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Racconti Erotici

Da quando ti ho conosciuto

By 1 Giugno 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Da quando ti ho conosciuto, il mio desiderio non &egrave stato altro che quello di cercare di sedurti.
Non sarebbe e non &egrave corretto ma tu non hai mai fatto niente per starmi lontano e ormai io ero al punto che avrei fatto qualsiasi cosa pur di poterti avere.
Se qualcuno dovesse chiedermi se alla fine sei, tu che eri caduto nella mia trappola o io nella tua non saprei rispondere, potrei solo dire che da quando ti avevo visto, non avevo fatto altro che immaginare il tuo corpo sul mio.
Io quello che voglio cerco di averlo e alla fine lo ottengo sempre, che tu sia il capriccio di un paio d’ore di letto o qualcosa di più’
Non potevo più limitarmi a sognare cosa avrei fatto al tuo corpo solo se ne avessi avuta l’occasione, dovevo passare ai fatti, costatare che tu fossi come nei miei sogni.
Quale miglior scusa per starti vicino che fare l’amica sempre disposta ad ascoltarti e sempre presente appena mi cercavi’
E finalmente un pomeriggio mi chiamo per chiedermi di andare a bere qualcosa insieme, sapevo che sarebbe potuta essere un’opportunità per trasformare in realtà il mio capriccio.
Ormai &egrave una teoria ben confermata: se trovi una donna che ha un completo intimo coordinato o particolarmente sexy, &egrave perché al 99,9% &egrave lei che &egrave uscita da casa già sapendo come vuole far andare la serata.
Io quella sera non fui da meno: corpetto color oro che metteva veramente in risalto la mia 4′ abbondante e un perizoma coordinato, misi un bel vestito nero a tubino che fasciava le mie abbondanti curve e un bel paio di tacchi a spillo.
La reazione che vidi nel suo volto fu quella che sperai, ma per arrivare a quello che volevo, realmente, mi tocco uscirci veramente, non avevo coraggio di prendere l’iniziativa, non ero certa di come avrebbe reagito, ma per fortuna con qualche bicchiere in corpo da parte di entrambi la tensione si sciolse un po’.
Poi non sarà carino da ammettere ma ogni tanto noi donne possiamo anche giocare la carta di fare un po’ le finte brille in modo da incolpare l’alcol, e cosi decisi di fare quella sera’
M’invito a ballare, me ne approfittai, lo ammetto sinceramente’gli balli intorno come se lui fosse il mio palo, strusciai il mio corpo completamente sul suo, il mio fondoschiena strusciava contro il suo membro rinchiuso nei jeans’avrei voluto slacciargli i pantaloni e prendere il suo uccello fra le mie labbra in quel momento stesso ma non potevo, dovevo provare a contenermi’
Le passai la mia lingua sul collo fino a quando mi sussurrò all’orecchio che se andavamo via avrei avuto quello che volevo e che non sapevo in che guaio mi fossi cacciata comportandomi cosi’
O forse era lui che non sapeva a cosa andava in contro, le sfide le ho sempre amate e soprattutto a letto’
Mi trascina a casa sua, mi blocca con il suo corpo su una parete, riesco a sentire la sua imponente erezione, fa scorrere la punta della sua lingua sul mio collo mentre con una mano cerca di tirarmi già la cerniera del vestito, rimango con il corpetto il perizoma e i tacchi a spillo appiccicata a una parete con lui completamente attaccato a me con le sue mani in esplorazione del mio corpo’
Con una mano mi pizzica il mio grosso capezzolo mentre con l’altra sfiora il mio perizoma, ad un certo punto si allontana da me e va a sedersi su una poltrona, mi chiede di andare verso di lui mentre mi slaccio i gancetti del corpetto; arrivo a ritrovarmi davanti a lui solo con lo slip che ormai &egrave bagnato da tutti i miei umori e con le tette in bella vista con i capezzoli completamente fuori dall’eccitazione.
Prendo l’iniziativa di inginocchiarmi davanti a lui e di liberare finalmente il suo cazzo.
Lo trovo già pronto, nel pieno della sua fierezza, decido di strusciarmelo in torno ai capezzoli per poi farti una bella spagnola e leccarti la punta’ma la voglia di averlo fra le labbra &egrave troppa per continuare con questi giochi’gli do un leggero bacio sulla punta per poi prenderlo in bocca più che posso, faccio sul e giù con la testa mentre la mia lingua gioca a girarci intorno ripercorrendolo in tutta la sua lunghezza e larghezza mentre con le mani sfioro le tue palle tirare per l’eccitazione’

Mi preghi di smetterla perché non hai voglia di venire ora e cosi vuoi ‘ricambiarmi’ il favore, mi fai stendere sul tavolo della sala e ti diverti con i denti a farmi scendere gli slip fino alle caviglie, con le mani vai in esplorazione, mi penetri facilmente con due dita da quanto sono bagnata…inizia a giocare con la lingua sul mio basso ventre, segui tutto il contorno e poi si soffermi sul clitoride.
Si allontana un attimo da me lasciandomi completamente nuda solo con i tacchi sdraiata su un tavolo ancora ansimante e mentre cerco di capire perché ha smesso di giocare con il mio corpo avverto una sensazione di freddo intenso nella mia figa che mi fa per un attimo bloccare il respiro’
Solo dopo capisco che mi sta penetrando con un cubetto di ghiaccio che mi fa perdere la sensibilità, con la punta della lingua ferma le gocce d’acqua che scendono lungo le mie cosce per poi penetrarmi con la punta della sua lingua mentre le sue mani continuano a stuzzicare i miei capezzoli’non ce la faccio più a resistere ma non voglio venire ora ma invece tu vuoi che io venga sul tuo viso’
Ho bisogno di avere il tuo cazzo fra le mie cosce, sentono il bisogno fisico di avere qualcosa di grosso dento e finalmente appena dopo che sono venuta ,me lo sbatti dentro mentre sono ancora sdraiata sul tavolo.
Colpi sempre più violenti, sento le tue palle sbattere contro di me, &egrave un rumore che mi ha sempre eccitata da morire, ti incito a scoparmi sempre con più forza e tu non te lo lasci ripetere due volte.
Ogni tanto ti diverti a fermarti per sentirti pregare di continuare a scoparmi fino al punto in cui mi dici che non ce la fai più e stai per venire.
Voglio sentirti venire dentro di me, voglio essere riempita da te, voglio sentire la tua sborra colarmi giù dalla figa’
E non ci metti molto ad accontentarmi’

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