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M’s story. Capitolo 52. Il gioco si fa duro

By 17 Dicembre 2022No Comments

Giovedì 18 mi sveglio tardi: Leòn ha preso quel che gli spetta e io ho avuto altri orgasmi violentissimi. Ci metto un po’ a sistemarmi, scendo: è già al lavoro con i due ragazzi argentini. Mi trattiene lì e chiama anche Marta e Claudio: “Ragazze, ho parlato con Giovanni, ci saranno molti cambiamenti. Ne parleremo con tutti i padroni prima della mia partenza, il prossimo lunedì 22 gennaio. Ma qualcosa vi anticipo subito, il resto a colazione: da ora, appena sveglie e scese al pianterreno, chiederete agli uomini presenti se hanno bisogno di usarvi prima di andare al lavoro. Se, come adesso, Emme sarà sfondata, userà solo la bocca. Marta e Claudio, invece, ubbidiranno a tutto. Forza”. Raul e Adrian non hanno dubbi: si alzano velocemente e, il primo, sodomizza Claudio mettendolo con la pancia sulla scrivania; il secondo se la prende più comoda, fa stendere Marta sul tappeto e la penetra nel più classico dei modi. Le mie due sorelle sono raggianti, mai decisione è stata meglio accolta.

Io, invece, un po’ delusa vado a preparare le colazioni. In sala da pranzo, incontro Leonida e Vito: il primo mi chiede di Nives, il secondo ha sentito cosa ha deciso Leòn, siede e subito mi invita a soddisfarlo con la bocca. Vito ha un sesso XL, mi si rialza il morale, mi ha voluta anche ieri, se mi impegno forse diventeremo più amici. Così, ce la metto tutta: lecco bene la punta, poi, lentamente, lascio scorrere la lingua lungo tutta l’asta, così lo spingo agevolmente in gola, arrivando fino a toccare il suo pube con il mio viso. In ginocchio ai suoi piedi, muovo la testa su e giù e, dopo po’ di tempo di questo movimento, lo faccio scivolare fuori lentamente, serrando i denti, che gli rigano dolcemente l’asta. Non capisce più niente, urla e mi spruzza tutto quel può sul viso. Mi pulisco il l viso, mi dedico a Leonida che è rimasto eccitato a vedermi sbocchinare il suo capitano: dura pochissimo e sceglie di spruzzarmi il seno, sporcandomelo tutto. Mi sembra che entrambi siano rimasti contenti, mi accarezzano i lungi capelli chiari. Claudio salta la colazione e corre al lavoro.

Venerdì sera si svolge la riunione di tutti i soci. Prima di tutto viene proposto e approvato la promozione di Eugenio a socio: è meno severo rispetto i primi giorni e ha dimostrato professionalità e grande dirittura etica. Leòn riferisce quindi della nascita del Villaggio Shakira e informa che Camillo Ricci, da buon romagnolo, sta già ottenendo i permessi da Regione, Provincia e Comune per il Villaggio Shakira: tre case vacanze saranno disponibili per chi governa la Regione, una per la Provincia e una per il Comune. L’iscrizione dell’A.R.I. all’ARCI di Ravenna sezione “Diritti” è solo da firmare, quella alla FENAI (Federazione naturisti italiana) pure. Tutti i padroni sono colpiti da tanta efficienza: Karch e Barth chiedono sia promosso socio; Leòn propone di metterlo alla prova prima. Con il consenso di Adelmo gli chiederanno di organizzare la 3° e 4° prova della prima serie (sesso con uno , poi più sconosciuti) per Nives e Nadia. Tutti approvano e, addirittura, Leonida ed Helio ringraziano, perché la loro situazione deve sbloccarsi.

Interviene Giovanni: il Villaggio Shakira è un buon modo per tenere in esercizio e occupati tutti: non che il lavoro manchi, ma quello manuale, la fatica, è una componente importante della crescita di noi ragazze. Tutti concordano e si chiede a Karcharias di aggiornare Camillo e tenerlo informato sulle decisioni prese; a Eugenio di organizzare tutti gli spostamenti necessari per dare il massimo supporto ai lavori nel Villaggio che, se va così, cominceranno prestissimo. Per giunta, ci sono tre nuove in arrivo: una dalle scuole agricole (Helio), una da quelle professionali (Otello), una dai carabinieri (Leonida).

Leòn aggiunge che sua moglie (io) da ieri ha anche un fidanzato ufficiale, cioè Balthazar Bakoyannis che mi seguirà da vicino quando lui sarà via.

Ultimo a parlare è Karcharias che informa del suo interesse per Adelina, che sa essere sposata, sa che non si è comportata bene, ne ha parlato con Daniele il nostro legale e chiede l’aiuto e il consiglio di tutti su cosa dovrebbe fare.

