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Racconti Cuckold

club privè

By 21 Giugno 2024No Comments

Carlotta un sabato a pranzo se ne uscì con un “amore, stasera andiamo a una festa in un privè a Mantova?”.
Deglutii a fatica, solitamente ero io a prendere l’iniziativa e a proporre e lei fingeva un po’ di imbarazzo e poi accettava, stavolta fu diretta e mi lasciò qualche minuto senza parole.
“Ma dove hai saputo di questa festa?” … “Ieri sera, mentre tu eri a padel ho navigato un po’ nei siti dove solitamente vai tu e ho visto la pubblicità di questa festa a tema anni 30, sembra molto elegante e ambientata in un castello. Mi sono eccitata da matti al pensiero e vorrei proprio andarci, ma se non vuoi…” dicendolo con un sorriso malizioso che avrebbe convinto anche un santo, figurarsi me.
Alla sera uscimmo a cena, molto eleganti entrambi, poi verso mezzanotte arrivammo al castello e visto il livello di auto fuori nel cortile capimmo che la festa era ben frequentata, almeno a livello di classe.
Carlotta liberatasi della giacchetta rimase con un miniabito nero, anni 20, molto sexy. Io in completo gessato nero, sembravo un gangster mafioso newyorchese, era il dress indicato e molti altri uomini avevano avuto la mia stessa idea.
Bellissime coppie, prezzo di ingresso salatissimo, buffet da ristorante stellato e Franciacorta a fiumi, oltre ad ogni cocktail richiesto.
L’alcol aiutò immediatamente a perdere ogni inibizione e Carlotta quando ballava a centro pista era un’attrazione per chiunque.
L’eccitazione montò rapida e appena possibile ci appartammo in una saletta e cominciammo a fare sesso sfrenato. Preliminari brevissimi, cominciammo a scopare come ricci su un letto a baldacchino. Attirammo l’attenzione di altre coppie che si fermarono ad osservarci e qualcuna lo fece masturbandosi davanti a noi.
Noi incuranti continuammo il nostro spettacolo e Carlotta mi chiese secca “lo voglio nel culo, davanti a tutti, inculami, ti prego”. Non me lo feci certo ripetere, so quanto piaccia a mia moglie farlo così, ma che fosse così esplicita e esibizionista non me lo aspettavo.
Entrai nel suo culo con estrema facilità e presi a pomparla con forza.
Ad un certo punto la sento fremere, mi dice “sto per venire”, urla di piacere ma mi prega “tu non farlo, rimani dentro di me, ti supplico”. Resisto stoico, rallento, poi accelero. Un ragazzo davanti a noi si gode la scena con la sua ragazza che da dietro gli sbottona la patta e inizia a segarlo. Ha un cazzo grossissimo e sta vibrando a pochi centimetri dalla bocca di Carlotta.
Lei lo vede, si volta verso di me e mi chiede se può toccarlo. Sono troppo eccitato, non le direi mai di no. “Certo amore, è la tua serata, fai quel che vuoi”.
Allunga una mano, la ragazza sorride e glielo passa. Carlotta, golosa, lo sega e poi glielo prende in bocca.
Lui chiude gli occhi, si gode il pompino e poi chiede a mia moglie se le va di farsi scopare da lui mentre io continuo a incularla.
Carlotta mi guarda e mi dice “amore facciamo il contrario”. Mi fa stendere, mi sale sopra e si infila il mio uccello davanti, chiede al ragazzo di infilarsi un profilattico e poi di incularla. Lui ci mette un decimo di secondo a infilarsi il condom, poi sulla strada già aperta da me prima entra, lentamente, allargandogli il culo con il suo cazzone.
Qui succede il fattaccio. Appena sento il cazzo del ragazzo strofinarsi praticamente col mio separati solo da una sottile parete di pelle, non mi controllo e vengo come uno studente urlando.
Carlotta si stava godendo una doppia da urlo, mi guarda e mi dice “noo, amore, ti supplico, stai con noi, mi piace troppo”.
Invece il cazzo mi diventa piccolo subito, esco ma lascio che il cazzone del ragazzo faccia il suo dovere, e lo fa benissimo.
la monta per almeno altri 20 minuti, il mio uccello fu sostituito dalle dita del ragazzo e l’orgasmo di Carlotta alla fine fu animalesco.
Fu meraviglioso vederla godere così, senza ritegno. Ma non mi tornò duro e quando lui uscì dal suo culo con il cazzo ancora duro nonostante avesse riempito il condom di sperma, vedere i nostri due membri vicini mi fecero un po’ vergognare.
Carlotta mi baciò a lungo, ringraziandomi, mentre il ragazzo riprese a fare sesso con la propria fidanzata con l’uccello ancora durissimo ed enorme.
Alla fine ci scambiammo i numeri di cell, Carlotta mi disse che fu una delle più belle scopate della sua vita e che lo avrebbe rivisto volentieri e io chi sono per contrariare la mi bambolina?

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