Siamo Marco e Claudia, una normalissima coppia di 47enni, non più giovanissimi ma a modo e piacevoli.
Lei una classica mora mediterranea alta 1,65, quarta di seno dalle forme “morbide” ma non una balena, certo non una top model ma attirava ancora parecchi sguardi, per farla breve una di quelle signore per bene e madri di famiglia “inarrivabili” a cui in tanti sono certo farebbero un pensierino.
Io da anni ormai covavo il sogno o meglio la fantasia di vederla trasgredire, di vederla un po’ più porca, forse per quel suo essere troppo fedele, per bene e santarellina o forse per un semplice desiderio di trasgressione, ma non riuscivo mai a trovare la forza ed il coraggio di esprimerle queste mie fantasie. Cercavo ogni tanto di tastare il terreno con qualche piccola domandina indiretta, su cosa ne pensasse della trasgressione, del nudismo, del rapporto a 3, del fatto di essere ammirata da altri uomini, ma sbattevo sempre contro un muro. Un giorno, per via del suo lavoro si prospetta un viaggio a Bologna, giusto il tempo di organizzarsi e abbiamo i biglietti pronti, io decido di andare con lei. Doveva essere un solo fine settimana, 2 giorni e una notte, ma io, con la scusa di voler staccare la spina per un po’ propongo di estendere la nostra permanenza un altro giorno in più. A lei sembrò normale e non ebbe problemi ad accontentarmi, non immaginava che qualcosa di “strano” mi passasse per la testa. Come sempre l’incaricato alla ricerca dell’hotel fui io, unico vincolo da lei imposto che fosse un posticino carino con tanto di SPA dove potersi rilassare, da quando gliela feci provare per la prima volta non voleva più rinunciarvi ad ogni nostra uscita. Dopo qualche ricerca riuscì a trovare la soluzione cercata, mi restava solo di trovare il coraggio di proporgliela. Una sera, non dopo ma nel bel mezzo di un caldo rapporto sessuale mi fermai, trassi un respiro e facendomi coraggio iniziai a parlare, nulla di scandaloso, non dovevo mica proporle di fare sesso con altri (sarebbe stato impensabile) ma anche la cosa più semplice quando si parlava anche di piccole trasgressioni con lei era complicata.
Io: amore ho dato un occhiata su come organizzarci per Bologna e..pensavo…anziché strapagare un hotel di lusso per una sola notte di SPA io direi che..
Claudia: e no, lo sai che io voglio la SPA, non mi importa dei soldi.
Io: ma no aspetta, certo che si, ma ascolta i miei programmi. Tanto alla SPA ci andiamo una sola volta, prendiamo un normalissimo hotel, il venerdì e il sabato siamo con i tuoi colleghi, congressi, pranzi, cene ecc, la domenica è tutta nostra, il mattino lo dedichiamo a fare i turisti e dopo pranzo lasciamo l’hotel, prendiamo l’auto e ci spostiamo in un paesino vicino Bologna dove prenderemo un altro hotel sempre di quelli carini ma comunque economici.
Claudia: be, la SPA ancora non la vedo nei tuoi programmi e poi non capisco perché spostarci da Bologna per andare in un paesino.
Io: sai, ho trovato un localino molto grazioso in quel paesino, dove anziché farci la nostra solita e sola oretta di SPA potremmo passare un intero pomeriggio, cinema, piano bar, disco, ristorante per la sera e ovviamente la SPA dove avremo a disposizione una cabina per poterci cambiare e passare il resto della serata, dalle 15,00 fino alle 3 del mattino se vogliamo.
Claudia: detto così sembra carino, ma che posto è?
Io: è un club privè
Claudia: cosaaa…ma sei scemo?? Di certo io non vado in posti simili.
Io: ma dai amore che male c’è? Certo non nego che la maggior parte della gente va in posti simili con uno scopo ben preciso ma..non è mica d’obbligo fare porcate, può anche essere e sarà una normalissima giornata e piacevole giornata, ci sono delle regole in quei posti, nessuno può obbligarti a far qualcosa se non vuoi, pena l’espulsione dal locale, cosa credi che non mi sia informato prima?
Claudia:lo so e non lo metto in dubbio che tu ti sia informato bene, così come tu dovresti sapere che non sono posti per me, non mi va di stare con l’ansia di dover mandar via dei depravati, starei a disagio e non passerei una bella giornata.
Io:ma dai amore, tu non dovrai mandare via nessuno, facciamo così, mettiamo una condizione, staremo ogni istante insieme e attaccati, tranne che non sia per andare in bagno qualora ce ne fosse la necessità restiamo incollati l’un l’altro, se dovesse essere necessario ci sarò io a mandar via la gente, sempre educatamente ovvio.
Claudia: che cavolo amore, guarda…allontanati da me anche solo 10 secondi e quando torni non mi trovi più
Io: amore questo è un si??
Claudia: visto che rompi co sta storia ok, anche se non capisco perché devi portarmi in posti simili.
Io: tesoro è bellissimo, però devo dirti un’altra cosa, preferisco essere sincero, così come è una regola che nessuno provi a costringerti a fare qualcosa che non vorresti c’è ne è un’altra di regola da rispettare e..non so..
Claudia: cioè?
Io: riguarda la SPA, essendo un po’ particolare l’ambiente…è severamente vietato entrare in SPA in costume
Claudia: e con cosa dovremmo entrarci se non in costume?
Io: senza nulla, è una SPA nudisti.
Claudia: èèèèèè…ma ti sei bevuto il cervello? Se prima mi avevi quasi convinto ora è un no secco e assolutamente deciso.
Io: ma amore non saresti mica l’unica, c’è altra gente che sta così, lì è normale dai…ti prego.
Claudia: no..categorico
Quella sera non completammo neanche il nostro rapporto, ognuno girato dalla parte opposta, ancora nudi ci addormentammo.
L’indomani a mezzogiorno, dopo una mattinata di freddezza si avvicina a me, da una sbirciata a ciò che stavo facendo al pc e mi trova sulla pagina web del locale di cui avevamo parlato la sera prima.
Claudia: ancora lì stai? Ancora ci pensi? Mi sembra di essermi già espressa in maniera molto chiara.
Io: si lo so, stavo solo disdicendo la prenotazione visto che non hanno comunque intenzione di ridarmi indietro quello che avevo già anticipato come caparra per la serata, sai…pensavo,speravo di riuscire a convincerti e avevo già prenotato, ma tranquilla, fa nulla.
