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Racconti Cuckold

Un gioco pericoloso, quelle foto maledette (parte 2)

By 28 Ottobre 2024No Comments

Quando Luca iniziò a pubblicare le sue foto sul sito di cuckold, iniziò a chattare con i bull, uomini che mostravano interesse per le donne di altri uomini. Molti di loro commentavano le foto di Marta, lodando la sua bellezza e facendo sentire Luca inadeguato.

Alcuni bull facevano commenti offensivi, sminuendo le prestazioni sessuali di Luca e mettendo in dubbio la sua mascolinità. Questi commenti facevano sentire Luca ancora più insicuro e vulnerabile, ma allo stesso tempo gli davano una strana sensazione di piacere. Era come se la sua sottomissione a questi bull lo eccitasse ancora di più.

Altri bull, invece, facevano commenti più gentili e apprezzavano la bellezza di Marta senza sminuire Luca. Questi commenti, sebbene fossero meno offensivi, facevano comunque sentire Luca inadeguato e impotente. Si sentiva come se Marta non gli appartenesse più, ma fosse diventata un oggetto di desiderio per gli altri uomini.

Ma non tutti i bull erano così crudeli o insensibili. Alcuni di loro erano molto attenti alle esigenze di Luca e capivano la sua situazione. Gli offrivano consigli su come gestire i suoi desideri, suggerendogli di parlare con Marta o di cercare supporto professionale. Questi bull erano in grado di vedere oltre la fantasia e aiutare Luca a capire il vero significato dei suoi desideri.

In sintesi, le conversazioni di Luca con i bull erano un mix di commenti offensivi, lodando la bellezza di Marta e dando consigli utili. Ma indipendentemente dal tono dei commenti, Luca era sempre alla ricerca di un modo per soddisfare i suoi desideri senza danneggiare la sua relazione con Marta.

Luca si sentiva sempre più intrappolato in questa situazione. Passava ore al giorno a parlare con i bull, a pubblicare foto e a cercare di reprimere i suoi sentimenti di colpa. Ma un giorno ricevette un messaggio privato da un utente anonimo, che sembrava conoscere Marta.

“Luca, ti scrivo perché ho visto le foto che hai pubblicato. La tua ragazza è davvero bellissima, e sembra molto civettuola. Ti sei mai chiesto se è del tutto fedele a te? Io la conosco, sai? Potrebbe essere molto divertente incontrarla di persona e vedere se è davvero come appare online.”

Luca fu colto di sorpresa da questo messaggio. Come poteva l’utente anonimo conoscere Marta? E cosa intendeva con “divertente incontrarla di persona”? Era solo una provocazione o c’era del vero in quello che diceva?

Non riusciva a capire se l’utente anonimo stesse cercando di fargli capire che conosceva Marta senza mai confessarlo esplicitamente, oppure se fosse solo un gioco per alimentare i suoi pensieri cuckold. Ma quella frase “divertente incontrarla di persona” gli faceva venire i brividi.

Luca decise di rispondere all’utente anonimo, cercando di capire di più sulla situazione: “Cosa intendi esattamente? Conosci Marta di persona? Come fai a sapere che è la mia ragazza?”

Ma l’utente anonimo non rispose per giorni, lasciando Luca sempre più preoccupato e confuso. Continuava a pensare a quello che aveva scritto, alla possibilità che Marta non fosse del tutto fedele a lui, alla possibilità che qualcuno la stesse cercando.

Non sapeva se confessare a Marta quello che stava succedendo o se continuare a tenere tutto per sé. Ma quella frase dell’utente anonimo continuava a riecheggiare nella sua mente, come un avvertimento che non riusciva a ignorare.

L’utente anonimo sapeva che aveva colpito un nervo sensibile in luca. Era stato abile a suggerire che forse aveva riconosciuto Marta, ma non aveva detto esplicitamente di averla vista o incontrata. Questo aveva creato un’enorme curiosità in luca, che non riusciva a pensare ad altro.

Dopo una settimana, l’utente inviò un altro messaggio, ma ancora non rivelò la verità. “Ciao Luca, ho notato alcune foto di Marta sui social e mi è sembrato di riconoscere il braccialetto che indossava in una di esse. È un oggetto particolare, difficile da trovare. Mi chiedevo se lei lo avesse fatto su misura o se fosse un modello di una qualche boutique locale.”

Luca era sconvolto. L’utente anonimo stava giocando con lui, ma non voleva rivelare nulla di concreto. Non sapeva se fosse vero che il braccialetto fosse riconoscibile, ma cominciava a domandarsi se effettivamente avesse pubblicato troppe foto di Marta sui social, o se avesse sottovalutato il rischio che potesse essere riconosciuta.

Nonostante l’ansia crescente, Luca continuò a interagire con l’utente anonimo, nella speranza di ottenere qualche informazione in più. Tuttavia, l’anonimato dell’utente era troppo ben conservato, e nonostante le sue abili domande, Luca non riusciva a ottenere alcuna informazione che potesse aiutarlo a capire se effettivamente Marta era stata riconosciuta.

Luca cominciò a guardarsi intorno con sospetto ogni volta che usciva con Marta. Osservava la gente che incontrava sulla strada, i volti delle persone nei negozi e nei ristoranti, alla ricerca di un indizio che potesse suggerirgli che l’utente anonimo avesse effettivamente riconosciuto Marta.

La paranoia di Luca cresceva di giorno in giorno, e cominciava a rovinare la sua relazione con Marta. Non poteva parlare con lei dei suoi sospetti, perché non voleva ferirla o farla preoccupare. Ma allo stesso tempo, non poteva fare a meno di immaginare il peggio. Era convinto che l’utente anonimo avesse riconosciuto Marta, ma non riusciva a capire come fosse riuscito a farlo.

La situazione era diventata insopportabile per Luca, ma l’utente anonimo continuava a non confessare nulla. Era come se stesse godendo la sua disperazione, come se stesse godendo il fatto di sapere qualcosa che Luca non sapeva.

Passano un paio di mesi e Luca riceve una notizia del tutto inaspettata che finalmente lo distrae dalla questione di Marta, Ettore chiama Luca con tono cordiale, chiedendogli di passare nel suo ufficio per discutere un aumento di stipendio.

Continua,

Per consigli o per altro botanical30@tutanota.com

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