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Cuckold, livello 3: sottomissione totale

By 21 Settembre 20232 Comments

Ed è così che il momento è arrivato: abbiamo finalmente deciso di fare il grande passo dell’esperienza completa. Oggi ospiteremo il nostro amico da noi, e io sarò un vero e totale cuckold, vicino a Giada che si fa scopare da un altro.

Per l’occasione, la mia cara Giada ha scelto un reggiseno di pizzo blu con slip abbinato, sotto un vestitino a fiori dalla scollatura vertiginosa e gonna piuttosto corta, gambe nude senza collant e tacco 12.

Il nostro amico arriva. Superiamo i convenevoli, siamo in sala, sul divano, con Giada che si lascia ad effusioni e carezze con lui, qualche toccatina a me. Me li guardo già eccitatissimo mentre iniziano a baciarsi e a stringersi, poi la mano di lui si infila sotto la corta gonna, mentre lei è protesa verso lui per aprirgli i jeans. Lui la stimola tra le cosce, vedo il dito che si infila sotto la mutandina. Lei ha la mano dentro i suoi boxer da cui sporge una cappella gonfia.

Quasi mi gira la testa, sta davvero succedendo qui, di fronte ai miei occhi: lei lo bacia in bocca, lui ricambia e poi scende a baciarle il seno dall’ampia scollatura. Anche il mio cazzo inizia a gonfiarsi e mi tocco da fuori i pantaloni.

Giada si china sul cazzo di lui, baciandolo con delicatezza sulla cappella. Poi si alza e lo trascina in camera da letto, io al seguito.

Lei fa sdraiare il nostro amico sul letto, togliendogli i pantaloni per massaggiargli bene il cazzo e i testicoli. Io mi siedo sulla poltroncina, da bravo spettatore. Giada sale sul letto a pecora, iniziando a baciare il cazzo di lui, mostrando a me il culo: la gonna si alza abbastanza da mostrare un po’ gli slip, io mi apro i pantaloni e me lo tiro fuori, non ce la faccio più a star fermo… inizio a segarmi mentre li guardo.

Giada succhia quel cazzo con calma e cura, lecca la cappella, scende sulle palle e poi risale sulla cappella per poi ingoiarlo tutto e iniziare a succhiare. Io mi avvicino a lei, infilo la testa fra le sue natiche e le bacio culo e fica da sopra gli slip, in ginocchio, mentre con la mano mi sego. Lei me lo lascia fare per pochi attimi, poi mi spinge via con un piede. Il nostro amichetto inizia a spogliarsi del tutto e anche Giada si toglie scarpe e vestitino rimanendo in intimo: ho il cazzo di marmo a vederla così, con quel completo intimo addosso a un altro uomo. Lui si alza e ricominciano a baciarsi e toccarsi, in ginocchio l’uno di fronte all’altra: lui affonda la testa fra le sue grosse tette tenute su dal reggiseno, lei lo masturba con due mani, una sul cazzo, l’altra sulle palle. Lui le slaccia il reggiseno e prende in bocca i capezzoli duri, finalmente nudi, facendola godere. Le massaggia i seni, poi con le mani scende sul suo culo e le abbassa le mutandine: io allora mi avvicino e gliele tolgo mentre loro continuano a stimolarsi a vicenda. Mi metto queste mutandine in bocca per sentire il sapore di Giada mentre mi sego, mentre li guardo.

