che è proprio quello che ho intenzione di fare alla faccia del mio adorato papà…questa sarà la mia vendetta per avermi costretta a rimanere quindici giorni con te in questo posto di merda…” Poi se ne andò con me che le correvo dietro non sapendo che fare. In fondo non ero sua madre e sicuramente non volevo perdere né la testa né la pazienza dietro ad una ragazzina viziata. E va bene, pensai, voglio vedere proprio fin dove arriva…Lasciamole fare quello che vuole. Così, mentre si cenava approfondimmo la conoscenza con alcuni animatori, che a dire il vero erano abbronzatissimi, simpaticissimi bellissimi ed educatissimi verso una signora e sua figlia…e vedere che Chanel socializzava a meraviglia specialmente con Cesare un ragazzo di venticinque anni , molto serio che al villaggio era un esperto istruttore sub, be questo mi tranquillizzava un po’…Passarono così tranquillamente e senza scossoni i primi sette giorni di vacanza, Al mare Chanell si abbronzava praticamente nuda coperta soltanto da un minuscolo perizoma rosso …il pezzo sopra di quella poca stoffa che indossava a volte lo lasciava in camera… Io d’altronde lasciavo perdere, vedere girare ragazze seminude da queste parti è la normalità. Chanel da parte sua si incontrava spesso con Cesare, prese anche qualche lezione con maschera pinne e bombole , il tutto però sotto il mio occhio vigile di mamma o quasi. Io debbo dire che con i miei due costumi interi un po’ retrò…facevo la mia bella figura e qualche punto a mio favore l’avevo centrato anche se non ero più una ragazzina, tant’ è che a sera qualche volta ridendo e scherzando avevamo persino conversato come due quasi amiche sui fatti e gli avvenimenti della giornata. Da parte mia anche io senza volere e senza malizia, mi ero trovata un ammiratore, Mimmo, il cuoco del villaggio, un bel ragazzone di trent’anni e passa che faceva dei piatti deliziosi ed io tra il serio e il faceto gli avevo chiesto alcune ricette a suo dire segretissime in cambio… della mia mano…ridendo gli dissi “ Peccato, sono gia sposata!” “ Non sono mi mica geloso !” rispose maliziosamente mangiandomi con gli occhi. Una sera, era di martedì, un fattorino ci recapitò un invito a cena inaspettato per assaggiare piatti tipici del luogo. La cosa mi sembro al quanto strana, ma Chanel si accorse che ad invitarci erano Mimmo e Cesare, il mio amico cuoco e l’istruttore marino. Io ero alquanto perplessa in verità, la cosa mi sembrava inopportuna perché poi si sa che l’occasione fa l’uomo ladro e… Insomma, non mi pareva il caso di accettare l’invito a cena da parte di due giovani semi sconosciuti …Ma qui Chanel non volle sentir ragioni…ma cosa c’è di male…?? Siamo in vacanza e poi dobbiamo socializzare…Chanel amore mio io ho 45 anni…si mamma , però non li dimostri mica dai…andiamo…per favore…Fatto stà che come due amiche vere ci stavamo preparando per la serata…Che schianto che sei mamma…!! Anche tu figlia mia sei bellissima. Chanel mi aveva finalmente chiamata mamma !Ero veramente felice e quella sarebbe stata una bella festa . I due giovanotti intanto ci stavano aspettando all’ingresso del locale che siccome era di competenza di Mimmo, quella sera era chiuso al pubblico ed era aperto solo per noi. Dopo mille complimenti forse anche un pochino imbarazzanti almeno per me ci sedemmo per la cena che Mimmo aveva preparato in nostro onore. Fu una cena favolosa accompagnata da vini altrettanto favolosi e forse…troppo favolosi tant’è che ad un certo punto la mia testa…mi girava un po. Non che fossi ubriaca, non è da me ma piano piano accorgendomi di ridere un po’ troppo, sentivo saltare i miei freni inibitori…Cesare intanto aveva messo della musica e aveva invitato Chanel a ballare … sempre sotto il mio vigile occhio…poi la persi di vista. Volevo cercarla ma Mimmo me lo impedì invitandomi a sua volta a ballare. Per non essere scortese accettai nella speranza di intercettare Channel…e così fù…sotto la luce della luna proprio davanti la porta spalancata di una camera del locale vidi Chanel… seminuda, senza più la camicetta addosso! Era accucciata… succhiava e leccava con veemenza il cazzo di Cesare tenendolo