Premetto che a lei non è mai piaciuto buttare soldi e io pensai subito che era ora di fare ulteriori discussioni per questo.
Claudia: non dovevi confermare senza prima parlarne con me, lo sapevi come la penso su queste cose, quanto gli hai dato di anticipo?
Io: tranquilla, fa niente, i soldi vanno e vengono.
Claudia: si ma non mi hai risposto, quanto?
Io: un bel po’, a dire il vero avevo saldato, oltre la quota di tesseramento obbligatoria per quei posti, ma fa niente.
Claudia: cavolo lo sai che a me non piace buttare soldi, ora che facciamo, butti quell’anticipo e in più per cenare spendiamo altri soldi che hai già speso?
Io: ho sbagliato ok? Non riaccadrà più, ma ormai è fatta, è questa ed è inutile piangere sul latte versato.
Claudia: vaffanculo, ok ci andiamo, ma ricordati che valgono le regole dettate ieri, tu non ti allontani da me per tutta le serata.
Mi stacco dal pc e mi avvicino a lei per darle un bacio.
Io: grazieee amore…mi fai felicissimo.
Claudia: fanculo, tanto lo so che mi pentirò, che poi non le capisco ste fantasie, siamo tanto tranquilli e dobbiamo metterci in questa strane situazioni..bo
Non ne parlammo più fino al giorno prima della partenza, momento in cui dovetti riprendere il discorso per darle indicazioni in merito all’abbigliamento richiesto.
Io: comunque visto che già siamo in ghingheri per passare la serata con i tuoi colleghi, lo stesso abbigliamento va bene anche per il privè, l’importante che non andiamo in tuta e scarpe da ginnastica, vedi solo se sotto puoi mettere questi però.
Sapevo che odiava i perizoma, li trovava scomodi e non li usava mai, porgendole quindi un completino formato da slip nero modello brasiliana in pizzo e un reggiseno abbinato, senza dire nulla mi voltai e andai in un’altra stanza.
Claudia: perché chi dovrebbe vederlo quello che indosso sotto?
Io: nessuno, ma visto che dobbiamo toglierli per entrare nella SPA, magari che so, potrebbe vedere qualcuno e almeno non hai le tue solite mutande della nonna!!
Claudia: che rottura di palle, almeno non hai preso perizoma
Io: lo so che li odi, non l’avrei fatto.
Siamo a Bologna, come da programma passiamo il venerdì ed il sabato con i suoi colleghi, la sera tornati in hotel, condizionatore acceso (siamo a luglio e fa veramente caldo) e ci mettiamo a letto. La bacio, la tocco, la voglio, la spoglio, le tiro via le mutande e..con grande stupore vedo la sua figa con un solo ciuffettino di pelo lì in mezzo, ben curato, come mai visto prima!! La osservo con stupore e lei capisce subito a cosa era dovuto quel mio stupore.
Claudia: secondo te cosa, domani dovrei mettermi in mostra nuda davanti ad altra gente e mi presentavo come una scimmia?
Io: sei bellissima!!
Fu una bellissima nottata di sesso, tutto sembrava andare a meraviglia. L’indomani, domenica mattina, sempre come da programma uscimmo a fare i turisti per le vie di Bologna, pranzo a mezzogiorno e poi direzione verso il paesino in cui avevo prenotato. Arriviamo all’hotel, posiamo i bagagli, una rinfrescata e verso le 15.00 ci mettiamo in macchina.
Claudia: cavolo ma non ci servono accappatoi, tovaglie o cose simili per la SPA?
Io: tranquilla, ho già visto tutto, ci forniranno tutto loro, mancano solo le ciabatte ma le acquistiamo da loro con 3,00 € al paio.
Alle 15.30 siamo già arrivati all’ingresso, sembrava davvero un bel posto, l’abbracciai e lei tra un sospiro e un altro mi seguì verso l’ingresso. A dire il vero anche io ero un po’ in imbarazzo, ma non potevo certo farlo notare.
Io con pantaloni, una camicia a maniche corte (rigorosamente senza cravatta) e scarpine, lei un normalissimo ed elegante vestitino appena sopra le ginocchia, di quelli leggeri, stretto ai fianchi e largo sotto e un paio di scarpe con tacchi alti ma non sottili.
Entriamo, un gentilissimo signore ci accoglie all’ingresso chiedendoci i documenti per poi accompagnarci per un tour veloce del locale. Ci siamo guardati attorno, scrutando con gli occhi tutto ciò che circondava, il posto, la gente, un giro veloce di tutto il locale a parte la SPA, era tutto come immaginavo.
Riferendosi alla SPA prese la parola il tizio che ci fece da guida.
La guida del locale: mi spiace ragazzi ma qui non posso farvi entrare adesso, come saprete è vietato l’ingresso vestiti, ma sarà a vostra completa disposizione non appena vi sarete sistemati.
Entriamo nella cabina che ci viene assegnata, mi spoglio, lei senza guardarmi in faccia mi dà le spalle e fa altrettanto, indossiamo un asciugamani per attraversare il corridoio che dalle cabine conduce alla SPA dove, all’ingresso un giovane ragazzo ci accoglie facendoci capire di porgergli i nostri asciugamani. Io per primo, lo tolgo, lo porgo al ragazzo, lei mi segue, chiude gli occhi e con un sospiro tira via anche il suo di asciugamano. Entriamo, è tutto bellissimo (almeno per me), temevo un erezione, ma forse per via dell’imbarazzo ho mantenuto uno “stato di quiete”! Una grande piscina al centro, vasca idro, zona sauna, zona relax e zona massaggi. Tutto illuminato da una confortevole luce blu tanto da rendere l’atmosfera veramente sensuale e rilassante, illuminato quel tanto da non dare fastidio e da poter bene tutto ciò e tutte le persone che ti stavano attorno. Ovviamente (e direi per fortuna) non tutti gli ospiti del privè erano riversati nell’area SPA, c’erano altre 4 coppie oltre noi, 2 singole che stavano insieme e altri 9 singoli di cui due da soli, due gruppetti da due persone e un ultimo gruppetto di tre uomini.
Claudia: entriamo in acqua, non mi piace stare qui in bella mostra.
