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Racconti Cuckold

Carlotta a Taormina

By 28 Giugno 2024No Comments

Dopo le prime esperienze in alcuni bellissimi club come descritto nei racconti precedenti nei quali Carlotta acquisì sempre più consapevolezza del proprio ruolo e la cosa le piaceva sempre di più. Se nella vita di tutti i giorni il nostro rapporto rimase assolutamente equilibrato e agli occhi di tutto il mondo circostante eravamo una bella coppia, innamorata e serena, sotto le lenzuola uscivano le nostre piccole ma sempre più presenti perversioni.

Adoravo vederla padrona della situazione e capace di godersi i momenti con altri senza più remore o freni. A lei piaceva invece vedermi complice e che le permettessi di fare sesso con altri uomini o coppie, partecipando solo se lei lo desiderasse. In ogni modo le nostre regole erano : mai con persone conosciute, mai senza l’altro.
Ma una di questa fu infranta la scorsa estate.

Carlotta parte per un weekend di lavoro, sta via 3 giorni, a Taormina. Un convegno paramedico al quale partecipano alcune delle aziende più importanti italiane. Sono tutti alloggiati in un hotel lussuoso e appena arrivata in camera mi telefona per dirmi che il viaggio è stato gradevole, che stava bene e che a Taormina c’era un caldo pazzesco. “Ora riposo una mezzoretta poi abbiamo appuntamento in reception, ci spiegano il programma e spero nel pomeriggio di poter fare un bagnetto. Ti aggiorno.”
Verso sera sono in casa, appena uscito dalla doccia e Carlotta mi chiama. “Ciao amore. Taormina è stupenda. Siamo andati a vedere delle grotte in barca oggi e fatto il bagno nel mare più blu che io abbia mai visto. poi… volevo dirti una cosa… Ho conosciuto un mio collega di Perugia che mi sta facendo una corte spietata… Quando abbiamo fatto il bagno oggi gli ho guardato il pacco… sembra molto dotato… sai che mi sono bagnata un po’… peccato che tu non sia quì… Secondo me sarebbe stato il nostro compagno di giochi perfetto, dev’essere un porco, si capisce… Solo a pensarlo ora mi viene da toccarmi.” In dieci secondi mi venne un’erezione quasi dolorosa tanto fu violenta. Pensarla a 10.000 km di distanza che si stava masturbando pensando al cazzo di un collega che aveva a pochi metri dalla sua stanza mi stava facendo impazzire. Un misto di gelosia, eccitazione, voglia di prendere l’aereo e raggiungerla… E invece mi uscì sta cosa “amore, perchè non te lo scopi stanotte e mi mandi qualche foto o video e poi domani mi racconti tutto? Però quel bastardo deve sapere che siamo d’accordo, non voglio passare per stupido. Cornuto sì, ma consenziente e consapevole.”

Un attimo di silenzio dall’altro capo del telefono. Poi un gemito. “Amore sei fantastico, alle tue parole sono quasi venuta. Davvero lo vuoi? Guarda che io lo faccio. Ho troppo voglia di cazzo. Sei sicuro che se infrangiamo questa regola poi non cambia il nostro rapporto? Non voglio neppure pensare per un attimo di poterti perdere.”
Ormai ero partito con la fantasia. “No amore, fallo per me. Ti pongo solo due condizioni : una te la ho già detta, che sappia che io so. La seconda è : lasciati andare e godi più che puoi.”
Ci lasciammo che mi avrebbe telefonato più tardi quando dopo cena provava a sedurre il tipo.
Avevo una cena con degli amici quella sera, telefonai inventandomi un mal di stomaco. Volevo stare a casa e godermi i video e le foto di Carlotta.

Trepidante, sul divano guardavo distrattamente un video musicale in attesa che squillasse il mio cellulare. Erano ormai le 23 e stavo perdendo le speranze. Ma ecco il trillo che bramavo. Era una video chiamata, mi misi a posto per non risultare proprio in una posa sciatta. Dall’altra parte Carlotta sorridente, truccata, bellissima, che mi salutava con un “ciao amo”. Poi allontana il cell, si allarga la visuale e si vede chiaramente al suo fianco un uomo, moro, occhi neri che sorride e mi saluta con la mano. Sono in una stanza d’albergo, seduti sul bordo del letto. Carlotta è vestita con un abitino cortissimo, nero e scalza. Lui ha una t-shirt ed è in boxer. Ce l’ho già duro. “Amo, ti presento Nico. Gli ho detto tutto, sai che lui e sua moglie frequentano spesso dei privè. L’unica cosa che lei stasera è all’oscuro di tutto perchè al contrario di te è gelosissima e vuole sempre essere presente quando fanno cose.”

Non trovai le parole e riuscii solo a dire “spogliati in diretta amore, per me. Dai il cell a lui che ti riprenda e togliti tutto.”
Carlotta diede il telefono a Nicola e iniziò un lentissimo spogliarello. Quando anche il perizoma volò dall’inquadratura lasciandola nuda, avevo già la salivazione a zero. “Ora però ti guardi anche mentre spoglio Nico. Non scappare” Mise il cellulare sul comò con l’inquadratura verso il letto e si mise a spogliare il suo collega. Devo dire che la zoccola sapeva scegliersi gli uomini. Aveva un gran bel fisico, da uomo di sport. Quando gli abbassò i boxer Carlotta guardò la telecamera “Amo’, ho scelto bene vero? Guarda che bel cazzone.” Lo prese in mano, poi in bocca e in pochi secondi diventò di marmo. “Ora però ti salutiamo e cominciamo la nostra notte di sesso, mi raccomando non farti troppe seghe e tieni un po’ di energie per quando torno che mi dovrai scopare tutta la notte mentre ti racconterò quel che sto per fare con Nico”.
Rimasi con il cellulare in una mano e l’uccello nell’altra. Mi segai furiosamente, mentre la mia fantasia volava nell’immaginare Carlotta scopata, inculata che godeva con il suo stallone di turno.
Venni copiosamente e poi andai a letto convinto di dover aspettare la notte seguente per avere notizie da Carlotta.
Invece alle 3,30 un bip bip mi fece sobbalzare. Un whtasapp di Carlotta con allegate due foto. Una, inequivocabile, con il viso ricoperto di sperma mentre mi manda un bacio. L’altra del cazzo di Nicola avvolto nella sua mano. La frase allegata “Non ne vuole sapere di scendere. Mi sa che devo dargli anche il culo. Ti amo, buonanotte”.

Altra, inevitabile, sega.

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