Skip to main content
Racconti Erotici EteroVoyeur

Andre&Valy – Il Centro Commerciale

By 21 Gennaio 2020No Comments

Il Centro Commerciale – Parte I

La primavera aveva ceduto il passo all’estate e per una volta avevano lasciato la bambina alla baby sitter e avevano deciso di andare al cinema, al Bicocca Village: un pò di svago di coppia ci voleva. Per l’occasione si era messa una maxi maglia marrone che arrivava a coprire gli shorts bianchi e un paio di sandali con il tacco, Andrea andava sempre matto per i tacchi.

L’esperienza al club privè aveva risvegliato sessualmente Andrea e Valeria, soprattutto lei aveva capito quanto le piacesse mostrarsi e osservare il desiderio negli occhi degli uomini. Quando aveva visto l’uomo sborrare mentre lei veniva scopata aveva capito che l’orgasmo che stava per arrivare sarebbe stato uno dei più travolgenti della sua vita.

Una volta in macchina iniziarono a chiacchierare del più e Andrea mise la mano sulle cosce facendola risalire, godendo del contatto con la pelle vellutata delle gambe, Valeria rabbrividì e Andrea se ne accorse. “Ti piace”  le disse sorridendo sornione, Valeria annuì allargando leggermente la gambe per facilitargli il compito. “Ho voglia di fare un gioco stasera, che ne dici?” Valeria annuì senza dire niente, lo stomaco era contratto dall’eccitazione che le dava la mano di Andrea sulle cosce e dall’idea di un gioco sessuale da fare con lui. “La maxi maglia che hai scende fino a coprire il bordo degli shorts, levateli” Valeria sospirò “Ma sei matto, sotto sarei praticamente nuda, dovrei stare attentissima perchè rischierei di fare vedere le mutande al minimo movimento” “Tranquilla che non corri il rischio di mostrare le mutande amore, non ne avrai la possibilità” rispose Andrea mentre con una mano le sbottonava gli shorts. “In che senso amore?” Valeria inziò a sentire un campanello di allarme risuonarle in testa “Voglio che ti levi anche le mutandine”. Valeria strabuzzò gli occhi “Cooooosa? Ma mi vuoi nuda?” Andrea slacciati i pantaloncini infilò un dito nella fica di Valeria trovando facilmente strada tra le grandi labbra bagnate “Certo, ti voglio nuda e mi sembra che la cosa ti piaccia”.

Arrivati al secondo piano del parcheggio Andrea si fermò e spense la machcina guardando sua moglie, Valeria si guardò attorno e poi rapidamente si tolse shorts e mutandine, usando la cintura degli shorts per stringere la maxi maglia sui fianchi, simluando un vestitino estremamente corto, “più che altro scandalosamente corto, sembro una puttana” pensò Valeria.

Si sedettero comodi nelle poltrone del cinema, Ant-Man stava per iniziare e Valeria sospirò. Erano prima stati a cena e poi avevano fatto una passeggiata per il centro commerciale, e ovviamente aveva attirato molti sguardi visto il vestitino estremamente corto. Durante la cena era stata costantemente in subbuglio all’idea che al minimo movimento tutti si sarebbero accorti che era senza mutandine. Tuttavia Andrea era stato molto bravo a giocare con le parole, facendole balenare davanti scene di persone che si fermavano a guardarla nuda e alla fine prima di alzarsi aveva regalato al cameriere la visione della sua fica nuda e aperta come mancia. Si era alzata dal tavolo che le tremavano le gambe dall’eccitazione e adesso era comodamente seduta sulla poltrona del cinema guardando il film e sorseggiando il suo the freddo.

Improvvisamente sentì la mano di Andrea iniziare ad accarezzarle le gambe e risalire facendosi strada, “apri le gambe, pensa a tutte le persone che sono in sala e alle mie mani che ti toccano” le sussurò Andrea all’orecchio e dopo un momento di incertezza Valeria schiuse le cosce sentendo nuovamente la fica fiottare umori. Andrea sveltò si insinuò tra le grandi labbra iniziando a stuzzicarla, e Valeria sprofondò ancora di più nella poltrona. All’intervallo era un lago di umori e decise di andare in bagno a fare la pipì e rinfrescarsi perchè era al limite. Mentre scendeva gli scalini della sala vide il dispaly del cellulare illuminarsi, era un messaggio di Andrea “Troia, vedi di masturbarti e godere, e filmati mentre lo fai perchè voglio vederlo anche io”. Valeria ebbe un brivido di eccitazione e arrivò in bagno che stava quasi correndo sui tacchi, aprì i primi servizi igenici liberi e si sedette sulla tavoletta del wc sollevando la maglia, si scoprì rapidamente il clitoride e lo guardo affascinata totalmente arrossato e gonfio, prese il cellulare e trovata l’inquadratura affondò direttamente un dito fino in fondo, godendo della sensazione di penetrazione, per poi arrivare subito al clitoride. Era troppo eccitata per giocare e si stimolò velocemente fino ad arrivare a un orgasmo che la fece piegare, cercando di placare i gemiti, il tutto era durato meno di un minuto. Inviò il filmato ad Andrea e con calma si asciugò la fica, si lavò mani e viso e tornò al suo posto più tranquilla.

Il Centro Commerciale – Parte II

Il film finì e uscirono piano piano dalla sala, Valeria era di nuovo eccitata: la masturbazione era sempre stata per lei un palliativo, e appena Andrea aveva deciso di riprendere a stuzzicarla lei era tornata a bagnarsi, un “troia, non ti basta mai” sussurrato da Andrea l’aveva nuovamente mandata in orbita, sentirsi insultata era una delle cose che più adorava del sesso.

