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“Oh mio Dio, non posso credere che lo sto facendo veramente…”

Penso fra me e me…
In auto c’è un silenzio raggelante…
Sono seduto sul sedile del passeggero di una macchina in cui non sono mai salito prima.
Alla guida c’è un uomo che non conosco, sui 43/44 anni.
Lui non mi guarda e non parla, io non lo guardo e non parlo.
Ho la bocca asciutta che faccio fatica pure a respirare e mi si appiccica la lingua ai denti.
Un imbarazzo che ha del grottesco, e ancora più grottesca è la storia che mi ha portato in questa macchina…

“Un po’ più avanti, dietro quella curva c’è uno sterrato che porta al mare se si percorre tutto, ma non ci va mai nessuno perché la strada è piena di buche.
Ti va bene se ci fermiamo un po’ più avanti?”

Mi chiede con la voce roca, e bassa.
Flebile, quasi faccio fatica a capirlo…
Probabilmente è imbarazzato quanto me…
Penso a quello che mi ha detto, mi prendo il mio tempo per pensare mentre lui continua a guidare…
Mi rendo conto da solo che la strada fa schifo, e già per raggiungerla siamo dovuti passare in mezzo a un’area industriale.
È abbastanza fuori mano.
Lui mi guarda, vuole una risposta.

“Ok, puoi fermarti dietro quell’albero…”

Gli rispondo io, scoprendo mio malgrado che la mia voce è ancora più flebile della sua.
La mancanza di salivazione mi fa faticare a parlare…
Ancora pochi secondi e lo vedo accostare.
Spegne il motore e sospira…
Non sa cosa dire o come muoversi…
Finché prende in mano tutto il suo coraggio, o la sfacciataggine a seconda di come la si vuol vedere, e si slaccia la cinta guardandomi…
Poi con un colpo di reni si solleva col bacino e si spinge giù i pantaloni e il boxer.
Rimane esposto al mio sguardo…

“Dai, gioca”

Mi dice…
Effettivamente è grosso. Il cazzo è moscio ma si capisce che è grande.
I testicoli sono belli gonfi, la pelle dello scroto morbida li rende perfettamente visibili subito sotto.
Finalmente potrò fare il mio primo pompino, sono anni che lo sogno…
mi metto con la faccia sopra la zona genitale di questo sconosciuto…
Il suo odore è piacevole.
La prima cosa che faccio è leccargli i testicoli.
Lui mi fa  con un mugolio di apprezzamento…
Io glieli lecco volentieri…
Li sento grossi e sodi che si spostano sulla mia lingua…
Me ne prendo uno in bocca e lo succhio, come fosse una caramella, facendolo gridare un po’ più forte…

“Oooh siiii
Che brava pompinara che sei… mi piace che vuoi dedicarti alle palle…
Sono piene, mi fanno male…”

Mi dice con la voce roca mentre mi dedico ai suoi gioielli…
Il cazzo ormai si è sollevato totalmente e vedo che come immaginavo è piuttosto grosso…
Gli bacio la cappella, li per li mi è sembrato un gesto d’affetto…
In realtà a me piace proprio il cazzo, e sono felice di poterlo succhiare…
Con la lingua passo sull’asta da sotto fino al frenulo… lo lecco e succhio facendolo mugolare ancora…
Sul glande si imperla una gocciolina trasparente…
Ottimo motivo per imboccare finalmente il suo cazzo…

“Aaaahhh siii”

I sui apprezzamenti mi infondono sempre più voglia di continuare…
Do qualche succhiata, roteo la lingua alla base della cappella…
Lo spingo timidamente un po’ di più dentro la bocca…
Lui scalpita, mi prende la testa e me la spinge sul cazzo, facendolo finire in gola.
Sento la sua cappella schiacciarsi dietro il palato.
Una volta, poi due, tre…
Inizia a venirmi un conato di vomito, mi tiro dietro e lui mi lascia recuperare…
Aspetta paziente che mi asciughi le lacrime poi mi prende di nuovo la testa e la guida verso i testicoli…

“Leccami le palle… mi piace…”

Torno a leccare e succhiare quelle meravigliose appendici…
Mi piacciono perché producono lo sperma, che a sua volta è un liquido che mi ha sempre affascinato.
Già il colore è particolare… biancastro, striato… perlaceo…
Poi il sapere che al suo interno c’è il seme umano…
Adoro i testicoli, e lo dimostro con la cura e l’amore che ci metto a stimolarli…

“Ooohhh siiiii, brava!
Voglio schizzarti in bocca, mi stai facendo caricare proprio bene…
Aaahhhh che troietta…”

Sto scomodo e comincia a farmi male il braccio su cui scarico il peso…
Mi alzo con una smorfia di dolore, toccandomi il braccio.
Lui capisce al volo…

“Mettiti sotto.”