con entrambe le mani. Cesare in estasi con gli occhi al cielo e le mani sulla testa di lei si beava dando il ritmo al succulento pompino. Rimasi di sasso! Mi sembrava di sognare, mai avrei creduto a quello che vedevo…poi Chanel si alzo da quella posizione scomoda e Cesare approfittando dell’attimo, disse a Mimmo “ Andiamo dentro dai…” Mimmo allora mi prese per mano e tutti entrammo velocemente nella stanza, chiudendo la porta dietro di noi. Fu una cosa improvvisa che non potei impedire. Silenzio, l’aria era carica di tensione, come se il tempo si fosse fermato… Mimmo dietro di me tenendomi le mani sui fianchi, delicatamente mi avvicinò a lui cosi da fare aderire il mio generoso sedere al suo cazzo che avverti immediatamente. Io però osservavo rapita Cesare che lentamente si dava da fare con Chanel per spogliarla completamente e stenderla sul letto che era all’interno della stanza. Cesare, bramoso come un lupo affamato osservava il corpo di Chanel rimasta in perizoma. Allora si girò verso di me mostrandomi il suo gran cazzo in tiro e menandoselo da una parte e dall’altra …poi ritornò su Chanel . Piano piano la leccò ovunque, la baciò in bocca e dappertutto soffermandosi sui piccoli e turgidi capezzoli rosa, che morse, leccò e bacio all’infinito, poi con la bocca le tolse il piccolo perizoma giallo che spiccava sull’abbronzatura, lo annusò e se lo mise in bocca nell’atto di mangiarselo. Chanel emise un affannato sospiro di piacere, e poi…Cesare le riempi la bella bocca con lo stesso perizoma giallo dicendo …mangiatelo puttanella… infine si tuffò sulla fica di lei per leccarla tutta quanta avanti ed indietro un paio di volte per poi ripetere la cosa all’infinito e biascicando a bocca piena parole piene di libidine…che sapore…che fica !…che topa…!! Mentre con le mani la tastava dappertutto. Sotto di lui vedevo Chanel che uggiolava di piacere e si muoveva scuotendo la testa a destra e sinistra…tenendosi il mignolo in bocca . Mimmo a sua volta dietro di me mi accarezzava il culo, palpandomelo a piene mani. Io ero ancora come inebetita alla vista della mia bambina strapazzata in quel modo ma la mia fica era un lago…Mimmo allora accucciandosi mi alzo da dietro la lunga gonna che avevo indossato per l’occasione e mi scopri le gambe abbronzate e il culo bianco, poi lentamente cominciò a baciarmi il culo coperto solo dagli slip ormai fradici strofinandoci il naso, cominciò poi a mordere più piano e più forte fin a quando non ficco il suo volto tra le mie chiappe stringendole. Feci appena in tempo a mugolare di piacere che Mimmo si alzò, mi girò di fronte a lui e mi prese la mano guardandomi negli occhi. Quando mise la mia mano sul suo cazzo abbassai gli occhi vergognosa e vidi durissimo il membro che aveva estratto dai leggeri pantaloni. Caldo, grosso sembrava una lattina di birra che non riuscivo a stringere… era diverso da quello di mio marito…all’improvviso in un ultimo barlume di ragione nella mia testa apparve il viso di mio marito…e mentre lentamente masturbavo Mimmo provai a spiegargli che non potevo…che ero sposata e questo cercando sempre di vedere Chanel che rantolava a gambe aperte sotto i duri colpi del cazzo di Cesare che se la sbatteva facendo cigolare il letto…quando la mise a pecora Chanel si girò e i nostri sguardi si incrociarono per pochi interminabili secondi, e feci ancora in tempo a sentire gli schiaffi sul bel culo di Chanel che miagolava e urlava come una gatta in calore…prima che Mimmo mi ordinasse “Succhiami il cazzo puttana “A quell’insulto ….Non capii più nulla e l’ultima immagine che vidi prima di chiudere gli occhi e immergermi nel piacere fu quella di Chanel completamente nuda chiavata e rigirata in tutti i modi, mi gettai ai piedi di Mimmo che col cazzo in mano prima mi schiaffeggiò poi me lo passo in faccia diverse volte e mentre aprivo la bocca me lo ficco dentro con forza fin quasi a metà tanto era grosso…voglio vederti in faccia, apri gli occhi troia…mi ordino Mimmo , e allora aprii gli occhi allargando la bocca più che potevo al limite del dolore per le mie mascelle…e alla fine lo inghiotti completamente fino in fondo tanto da riuscire a toccare con le labbra il suo addome….ancora un insulto…e brava la mia mammina puttana…sputai quindi tossendo l’uccello di Mimmo che quasi mi soffocava . …Troia…cosa sei tu…STEFANIA ?? Ero in catalessi ma piena di vergogna…Una troia, rispondevo piano , più forte…ti devono sentire tutti…No…no…E Mimmo mi mollo un ceffone che mi brucio la guancia di un sottile e nuovo piacere….Cosa sei tu?