Skip to main content
Racconti Cuckold

lui, lei…l’altro : una unica cosa

By 26 Settembre 2025No Comments

Non parla… non ha bisogno di farlo.
È seduto a poca distanza da lei, dalla scena che si compie davanti ai suoi occhi, eppure sente ogni cosa come se partecipasse attivamente anche lui.
La guarda come la può guardare chi la conosce e la ama da sempre. Sa leggere il suo corpo prima ancora che si muova, conosce il modo in cui stringe le mani quando è emozionata, come cambia il suo sguardo, percepisce il suono impercettibile del respiro che cambia quando il desiderio ha il sopravvento. Ed adesso, ora, la vede vivere!
Lei non lo dimentica; lo sente, lo include. Non c’è vergogna, non c’è distanza. È con un altro uomo, si! Le mani dell’altro la toccano, la accarezzano, la esplorano ma lui non si sente escluso. Non è un’assenza, è una presenza diversa, più silenziosa, ma profondamente integrata.
Le labbra dell’altro si posano su di lei con lentezza misurata, quasi rituale.
La pelle di lei si fa più tesa, più viva ogni volta che viene sfiorata, come se quel contatto risvegliasse qualcosa di ancestrale, di sepolto.
Le dita percorrono la sua schiena, risalgono la curva dei fianchi, si intrecciano tra le sue gambe che si dischiudono senza timore. Il suo corpo si muove sincrono con il desiderio, fluido, morbido, completamente immerso.
Quando lei cerca le mani di quell’altro, quando le stringe con quella intensità che lui conosce bene, non sente dolore. Sente un’emozione profonda, commossa, quasi sacra. Perché sa che non è un tradimento, non è una sottrazione. È un’espressione! È lei che si apre, è lei, che si offre è lei, che si affida, sapendo che lui è lì che non la giudica. Che l’ama proprio per questa verità.
Il piacere di lei si fa evidente. Lo si vede salire dalle spalle, irradiarsi dal ventre, affiorare nel volto che si contorce e si distende ad ogni nuova ondata di adrenalina.
Lo ascolta nascere nei gemiti bassi, nel respiro che si spezza e si ritrova.
Lo sente nel modo in cui il suo bacino si solleva, cerca, accoglie.
Le loro bocche si fondono, si mordono piano. Le mani le tengono i polsi, poi le accarezzano il viso come se la stessero ringraziando.
Lei è lì, al centro. Tra due energie, tra due intenzioni che non si sovrappongono, ma si completano. Una la sostiene. L’altra la consuma e lei si lascia attraversare da entrambe, senza difese, senza limiti, totalmente!
E lui… lui si sente appagato. Non escluso, non marginale bensì partecipe in una forma nuova. Una forma che richiede coraggio, sì… ma soprattutto amore.
Quello che non ha bisogno di avere per donare. Quello che ama anche quando l’altro la accoglie, la tocca, la bacia, la penetra. Perché in fondo non sta guardando solo un amplesso: sta guardando la donna che ama vivere un piacere profondo, vero, totale. E quel piacere condiviso, porta anche il suo nome.
In un attimo, lei si volta, lo guarda solo per un secondo, ma in quello sguardo c’è tutto: riconoscimento, gratitudine, connessione. Lui le sorride, non per compiacerla, ma per dirle sono qui! sono con te! lo sono sempre stato, e sempre ci sarò!
E in quel momento capisce che l’amore, quello vero, non è mai solo possesso.
È presenza, è fiducia, è lasciare che l’altro sia tutto ciò che è, anche davanti ad altri occhi , senza perdere il legame che li tiene uniti.
E in quella stanza, piena di pelle, sudore, umori, desiderio e silenzio, lui sente che tra loro non c’è meno amore. C’è di più!

Leave a Reply