La prendo per mano, ci dirigiamo verso la grande piscina centrale e ci immergiamo in un caldo e rilassante bagno. Qualcuno è già in acqua, per cui impossibile vedere “come sono fatti”, qualcun altro invece poggiato o seduto su delle panche ed il gruppetto dei tre singoli invece a passeggiare avanti e indietro, con molta nonchalance a far dondolare i loro membri moscio, uno dei quali in particolare faceva un po’ impressione, un uomo sui 45 anni, ma in realtà non era lui a fare impressione ma quell’affare che gli dondolava tra le gambe, era pauroso, quell’affare moscio che camminando gli sbatteva tra una coscia e l’altra, non so se mia moglie si fosse accorta ma..io si.
Tutto sembrava svolgersi nel migliore dei modi (per lei)nessuno infastidiva, nessuno lanciava battute o altro, tutto nella normalità, l’acqua calda era molto rilassante e lei pian piano sembrava sempre più rilassata e tranquilla. Dopo circa 20 minuti usciamo dall’acqua, andiamo a recuperare le ciabatte, una delle sue era finita sotto una sdraio e si china per recuperarla senza rendersi conto che, con quel suo movimento quella posizione a circa 120 gradi che aveva assunto aveva attirato l’attenzione di qualcuno dei presenti. Lei non ha neanche fatto caso alla cosa, continuiamo il nostro tour nella SPA, vasca idro, sauna e intanto sono già le 17.00. Anche noi, così come altri iniziamo ad uscire dalla SPA, camerino, ripulita, ci vestiamo ed iniziamo il nostro giretto per il privè. Siamo un po spaesati, ma in fondo è la prima volta per noi in posto simile, individuiamo un divanetto tranquillo, lontano dalla gente, ci sediamo e parliamo un po’, sembra un po’ più rilassata adesso. Passa appena qualche minuto e si avvicina un tipo, non era un granché a dire il vero e ho subito sperato che andasse via presto
Il tipo: ciao ragazzi vi va un po’ di compagnia?
Io: no grazie sei gentilissimo m per ora stiamo bene così
Per fortuna non se lo fece ripetere 2 volte, si alzò e andò via.
Io: visto amore, può capitare che qualcuno ci provi ma, come ti dicevo rispettano le regole, se dici no non ti rompono le scatole
Claudia: speriamo
Tempo 5 minuti e ne arriva un altro
Il tipo: buona sera ragazzi come va?
Io: tutto ok grazie, ma perdonaci al momento preferiamo stare da soli.
Anche questo non se lo fa ripetere, alza i tacchi e va via.
Riprendiamo tranquillamente a chiacchierare tra noi 2 e stavolta il tempo inizia a passare più serenamente, già 15 ulteriori minuti e nessuno viene a “rompere le scatole”. A un certo punto vedo arrivare un signore distinto, ben vestito, portamento elegante…era il tizio che nella SPA mi aveva lasciato impressionato, era da solo, chissà dove aveva lasciato i suoi 2 amici.
Il tipo: ehilà ragazzi tutto ok? Vi ho notato prima nella SPA, spero mi abbiate notato anche voi, vi state trovando bene?
Claudia: ciao, si, ricordo che eri di là
Rimasi meravigliato della confidenza che Claudia dette a quello sconosciuto, meravigliato ma non dispiaciuto.
Il tipo: piacere, io sono Franco, vi spiace se mi siedo un po con voi a fare 2 chiacchiere?
Claudia: se sono solo 2 chiacchiere..!!
Il tipo: ma certo figurati, sono un tipo per bene io
La cosa mi stupì non poco, ma a dire il vero non mi dispiaceva avere un po di compagnia e, dal momento in cui era stata lei ad accettare la sua compagnia be,perché no!!
Si iniziò a parlare del più e del meno, di dove eravamo, se prima volta in un posto simile per poi passare a confidenze personali, qualche battuta. A un certo punto lui si alza:
Franco: scusate ragazzi, vado a prendere qualcosa da bere, torno subito.
Claudia: però dai è simpatico, un tipo divertente
Io: già
Eccolo di ritorno con 3 bicchieri in mano, erano dei cocktail.
Seduto alla destra di lei, mentre io stavo alla sinistra tra un sorso e l’altro si riprese a parlare, si rideva, si facevano battute, e tra una battuta e l’altra, ridendo lui posò una mano sul ginocchio di lei. Lui con il suo sguardo cerca il mio, e io gli faccio un occhialino in segno di approvazione ma, lei sempre ridendo allontana la mano dal suo ginocchio. La chiacchierata continua per altri 15 minuti, e quella mano che continuava furtivamente a fare va e vieni dal suo ginocchio, misto al senso di “allegria” forse dovuta un po al cocktail iniziava a mettermi strane idee in testa.
Franco: ok dai vado a prendere un altro cocktail, arrivo subito.
Stavolta c’era confusione al banco del bar, e mentre da lontano lo osservavo dissi a Claudia:
Io: dai non è giusto così, è andato per la seconda volta a prenderci da bere, così pare stiamo andando a scrocco, ti spiace se lo raggiungo un attimo così vado io a pagare?
Claudia:be dai mi sembra giusto, ma cerca di non metterci troppo, come avevamo detto non dobbiamo stare lontani
Io:ok amore tranquilla, arrivo subito
Raggiunto Franco mentre faceva la coda al bar gli chiesi se gli dispiaceva che gli facessi compagnia e che sarebbe stato un piacere per me offrire io quel giro.
Io: sai mi piace questo posto, bella serata, mai stato in un privè
Franco:ottimo, mi fa piacere che ti piaccia, ma dimmi..cosa vorresti che accadesse ora con tua moglie?
Io:sai,con lei non è facile, ho già faticato tanto a farla entrare in questo posto, figuriamoci se si arriva a fare altro.
Franco:ma a te farebbe piacere se lei come dire..si divertisse con altri?
Io: l’ho sempre sognato, ma lei troppo santarellina,non credo la vedrò mai fare cose simili.
Franco:a letto com’è, ti da tutto?
Io: a dire il vero non proprio, non mi ha mai voluto dare il culo, quello a 47 anni se lo tiene ancora vergine la signora
Franco:waooo…allora prometto, se dovesse accadere qualcosa quello non glielo tocco.
Io:be…io non ho detto questo, non ho detto che non potresti,anzi!!
Franco:che porco, ma mi stai praticamente dicendo che vorresti vedere qualcuno che rompe il culo a tua moglie
Io:sai non mi è mai dispiaciuta l’idea ma sono parole buttate al vento, pure fantasie, ormai la conosco davvero da troppo tempo e mi sono rassegnato, so che non la vedrò mai trasgressiva.
