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Erotici Racconti

Gioco a tre cn una coppia – 3

By 21 Febbraio 20232 Comments

– Non sei mai stato a letto con un uomo, vero? Guarda Aldo, ha un bel fisico un bel corpo. Ti piace guardarlo? Ti fa sentire desiderio il suo corpo nudo? Cosa ti fa immaginare?
– Ho avuto il desiderio di farlo venire, mentre gli facevo….
– Dillo: mentre gli facevi il pompino?
– Beh, si…..un desiderio intenso ma nuovo per me.
– Non fermarti qui, vai oltre. A vederlo nudo non vorresti stare sotto di lui? sentire il suo corpo che pressa il tuo, unire i vostri due corpi. Sai lui cosa sta desiderando? Incularti e sentire il tuo piacere mentre ti possiede.
– Adele, io non l’ho mai fatto……ma poi così mi fate diventare…..
– Lascia perdere le parole e pensa solo a ciò che ti sta affascinando: l’uomo. Il corpo del maschio che ti domina. Hai già cominciato, adesso vai fino in fondo e conosci le sensazioni proibite dell’amore uomo-uomo.

Renzo stava nudo, in piedi. Adele gli faceva toccare le fica mentre gli succhiava e gli mordeva i capezzoli. Lo masturbava lievemente per tenerlo eccitato.
– Ti fa sentire femmina farti mordere i capezzoli, perciò ti piace e ti eccita così forte.

Renzo sentì sul suo corpo aderire il corpo di Aldo , che lo baciava sul collo standogli dietro mentre Adele continuava a far crescere ancora, ed ancora, la sua eccitazione. Aldo lo baciava sul collo, gli passava la lingua lungo la colonna vertebrale e gli passava il suo grosso dito tra le natiche.
– Ti piace così? – chiese Aldo
– Si, è bellissimo, voi due siete dei maghi. Mi eccitate a farmi perdere ogni controllo. Aldo, tu vuoi incularmi? ma io ho paura che dopo diventerò un altro.
– Sarai ciò che vuoi essere, ma non temere. Le donne ti piaceranno sempre, ma le vorrai insieme all’uomo, tutti e due i piaceri insieme. E’ il massimo che puoi vivere, essere inculato da me mentre scopi Adele.
– Vedi, Renzo- disse Adele – io godo un mondo ad essere inculata, lo sai. L’uomo e la donna provano le stesse sensazioni a sentire il cazzo dell’uomo nel culo. Prova, non ne sarai deluso.
– Mi farà male.
– Solo un po’, ma il dolore passa mentre lui ti incula. Poi ricorderai quel dolore e ti ecciterai sempre a ricordarlo.
Lei riprese a stimolargli i capezzoli ed Aldo, con suo grosso dito cercò il suo ano. Lo penetrò, forzando e sentì il gemito di dolore e si piacere del ragazzo. Adele o baciava in bocca mentre Aldo passò a forzargli l’ano per incularlo con due dita.
– Fattelo fare – gli disse Aldo – stringi l’ano intorno alle mie dita, forte. Il cazzo è solo un po’ più grosso delle mie dita ma ti darà una emozione incredibile. Se non vorrai più farlo, nessuno saprà mai che te lo sei fatto fare, ma se lo fai non vorrai più rinunciarci.
– Voglio fartelo fare, Aldo, ma non farmi male.
– Te lo devo dilatare, ma non temere. Un piccolo dolore seguito dal piacere. Vabbè, Adele, mettilo in ginocchio sul letto, sai come lo devi mettere e come lo devi tenere.
Sentì la pressione del glande sull’ano, poi la spinta energica, la dilatazione e la lacerazione dello sfintere.
– Ahaaaaaaaaa, fa maleee, Aldo fermati.
Adele lo teneva fermo mentre Aldo lo forzava brutalmente nel culo.
– Aldo fermati, brucia, fa male.
– No, piccolo – disse Adele – oramai è fatta. Vedi? Si è fermato, aspetta che il tuo culo si arrenda prima di cominciare a chiavarti. Resisti, fra poco sarai tu a volerti spingere contro il suo cazzo.
Aldo cominciò ad incularlo di forza, in modo che lui si arrendesse. Renzo, nonostante il dolore ed il bruciore all’ano, cominciò a sentire una sensazione di libidine, provava un piacere psicologico a sentire il cazzo nel suo corpo, a sapere che Aldo stava godendo dentro di lui. La sensazione fisica
della penetrazione cominciava ad eccitarlo, nonostante sentisse dolore quando il cazzo passava sulla ferita all’ano e cominciò a cercarla, a spingersi contro il cazzo, a volere che lo penetrasse fino in fondo.
– Fa ancora male? – gli chiese Aldo
– Si, ma non smettere, se fai forte mi fa meno male. Ti sto dando piacere?
– Vedi? – disse Adele – cosa c’è di brutto a farselo mettere? Cominci a godertelo e fra poco vorrai sentire il suo sperma nel culo. In questo momento sei tu la sua troia, e cominci a capire che è bellissimo. Hai di nuovo il cazzo duro, lo desideravi ma non te lo dicevi. Ora diglielo, voglio sentirlo, digli che vuoi sentirlo venire nel tuo culo.
– Si, Adele.. Aldo vieni, godi dentro di me, spingi forte, non importa il dolore, voglio sentirlo tutto..

