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Vi chiedo dei feedback alla seguente email raccontimickey22@gmail.com.
Ne approfitto per ringraziarvi dei messaggi relativi al mio primo racconto.
Tengo a precisare che i racconti sono frutto della mia fantasia e di fatti non realmente accaduti.

La prima parte finiva così:
“Ma veramente non ti sculacciava?”
” Ti ho detto di no, vuoi farlo tu?”
La mia bocca resto in silenzio, mentre la mia mano passò ai fatti, muovendosi di sua volontà.
“Ahi”
“Scusa, non volevo” mi scusai
“Ho solo detto ahi, ho sempre desiderato uno sculacciata del genere”
“Solo una?” Provocai
“Non provocare, perché potrei provocarti pure io”
“Tanto non ci riesci”
“Vediamo così” si alzò il vestitino che aveva, e i miei occhi cominciarono: ad ammirare quel fantastico lato b, intravedere il perizoma che spariva tra i glutei e il rossore dovuta alla mia sculacciata.
“E questa è il tuo modo di provocarmi?”
” Ora vedrai” si sfilò le mutande e spinse la mia testa sul suo lato b.
Avevo solo una possibilità, farla godere.
Inizia a leccarla,prima il buchino per poi scendere. Il mare vicino a noi era un deserto al confronto di lei.
” Ho…provocato..ben” disse tra i gemiti, io ero troppo occupato per rispondergli. Gli afferrai i glutei con le mani, e al movimento della lingua alternavo sculacciate.
Mi fermai mi posizionai sdraiato accanto a lei, e comiciai a toccarla con le dita.
“Ti ha mai trattato così?”
“No, ma tu pu..”
Gli misi una mano sulla bocca e infilai due dita nel suo mare.
Senti il suo urlo di piacere, soffocato dalla mia mano.
“So che posso, non devi dirmelo tu cosa posso o non posso, chiaro?”
Annui con la testa, e cominciò a leccarmi la mano con cui gli tappavo la bocca.
Arrivai a entrare 4 dita, tra i sui piaceri soffocati raggiunse l’estasi.
Mi fermai, liberandola da me.
Restò in silenzio, ma avvinghiata a me.
“Tutto bene?”
“Lo sai che quello che stiamo facendo è sbagliato?” In un senso di colpa fugace
“Si, lo so… Ma da quanto volevi trovarti così con me?”
” Da quando siamo ritornati a lavoro”
“Pure io…quindi?”
Con uno velocità mai vista prima, me la trovai seduta, rivolta verso di me, sul mio petto e con i suoi piedi mi blocco le mani.
“Quindi ora continui e comando io”
E anche qui, non avevo altra scelta che farla godere.
Ricomincia a leccare il suo mare, mentre il suo corpo si faceva sempre più pesante poichè si abbandonava al piacere.
Scivolò in avanti fino a sedersi sulla mia bocca, continuai fino a rendere il suo mare non solo umido ma anche mosso, facendola gocciolare dal piacere.
Mi ritrovai con la barba bagnata dal suo piacere e lei di nuovo sdraiata di fianco a me sfinita.

Ci fu silenzio, si sentiva solo il suo respiro.
Squarciò il silenzio con questa domanda:
“Vuoi continuare?”
“Hai detto che adesso comandi tu, io sono qui”
” A tuo rischio e pericolo”
Mi baciò con la lingua e cominciò a toccarmi.

Fine seconda parte.
In attesa di sapere cosa ne pensate.

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