….e finalmente lo dissi forte …SONO UNA TROIA….come ?? Più forte Stefania non sento …SONO UNA TROIA…UNA TROIA…e tuo marito cos’è…??…Un cornuto… si…un gran cornuto…Sono una troia Mimmo…un gran Troia…la tua troia… e anche mia figlia è una gran puttana…Poi con foga Mimmo mi tirò su in piedi prendendomi per i capelli e mi spoglio completamente.….Cercando di coprirmi per un inutile imbarazzo, ancora cercai di negare a Mimmo le mie grazie dicendo “per favore no…” poi mi coprì con le braccia……Lui allora mi bloccò e mi apri le braccia , si fermò per guardarmi un attimo poi gridò “ Che tette !! Che belle tettone !! “ le strinse con le mani e ci tuffò la faccia in mezzo facendomi buttare il collo all’indietro , con le mie tette così offerte , mi abbandonai alla sua libidine ! MIMMO si mise a succhiare leccare mordere le mie morbide e grosse mammelle che nel semibuio della stanza riflettevano il bianco della mia pelle non abbronzata e le mie tettone erano libere di impazzare da una parte all’altra tirate schiaffeggiate tastate tanto da lasciarmi segni di baci appassionati, morsi e succhiotti per parecchio tempo dopo.
Mimmo mi mangiava, mordeva, leccava stringeva schiaffeggiava infoiato dicendomi ogni genere di sproloqui poi prese i miei grossi capezzoli tra le sue dita e strinse forte tirandoli in avanti. Il dolore ed il piacere erano un tutt’uno…anche gli insulti di Mimmo ormai mi eccitavano da morire…E io mi lasciavo fare ..Ti piace eh troiona di una mamma !! Vacca, puttana…poi con una piccola spinta mi fece cadere sul letto dove si sentiva l’odore del sesso e ancora Cesare scopava Chanel che saltava a cavalcioni del suo cazzo , tormentandosi da sola le sue tettine…Mimmo intanto mi aveva allargato le gambe e si era immerso con la lingua nella mia fica. Leccava tutto quello che c’era da leccare, inumidendomi con la sua grossa lingua anche i fianchi, l’ombelico e la pancia. Mi girava sul letto leccandomi le coscione, il culo non tralasciando il forellino del sedere nel quale introdusse la lingua che sentivo sempre più su …non si fermava più…Godevo strillavo e mi beavo di quel trattamento che non avevo mai provato prima…il mio viso doveva essere l’immagine del godimento…alchè Mimmo mi sputò in faccia , ed ebbi un orgasmo che non era il primo. Presa dalla libidine ,per un attimo guardai Chanel e nello stesso momento incontrai il cazzo venoso e nerboruto di Cesare che mi veniva infilato in bocca fino alla radice. Per cominciare un avanti indietro…Poi Chanel, la mia piccola Chanel afferrò la mia tetta destra, lecco il grosso capezzolo, e riempi la tetta di saliva, rendendola sgusciante . Io ancora con Mimmo che sapientemente continuava a leccarmi la fica mi ero lasciata andare completamente quando arrivò l’ennesimo orgasmo da favola ,accompagnato ancora da un ceffone …ormai non li contavo, in sintonia col cazzone di Cesare che mi svuotava in bocca litri di sperma…la mia fica era un lago… non avevo mai inghiottito tanta sborra fino ad allora …Quella sera cacciai giù almeno sei volte…poi mi ritrovai stesa sulla schiena con Cesare sopra di me intento a fare con le mie poppe una bella spagnola, lui stringeva con le mani le mie tettone intorno al suo uccello facendo avanti- indietro avanti-indietro, mentre io cercavo con la lingua di leccare la grossa cappella paonazza del suo cazzo. Poi mentre Cesare mi veniva abbondantemente sulle tette ,qualcuno tirò all’indietro i miei capelli rovesciandomi la testa, così mi ritrovai sulla bocca aperta la fica grondante di Chanel piena del suo piacere e dello sperma di Cesare che cominciai a leccare risucchiando tutto come fosse un ostrica bagnata, udivo solo Chanel che diceva Oh Mamma che gran puttana che sei…!! Dopo un po’ Mimmo prese il posto