Lei si sdraia e allarga le gambe, lui si abbassa tra le sue cosce e inizia a leccarle la fica, lei geme di piacere. Mi avvicino al letto e le porgo il mio cazzo duro: lei stavolta lo prende e mi smanetta per un po’ mentre l’altro la lecca. Io me li guardo sconvolto dal mix di gelosia, piacere, disorientamento ed eccitazione. A un certo punto Giada mi regala una breve ma intensa slinguata sulla cappella del cazzo prima di spingermi via e farmi capire che devo allontanarmi. Ecco che richiama a sé il suo toro, che spinge il suo cazzo gonfio tra le sue cosce penetrandola in un sol colpo, affondo deciso, lei urla di piacere e inizia a farsi montare, chiedendogli di muoversi veloce: lui non si fa pregare e inizia a sbatterla forte, facendola urlare di piacere. Io sono come ipnotizzato dalla scena: è la prima volta che vedo dal vero mia moglie scopata da un altro, un altro cazzo che le entra nella figa, i loro corpi avvinghiati che si muovono compulsivamente, sento i loro gemiti forti, ho le palle gonfie e il cazzo che mi fa male per quanto è duro mentre me lo sego.

Ecco che il nostro amico si sfila, si sdraia sul letto e Giada monta su di lui per cavalcarlo, infilandosi subito il cazzo nella fica: io da dietro vedo la sua bella schiena e il suo culetto muoversi su e giù lungo l’asta di quel grosso cazzo, e ad ogni movimento le chiappe di lei sbattono sulle palle di lui. Questa visione mi eccita troppo, non riesco a non avvicinarmi: mentre cavalca il nostro amico, Giada mi concede di nuovo una breve smanettata e un paio di baci in bocca, uno sguardo complice mi fa capire che lei vuole qualcosa da me. Io sono lì al suo servizio, in adorazione e sottomissione, e lei lo sa. Mi prende una mano e me la trascina dietro il suo culo, a toccare le palle del nostro amico. Non ci capisco più niente: in un attimo mi ritrovo a baciare mia moglie mentre cavalca un altro uomo ma con una mano mi masturba, io con una mano le tocco il seno e con l’altra mano tocco i testicoli di un uomo, mai fatto prima in vita mia.

Totalmente ubriacato dal vortice di sensazioni quasi incomprensibili, mi ritrovo a baciare il collo di Giada e scivolare verso la sua schiena, che bacio dalle spalle scendendo fino al culo, che bacio con dedizione mentre lei continua a impalarsi sul cazzo del nostro amico. E io mi ritrovo le sue palle sotto il mento. Ma ecco che Giada rallenta i movimenti del suo bacino, scoprendo l’asta del cazzo del suo amante e con una mano spinge la mia testa giù, invitandomi a leccare più sotto. Ecco che da bravo cuckold sottomesso mi ritrovo a leccare e baciare il cazzo e le palle del nostro amico, finché Giada non lo fa uscire del tutto dalla fica e mi spinge la cappella gonfia di lui in bocca, ma mi ritraggo subito, non sono pronto a una cosa del genere!

Allora ecco che Giada scivola giù e viene lei, vicino a me, a succhiare quel cazzo. Con una mano avvicina la mia testa alla sua, e mi ricambia con un bacio, lingua a lingua, poi bacia la cappella del nostro amico, poi bacia di nuovo me. Mentre mi bacia, Giada conduce lentamente la mia bocca verso il cazzo gonfio del nostro amico finché non mi ritrovo a slinguare contemporaneamente lei e la cappella di quel cazzo che si è appena scopato mia moglie. Io assaporo la sua fica tramite il suo cazzo bagnato dei suoi umori. Lui non fa una piega, i due porci evidentemente si erano già messi d’accordo. Non credevo di arrivare a tanto, eppure eccomi qua a slinguare un cazzo insieme a mia moglie, le nostre bocche poggiate su quella cappella gonfia, le nostre lingue che si toccano strusciando tra di loro e su quel cazzo contemporaneamente.

Provo un misto di confusione, eccitazione, stupore, sottomissione… come prima volta non credevo ci saremmo spinti così tanto. Fin dove vuole arrivare Giada?

