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Erotici Racconti

Ho bisogno di te

By 8 Novembre 2016Gennaio 30th, 2023No Comments

Cara, vorrei terminare di scrivere, per raccontare quante belle cose sei stata e sei attualmente tu nella mia vita, però davvero non trovo gli appianamenti né le definizioni né le parole precise, non le trovo per il fatto che tu sei tu, come dire altro? Tu sei la persona che mi è sempre vicina, qui accanto a me, giacché non mi lasci in nessun caso da solo, perché gli affanni, le mie ansie, le mie paure, le mie preoccupazioni, i miei problemi, giacché tu riesci magicamente a farli sparire, incredibilmente a farli svanire del tutto, dal momento che mi basta vederti per essere di nuovo felice, gioioso e raggiante. Pazientemente ti metti accanto a me e quando sono addolorato e piuttosto triste mi stringi, mi baci, m’asciughi amorevolmente le lacrime, m’ascolti in maniera affettuosa e comprensiva nella maniera che solamente tu sai d’essere, perché so che mi ami, io ti desidero da morire, poiché sarei perso e scoraggiato senza di te.

Ebbene sì, lo ammetto, te lo confesso, sono stato a letto con un’altra, non una ma più volte, lei non mi chiede niente, io non le chiedo nulla, dal momento che facciamo soltanto sesso. Quando io entro energico e prepotente appropriandomi di lei non gl’importano in nessun caso i miei problemi, perché lei non li conosce, perché io non glieli dico, d’altronde non gl’interesserebbero né la coinvolgerebbero. Quando siamo insieme non mi chiede che cosa ho fatto né come mi sento né se sono eventualmente impensierito o preoccupato, soltanto la scopo, perché gl’interessa quello che ho tra le gambe, la mia bocca, il mio cazzo che non smette di toccare e niente la ferma.

Quando mi trovo con lei sto zitto e lei fa di me quello che vuole, perché sono tra le sue mani, a che cosa servirebbe parlare? Non cambierebbe né migliorerebbe nulla, per il fatto che non m’ascolterebbe, così quando lei vuole io eiaculo sul viso e lei può soltanto leccarsi le labbra. Lei non mi chiede niente, non perde tempo in questo modo, prende quello che vuole, lei mi proferisce che sono forte, lei si piega alla mia forza, al mio potere che non è soltanto dei muscoli, ciononostante è il potere di chi non ha nessun interesse né si fa problemi, perché vuole il mio corpo, io glielo concedo. Lei sta lì, ogni volta, senza sapere che cosa farò, da dove comincerò, in che modo vorrò farla mia, come vorrò godere di lei, giacché quest’incertezza e quest’indecisione la eccitano oltremodo, non so se le farò del male oppure no, in che posizione la metterò per infilargli dentro il mio cazzo, se spruzzerò il mio seme sul suo ventre o se invece lo estrarrò fuori in tempo per bagnarle la pelle con il mio denso e irruente nettare.

Con te, come ben sai invece, non c’è questo brivido né questo palpito, perché so già che cosa farai, soprattutto so che farai quello che io ti dirò di fare, siccome mi chiederai come sempre di sborrarti in bocca, io ti risponderò che non mi va e tu non dirai altro: tu mi rispetti, vuoi farmi piacere perché mi ami, giacché non mi contrarieresti né mi scontenteresti in nessun caso, non mi faresti mai del male. Prima d’entrare in te mi chiedi come voglio che tu lo faccia e tu ti adatti rapidamente disponendoti alle mie risposte, a quello che mi sento, per il fatto che giammai mi forzeresti, perché sono l’essenza e il motivo che più ami e che più prediligi al mondo. Tutto questo io lo leggo e lo percepisco nel tuo sguardo, lo sento nella lentezza delle tue dita che mi sfiorano, appena mi sfilano gli slip e iniziano a toccarmi.

Le sue mani, viceversa, non sono così, in quanto m’afferrano e mi vogliono senza mezzi termini, giacché non le interessa che cosa io abbia addosso, perché lei mi vuole subito indifeso, nudo e sguarnito davanti a lei. Io mi sento braccato, sono la sua preda e lei mi ha a sua completa disposizione, perché sono l’oggetto e l’utensile con cui soddisfa i suoi bisogni, tenuto conto che nei suoi occhi non c’è neanche l’alone né l’ombra dell’affettuosità e della dolcezza che c’è nei tuoi, ma solamente un luccichio inverosimile di mistero, un guizzo di disubbidienza e di vita, perché si capta e s’intuisce spiccatamente un sorriso sicuro e strafottente, con quell’aria irresistibile e trascinante di chi sa che l’avrà vinta.

In fondo io neppure la conosco, non so nulla di lei né cosa faccia nella vita né se abbia un altro uomo né che cosa pensa di me. Io credo che non si curi per niente di me, se non ci fossi più non gli cambierebbe nulla, troverebbe un altro maschio da sbattersi, perché regalerebbe a un altro quei fremiti. Io ho bisogno di quel brivido amore mio, dato che non posso vivere senza, perché non ce la faccio, perché quello che mi dai incondizionatamente tu non potrebbe darmelo nessun’altra al mondo, perché tu sei esclusiva, perfetta e unica, perché sei la donna della mia vita.

Ognuno di noi ha bisogno e ha necessità vitale di alcune cose e di alcuni gesti per vivere, io ho bisogno di te, del tuo amore e ho bisogno di quei momenti, di quegl’istanti per sentirmi energico, maschio e virile in quel modo. Ognuno di noi, mia cara, ha delle cose da dedicare, da offrire e infine da rivolgere, in questo modo per essere felici dobbiamo agguantare e servirci di ciò di cui abbiamo bisogno, da chi può darcelo e infine donarlo.

Io confido e spero che tu possa capirlo amore mio, dal momento che tu possa nella stessa misura riuscire ed essere in grado di non disprezzarmi né d’odiarmi.

{Idraulico anno 1999}  

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