Franco:ascolta, la cosa più importante in questo gioco è la tua certezza nel volerlo fare, la tua complicità e la tua “benedizione”, per il resto…se tu mi dici che è quello che vuoi io accetto la sfida, sono sicuro che stasera ti riporterai a casa una moglie che non pensavi neanche di avere
Io: perché? Che moglie dovrei riportarmi a casa
Franco:una moglie troia, rotta e soddisfatta
Io: accidenti, sembri molto convinto nella tua riuscita
Franco: lo sono infatti
Intanto la fila si andava smaltendo, arriviamo al banco, ordiniamo i nostri cocktail e torniamo da Claudia sistemandoci come prima, seduti ai suoi lati con lei al centro.
Lei non è mai stata tipo da alcool, sicuro non era ubriaca e io non l’avrei mai voluto, ma quel secondo cocktail iniziava a metterle addosso una certa allegria (o almeno credo fosse quello),iniziava a ridere alle battute di lui rispondendo con altrettante battute, e quella mano sul suo ginocchio poi…da che la spostava dopo appena 2 secondi a che ora era ferma li da qualche minuto, la spostava solo quando lui, tra una risata e l’altra cercava di insinuarsi un po più in su, ma niente arrivato al massimo a metà coscia lei era pronta ad allontanarlo.
Dovette passare una buona mezzoretta, tra un sorso e una risata e l’altra per poter vedere finalmente quella mano ferma lì a metà coscia, anche se lei adesso teneva le gambe ben strette per evitare che Franco andasse oltre.
Franco: cavolo questa musica, sarà anche soft ma questo genere non riesco a mandarlo giu!!
Non riuscivo neanche a capire che genere di musica fosse ma in effetti non aveva tutti i torti, ma da una decina di minuti quella musica era davvero orrenda e fastidiosa.
Claudia: be in effetti è vero, hai ragione
Franco: che ne dite di spostarci un po’?Magari in qualche punto del locale in cui non si sente e si può chiacchierare più tranquillamente.
Io: per me nessun problema
Claudia: ok, facciamo pure un giro
Franco:ok ,vediamo che troviamo di interessante
Ci alziamo tutti e tre, io con la mano alla sua vita e Franco davanti a noi a fare strada, ci guardiamo attorno, c’è gente ai divanetti, gente che balla o assiste a spettacoli, qualcuno seduto al bar. Ci sono porte chiuse, altre dalle quali vediamo entrare e uscire gente, a un certo punto vedo Franco che afferra una maniglia, noto la scritta verde sul nottolino della porta, la apre, io capisco subito cosa sia Claudia sicuramente no.
Franco apre la porta, entra, lo seguiamo, un tavolino al centro con un enorme divano ad angolo, di quelli con seduta molto larga,profonda e ampia.
Franco: qui sembra bellissimo, pare proprio molto tranquillo, venite ragazzi dai, accomodiamoci!
Seduti nuovamente con lei al centro si riprende a chiacchierare, si ride, è piacevole, e quella mano nuovamente ferma li a metà del suo interno coscia mi eccita.
Franco: ragazzi ma ricordate ancora il posto in cui ci siamo visti la prima volta?
Claudia: certo alla SPA perché?
Franco: ricordate anche come eravamo vestiti allora
Io: non capisci, ma…non eravamo vestiti
Franco: esatto, e mi chiedevo…visto che ci siamo già visti così “svestiti” per chè non metterci comodi anche ora? In fondo ci siamo già visti nudi no?
Claudia: ma cosa dici, lì eravamo nella SPA e si stava così, qui è un’altra cosa, ricorda che si era detto una semplice chiacchierata, non mettiamoci strane idee in testa.
Franco: ma dai sei solo imbarazzata lo so.
Claudia: imbarazzata o meno
Franco: ok dai sei imbarazzata lo so, facciamo così, io mi metto comodo, anche perché qui fa tanto caldo.
Lei non disse nulla, io neanche. Franco una volta sbottonata la camicia senza comunque toglierla fece scivolare giù prima i pantaloni e poi le mutande, rivedo quel bestione da vicino, la prima cosa che mi passa per la testa è…cavolo e fortuna che è ancora moscio, se duro a questo Rocco Siffredi lo farà ridere!! Claudia sbircia appena e si gira subito dall’altro lato.
Franco: dai non vergognarti, non ti mangio mica, prima si rideva e ora ti giri?Non è mica cambiato nulla, sono solo mezzo nudo!! Lei si gira timidamente, i suoi occhi sembrano 2 padelle tanto sono spalancati, evidentemente era stupìta da quanto vedeva. Lei cerca di combattere l’imbarazzo riprendendo a parlare come se nulla fosse e dopo una quarto d’ora circa..
Franco: ma dai perché non mi mettete comodi anche voi, claudia dai in fondo prima ti ho già vista nuda, perché non togli questo bel vestitino
Claudia: no non pensarci neanche, non esiste
Continuando a chiacchierare lui si avvicina sempre più a lei, la solita meno sopra il ginocchio
Franco: ma dimmi, non fai neanche una sola considerazione, ne hai mai visti come il mio?
Claudia: a dire il vero no, fa un po impressione, ma non hai problemi ad andare con le donne?Io uno come te non lo farei mai neanche avvicinare!
Franco: ma nooo esagerata, e che ho la peste?
La battuta fece ridere un po tutti e mentre si rideva lui azzardò, prese la mano di lei e la portò sull’enorme membro ancora moscio.
Claudia: no non è questione di avere la peste, ma certo come donna non avrei intenzione di farmi “uccidere” da un affare simile..hahaha
Ok la battuta, ok la risata ma…intanto lei non ritraeva la sua mano!!
Dai tesoro guardalo un po più da vicino
Prendendola per la testa Franco la fece chinare verso il bestione per farglielo vedere da vicino, io ero eccitatissimo, la faccia di mia moglie a pochissimi centimetri da quell’enorme mazza!!
Claudia: ok dai mi sa che stiamo esagerando, il discorso sta degenerando e poi..ti ricordo che c’è anche mio marito qui presente.
Franco:be tuo marito non sembra molto contrariato, dai osservalo da vicino
Intanto lei con la sua mano guidata ancora dalla mano di lui teneva ancora il mostro, la bocca a circa 5 centimentri dalla grossa cappella.
Claudia: amore vuoi intervenire? Dice che non sei contrariato, vuoi dirgli che non è così? E’ convinto che tu sia d’accordo a farmelo vedere da vicino, vuoi dirgli invece cosa vuoi che faccia?