Quando Leòn torna su in mansarda vengo presa da una tristezza infinita: non avevo ancora realizzato che resta solo il week end e poi dovrà partire. Piango, lo supplico, mi umilio, gli lecco mani e piedi, se mi sottometto di più forse resterà qui e allora cerco di leccargli l’ano. Ma la sua “cura” per me è sempre la stessa, mi conosce troppo bene: mi sodomizza con delicatezza e senza fretta, riesce a inserirmelo tutto, si trattiene fino a che non raggiungo il terzo orgasmo: quando crollo senza sensi, mi riempie l’ano del suo seme.

Così passa il fine settimana: il mio signore fa il suo dovere di marito in modo “scientifico”: aspetta che io sia sfiancata dagli orgasmi prima di prendersi il suo piacere, poi eiacula sempre in modo incredibile. Dopo ogni rapporto io crollo sfinita; dormo, mi sveglio, riposo un po’, poi di nuovo sotto, per tre volte al giorno. La sera della domenica, un potente sonnifero, in modo da evitare il dramma del distacco e svegliarmi quando lui è già via.

Lunedì 22 gennaio mi sveglio sullo scendiletto, intontita, mi lavo, mi riordino e, depressa, scendo per mangiare qualcosa. Noto subito che c’è solo Marta; Claudio è già andato al lavoro a scuola: tutte le altre ragazze sono state trasferite alla Villa al Lido delle Nazioni. Leonida è già andato a Modena per il suo lavoro di generale e anche le guardie non ci sono più: è rimasto Rodolfo e i due ragazzi argentini! Marta mi comunica che devo tirare a lucido la mansarda e che per le prossime 3-4 settimane dormirò nel primo appartamento, proprio nella camera di quando venni alla villa. Poi viene gentilmente tirata da Raul fino al grande letto quadrato nell’ingresso: lei sorride felice, ora viene scelta tanto spesso. Invece, per me, c’è Adrian che mi aspetta in sala da pranzo: è seduto e mi invita ad inginocchiarmi tra le sue gambe battendo il piede sul pavimento e sorridendomi.

Ubbidisco subito, è sempre tanto carino con me: ci metterò impegno ed abilità. Non mi avvento come un’affamata sul suo sesso, con una manina sento se è in erezione e, lentamente, scendo fino a trovarmi con testa all’altezza del suo scettro per baciargli la patta… tiro giù la lampo, sbottono i jeans, infilo la manina e accarezzo il pene. Porto alla luce il suo uccellone già pulsante, vedo che il glande, malgrado l’erezione, è ancora coperto: lo scopro delicatamente abbassando la pelle del prepuzio e gli do un bacino. Struscio le mie guance sulla sua cappella, poi dò teneri baci sul glande: mi bagno bene le labbra e proseguo per tutta la lunghezza dell’asta. Lascio che solo il suo glande scivoli lentamente nella mia bocca, con la lingua gli giro attorno, mi fermo di tanto in tanto sulla zona del frenulo (filetto). So che a tutti i maschi piace vedere quando li sbocchiniamo: metto un elastico nei capelli per tenerli a coda, attenta a non togliergli la visuale. Con una mano libera accarezzo lo scroto, facendo scorrere la mano fino al suo buchino. Tengo le labbra strette e faccio scivolare tutto (è un XL) il suo pene nella bocca, poi vado avanti e indietro con la testa. Ho messo la lingua in modo che eserciti pressione durante il rapporto. Ora è nella mia gola e lui si muove avanti e indietro: assecondo il movimento succhiando quando entra dentro e soffiando quando esce. Ormai ho imparato a riconoscere il pulsare del membro nella mia bocca: è il termometro per sapere quando la sua eccitazione sta per raggiungere il culmine. E geme, geme forte, mentre spruzza una gran quantità di sperma nella mia gola.

Non ho più fame e risalgo in mansarda mettendo nel trolley le cose che mi potranno servire vivendo al piano primo: ma gioelli e ori restano nella cassaforte dove le ha messe Leòn. Mentre le porto nella camera vecchia, un’auto che si ferma davanti al portone. Scendo di corsa: entrano Balthazar con Sonia e Karcharias con Adelina, che han dormito alle Nazioni. Marta e io voliamo a prostrarci ai piedi dei nostri padroni greci. I due giovani padroni spagnoli si aggiungono: loro siedono nel salotto, noi per terra (ma io vado e abbraccio una gamba di Balth). Parla Karcharias: “Il primo punto riguarda Emme e Marta: oggi arrivanno tre nuove ragazze in questa villa di città, quindi, sarete solo due le marchiate. Mio padre desidera che continuiate a studiare, quindi avrete un maestro di ginnastica artistica e uno di yoga. Per il ballo: Emme guiderà il ballo di zumba e quel che riuscirete a fare. Qui c’è l’assegno per le spese che lascio a Raul perché lo consegni a Claudio. Mio padre vuole essere informato di ogni assenza, che sarà punita col frustino. A volte ci sarà anche Adelina, come oggi, e cercate di coinvolgere anche le tre nuove in arrivo”.

