Storia vera. Io e mia moglie siamo sposati da circa 15 anni, non più giovanissimi (entrambi sulla cinquantina) e con prole. Ho da tempo perso la mia battaglia contro l’obesità (a birra e pastasciutta non so proprio dire di no!) e contro la calvizie, quindi dimostro anche più della mia età, al contrario di mia moglie che a dispetto delle gravidanze è ancora una donna che eccita le fantasie degli uomini: non bellissima di viso né molto alta, capelli mesciati di solito raccolti a chignon, polposa con solo un paio di chili in più e una leggera pancetta, e tettone pesanti dai grossi capezzoli a ciuccio, un bel culone sodo, soltanto qualche smagliatura e accenno di cellulite qua e là, ricordo della duplice maternità. Piccole imperfezioni che la rendono più arrapante ai maschi di ogni età, specie i più giovani, come posso constatare ogni estate in spiaggia. Il nostro si può dire un matrimonio felice, anche se negli ultimi anni si trascina un po’ stancamente. A causa di una forte depressione causata dalla perdita del lavoro da qualche tempo soffro di seri problemi di erezione, in pratica sono diventato quasi impotente. Mia moglie è stata molto comprensiva al riguardo, so quanto le costa perché a letto non si è mai risparmiata: fin da quando eravamo fidanzati la soprannominavo scherzosamente “la scopona” perché le piace farlo sempre e ovunque, in tutti i modi possibili, facendosi riempire tutti i buchi… Una vera bomba di sesso! Per carità, nonostante tutto è sempre stata una moglie e madre di famiglia esemplare, almeno così credevo fino a poco tempo fa… Ma andiamo per ordine. Come dicevo alla sua età vanta ancora una linea invidiabile e una pelle liscia e soda, ha però il problema di un eccesso di nei, sparsi un po’ dappertutto, anche sulle parti intime. A me la fanno sembrare ancora più sexy, ma dal punto di vista dermatologico possono costituire un problema, essendo potenzialmente precursori di melanomi. Per questo ogni 3-4 mesi mia moglie si sottopone ad un’accurata visita dermatologica, effettuata presso lo studio di un anziano e stimato medico che conosciamo da anni. L’ultima volta come sempre l’ho accompagnata io, in quanto lei non guida. L’appuntamento era ai primi di giugno nel tardo pomeriggio, in effetti mia moglie era l’ultima paziente della giornata. Appena arrivati la segretaria, che ci conosce anche lei da anni, ci informa un po’ imbarazzata che il dottore purtroppo non si sentiva bene e pertanto, per evitare di creare un disagio ai pazienti cancellando all’ultimo momento visite prenotate da molto tempo, sarebbe stato sostituito dal nipote, che già lo affiancava da diverso tempo. Naturalmente se volevamo potevamo rinunciare e programmare una nuova visita con il dottore, quando si sarebbe rimesso. Io ero assai contrariato, in quanto avevo conosciuto il nipote in occasione delle ultime visite di mia moglie, in cui affiancava lo zio, e non mi aveva fatto una buona impressione: giovane, belloccio, pieno di sé, sempre a smanettare allo smartphone… per giunta era ancora uno specializzando, quindi un semplice neolaureato in medicina senza alcuna qualifica specialistica… La segretaria, con cui dopo tanti anni eravamo in confidenza, ci aveva confidato che neppure il dottore lo aveva particolarmente in simpatia, ma essendo il figlio della sorella… A mia moglie invece era rimasto simpatico, ogni volta si fermavano a chiacchierare tra loro dopo la visita e mi colpiva sgradevolmente il vederla affascinata dai modi piacioni del ragazzo, lo fissava con sguardo languido e ridacchiava esageratamente per le sue battute sceme… Secondo lei nonostante la giovane età era molto preparato e senz’altro più empatico dello zio, piuttosto burbero e di poche parole. Io avevo ribattuto che essere piacioni e spigliati non era garanzia di professionalità, anzi di solito tutt’altro, e che il suo giudizio era probabilmente influenzato dal suo istinto materno e protettivo, al che lei aveva liquidato la discussione dicendo che ero il solito brontolone a cui non sta mai bene niente e ha insistito per confermare la visita, la segretaria quindi ci ha fatto accomodare in sala d’aspetto, io piuttosto incavolato, lei serafica e tranquilla. Nell’attesa mia moglie sfogliava una delle sue riviste di gossip preferite, si era all’inizio dell’estate e accanto a lei sbirciavo le foto di tette e culi di vip, alle quali pensavo con soddisfazione che lei non aveva nulla da invidiare… Nel frattempo la segretaria si è affacciata nell’ambulatorio e ci ha fatto entrare, il giovane medico ci attendeva in piedi accanto alla scrivania, in camice e mascherina calata sul mento. Dopo i convenevoli, ha illustrato a mia moglie la visita a cui sarebbe stata sottoposta, consistente nella mappatura dei nei o dermatoscopia digitale, effettuata al computer con immagini sia macroscopiche che dermoscopiche dei nevi, come li chiamava professionalmente lui. Le immagini sarebbero state acquisite con un’apposita telecamera dotata di lente che avrebbe appoggiato su ogni neo. Mia moglie annuiva molto ben impressionata, io mantenevo il mio scettiscismo e ho chiesto quindi di poter assistere alla visita, come facevo abitualmente con lo zio. Per il nipote però questo non era assolutamente possibile, la privacy della signora si estendeva al marito e io dovevo pertanto accomodarmi in sala d’aspetto… Stavo per protestare con una certa veemenza ma mia moglie mi aveva fulminato con lo sguardo, mio malgrado quindi ero uscito dall’ambulatorio tornando a sedermi in sala. Intanto la segretaria si era affacciata per avvisare che, non essendoci altri pazienti, usciva in anticipo per un impegno, cosa che fece chiudendo dietro di sé la porta dello studio e lasciandomi solo in sala dopo avermi salutato, mentre mia moglie e il medico erano in visita. Nel silenzio sfogliavo distrattamente la rivista che poco prima leggeva mia moglie, pensavo a lei e al suo atteggiamento aggressivo nei miei confronti e insolitamente affettuoso verso il giovane medico, cercavo di convincermi che fosse una forma di protezione materna (in fondo avrebbe potuto essere suo figlio, vista la differenza di età!) ma inutilmente… Non riuscivo a stare seduto, così mi ero alzato e avvicinato alla porta dello studio, smanioso di origliare. Da qualche tempo porto un apparecchio acustico per un abbassamento uditivo, dunque ci sento particolarmente bene, più della media, anche se il parlottio che giungeva dallo studio era basso e confuso, attutito dalla porta insonorizzata. Mandando al diavolo ogni prudenza, avevo socchiuso lentamente la porta, riuscendo anche a sbirciare dentro. Lo studio è molto ampio, il lettino è posizionato lungo la parete opposta e facendo attenzione potevo passare inosservato. Il medico era in piedi appoggiato alla scrivania, mia moglie si stava spogliando come di consueto dietro un separé.
