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Erotici Racconti

Sul tram da studente – di 1948

By 12 Giugno 2020No Comments

Non prendo spesso i mezzi pubblici, ma quando lascio la macchina dal meccanico, quindi devo farlo. Le difficoltà nascono nel pomeriggio quando si torna a casa dal lavoro o dalla scuola per il notevole affollamento. Questa situazione la conosciamo tutti. Per evitarla sono andato in una fermata vicina ed ho aspettato il tram. Non c’era folla ma stava iniziando a riempirsi essendo quasi ora di termine turno di lavoro nei cantieri e nelle fabbriche. A quell’ora solitamente ci sono studenti e studentesse.

Salito sul tram mi sono fermato sul retro proprio accanto al finestrino. Alla partenza eravamo in otto ma dopo un paio di fermate era già affollato perché erano finite le lezioni della vicina università e buona parte della massa di studenti hanno preso quel tram su cui ero io. Nel salire tutti hanno cercato di spingere gli altri e così è accaduto che tre ragazze si sono trovate accanto in piedi come sardine. Io ho ceduto il posto ad una donna in difficoltà e sono rimasto in piedi.

Una ragazza carina con una minigonna e un top è venuta avanti e mi ha messo le sue tette sode di giovane ragazza proprio davanti agli occhi. Era impossibile non notare le sue tette ed ho osservato dai movimenti che erano sode. La loro vista debbo dire che era assai piacevole.

Dopo qualche minuto la ragazza si è girata e mi è dispiaciuto perché quella visione non era più possibile ma speravo che si rigirasse però a causa della pressione della folla mi ha praticamente spinto il culo contro di me e mi sono reso conto che era duro e lo appoggiato a me nella posizione che poteva crearmi qualche imbarazzo essendo io abbastanza più alto di lei.

Il primo pensiero che ho avuto è stato “Fantastico! Un culo così chi me lo appoggia un’altra volta?!”

Il tram nella sua corsa dondolava ed il culo ha iniziato a adattarsi sempre di più al mio corpo. Era come se anche lei sentisse lo sfregamento che mi risvegliava il cazzo già mezzo gonfio il quale stava lentamente penetrando tra i suoi glutei.

Non avrei immaginato assolutamente che lei stringesse i glutei sempre di più per avere il mio cazzo vicino al culo, anche se non credo che lo facesse apposta, ma era piacevole.

Quando lei ha sentito la durezza del mio cazzo, ha passato una mano dietro la schiena poggiandola proprio sulla parte gonfia dei miei pantaloni ed ha proseguito a strofinarsi lentamente.

A me è venuto logico voltare lo sguardo intorno per controllare dove cosa stessero puntando gli occhi degli altri passeggeri ma, fortunatamente, tutti si stavano prendendo cura di sé stessi e non si accorsero di ciò che provavo.

Dopo alcuni minuti e facendo scivolare la mano per controllare le condizioni nei miei pantaloni, sento un dito della ragazza che volteggia delicatamente sul glande. L’eccitazione è tanta e mi vien voglia di segarmi nei pantaloni ma non è il caso di farlo ed inoltre sono già sufficientemente già teso ma spero di farlo anche velocemente ma nella speranza di una migliore occasione.

Da come lei mi tocca capisco che è abbastanza esperta di situazioni simili ed allora la lascio fare nell’attesa che mi apra il pantalone e mi seghi con destrezza.

Il mio desiderio viene subito esaudito.

Infatti si spinge dentro il mio slip e con le dita della mano mi avvolge il cazzo.

Mi sarei aspettato che si voltasse e che spingesse il suo pube contro il mio ma ciò non accade allora decido di estrarlo tentando il tutto per tutto.

Come se lo aspettasse, lo ha afferrato con il palmo della mano stringendolo forte con le dita e facendomi una sega lenta fatta da pochi colpi che comunque mi fa sborrare.

Non vedo dove sia finita la mia sborra ma quella goccia di liquido probabilmente si è depositata sul suo braccio o sulla sua gonna.

Mi voltai di nuovo per vedere se qualcuno se ne fosse accorto ma vedo che tutti hanno pensieri più importanti, non pensano che quella sconosciuta mi ha fatto una sega e mi ha fatto sborrare.

Non contenta di ciò che aveva fatto, ha proseguito nel far scivolare lentamente la mano sul mio cazzo ancora dritto facendolo premere contro la gonna ed il suo culo duro facendomi capire che se l’avessi inculata lei si sarebbe concessa.

Preso dalla libidine ho passato una mano sulle tette ma altre persone che dovevano scendere dal tram mi hanno spinto via. Quel mio movimento è stato notato da una ragazza accanto a lei che mi ha lanciato un’occhiata che poteva essere anche di invidia ma si è voltata di nuovo dall’altra parte facendo finta di niente forse credendo che fossimo una coppia in cerca di emozioni.

Nonostante tutto lei è riuscita a tenere ancora il mio cazzo nella sua mano che è riuscita con una acrobazia e metterlo un po’ piegato sotto la gonna tra le sue gambe.

Era chiaro che arrossire era il minimo dei miei atteggiamenti e non sapevo cosa fare.

Non ho sentito il suo corpo sul mio cazzo perché ovviamente si era un po’ allontanata per poterselo infilare tra le gambe.

Appena ha sentito il mio bacino appoggiato sui suoi glutei sodi ha spinto contro di me ed abbiamo seguito in modo sincrono l’ondeggiare ed i movimenti del tram.

Sfruttando quei movimenti il mio cazzo è scivolato tra le sue grandi labbra e la scopavo al ritmo della corsa del mezzo. Era bellissimo ed avrei dato chissà cosa per fare quell’esperienza.

Non molto dopo sento che sto per venire ed allora mi fermo nell’attesa che lo spruzzo esca dal mio cazzo duro e penso a dove si depositerà tutto quel liquido. Ovviamente lei lo ha sentito e mi ha allontanato con il culo prendendo il cazzo nuovamente in mano giusto nel momento decisivo.

Ho sussurrato un flebile “Ahhhh sì sì sì!”

Non mi interessava dove potesse finire la sborra, non era una priorità ma lei ha preso un fazzoletto dalla borsa e rapidamente lo ha avvolto sul cazzo ed ha raccolto la sborra che usciva per poi rimetterlo nella borsetta.

Questa sua manovra mi ha tranquillizzato e ne ho dedotto che lei ha raccolto il mio sperma che quindi non era sulla sua gonna o sulle sue gambe.

Un istante dopo si è girata leggermente e mi ha fatto l’occhiolino.

Il tram si fermò presso la casa dello studente e lei si è diretta verso l’uscita andando avanti.

Mi sono messo rapidamente il cazzo nei pantaloni e le ho afferrato la spalla e lei ha reagito dicendo “No, per oggi è già abbastanza“

Pensavo fosse una studentessa ma il guaio è che non l’ho mai più incontrata sul tram.

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