“Secondo punto, Adelina: credo tutti sappiate che ho un interesse. Ma tu, Adelina, sai per prima che devo essere sicuro della tua volontà di cambiare, annullarti e diventare perfetta. Perciò quando sarai a lavorare al mare dovrai essere la prima a faticare per perdere peso. Quando verrai in città digiunerai e farai tutti gli esercizi che ti dirà Marta. C’è anche il problema delle umiliazioni, che Leòn desidera siano pesanti anche per Emme. Perciò, andrete in vacanza 7 giorni al Resort per scambisti Venus, a Maspalomas. Qui ci sono i biglietti e l’all inclusive: partirete in cinque, con Eugenio e Max: Tutti dovrete osservarne il funzionamento, ma voi tre dovrete anche ubbidire a chiunque. Starete dal 25 gennaio al 1° febbraio. Voglio che sia chiaro che non basta che vi facciate scopare, ma dovete impegnarvi a cercare umiliazioni per annullarvi, e Marta vi aiuterà in questo. Al ritorno, con l’aiuto di Camillo, sarete umiliate qua in Regione”.

“Terzo: Sonia. Mio padre è contento, ma esige di incularla e lei piange per la paura. Allora, da adesso fino a stasera, quando torneremo alla villa delle Nazioni, Marta e Adelina saranno inculate da tutti gli uomini presenti, mentre Emme, che è sfondata, aiuterà Sonia spiegandole e facendole vedere da vicino l’importanza per voi di prenderlo spesso in culo. Sonia, se non sarai bagnata dalle 12 fino a stasera c’è il frustino, chiaro? Ve le suoniamo per il vostro bene: dovete cambiare perché non siete qui in vacanza! Quindi forza: Adelina e Marta a culo nudo, sul lettone, e offrirsi!”.

Prendo la mano di Sonia, le sorrido e gliela stringo, come per dirle “dai che ce la farai” ma intanto noto che, mentre Adelina accetta una crema emolliente nell’ano, Marta la rifiuta: da schiava masochista quale è, probabilmente, ha bisogno di sentire dolore per godere. Karchas è dietro a Marta, Balth a Adelina, entrambi sono XL come i due ragazzi spagnoli. Leonida e la guardia Rodolfo invece sono L. Parlo sottovoce a Sonia, facendole notare come Balth è sempre attento e delicato: sta ancora preparando Adelina con le dita e, intanto, le dice parole dolci e le accarezza la patatina, il clitoride, il seno: lei non è più tesa, ma sospira e ha gli occhi felici. Karch, invece, ha già spinto con forza tutto il sesso dentro al sedere di Marta: lei ha strillato, ma ora ha geme dal piacere. Karch insiste, dandole delle manate sulle natiche che, ogni volta, fanno strillare Marta, ma le riempiono il viso di gioia.

Quando Balth ritiene Adelina pronta, le penetra l’ano con grande attenzione e lentezza: lei fa solo pochi gemiti, sottovoce, non si capisce se di dolore o di piacere o di tutti e due. Poi gira la testa, cerca gli occhi di lui… Balth si china e scambiano un dolcissimo bacio: nello stesso momento, Balth spinge a fondo, spingendo tutto il suo uccellone nel retto della ragazza: lei strilla forte, ma si controlla e si calma subito, anche grazie alle carezze di Balth sulla testa. Prende quindi a muoversi, avanti e indietro, piano, facendola abituare all’intrusione innaturale. Adelina resta buona buona, sottomessa e docile si lascia fare, fino a quando, una decina di minuti dopo, gode gemendo forte forte. Faccio notare tutti questi particolari a Sonia, lei mi ascolta silenziosa, senza staccare gli occhi dai 4 amanti. Chiedo: “Sonia? Tutto bene?”. Lei si morde un labbro, mi sorride diventando rossa: “Sì… sì, tutto bene… mi… mi sono già bagnata tutta… che imbarazzo se se ne accorgeranno!”.