di Chanel e mi infilò il suo cazzo in bocca per l’ennesimo pompino…Chanel intanto mi leccava la fica, era la prima volta che venivo leccata e che leccavo una donna, quindi io e Chanel ci esibimmo in un sessantanove ,mentre i due ragazzi si masturbavano goduriosi, ogni tanto sbattendoci i rispettivi uccelloni in faccia e ridendo. Il piacere del sesso aveva raggiunto per me limiti mai sognati !! Era un nuovo universo. La fica di Chanel era buonissima, dolce come un albicocca ed io la leccavo riempiendomi la a bocca. Poi trovandomi sopra di lei Mimmo mi aprì in due scopandomi senza alcun riguardo tanto che lanciai un grido subito attutito dal cazzo sempre in tiro di Cesare che me lo rimise in bocca ancora una volta. Mimmo mi scopo per venti minuti almeno ed io godevo come una pazza sbattuta come una vacca tra pizzicotti sculacciate che mi fecero le chiappe di un bel colore violaceo…Una davanti all’altra io e Chanel stavamo subendo lo stesso trattamento e ci baciammo in bocca golose di sperma che leccammo ripulendoci la faccia. La cosa infervorò ancora Cesare che volle sborrarci in addosso facendosi un’ ennesima sega. Poi Mimmo volle che lo cavalcassi mentre lui mi pastrugnava le tette, una vera fissazione la sua …e insultandomi con sproloqui di ogni genere…Mia bella puttanona mi diceva …cosa dirai al tuo maritino? Che sono una TROIA…rispondevo ad alta voce scuotendo la testa come una posseduta …che sono una gran puttana…in verità la cosa mi eccitava tantissimo …il cazzo di Mimmo pareva di marmo tanto era duro, mi feci persino mettere un dito nel culo in profondità da Cesare che ogni tanto mi sculacciava e mi dava schiaffi sulla schiena…dicendomi …cavalca bella PULEDRA… troia, puttana, troiona cosa che veramente in quel momento mi sentivo di essere., Poi Cesare si dedicò anima e corpo al bel culo di una Chanel sfinita…la ragazza lo prese nel culo due volte a quanto pare con grande piacere senza disdegnare però l’uccello di Mimmo che entrava ed usciva dalla bocca di lei… Io chiesi di essere risparmiata a quel sacrificio perché mi sentivo stanca però Mimmo trovo in cucina una zucchina abbastanza grande e con quella giocò ancora con il mio corpo fino ad infilarlo per intero nella mia fica con mia grande goduria…mentre mi leccava il culo…Provò anche a fare entrare la zucchina nel mio bel culone ma ci riuscì solo per metà…Con Chanel usarono invece una banana sbucciata di notevoli dimensioni che una volta in fica mangiarono fino a saziarsi di banana e fica e succhi di fica…assaggiai anche io era veramente buono, ed alla fine Chanel …squirtò…in un lungo getto, innondandoci tutti del suo piacere…Mimmo il più porco dei due ragazzi ed anche il più perverso si tuffo a bocca aperta sulla fica di Chanel in modo da bere tutto il nettare rimasto… .Eravamo alla fine in uno stato pietoso…sporche, sudati inzaccherati di liquidi corporei di ogni tipo, io poi ero distrutta. Baciai Chanel ma poi dovetti riposarmi che altrimenti potevo svenire. Ero quindi nel dormiveglia che vidi Chanel a cavalcioni di Mimmo che ancora non l’aveva chiavata e tra le risa sempre più lontane Cesare cercava di entrarle da dietro per una doppia penetrazione…..non so come finì perché un sonno liberatore e purificatore mi accompagnò fino al mattino. La vacanza terminò quattro giorni dopo…e non vedemmo più ne Mimmo, ne Cesare…neanche li cercammo in verità , i due era spariti molto discretamente lasciandoci solo un biglietto con scritto “ Chissà quante cose avrete da raccontarvi tra madre e figlia“ …MIMMO e CESARE. Io e la mia figliastra Chanel non parlammo mai più dell’accaduto però diventammo ottime amiche e confidenti con grande felicità di Carlo, marito cornuto ma felice perché finalmente potevamo dirci una famiglia…Cinque o sei anni dopo, Chanel mi confidò che quello che era capitato quella sera … doveva essere la vendetta che lei aveva escogitato con la complicità di Cesare per vendicarsi del Padre e possibilmente liberarsi di me che avevo impunemente tradito mio marito…Cara Chanel…!

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franco ferri

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