“Devo togliermi anche il filo di perle e la cavigliera, dottore?”
“Certo signora, anche il braccialetto, gli orecchini… tutto, deve restare completamente nuda, ormai dovrebbe saperlo” fa lui, mentre basito lo vedo toccarsi il cazzo sotto il camice, palesemente eccitato, all’insaputa di lei.
Poco dopo mia moglie esce dal separé e si siede sul lettino, come le altre volte si è coperta con un lenzuolo bianco annodato sul petto abbondante a mò di pareo.
“Togliamo anche quello, signora, anzi Grazia, posso chiamarti per nome, ormai ci conosciamo bene, così siamo più a nostro agio?” fa lui piacione.
“S-sì, certo dottore… ma, veramente suo zio mi visita sempre con il lenzuolo, mi fa scoprire di volta in volta solo le zone da ispezionare…” fa lei esitante e un po’ vergognosa.
“Ma no, che assurdità, probabilmente mio zio era condizionato da tuo marito, mi è sembrato un po’ troppo… protettivo, ecco. Togliamoci questo lenzuolo, dài Grazia, sei in uno studio medico, non ti devi certo vergognare…”
Deglutisco nel vedere mia moglie sciogliere esitante il nodo del pareo e restare tutta nuda davanti a un ragazzo che come detto potrebbe essere suo figlio e che la guarda con evidente ammirazione.
“Brava, adesso stenditi sulla pancia che cominciamo l’esame dalla schiena, come sai è indolore e richiede solo un po’ di pazienza…” fa lui chinandosi con lo strumento dopo aver indossato guanti e mascherina.
Con la gola secca e sempre più eccitato, lo guardo palpare ed ispezionare nell’intimo mia moglie, si sofferma in particolare sul suo bel culone fremente, palpandolo in un modo che non mi sembra molto professionale, anche perché continua insistentemente a toccarsi sotto il camice, profittando del fatto che mia moglie non può vederlo! Dopo l’ispezione fa girare mia moglie sulla schiena. Ora la madre dei miei figli era esposta in tutta la sua nudità e istintivamente si copriva il pube ricciuto e le tette pesanti con le mani, prontamente prese con delicatezza e scostate dal dottorino.
“Cara Grazia, sono proprio i nevi delle zone intime quelli che passano più inosservati perché sempre coperti, fammeli esaminare con cura… ecco questi due intorno al capezzolo, ad esempio…” dice mentre ne approfitta per titillare il favoloso capezzolo a ciuccio di mia moglie, che conoscendone la sensibilità immagino erto e turgido per l’eccitazione!
“Qui nella zona pubica ce ne sono molti… ti sei depilata di recente?”
“Ehm, sì dottore, mi depilo lasciando solo il triangolo pubico che vede, specie prima dell’estate…”
“Uhm, indossi bikini molto ridotti? Certo con un fisico così te lo puoi permettere…”
“Beh, sì, mi piacciono molto i tanga, anche se mio marito qualche volta ha da ridire…” fa lei ridacchiando, ferendomi ancora: lo sa che non ho nulla da dire sui suoi bikini, tranne quando li indossa (si fa per dire…!) in presenza dei figli, mi dà fastidio che sentano i commenti pesanti sulla madre dei vari maschi che girano in spiaggia.
Senza neppure rendermene conto mi ritrovo con il cazzo in mano, abbasso gli occhi e trasecolo: è duro e gonfio come mai da mesi, cosa mi stava succedendo?!?
(segue)
Il più bel racconto di tutti i tempi, neppure Henry Miller o Anais Nin. Commentate gente commentate. Ovviamente scherzo
Grazie per il commento. Hai ragione ma ho paura di diventare troppo prolisso. In realtà sono un uomo, e se…
Ciao grazie. 😘
Ciao grazie. 😘
felice di saperti sulla…breccia! Un bacio…