Per l’altra coppia la scena è opposta: Karch continua a dare manate fortissime sul sedere di Marta, che ha ormai le natiche rosse; per giunta le spinte di lui sono fortissime, senza riguardo: lei strilla, ma ha un’espressione di godimento folle… trema tutta, gode nel sentire dolore. Karch sembra un toro infoiato e lei ora urla, ha uno dei suoi orgasmi leggendari che la scuotono tutta, mentre lui si ferma restando piantato nel retto della mia amica più a fondo che può. Si accasciano insieme, lui sopra di lei, mentre lei ansima, sorride e, pienamente soddisfatta, gli dice: “Mio signore, lei è… è… fantastico! Grazie”.

Le due coppie si calmano, io corro a prendere qualcosa da bere per tutti. Sonia è rossa in viso e stringe forte le ginocchia, sicuramente per non far vedere che è bagnata fradicia. Quando porto il vassoio, sentiamo il rumore di un motore che si ferma, dal portone entra Rodolfo, seguito da Helio che tiene per mano una ragazzina: “Buongiorno a tutti, questa è Erica, ha 18 anni, viene dalla provincia di Reggio Emilia e ha bisogno di essere protetta. Lascio a Marta le carte di Erica per Daniele: perizia psichiatrica e tutela legale di Eugenio sulla ragazza. Un abbraccio a tutte, ciao!”. È alta, ma del suo corpo non capisce: è vestita a cavolo. Bionda, viso da bimba, occhi pieni di paura: forse perché Adelina è nuda e Sonia ed io siam nude e con la coda infilata nel sedere. Marta si è rivestita velocissima; i due greci si stanno rivestendo, mentre Rodolfo e i due spagnoli sono presentabili.

Marta la porta di sopra, dormirà in stanza con Claudio e me, non ha valigia. Resto io a farle compagnia: come al solito non so cosa dire, ma sorrido, le faccio vedere l’appartamento, i bagni, gli armadi, ecc. Le dico quel niente che so: può mangiare in cucina, non è obbligata a niente, per qualunque domanda o necessità c’è Marta: “Presto ti daranno un collarino rosso, vuol dire che nessuno ti può toccare”. Resto con lei una mezzoretta: lei non dice niente ma, piano piano, si guarda attorno. Tra una cosa e l’altra sono ormai le 12 e le chiedo se vuole farmi compagnia mentre provo a cucinare qualcosa: finalmente sorride, fa di sì con la testa, si lascia prender mano e andiamo di sotto. Chissà cosa ha passato poverina.

Passiamo per il grande salone: Karch ha incantonato Adelina contro un muro, le parla sottovoce, la accarezza, ogni tanto la bacia: lei sorride felice, ma rossa in viso. Balth riposa e parla con Sonia. I due spagnoli stanno spogliando di nuovo Marta, certo per saltarle addosso, quando… si sente il rumore di un’altra auto: è arrivata un’altra ragazza nuova!

Questa volta sono due carabinieri che, al telefono con Leonida, consegnano i documenti a Marta: lei sfoglia rapidamente, c’è tutto: non manca nemmeno la perizia psichiatrica e l’affidamento come tutore a Eugenio. Questa bellissima ragazza si chiama Diana, ha 18 anni, è bionda e altissima (173) ma, ahimè, ha un occhio tumefatto e il viso bagnato dal pianto. Dormirà in camera con Marta che, intanto, la parcheggia da me, in cucina e… io non so cosa dirle o fare, riesco solo a sorriderle e mi metto a parlare del corso di cucina, di come sono negata per i fornelli, di quante sgridate ho preso. Erica ride, si sta ambientando. Diana, invece, è in un angolo che cerca di capire dove è capitata: infatti, io sono nuda, in abito cerimoniale con il mio collare più bello e la coda da gatta su per il sedere.

Marta è andata dai due ragazzi spagnoli, si è inginocchiata, umilissima ha chiesto scusa spiegando che non è colpa sua se si è dovuta allontanare, che sarebbe onorata se loro la scegliessero per divertirsi. Fanno per spogliarla e… terza auto che si ferma davanti al portone! È Otello e ci presenta Giada, che ha dovuto lasciare le scuole professionali: ha 18 anni e, finalmente, c’è una piccola quanto me: 158. Anche lei bionda, ma con gli occhi chiari e spaventata. Veste casual, ma non di marca e senza tacchi. Anche lei impaurita, incapace di decidere: era stata affidata ai servizi sociali del Comune, ma hanno approfittato di lei per mesi prima che la cosa fosse scoperta. Viene accompagnata in cucina, io cerco di essere dolce continuando a provare di cucinare e Marta chiede almeno mezz’ora prima di servire il pranzo e… corre di nuovo dai due spagnoli!

Cara Marta, amica del cuore: deve aver passato mesi a far l’amore solo con suo marito Max, e ora le sembra un sogno essere usata così spesso!

Continua

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