Eccola che mi scansa e si mette a pecora, sopra di me, e lui arriva subito a penetrarla: sdraiato sotto di loro, ho davanti i miei occhi la sua fica pompata dal cazzo che ho appena leccato, e se abbasso lo sguardo vedo le grosse tette di Giada ondeggiare a ogni colpo, mentre lei riprende a gemere e godere. Lui la pompa sbattendole il cazzo fino in fondo, a ogni colpo: io vorrei leccare qualcosa, forse vorrei leccarli entrambi, lei potrebbe succhiarmi il cazzo se volesse, ma ci si aggrappa solo di tanto in tanto mentre si fa sbattere come una cagna. Inizio a sditalinare il suo clitoride, e la sento godere di più, infatti non mi blocca, anzi, mi incita a continuare. Allora alzo di poco la testa e mi protendo verso la sua fica con la bocca e inizio a leccare, mentre le palle di lui a volte mi strusciano in faccia. Lei urla di piacere e, non so se per istinto o per ringraziarmi dello slinguamento, si prende finalmente il mio cazzo in bocca e lo succhia avidamente. Finalmente un po’ di piacere vero anche per me.

Non reggo più l’eccitazione, tra ciò che vedo di fronte ai miei occhi, tutta l’incredibile situazione e la magica lingua di Giada sul mio cazzo esplodo copiosamente dentro la sua bocca, inondandola a sorpresa di tanta sborra calda. Evidentemente contrariata, me la sputa quasi tutta addosso, ingoiandone pochissima e tirandomi uno schiaffo tra il cazzo e le palle.

Nel frattempo anche il nostro amichetto sborra riempiendole la fica. Lui esce e lei crolla su di me, sbattendomi la sua fica piena di sborra calda in faccia. Inizio a succhiare quella fica piena e bagnata come fossi un animale affamato, eppure sto leccando e ingoiando lo sperma di un altro! Lo sperma di un altro che cola fuori dalla fica di mia moglie. Mi gira la testa.

Giada rotola di lato e si sdraia a gambe larghe: io ho troppa voglia di scoparla, anche se sono appena venuto: mi sdraio su di lei e la bacio in bocca, mentre col cazzo ancora gonfio mi faccio strada tra le sue cosce spingendo verso l’ingresso. Lei mi lascia fare, mentre io la scopo con forza, le succhio i capezzoli, le palpo ogni centimetro del corpo stringendola a me, mentre scopo la sua fica sfondata e sborrata. Ma ho fretta di venire di nuovo, venirle dentro, ora.

Lei lo capisce e mi ferma, mi dice che non avrei dovuto schizzarla in bocca prima e che se adesso voglio venire dentro di lei devo pagare con un ultimo atto di sottomissione a lei. Le dico di far quello che vuole, sono suo, ho il cervello in pappa.

Ricomincio a scoparla, io su di lei, lei a gambe larghe sotto di me, quand’ecco che sento qualcosa spingermi dietro: qualcosa di umido che si gonfia mentre spinge sul buco del mio culo. Non mi oppongo: mi ritrovo a scopare mia moglie mentre un cazzo vero mi incula, stimolandomi un orgasmo ancora più intenso e fuori controllo: vengo dentro la fica soddisfatto, lui esce e smette di pomparmi di dietro, io crollo su Giada poggiando il viso tra le sue tette.

Mia moglie sospira stanca ma evidentemente anche il nostro amico vuole concludere con un bis. Porge il cazzo a Giada che inizia a segarlo fin quando le schizza addosso, un po’ in faccia, un po’ sul seno, qualche goccia che scivola vicino il mio viso. Giada mi obbliga a ripulirla da quest’ultima sborrata. Poi mi abbraccia e mi tira a sé, e iniziamo a pomiciare entrambi con la bocca ancora sporca della sborra di lui che intanto si fa da parte.

Io e Giada ci rilassiamo, storditi da questa sconvolgente avventura. Mi chiedo cosa penserò a mentre fredda. Chi sono? Che abbiamo fatto? Faremo ancora cose simili?

Salutiamo il nostro amico che ci lascia finalmente soli. Noi siamo qui, abbracciati, avvinghiati, sporchi di sesso e complicità. Di certo nessuno dei due aveva mai goduto così prima d’ora.

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