Io: amore davvero vuoi che sia io a dire cosa voglio che tu faccia?
Claudia:certo amore dai, così la chiudiamo qui perché lui si è convinto che..
Senza neanche farla finire di parlare le metto una mano sulla testa, do una spinta verso il basso e..con la bocca ancora aperta visto che stava ancora parlando si ritrova con quel cappellone tra le labbra!
Io: ora capisci cosa voglio che fai amore?
La lascio un istante per darle modo di rispondere..
Claudia: cazzo ma sei scemo? Ma che cazzo fai!!
E giù di nuovo a spingerle la testa sulla cappella di Franco, ma stavolta non mi fermo, foglio vederglielo in bocca, ancora di più, e spingo!!
Claudia: amore stai sbagliando tutto, ma sei sicuro? Poi non si torna indietro dai..
Io: ma io non voglio tornare indietro amore, se a te piace, sono felice anche io di vederti felice mentre glielo succhi.
Mi ha guardato un istante negli occhi
Claudia: ricorda che sei stato tu a volerlo
Lo teneva con entrambe le mani e lo ha fissato per qualche secondo eha iniziato a stuzzicargli la punta con la lingua, e stavolta da sola.
Franco: mmmm….vedi che ti piace? Ammettilo, cosa ne pensi?
Claudia: penso che fa un po impressione, non ne ho mai visto uno così!!
La mano di lui sulla testa di lei fu un chiaro ed evidente segno di quello che voleva, lei non chiese ,non si oppose ,non se lo fece chiedere, socchiuse solo gli occhi e aprendo la bocca accolse il grosso membro tra le sue labbra. Era davvero molto grosso, faticava a tenerlo in bocca e tirando via una mano per lasciare libera ulteriore lunghezza nell’enorme asta spinse la testa in basso fino ad ingoiarne la metà!!
Io: cavolo Franco davvero impressionante, è davvero enorme, ma lo hai mai misurato?
Franco: certo che si, 24cm, quanto quello del nostro caro conosciuto Rocco, lui però anche se di un solo centimetro lo frego per circonferenza, 17cm contro i suoi 16cm.
Mi venne subito spontaneo fare delle proporzioni mentali, pensando a come mia moglie riuscisse a prendere per intero tutti i miei 16 mi son detto non avrà difficoltà per ora, ne sta mandando giù metà del suo, saranno circa 12cm, ma poi..guardando le guance deformate di lei ho subito pensato che in effetti il mio non era così grosso e che invece stava davvero faticando!!
Atmosfera davvero caldissima, lei aveva iniziato un movimento di su e giù, a tratti lo tirava fuori riprendendo a leccargli la cappella per poi riprendere a succhiarlo, io ero eccitatissimo, le mie mani nun riuscivano più a star ferme, le punte delle mia dita erano già arrivati ai suoi slip e lei ormai in estasi non faceva resistenza, anzi apriva le gambe come a volermi dire di andare oltre.
A un certo punto lui la allontana dal suo cazzo, si alza, io non capivo perché lo avesse fatto, tende le mani a Claudia ancora seduta, lei prende le sue mani e si alza, la abbraccia e la porta a se, sono avvinghiati e a me viene subito da notare quella differenza di altezza (non so perché) lei con i suoi 1,65 non era bassissima ma sembrava davvero piccolina attaccata al corpo statuario alto oltre 1,80, lui le afferra il vestito e tirandolo in alto glielo sfila lasciandolo cadere a terra, passandole le mani dietro la schiena le slaccia i reggiseno ed io ne approfitto per avvicinarmi dietro e tirarle via gli slip. Senza neanche accorgerci siamo ora tutti e tre nudi, in piedi.
Franco: mettiti giù tesoro, fai vedere a tuo marito come sei brava a prendermelo in bocca.
Senza dire una parola lei si abbassa, è accovacciata, le chiappe a pochi centimetri dal pavimento e le gambe spalancate ai lati dei fianchi di lui, osserva per qualche istante l’enorme bestione stranamente ancora moscio, lo afferra con una mano e se lo porta in bocca. Inizia nuovamente a succhiarlo, lui le tiene la testa ferma per farle capire di non tirarlo fuori, vedo quell’enorme palo di carne che lentamente si gonfia tra le labbra di mia moglie. Ora la fa alzare, la fa sedere al mio lato per raggiungerci anche lui posizionandosi all’altro lato, lei è di nuovo al centro.
Franco: dai ora fammi vedere come lo succhi a tuo marito
Avvicinadosi prima al mio orecchio mi ha sussurrato
Claudia: guarda cosa mi stai facendo fare, spero di non doverci pentire di quello che sta succedendo.
Le accarezzo il viso come per tranquillizzarla, come per dirle che è tutto ok e sempre da seduta si china verso di me iniziando a succhiarmi
Io:ti prego amore, fai come sai fare tu, prendilo tutto in bocca, fami sentire le tue labbra sulle palle.
Franco: porcellino, ti piace farglielo mandare giù fino in gola e?
Io: si è bellissimo sentirlo mentre lo prende tutto, io con i miei 16cm posso permettermelo, mi spiace tu non possa goderti questo piacere con quel bestione.
Franco: e chi lo dice
La battuta suscitò una sonora risata, anche lei tirò fuori il mio cazzo dalla bocca per ridere ma io subito pronto la riportai al “suo dovere”. In quella posizione, seduta e china su di me, doveva essere un bel panorama quello che Claudia offriva al nostro amico che iniziava a darsi da fare tastandole le chiappe con le mani. A un certo punto Claudia inizia a gemere, ummmm, hooooo…ho subito intuito che qualche ditino del caro Franco dovesse essersi insinuato nella figa di mia moglie. Ora lui da dietro si china su di lei, vedo le mani di lui che passano davanti iniziando a palparle e a stringerle le tette, prima l’una poi l’altra, sono attaccati, e mentre lei ancora china sul mio cazzo gli da le spalle, lui sembra incollato a lei, gli si strofina freneticamente, la cerca continuando a palparla, le solleva un po una gamba!!
Claudia: mmmm….cazzooo
La sua esclamazione, il fatto che quasi mi aveva staccato il cazzo a morsi mi fece capire subito cosa era successo. Lui inizia a dare qualche leggero colpettino, lei protrae una mano dietro portandola sulla coscia di lui e cercando di farlo ritrarre un po ma lui resiste e continua a spingere, la vuole, e la sta prendendo. Mi lascia il cazzo, solleva un po la testa e mi guarda negli occhi, i suoi occhi sono lucidi
Claudia:amore è enorme, fa male, mi sta rompendo.
