PRENESSA: IL RACCONTO RISPECCHIA FATTI REALMENTE VISSUTI E’ giovedi pomeriggio, accompagno mia moglie al treno: dopo qualche insistenza si è convinta a partire da sola per la riviera francese dove un nostro amico la sta aspettando per un fine settimana lungo all’insegna del sole e del mare. Io causa lavoro li raggiungerò con l’auto sabato prima di mezzogiorno, dopo che loro due avranno avuto più di un giorno intero per frequentare una spiaggia nudista che già conosciamo Per inciso R. non è solo un amico ma anche il suo amante da circa un anno. Sono ormai alcune settimane che non ci vediamo, io finora sono stato sempre presente agli incontri e la signora non nasconde il desiderio di rivederlo: questa volta sarà inizialmente da sola ma senza dubbio mi racconterà poi tutto. Dunque C. parte destinazione Ventimiglia; se non ci saranno ritardi arriverà prima di cena. Infatti a sera il telefono mi conferma che il viaggio è stato nei tempi giusti, molto caldo dato che tanto per cambiare nel vagone non funzionava l’aria condizionata. Da questo momento descrivo il racconto di mia moglie. L’amico era là ad attenderla, un bacio garbato poi con l’auto via oltre il confine fino alla località appena dopo Cannes dove R. ha un piccolo appartamento. Appena giunti la signora si gode una doccia rilassante, esce dal bagno nuda e raggiunge l’uomo in soggiorno (col suo 1,74 è alta quasi quanto lui, abbronzata senza segni di costume, chioma nera, seno della quarta misura che non necessita di sostegni, lunghe gambe affusolate, accuratamente depilata fa una bella ed eccitante figura.) Nell’attesa anche R. si era spogliato, si alza dal divano per abbracciarla, si stringono con piacere scambiando un bacio questa volta assai più intimo e naturalmente l’eccitazione del maschio si fa evidente. C. sente il pene duro contro il pube, lo spinge a risedersi per seguirlo accomodandosi a cosce aperte su di lui, le mani appoggiate allo schienale. La posizione offre il seno alle carezze e ai baci, alle leccatine sui capezzoli che le sono sempre piaciute. L’uomo affonda il viso nel solco fra le tette, assieme la preme su di se mettendole le mani sul culo. Finora mia moglie è stata ferma con l’asta del pene a contatto con le grandi labbra della figa; adesso si muove lentamente finendo di eccitarsi e portando l’amante quasi al limite: non c’è bisogno di aiuto perchè il cazzo trovi la strada e si infili quanto è lungo nella vagina calda e bagnata. (io sono un normo dotato con buona circonferenza, R. ha un uccello più sottile del mio ma tre dita buone più lungo). Dopo l’attesa durata più di un mese entrambi si vogliono e tralasciano qualunque preliminare al contrario del solito. “mi sentivo piena e la mia figa lo voleva fino in fondo” Racconterà alla mia richiesta dei particolari. “me lo sono stretto dentro con tutta l’energia di cui sono capace, ci muovevamo si ma poco, non volevo mollare neppure un centimetro di quel cazzo” R. aggiunse che continuava a esplorarle i seni ma quasi non sentiva le mani piene tanto era il piacere di farsi “distruggere” dalla mia signora. Infoiati e sudati non si sono fermati neppure al momento dell’orgasmo quando C. ansimava di piacere raggiunto e l’amico tentava un paio di ultimi colpi. “ho sentito almeno tre getti di sperma riempirmi la figa, il primo potente poi altri due finchè non si è svuotato nel mio ventre allora mi sono staccata ma gli sono rimasta a gambe aperte sopra perchè so che piace anche a lui, come a te, vedermi colare” R. aggiunse che la sborra scese con un rivoletto dal buchino, infine a gocce singole, lei aveva dimenticato di ricordare che teneva le grandi labbra spalancate con le dita, gocciolandogli sull’uccello appagato e in parte sul pube. Dopo naturalmente un seconda doccia, quasi fresca e poi purtroppo rivestirsi per uscire a cena ma su richiesta la signora “dimenticò” di indossare le mutandine. FINE PRIMA PARTE



scusa, al quarto sono bloccato!
ti ringrazio, mi fa molto piacere sapere che ti sia piaciuto! il secondo capitolo l'ho completato. nel terzo sono bloccato.…
ne ho scritti altri con altri nick...spero ti piacciano altrettanto.
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Ti ho scritto, mia Musa....attendo Tue...