Si stava lavando con l’acqua fredda che gli leniva il dolore. L’ano era gonfio e lui sentiva il taglio della feriva quando lo contraeva, ma quel dolore lo eccitava.
Entrarono in bagno anche loro due. Adele lo mise vicino al lavandino.
– Lavaglielo – gli disse – lui è il tuo uomo, devi lavargli il cazzo e poi continuiamo. Adesso viene la parte più bella, ma doveva incularti per farti godere come vogliamo noi.

Renzo era al massimo della eccitazione, né lui, né Adele erano venuti.
– Aspettiamo che si riprenda Aldo – gli disse – a tre vedrai che è un sogno incredibile, ti inculerà di nuovo, mentre mi stai scopando .
– Adele, mi fa ancora male.
– Tu amerai questo dolore, ti farà sentire il desiderio dell’uomo. Lo vuoi fare ancora, vero?

Adele stava in piedi, piegata sul tavolo. Voleva che Renzo le penetrasse la fica da dietro. Aveva la fica stretta e Renzo era eccitatissimo; il gonfiore all’ano, quando lo contraeva, gli provocava un impulso di erezione. Voleva provare di nuovo con Aldo, aveva dentro l’emozione di sentire il suo cazzo, la prepotenza della sua penetrazione, la forza delle sue reni che lo sbattevano e che glielo facevano arrivare fino in fondo facendoglielo sentire nella pancia. Aldo aspettò che lui la penetrasse lo fece piegare sulla moglie e lo inculò facendolo gemere dal dolore.
– Non muoverti – gli disse – tienile tutto il cazzo dentro, Vi chiavo io, tutti e due insieme. Ti fa ancora male?
– Si, ma tu non fermarti, lo voglio ancora.
Adele sentiva le spinte di Aldo dal cazzo di Renzo che le penetrava la fica fino all’utero. Godeva molto e Renzo faticava a trattenere l’orgasmo. Adele venne come un’ossessa, bagnava le cosce a Renzo con i suoi umori, era un orgasmo fortissimo e Renzo sentiva le contrazioni della sua fica ogni volta che Aldo gli spingeva il suo cazzo completamente.
– Ci sono – disse Adele- continuate voi due, voglio vedervi.
Lei si svincolò e Renzo si piegò di nuovo sul tavolo per farsi inculare.
– Ti puiace come ti chiavo? – gli chiese Aldo.
– Vorrei non smettere mai, è troppo bello, ma voglio venire anch’io, non resisto più.
Aldo lo fece mettere in piedi, lo inculava stando fermo ed aspettò che lui si masturbasse. Sentì le contrazioni dell’orgasmo nel culo del ragazzo, restando fermo; voleva farlo venire penetrato.
– Come è bello così – disse Renzo.
Aldo lo mise in ginocchio sul tappeto e lo inculò di nuovo.
– Ora che sei venuto, godrai soltanto a sentire il cazzo, come una vera troia. Dimmelo: sei la mia troia?
– Si – disse Renzo – fammelo sentire.