Mentre andavano verso la macchina si guardarono attorno, il mutisala era decisamente vuoto, era l’ultimo spettacolo della sera e quella era la proiezione che finiva più tardi, il suono dei tacchi di Valeria risuonava sul pavimento, aprirono le porte mangiafuoco che davano sulle scale e non appena si chiusero alle loro spalle si sentì afferrare da Andrea e spingere contro il muro, la lingua in bocca e le dita a stimolarle per l’ennesima volta della serata la fica grondante. Valeria mugolò arrapata e morse le labbra di Andrea dalla furia, Andrea la trascinò fuori sul parcheggio e si avviarono verso la macchina, sul piano c’era solo un’altra autovettura parcheggiata un pò distante dalla loro. Arrivati alla macchina Andrea la prese nuovamente e Valeria cercò di divincolarsi “amore dai, andiamo a casa che non ce la faccio più” “non è quello che ho intenzione di fare, non arriveremo a casa per farlo” e detto questo Andrea si inginocchiò davanti a lei iniziando a baciarle le gambe e risalendo fino ad arrivare al bordo del vestito, che trascinò con se per scoprire le grandi labbra ormai inzuppate di umori. Le aprì con le mani scoprendo il clitoride e iniziò a leccare dolcemente, sentendo Valeria sospirare accelerò risucchiandole il clitoride in bocca. “oddio mi fai godere così” disse Valeria puntellandosi alla portiera della macchina. Andrea si alzò e spinse in giù Valeria aprendosi la patta dei pantaloni, infilandole il cazzo in bocca le disse “forza cagna, succhiami il cazzo”. Valeria iniziò a succhiare facendo scomparire tutta la cappella in bocca alternando succhiate profonde a leccate dell’asta e delle palle. Andrea alzò lo sguardo e si accorse che il proprietario dell’auto parcheggiata a poca distanza dalla loro era imbambolato a guardarli, più che altro intuiva cosa stava succedendo e non riusciava a staccare la vista. Andrea senza farsi vedere da Valeria gli fece un leggero cenno con la testa, come per invitarlo a guardare più da vicino, e vedendolo avvicinarsi sentì il cazzo gonfiarsi ancora di più e affondò nella gola di Valria quasi a strozzarla, poi la alzò preparandosi a scoparla da dietro. “Amore, c’è uno che ci sta guradando” disse Valeria mentre sentiva il cazzo di Andrea allargarla e affondare dentro di lei “si lo so, stava montando in macchina e ci ha visto, lascialo guardare, lasciagli vedere quanto sei troia quando ti scopo” Valeria a quelle parole chiuse gli occhi e godette della sensazione del cazzo che la scavava dentro. Andrea era eccitato al massimo, l’uomo si era avvicinato e si teneva a un paio di metri di distanza e si era tirato fuori il cazzo per segarsi. Preso dall’eccitazione infilò le mani sotto il vestito di Valeria e lo tolse, poi sganciò il reggiseno e lasciò le tette ondeggiare sotto i suoi colpi. Valeria consapevole di essere nuda in parcheggio pubblico a farsi scopare mentre un estraneo la guardava ebbe un orgasmo e le gambe le cedettero.

Andrea uscì da lei, la sollevò e la sdraiò sul cofano della macchina tenendole le gambe aperte e riprese a scoparla con forza: l’idea che chiunque fosse entrato li avrebbe visti lo eccitava a dismisura, e gli faceva gonfiare il cazzo. Guardò il viso di sua moglie e le disse “guardalo puttana, guarda come lo stai facendo eccitare” Valeria girò lo sguardo e vide chiaramente l’uomo che la stava guardando nuda mentre si segava, pensò che avesse un bel cazzo e che era ipnotizzado dalle sue tette che ondeggiavano alle spinte di Andrea, che la guardò e le disse “lo sai che gli faremo vedere la cosa speciale che mi fai per fare godere il tuo padrone cagna?” Valeria lo guardò sentendo l’orgasmo montare e gli disse “Padrone, sul serio?”. Andrea per tutta risposta le diede due schiaffi fortissimi sulle tette e le disse “si certo voglio che sappia che lurida cagna sei” e sentì distintamente l’orgasmo di Valeria che saliva, i fianchi contrarsi e i gemiti di lei che aumentavano di intesità fino ad esplodere in un “godo, godo, cazzo come godo” che raramente aveva sentito.

Andrea uscì e si appoggiò al cofano della macchina con le mani, Valeria si mise dietro di lui e con la lingua gli accarezzo i coglioni, il perineo e risalì fino a stuzzicargli il buco del culo aprendogli le chiappe con le mani, a quella vista l’uomo ebbe un colpo e con un urlo strozzato arrivò all’orgasmo schizzando il confano della macchina e arrivando vicino alla mano di Andrea, che si eccitò ancora di più e disse “forza troia, segami il cazzo che voglio sborrare”. Valeria gli afferrò il cazzo e iniziò a segarlo con violenza per portarlo all’orgasmo. Sentendolo salire inarrestabile Andrea si voltò e appoggiandosi al cofano della macchina infilò il cazzo nella sua bocca lasciando che Valeria lo portasse fino all’eplosione, e godendo le sborrò direttamente in gola mentre con le mani le spingeva la testa sul cazzo.

Come sempre per commenti e/o suggerimenti tyrionlannister.270979@gmail.com

Leave a Reply