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La prima orgia

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Stefania, &egrave Lei il fulcro di questa storia e soprattutto della mia vita. E’ una giovane donna di 28 anni, colta e brillante, una Donna sportiva e trasgressiva. Siamo sposati da tre anni ed accanto a Lei, ogni giorno che passa, sembra di assaporare nuovi profumi di vita e d’esperienza. Ha un temperamento forte e deciso, non &egrave mai banale, &egrave sempre disponibile e gentile. Anche Lei ha i suoi difetti, ma con garbo riesce sempre a mascherarli. Io sono Sandro, un felice uomo di 32 anni, lavoro come libero professionista, amo i viaggi e pratico attivamente diversi sport. Abitiamo in un casolare ristrutturato sulle colline del Chianti in Toscana ed abbiamo la fortuna di godere giornalmente dell’infinite bellezze della natura orgogliosa e stupefacente. Ma torniamo alla mia splendida compagna, Lei, fisico asciutto, alta 172 cm, mora e sensuale, un seno non molto grande, gambe lunghe e slanciate, un visino acqua e sapone. A noi, piace molto fare del sesso, sia in casa che in situazioni particolari ed eccitanti, e finalmente, dopo mie insistenti richieste e provocazioni, sono riuscito a convincerla ad avere rapporti sessuali con altre persone.

Non &egrave stato molto facile, si &egrave convinta solo dopo la confessione di alcuni nostri amici comuni, che hanno ammesso di avere avuto fantastici ed eccitanti scambi di coppia.

Però non vuole farlo con loro, sarà il caso a scegliere per noi, forse vuole ancora del tempo per prepararsi psicologicamente a questa nuova ed inusuale avventura.

E’ venerdì, vado in ufficio e sono sorpreso quando alle 17,00 mi chiama Stefania e mi invita a rincasare presto, mi confida che questa sera sarà pronta per la nostra nuova esperienza. Arrivo a casa che mancano pochi minuti alle 20,00 mi precipito in bagno per una doccia, mi vesto e la raggiungo in salotto: &egrave bellissima. Indossa una camicetta ed una gonna nera, &egrave profumata e sprizza felicità, mi abbraccia, mi bacia ed insieme senza dire una parola, usciamo di casa e senza una precisa meta, partiamo in macchina.

Sedendosi in macchina, lo spacco della gonna lascia intravedere le sue belle e affusolate gambe, fasciate dalle autoreggenti di colore nero ed anche la camicetta, slacciata nei primi tre bottoni, lascia scorgere un piccolo ma sodo e delizioso seno intrappolato in un reggiseno di pizzo nero. Scegliamo una piccola e sperduta trattoria di campagna per cenare, entriamo, ci accomodiamo e dopo pochi istanti il cameriere ci consiglia i piatti più gustosi del menù annaffiati da un buon chianti rosso. L’ambiente &egrave piccolo, caldo e ben curato,ci sono altri sei tavoli, ma solo quattro di essi sono occupati, tutti da coppiette, tranne uno, che ospita tre signori che discutono animatamente di lavoro. La serata procede deliziosamente, i piatti sono gustosi e la coppietta nostra vicina di tavolo, si scambia ripetutamente dei baci lunghi ed appassionati. Ogni tanto mi soffermo ad ammirare una signora sui 35/40 anni, bionda, bel fisico, dotata di grandi tette, che educatamente sta cenando con il suo uomo, mentre divertito, noto che il cameriere tra una portata e l’altra cerca d’insinuare il suo sguardo nella camicetta di mia moglie.

Passano alcuni minuti e dalla cucina entra il cuoco, con in mano una torta con delle candeline, la posa sul tavolo dei due giovani, i quali invitano tutti i presenti a festeggiare con loro i 20 anni di Francesca. Sorpresi, accettiamo tutti di buon grado e dopo aver unito più tavoli, stappiamo due bottiglie di spumante e tutti insieme brindiamo alla ragazza. Nel prendere i nuovi posti, ci accordiamo che per fare meglio conoscenza, ognuno di noi dovrà sedere distante dal proprio compagno, ed io in fretta mi sistemo vicino alla bionda che mi dice di chiamarsi Patrizia. Mangiamo il dolce, facciamo amicizia, cantiamo qualche stornello e la serata comincia a diventare eccitante quando Francesca, la festeggiata, un po’ brilla, sale sopra il tavolo e lentamente inizia uno spogliarello mozzafiato. Tutti elettrizzati, battiamo le mani per incitarla, Lei con maestria continua facendo volare il golfino, la camicetta ed i pantaloni, rimanendo in reggiseno e slip, entrambi di colore bianco. Guardo Stefania, &egrave eccitata, con un gesto del capo le do il mio consenso ed allora si toglie gli stivali, sale sul tavolo ed aiuta la ragazza a denudarsi, poi inizia a toccarla, a massaggiarla, le lecca i capezzoli e pian piano scende fino al triangolo nero e ne assaggia gli umori.Ora tutti i presenti sono arrapati, mi faccio coraggio e bacio la signora bionda che squisitamente ricambia con la sua dolce lingua, le palpo i due grandi seni e la invito a spogliarsi, mentre il suo uomo si avvicina velocemente per partecipare all’atto.Famelica, mi tira fuori l’uccello dai pantaloni e delicatamente assapora la mia rossa cappella e poi scende giù per l’asta leccandomi anche le palle mentre da dietro l’uomo la scopa con forza.Intanto mia moglie per la delizia degli occhi dei presenti, toglie la camicetta, la gonna,il reggiseno ed il perizoma e resta con indosso solo le autoreggenti. E’ splendida! Il ragazzo di Francesca, Filippo, inizia a baciare in bocca mia moglie, mentre il cameriere da dietro le bacia il collo e le tasta con vigoria il sedere ed il seno. Intanto il proprietario, un vecchietto di 70 anni, ha fatto distendere Francesca sul tavolo e le stà leccando la figa con la sua lingua ruvida segnata dagli anni. Tra mugolii ed incitamenti, ci troviamo nel bel mezzo di un’orgia fantastica, e questo, &egrave solo l’inizio. Tolgo il cazzo dalla bocca di Patrizia, ora voglio scoparla, glielo infilo tutto dentro, mentre eccitatissimo guardo mia moglie che in ginocchio stà avidamente sbocchinando il pene dei due uomini. L’uomo di Patrizia, Giorgio,si &egrave diretto verso Francesca, che precedentemente preparata dal vecchio porco del ristoratore, &egrave pronta a ricevere una verga dura. Cambio dopo alcuni minuti posizione, e sbatto il mio nervo dentro il culo di Patrizia che senza fiatare lo accoglie tutto, mugugnando e leccandosi le labbra, fino a quando esausto, lo tiro fuori e le sborro fin sopra la schiena. Intanto Francesca, appagata da almeno due orgasmi, sta leccando il cazzo marmoreo di Giorgio, che dopo pochi minuti apostrofandola come grandissima troia, le sborra in bocca, imbrattandole tutto il viso. L’unica che continua a scopare &egrave la mia dolce e tenera mogliettina, che carponi, continua a leccare il cazzo del cameriere mentre Filippo la tromba con forza. A questo punto decidono di scambiarsi ancora i ruoli e mentre il ragazzo glielo infila in bocca, l’altro con un colpo ben assestato la incula facendola urlare dal dolore, che piano piano si trasforma in goduria ansimante. Prima di venire, la fanno stendere in terra, ed entrambi insieme al vecchio proprietario, le sborrano sopra tutto il corpo, sporcandola di quel liquido biancastro ed appiccicoso. Esausti, ma felici, ci ricomponiamo e scambiandoci i numeri telefonici dei nostri cellulari ci diamo appuntamento per un’altra ‘pepata’ seratina culinaria ed erotica.

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