Io: shhh, riprendimelo in bocca amore, non pensarci!!
Andiamo avanti così per qualche minuto, tra spinte di lui, gemiti di lei e un fantastico pompino, non ho una visuale bellissima ma riesco a scorgere una porzione di quel cazzone, segno che non era andato dentro neanche per metà, l’aria è oramai davvero bollente. Ad un tratto lui rallenta, vuol farla rilassare un po ho pensato, lo vedo armeggiare qualche istante con il telefono per poi vederglielo posare, io non ho dato molto peso alla cosa, troppo preso dal pompino di mia moglie. A un certo punto vedo aprire la porta, vedo due sagome entrare e chiudersi dietro la porta a chiave, avanzano silenziosamente, sono i due amici di Franco, quelli che prima stavano alla SPA con lui, sicuramente prima mentre stava al telefono li avrà avvisati indicando loro la stanza in cui eravamo. Io non dico nulla, lei ancora china su di me non si accorge e le mani di uno dei due che senza perder tempo iniziano a palparle le cosce non desta la sua curiosità, avrà pensato fossi io o Franco. Ci vuole un colpettino più “sostanzioso” da parte di Franco per farla riemergere!!
Claudia: haiiii
Per gridare si è giustamente staccata dal mio cazzo e..sollevando la testa si è accorta delle 2 nuove presenze. Sobbalza, in un movimento fulmineo è in piedi, senza neanche rendersi conto dello spettacolo che stava offrendo a tutti i presenti me compreso
Claudia: ma che vuol dire, stiamo esagerando qui, questi chi li ha fatti entrare?
Franco: sono i miei amici cara, Luca e Paolo, quelli che prima erano con me nella SPA, non ricordi?
Claudia: si ricordo ma questo non vuol dire che debbano stare qui, ok, mi sa che si è creata davvero troppa confusione, amore mi porgi i vestiti per favore? Andiamo via.
Sembra va incazzata e risentita della presenza di quei due, che cazzo ho pensato, abbiamo rovinato tutto, Franco è stato uno stronzo a giocarsi questa stupida carta, io gliel’avevo detto che era troppo santarellina, doveva accontentarsi del punto in cui l’avevamo portata e non esagerare in quel modo.
Franco si alza, si avvicina dietro di lei, le passa le mani davanti, la tira a sè e strizzandole le tette le dice:
Franco: ma dai cara non fare così, vedrai che ci divertiamo tutti insieme.
Claudia: ma per chi mi hai presa?
Ma Franco non molla la presa, anzi le strizza le tette ancora di più, Luca a un lato si fa spazio con una mano tra il corpo di Claudia e quello di Franco iniziando a palparle il culo, Paolo dall’altro lato le posa una mano sulla figa ed un’altra su una tetta lasciata ora libera da Franco, nel giro di pochi istanti mia moglie si ritrova con le mani di tre sconosciuti che la palpano ovunque, è tutto molto confuso, io non distinguo più neanche a chi appartenesse l’una o l’altra mano. Paolo sembrava un porco, dapprima le ha afferrato la figa come con quella manona come fosse un pacco, prima di ficcarle un dito dentro facendola sobbalzare.
Claudia: haiii, porca puttana togli quel dito da lì.
All’inizio non capì perché stesse facendo così per un dito, ma poi mi sono reso conto che non si riferiva a Paolo con il suo dito nella figa ma a Luca che le aveva piantato un dito nel culo. Anche gli altri due nel giro di pochi istanti sono nudi e duri, le mie normalissime dimensioni mi fanno sentire per qualche istante un mini dotato, ma mi rendo conto che non è così, i miei 16cm non sono certo da prendere in giro, non sono io mini dotato, sono tutti gli altri con dei cazzi fuori misura, non certo ai livelli di Franco ma..anche Luca e Paolo sono veramente molto ben messi, 19cm uno e 21 l’altro. Ora lei è seduta sul grande divano, tutti gli altri siamo in piedi attorno a lei, mi tende una mano a voler cercare la mia, come se volesse aiuto, mi avvicino, gliela porgo e la porto al mio cazzo.
Io: segami amore, dai!!
Testa abbassata e occhi chiusi ha preso timidamente a segarmi, prima Franco, posizionatosi davanti a lei con un piede sul divano ha indirizzato il suo cazzo verso la bocca di mia moglie, poi Luca nella stessa posizione e poi ancora Paolo, a turno li ha dovuti succhiare tutti e tre prima che si andassero a sedere.
Paolo: da i porcellina sai che mi piace tanto come fai pompini? Però ora vorrei vedere te mentre ce lo prendi in bocca, mica possiamo essere solo noi a mettertelo tra le labbra, dai alzati e fatti un bel giretto sui nostri cazzi!!
Cavolo, le stava parlando come fosse una troia, la cosa mi eccitava e allostesso tempo mi spaventava, la paura che lei da un momento all’altro potesse alzarsi e far finire tutto!!
Franco: dai Marco vieni qui, siediti accanto a noi che ora Claudia da brava mogliettina passa a farci un bel pompino ciascuno!
Ho porto una mano a mia moglie, l’ho tirata a me facendola alzare e mi sono seduto accanto ai nostri amici. Era li, in piedi, tutta nuda con quel ciuffetto tra le gambe in bella mostra. Paolo, il primo della fila la tira a se, lei fa per abbassarsi ma viene subito fermata da Luca che era seduto subito accanto a Paolo.
Luca: no non abbassarti, chinati a 90 gradi, è bello vederti con le gambe ritte e piegata mentre ce lo prendi in bocca.
Lei non parlava, si limitava a seguire le indicazioni, in piedi, gambe diritte, le mani poggiate sulle ginocchia di Paolo e piegata a oltre 90 gradi inizia a succhiargli il cazzo. Ora è il turno di Luca, stessa identica posizione, Luca sembra essere troppo eccitato, le afferra la testa e la spinge forse verso il basso, quando lei sembra quasi soffocare lui stringe la sua testa ancora di più e spinge ancora più forte, il mento di mia moglie contro i suoi coglioni, le ha fatto ingoiare 19cm di minchia ma spinge ancora, quasi a volerle far mandare giù anche i coglioni. Adesso lei si sposta, è il turno di Franco, il suo non può certo riuscire a mandarlo giù tutto, è troppo groppo, esageratamente grosso, ma basta averlo in bocca anche solo per metà per vedere la sua faccia deformata da quell’impressionante bestione. Ora tocca a me, non serve che io le spinga le testa, senza dir nulla fa scomparire i miei 16cm fino alla gola, sono il primo a venire ma non voglio lo tiri fuori, le tengo la testa, sono talmente eccitato da scaricarle in gola quantità esagerate di sbora, pare quasi abbia dei conati di vomito ma la tengo ferma li, continua a succhiarmi fino a farmelo venire di nuovo duro. Luca si alza e si posiziona dietro di lei mentre tiene ancora il mio cazzo in bocca, la afferra per i fianchi, punta la cappella alla figa di Claudia e con movimenti lenti ma decisi inizia a scoparla.
Claudia: mmmmmm….mmmmmmmmmmm….amore mi apre in dueee
Sembra quasi crollare, non si regge in piedi e si accascia un po. La fanno inginocchiare sul divano, culo in alto e testa bassa, tocca a Paolo che come Luca inizia a pomparla da dietro fino a quando non sborra copioso sulla sua schiena.
Sarebbe il turno di Franco adesso ma lei è veramente stremata, si butta distesa a pancia in giù sul divano.
Claudia: mi state distruggendo.
La girano su se stessa come fosse una cotoletta, Luca posizionato al suo lato sul divano le afferra una caviglia, il al lato di lei prendo l’altra, gliele solleviamo fino a che le sue stesse ginocchia non le arrivano alle tette, è tutta oscenamente aperta, Franco poggiandosi con le mani sulle sue spalle si lascia andare lentamente sopra di lei, cerca con il cazzo la sua figa, la trova, spinge piano fino a farvi entrare la grossa cappella, lei si contorce.
Claudia: oddio…basta per favore, mi sta spaccando.
Franco trae un lungo respiro, gli si gonfia il petto e come a volersi poi scaricare…è un solo colpo, forte, deciso, potente.
Claudia:haaaaaaaaaaaaaa….
Ad ogni colpo deciso quei 24cm si notano davvero molto bene, le si gonfia lo stomaco ad ogni botta ben assestata, tutta scosciata, è uno spettacolo vederla presa così
Claudia:haiii…cazzo mi rompeee
Crica 10/15 minuti a pomparla così mentre qualche cazzo le entra ed esce dalla bocca a tante mani lì a palparle finchè Franco non esce riempendola ovunque di sborra.
Siamo tutti buttati sul divano, lei sembra sfinita, è stato tutto bellissimo, abbiamo terminato un esperienza indimenticabile pensai.
In questi momenti di ripresa, di pausa e relax qualche mano le si posava ancora sulle tette, Luca al suo finco immobile con la sua mano ferma li tra le gambe di lei, e Franco tenendo la mano di mia moglie stretta sul suo pacco sembrava gonfiarsi nuovamente. I tre si guardano sorridenti, Luca e Paolo si alzano, serata finita ho pensato, adesso ci rivestiamo e salutiamo, chissà quale sarà il “verdetto” di Claudia stasera!!
Ma non è finita così la serata, mi sbagliavo, Luca e Paolo ora in piedi si avvicinano ai lati di Claudia, Luca da un lato con una mano sotto il ginocchio e con l’altra sotto l’ascella di lei, Paolo lo stesso dall’altro lato, di peso la sollevano dal divano, lei non reagisce, io non capisco!! Sempre di peso, presa così la trasportano verso Franco che, nuovamente duro rimette in mostra il scettro tenendolo ben diritto con entrambe le mani. Claudia esausta non reagisce se non per dire giusto due parole:
Claudia: basta ragazzi, mettetemi giù, sono veramente a pezzi non mi va più di continuare a giocare così.
Luca: certo cara, abbi un po di pazienza, giusto qualche secondo e ti mettiamo subito giù!!
Sempre ancora in braccio ai due lei è ora in direzione di Franco, esattamente sopra di lui, sorretta ancora dai due che lentamente la calano verso il basso, l’enorme cappella punta alla figa ormai straziata di mia moglie
Claudia: vi prego basta, non ce la faccio più, vi prego
Io inizio a pensare che forse si stia esagerando un po ma non riesco ad intervenire, quelle scene sono troppo forti, troppo eccitanti, vorrei fermarli ma l’eccitazione per quanto le stanno facendo è più forte di quella mia volontà. E’ dentro, la grossa cappella è tornata nuovamente a squarciare la figa di mia moglie.
Claudia: haaaaaaa….noooooo….brucia troppo ragazzi vi prego fermatevi.
La sollevano un po, ma giusto quel tanto per tirarle fuori la cappella dalla figa senza che i due sessi perdessero comunque il contatto, Franco da sotto tenendolo sempre con la mano fa dondolare il suo bestione facendolo oscillare avanti e indietro fermandosi proprio lì, in quel suo buchetto mai profanato, in quel so buchetto ancora strettissimo per via di quella verginità che Claudia era riuscita a conservare fino a quei suoi 47 anni. Lui inarca la schiena, spinge lentamente Verso l’alto!
Claudia: hei che fai, guarda che hai sbagliato zona..nell’eventualità non te ne fossi accorto.
Franco:no cara tranquilla, non ho sbagliato, è il posto che cercavo
Claudia:ma che cazzo sei scemo?Che vuoi ammazzarmi? Lasciatemi andare dai, mettetemi giù!!
Paolo: certoo…ti mettiamo giù subito, che dici Luca la mettiamo giù?
Luca: si accordissimo dai, mettiamola giù.
Iniziarono lentamente a metterla giù, ma di certo non come immaginava lei, Franco non lo reggeva più con le mani il suo cazzo, reggeva da solo, puntato minaccioso contro quel buchetto mai profanato.
Claudia:ooooo…no no no!!
Più i due allentavano la presa e più quel buchetto sotto il peso stesso del suo corpo premeva contro il bestione. Un enorme palo di carne, la forza di gravità, il peso del suo corpo, erano tanti i fattori contro cui il suo sfintere stava lottando, ma quanto poteva resistere ancora?
Claudia:aaaaaaaaaaa………haiiiiiiiiiiii…cazzooooooo
Il mio primo istinto fu quello di guardare la porta, l’urlo fu talmente forte che ebbi paura che qualcuno potesse sentire, ma poi pensai subito che la porta era chiusa a chiave dall’interno, mi girai verso il divano, lo spettacolo che avevo difronte era un misto tra il pauroso e l’eccitante, lei tenuta oramai solo in equilibrio dai due, con le gambe oscenamente aperte, Franco sdraiato sotto di lei, e l’enorme cappella ormai scomparsa tra le chiappe di mia moglie. E’ solo la cappella pensai, ma cavolo quanto è grossa!!