Mi dice mentre abbassa il sedile.
Poi mi fa allungare al posto guidatore e mi si mette in ginocchio sopra la faccia…
Ancora una volta mi mette le palle in bocca mentre con la mano si accarezza il cazzo…
Riprendo a leccare e succhiare i suoi coglioni gonfi e pieni, pregustandomi il loro contenuto…

“Aaahh non ce la faccio a resistere…
Scusami ma sono troppo eccitato, vorrei durare di più ma sei troppo brava…”

Si spinge un po’ in dietro e mi infila il cazzo in bocca, spingendo di nuovo fino alla gola…

“Voglio sborrare, vai avanti fino a farmi venire dai…”

Io gli succhio il cazzo segandolo con la mano, sto un po’ scomodo ma tanto è lui a muovere il bacino su e giù.
Sono incastrato sotto di lui…
I movimenti sono lenti, vuole godere il più possibile…
Con l’unica mano libera gli massaggio le palle e lui per risposta me lo spinge fino in gola mugolando…
Qualche colpetto, poi torna a scoparmi solo le labbra…

“Aaahhh sto per sborrare…”

Mi avvisa…
Gli faccio cenno di si con la testa.
Non vedo l’ora di sentire il sapore dello sperma, ne sono ossessionato…
Incrementa la velocità…
Io aumento la pressione delle dita sui suoi testicoli, e li spingo dolcemente verso il basso…

“Aaahhhh siii, aaaaaaahhhh ssiiiii, dai, dai cazzo sto per sborrare…”

Gli ultimi colpi sono sempre più scomposti, in controtempo col mio massaggio…

“Ooohhhh ooohhhhhh
Uuuaaaaahhhh, sborro! Sborroooo!”

Chiudo gli occhi mentre lui va avanti e dietro nella mia bocca, finché finalmente sento le gocce di quel succo prezioso cadermi sulla lingua…
Poi uno schizzo finisce un po’ più in fondo, vicino alla gola…
E altri schizzi pesanti si depositano sulla lingua…

“Aaahhhh ahhhhh è tantissima…
Te l’ho tenuta da parte…
Aaahhh”

Abbiamo deciso la data del pompino su Internet tre giorni prima…
Sono sicuro che da appena saputo che glielo avrei succhiato ha smesso di sborrare per accumulare più roba possibile…

“Aaaahhhh
Ingoia tutto…
Non provarci nemmeno a sputare, chiaro?”

Mi intima…
Figuriamoci…
Gli ho succhiato il cazzo apposta per bere il suo sperma. Col cazzo che lo sputo!
Continuo a lavorarmelo con lo sperma in bocca, il sapore acre mi avvolge il palato…
Lui mi spinge il glande in gola con forza, spalmando ancora di più quel liquido caldo e denso dentro di me…
Lo sfila lasciandomi quasi deluso…

“Fammi vedere la bocca vuota…”

Mi piace il suo modo di fare autoritario…
Se devo succhiarlo ad un altro uomo che sia almeno in grado di farsi valere…
E poi voglio che sia lui a ordinarmi di farlo, sarebbe meno orribile se stessi solo eseguendo gli ordini…
Raccolgo tutto il suo seme sulla lingua, strabuzzo gli occhi più per fare scena che per reale fatica a deglutire…
Faccio finta che non vuole andare giù e intanto mi gusto la sua consistenza viscida e grumosa…
Lo guardare negli occhi e ingoio tutto…
Poi apro la bocca e dico aaaahhh per mostrare che non ho più nulla.
Lui è contento del finale, sorride…
Forse è anche un po’ rinfrancato, magari ha dubitato che all’ultimo momento avrei sputato il suo prezioso carico…
Invece no, ho ingoiato la sborra di un perfetto sconosciuto…
E mi è piaciuta da morire…
Gli sorrido timidamente, lui mi spinge di nuovo il cazzo in bocca…

“Adesso puliscilo bene…”

C’è ancora sapore di sperma. Glielo lecco per bene, succhiando forte la cappella e strizzando l’asta come fosse un tubetto di dentifricio…
Ne guadagno un’altra gocciolina bianca perlacea che subito aspiro avidamente…
Glielo lecco per bene, poi do un paio di colpetti di lingua ai testicoli…
Direi che gli ho fatto un bel servizietto…
Lo sperma ha un sapore e una consistenza fantastici…
Non ne avrei mai abbastanza, sono soddisfatto di aver finalmente tolto la voglia che mi attanagliava…
Si solleva per farmi rimettere al mio posto.
Subito dopo si riveste…
Torniamo in dietro al luogo dell’incontro, dove io ho parcheggiato la mia macchina.
Non ci diciamo niente fino a che non devo scendere…

“Sei stata brava…
Ne voglio ancora, e ancora…
Ti voglio sborrare in bocca tutti i giorni…”

Mi dice…
Sono eccitato da morire, voglio sborrare anch’io…

“Quando vuoi…”

Gli rispondo…

“Sono contento che hai apprezzato…”

Aggiungo.
Poi esco dalla sua macchina e mi avvio verso la mia.
Cammino con ancora vivo in mente il sapore della sua crema calda…
Subito dopo che lui mi supera mi annoto mentalmente il suo numero di targa, me lo scrivo sul cellulare appena rientrato in macchina…
Non si sa mai che debba rintracciarlo…
Quando torno a casa la prima cosa che faccio è scaricare la mia eccitazione, ma subito dopo mi sento una merda…
Come ho potuto fare una cosa del genere?
Sono sposato cazzo, ho tradito mia moglie e non l’ho fatto neanche con un’altra donna…
La sera ricontrollo le mail.
Ce n’è una sua:

“Mi piace il modo in cui mi lecchi le palle…
Ti farò diventare la mia troietta ubbidiente.
Quando me lo svuoti di nuovo?”

Il cazzo mi si rindurisce all’istante.
Ma sono ancora troppo schifato con me stesso.
Decido che l’unica cosa che posso fare per non farmi prendere la mano è bloccare il suo indirizzo mail e non rispondere più…
Ahimè come mi sbagliavo.
Non sarà assolutamente l’ultima volta, purtroppo….

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3 Comments

  • pillonzo pillonzo ha detto:

    Gran bel racconto. Facile immedesimarsi nel protagonista, di cui si rivive tutto il percorso psicologico, ebbrezza, eccitazione, cedimenti, rimorso. Azioni descrizioni e dialoghi alternati con gusto. Arrapante.

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