Renzo stava in spiaggia. Quella notte lo aveva sconvolto ma anche stancato, sonnecchiava sulla sdraio. Sentiva l’ano gonfio e la ferita allo sfintere. Poi sentì la mano di Adele sul suo braccio.
– Ti sei ripreso, giovane ricchioncello?
– Mi prendi in giro, Adele?
– Quando capirai che ti voglio bene?
– Adele tu pensi che sono cambiato?
– No, sei sempre lo stesso, ma con più voglia di vivere. Comunque per sapere se sei cambiato dobbiamo fare un esperimento, io e te, capisci?
– Ce lo lascerà fare?
– Ha avuto quello che voleva, ora vada in malora, io ti voglio.
– Ti ho pensata, sai. Mi hai guidato tu, senza di te non l’avrei mai fatto.
– Lo avresti fatto in un’altra occasione, prima o poi. E’ la tua natura, sei un bisessuale, uomo e donna, questo ti piace e questo ti piace essere. Io ti voglio così come sei, mi importa poco se ti fai inculare o sei fai pompini. Nel letto con me sarai sempre maschietto.
– Lo hai aiutato a sverginare altri ragazzi?
– Si, certo, ma quelli lo avevano già dentro, come te. Non erano froci e non lo sono diventati. Finché provi piacere a sentirti toccare dalla mia mano, non lo sei, ma devi bilanciare le due cose.
– Tu non lo ami. Perché stai con lui e lo aiuti nei suoi desideri?
– Per i suoi soldi, l’ho sposato per quelli. Io prima ero puttana e mi piaceva esserlo; lui era cliente del bordello dove lavoravo. Lì si trattava di scopare otto, nove volte al giorno, con uno, due insieme, quando non di orge. Ma con quelli non potevo liberare tutti i miei istinti.
– Non capisco.
– Ciò che mmi è piaciuto di più è stato morderti i capezzoli e vedere che tu me lo lasciavi fare, godevi a fartelo fare; e mi è piaciuto essere io ad incularti con le dita. Io sono così, Renzo, mi piacciono molto i giochi “forti”. Se tu mi assecondi, mi dai felicità, ma devi volerlo anche tu.
– E con lui?
– Non mi scopa mai, io gli servo solo come complice della seduzione dei ragazzi, non può fare a meno del mio aiuto. Io ti voglio per me. Ti faccio fare tutto quello che vuoi se tu mi lasci fare con te quello che voglio. Se ti fidanzi con la nipotina saremmo sempre a contatto. Lei ha troppa voglia di prenderlo e tu saresti l’ideale, sotto sotto è cotta di te. E’ verginella e tu potresti iniziarla al sesso. Domani tornano lei e la madre, Aldo deve tornare in città ed avremo tutto il tempo per organizzare la cosa.
Stasera ci vediamo da me, con Aldo, poi decidiamo io e te come procedere. Oramai ho molti soldi, soldi che mi sono fatta dare da lui, qualche proprietà, e possiamo fare quello che vogliamo.
– E tua sorella? Sua madre?
– Se la scopi per una volta ti amerà per sempre. Aldo se l’è fatta, ma non gli è piaciuta e lei ci è rimasta in bianco. So io come dobbiamo fare. Convinco anche lei farsi chiavare ed a farti chiavare la ragazza… devi solo ricordarti che tu sei mio. Stasera faremo presto con lui: gli fai il pompino mentre io lo faccio a te, e basta. Poi saremo solo noi due, amore.

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