Claudia girò la testa verso di me, qualche lacrima le sgorgava dagli occhi!!
Claudia: amore aiutami
Non me lo feci ripetere, mi avvicinai a e lei prendendole la mano.
Franco:decidi tu adesso, dicci se smettere o se vuoi davvero una moglie troia!
Non ho neanche risposto a quella frase che aveva tutta l’aria della sfida, salito sul divano mi metto in piedi, sono più in alto di lei, la scavalco mettendo entrambe le mie gambe ai fianchi di lei, la guardo in faccia , con una mano le asciugo le lacrime, metto un dito tra le sue labbra socchiuse nel tentativo di spegnere quei suoi sospiri affannosi, quel suo ansimare che sembrava un misto tra convulsioni e sofferenza, ogni suo muscolo che si contraeva, appoggio entrambe le mie mani sulle sue tette e lentamente mi siedo sul suo basso ventre..questa è stata la mia risposta!! Quel povero buchetto ora oltre al peso del suo corpo doveva sostenere anche quello del mio.
Claudia: stronzoooo….haaaaaaaa.
Mi sollevavo leggermente per andare poi giù con un colpettino, poi ancora, e poi di nuovo, sempre più forte, premendo sempre di più fino a quando a un tratto mi sollevai quasi del tutto per andare giù di colpo e con molta più forza.
Claudia: Diooooooo….mi spaccaaaaaa…..amore mi sta rompendooo
Mi sollevo e scendo dal divano, voglio andarmi a godere lo spettacolo, mi abbasso per sbirciare, non credevo neanche io ai miei occhi, una buona metà di quell’enorme mazza le era sparita tra le chiappe.
Mi avvicino al suo orecchio e le sussurro:
Io: amore vedessi da vicino che scena, ti ricordo che è grosso quanto una lattina, lungo un quarto di metro e tu ne hai metà piantato nel culo.
Claudia:sei un bastardo, ti toccherà farmi ricucire perché mi sta distruggendo
Dopo pochi secondi di pausa Franco riprende a dare dei col pettini in avanti, ritmati, lenti ma ben assestati, guadagnando sempre qualche centimetro in più dentro di lei e riportandola ad urlare come fosse una troia mentre viene squartata.
Claudia: no cazzo, haiiiii, porca puttana mi state facendo malese
Con mio assoluto stupore tutto ad un tratto però le sue esclamazioni cambiano, come per magià
Claudia:uuuuuuuu…..mi sta sventrandooo…fa malese…..siiiii maiale spaccami il culo, aprimi in due porco
Intanto i due la mollano, lei ora ha i piedi sul divano, potrebbe alzarsi ma non lo fa, anzi…ora c’è lui che spinge verso l’alto e lei verso il basso
Claudia:vieni amore avvicinati, è questo che volevi?E vieni a vedere come mi rompono il culo……uuuuu…siiii…cosìììì
Adesso è Paolo a salire sul divano e a mettersi con i suoi piedi ai fianchi di lei, le afferra i polpacci, li tira in alto fino a farle toccare le tette con le ginocchia, quel mostro ancora piantato nel culo, si china lentamente sopra di lei, poggia la punta dei suoi 21cm contro la figa di mia moglie e…è un solo colpo, forte, deciso, potente, e in pochi istanti un altro bel palo era sparito tra le gambe di Claudia.
Claudia non grida ora, è letteralmente senza fiato, con le gambe stringe a se la schiena di Paolo che aumenta sempre di più i suoi movimenti e le sue spinte. Prima mi chiedevo..quanto può resistere il suo sfintere sotto il peso a tanta pressione? La risposta era presto arrivata, i coglioni di Franco e Paolo strusciavano fra di loro, erano arrivati a “destinazione, mi abbasso nuovamente e non vedo più l’enorme di palo di Franco, ora ne ho la certezza, mi a moglie ha 21cm di cazzo nella figa e altri 24cm di minchia piantati tutti su per il culo!!
Le grida di lei sotto i colpi di loro iniziano nuovamente ad essere eccessivamente sonori ma c’èra ancora Luca pronto a porre rimedio alla cosa che, piazzatosi al suo fianco non ha perso tempo a tapparle la bocca.
Eccitatissimo io le ho preso una mano portandola al mio cazzo, non era più una cosa soft, la stavamo scopando come fosse la peggiore delle troie, Franco nel suo culo, Paolo in figa e Luca le scopava la bocca mentre lei segava il mio.
Sembrammo tutti coordinati, a parte Franco che riempendole l’intestino continuava a pomparle il culo uscirono tutti, Paolo a dare le ultime segate sopra di lei, Luca che una volta spruzzati i primi fiotti in bocca fece appena in tempo ad uscire per dirigersi verso il suo ed io che mi unì a loro. Aveva sborra ovunque, sui capelli, sulle tette, in faccia, quasi non riusciva ad aprire gli occhi quanto erano pieni.
Sembrava far fatica ad alzarsi, l’aiutai a raccogliere i vestiti, lo indossa, mette le mutande nella borsetta, mi chiede dei fazzolettini per ripulirsi ma non ne ho, si passa una mano negli occhi giusto per riuscire ad aprirli un po, salutiamo con un ciao molto freddo e distaccato, apriamo la porta e usciamo.
Nella ricerca di un bagno ci imbattiamo in diverse persone, ci guardano, mi sento più in ombarazzo io che lei per come e imbrattata, i capelli ancora imbiancati e stropicciati, la faccia impastata tra sborra e trucco, un rivolo di sborra denso e appiccicoso che le penzola dal mento. Finalmente troviamo un bagno, si da una ripulita e usciamo via dal locale.
Arriviamo in macchina, salgo, aspetto che anche lei faccia altrettanto, mette una gamba dentro e sostenendosi alla maniglia cerca piano di sedersi, si lamenta dolorante!!
Io: amore non riesci a sederti, ti fa male?
Claudia: bastardo colpa tua che gli hai permesso di devastarmi il culo!!
Prima volta al club privé
4 Comments
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Bello e il sequela mi sembra quasi un obbligo
Bello ma un sequel mi sembra d’obbligo
Bellissimo. Fluido. Perfetto in tutto.Hai altri tuoi racconti? Se si, dove? Ancora complimenti.
Complimenti per la facile lettura e presa diretta