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Racconti Erotici Etero

Tamara

By 23 Giugno 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Tamara è una dolce ragazza di Padova: 1.65m, rossa con i capelli mossi, occhi nocciola da
cerbiatta, morbida di sedere (ma non me l’ha mai dato!) e con due tette da favola! Oltre ad una lingua che è tutto un programma…
E’ inizio giugno, sono a casa, dovrei (il condizionale è d’obbligo!)’studiare per un esame vicino… Suona il citofono: è Tamara, mi ha
fatto una sorpresa! Superato il primo momento d’indecisione, la faccio entrare in casa e, dato che lei non perde tempo iniziando a baciarmi, comincio subito ad esplorare il suo abitino leggero (fuori ci sono 33 gradi!): la porcellina non si è messa il reggiseno, a quanto sento…
siamo in ingresso, le ho già tirato fuori le tette e le sto succhiano i capezzoli quando… No, ancora il citofono! Chi sarà mai? Cazzo, è l’elettricista: l’avevo chiamato il giorno prima per installare un faretto e me n’ero scordato! Faccio salire Tamara in biblioteca, raccomandandole di non far rumore.
Mi riassetto velocemente ed apro la porta; fortunatamente l’elettricista in questione è persona sbrigativa e di poche parole: gli
indico velocemente la stanza dove dovrà lavorare (fortunatamente al primo piano, mentre Tamara mi sta aspettando al secondo) e lo lascio fare, dicendogli che, dovesse servirgli qualcosa, basta che mi chiami dalle scale. Salgo la rampa in fretta, entro in biblioteca e trovo la
zoccoletta che fa finta di dormire sul pavimento: ha preso un cuscino in camera mia, si è distesa per terra, infilandosi il pollice in bocca come una poppante… Ora la sveglio io! Lei continua a fingere ed intanto le sfilo la minigonna di jeans e le mutandine… E brava Tamara: te la sei depilata bene la patata! parto all’assalto con le dita e la lingua, esploro il suo ricettacolo caldo e ben presto bagnato… Che porcella! Ora si è destata completamente: mentre continuo a leccarle la figa ed il clito lei si spoglia completamente, si prende in mano una poppa e se la lecca… mugola di piacere, la troia e ben presto viene… Crede che io mi accontenti di questo? Si sbaglia!Sento che la mia verga sta andando in tiro:
lo nota anche lei, perciò si raddrizza e mi fa una sega, accompagnata dal tocco sapiente delle sue labbra e della sua lingua… Mi fa impazzire! Intanto le ho infilato 3 dita dentro, la masturbo sempre più velocemente, il suo viso diventa una maschera di piacere… in pochi minuti se ne viene un’altra volta. Ormai ce l’ho bello duro e non intendo permettere che questa piccola porcella goda ancora solo con le dita: la faccio appoggiare alla libreria, lei si mette il cuscino davanti al viso, mi posto dietro di lei e la infilzo: senti come gode!
Sto godendo anch’io e a malapena sento la voce dell’elettricista che mi avvisa d’aver finito: benchè l’idea di una cosetta a 3 sia stuzzicante, ad alta voce lo ringrazio, dicendogli che mi lasci pure la fattura (salderò qualche giorno più tardi) e che può andare. Torno ad occuparmi di Tamara: sento che sta cedendo sotto i miei colpi, mugola
come una gatta in calore, mi afferra le natiche per darmi ancora più spinta… Che puttana! E’ giunta al terzo orgasmo in poco più di un’ora e mezza e per poco non scivola dal suo appoggio, tanto è eccitata! Io però non sono ancora pago: mi siedo su una sedia e le faccio segno di accomodarsi sopra di me… Che goduria! Sono talmente preso dalla scopata che, mordicchiandole i capezzoli mentre lei va su e giù sul mio palo, quasi le faccio male… Ecco, ci siamo. sta arrivando l’orgasmo per tutti e 2: per lei è il quarto e se ne esce con un urlo liberatorio. La faccio scendere dalla sedia, mi metto sopra di lei e la annaffio con la mia sborra, che le cola sul nasino, sulle labbra e sui seni… Urge una doccia! Sotto l’acqua, Tamara è così debole che per poco non scivola: la scopata prolungata e tutti quei godimenti l’hanno provata… Così mi tocca anche portarla a mangiare qualcosa per farle recuperare le forze! Ma per una simile chiavata, ne è valsa la pena!

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