…. dai vetri filtrava la voce leggera di un canto appena accennato…. una canzone conosciuta divulgata da una radio locale, lei, che hai sentito la prima volta passando davanti quella finestra ad altezza d’uomo… sebbene la porta-finestra fosse accostata quando, quasi d’impulso ti sei girato, l’hai trovata lì… a tre quarti, con il viso candido, l’espressione impegnata nel chiudere il gancetto del reggicalze, mentre la curva del sedere eccitava la tua vista … sembrava un’immagine da cabaret degli anni venti ‘ la lingeria bianca, curata senza essere volgare non riusciva a sostenere un seno spropositato per l’esile busto… le gambe lunghe sembravano nate per essere avvolte sul corpo di un uomo … è stato un attimo, i vostri sguardi si sono incrociati nella piccola apertura della finestra … ti sei soffermato un attimo e poi voltato, quasi pudicamente verso il portone…. non ti è sembrato strano vederlo socchiuso tutt’ altro… hai attraversato lo scalino che sapevi portare in un mondo diverso dal tuo, lontano e perduto…. aromi diffusi, di spezie e di biscotti e di borotalco, all’interno di quel piccolissimo appartamento che da’ sulla strada…
e lei in una veste candida, trattenuta in vita da una cintura alta, senza scarpe che ti sorride sulla soglia della camera aperta, con il letto perfettamente rifatto….
scuoti leggermente la testa, sai già cosa ti aspetta, quel fremito conosciuto sulle dita, ti rivela la misura della tua eccitazione….e non solo quello… un’erezione prepotente e dolorosa si affaccia per pretendere ciò che le è dovuto… lei si siede sul bordo del letto, in paziente attesa, mentre tu ti avvicini… ti sbottona i pantaloni classici. ormai il tessuto è teso all’inverosimile.. e fa uscire da il tuo sesso lucido di umori, iniziando a succhiarti…. la lingua fuori, le labbra avide, ti apre, accogliendoti tutto nella gola, con consumata maestria…. il tuo sospiro di soddisfazione le modella un sorriso sul volto, sei già abbastanza vicino all’orgasmo da doverti strappare da quella sanguisuga qualche attimo prima di rischiare di finire troppo velocemente… la tiri su con violenza, girandola sul bordo del letto… le ginocchia poggiate in terra, il corpo piegato sul letto, si offre docile come una puledra… e tu non te lo fai dire due volte, mentre con violenza, con cattiveria quasi la penetri da dietro… è umida, calda e accogliente, ma la morbidezza delle sue pareti non soddisfa il tuo desiderio, tanto che dopo poche spinte ti stacchi solo un attimo, per rientrare con decisione nell’orifizio gemello… nessun urlo, come ti eri immaginato, nessuna opposizione come fa sempre la tua abituale compagna…. ansimi e sospiri da parte di quella voce dal suono antico, ed il tuo rauco grido, nell’attimo stesso in cui il tuo seme inonda il suo pertugio, riempiendolo …. ti stacchi a fatica, nonostante tutto madido di sudore…
silenziosamente ti rivesti mentre lasci i soldi sul comodino ad una lei nonostante tutto sorridente. esci dalla porta e mentre scendi lo scalino che ti separa dalla tua vita di sempre, sacramenti fra te e te, accorgendoti di due piccole gocce di sangue cadute sul tuo bel pantalone nuovo e chiedendoti come lo giustificherai alla tua compagna di sempre, che stai per raggiungere
per festeggiare il tuo primo anniversario di matrimonio
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono