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Erotici Racconti

Il giorno s’avvicina

By 31 Luglio 2016Gennaio 30th, 2023No Comments

La serata non era per niente andata come confidavamo e speravamo nei nostri intenti, perché sebbene i lunghi preliminari sul divano, lei alla fine si era tirata testardamente indietro lasciandoci entrambi all’ultimo momento all’asciutto, infine, per completare concludere la serata sbagliata, inoltre, ci aveva poi pensato in ultimo la Polizia Municipale lasciando un dispendioso e sgradito ricordo sul parabrezza della mia macchina.

Alla fine torniamo verso casa tua, entrambi eccezionalmente e insolitamente silenziosi, palesemente corrucciati e risentiti, in quanto il nostro viaggio sembra sterminato. Arriviamo finalmente a destinazione e soltanto nel momento dei saluti di rito io scopro di non volere realmente che te ne vada, mentre assisto in modo palese osservando che tu non riesci realmente a scendere. I nostri sguardi prima schivanti e sfuggenti s’incrociano, ben presto i miei occhi si soffermano lungo il tuo giovane corpo, io indugio sul tuo prosperoso seno, dal momento che i brillantini lo fanno risplendere nella notte come in un sogno.

Io in quell’occasione comincio a sfiorarlo con le mie mani, la tua pelle &egrave veramente molto morbida al tatto e adesso i nostri sguardi s’incontrano nuovamente famelici ed eccitati, le nostre lingue si cercano in un frenetico e indiavolato mulinello di sensazioni, giacché il freddo metallo del tuo piercing contrappone contrastando piacevolmente con il calore del tuo bacio. Io mi stacco dalla tua bocca e comincio a esplorare sondando il tuo corpo, il tuo seno, però non mi basta, perché voglio dell’altro.

La mia lingua comincia a giocare sennonché curiosa e indiscreta con il tuo piercing sull’ombelico, io ti sento finalmente gemere, per il fatto che adesso la tua cintura e i tuoi jeans sono un ostacolo facilmente superabile, per cui me ne libero velocemente e comincio ad assaggiare il tuo frutto, in quanto la sua morbidezza e il suo dolce sapore mi meravigliano stupendomi e inebriandomi gradevolmente.

La mia lingua gioca birichina e malandrina con il tuo clitoride sempre più velocemente, le mie dita ti penetrano con movimenti sempre più intensi, mentre il tempo sembra essere rimasto fermo. Esistiamo soltanto io e il tuo sesso, io intercetto chiaramente sentendo le tue urla, intanto che il tuo il piacere fuoriesce da te come un fiume in piena cospargendo e inondando il mio viso di quell’appiccicosa essenza.

Alla fine il cielo inizia a illuminarsi e schiarirsi, dal momento che una nuova alba sta sorgendo.

{Idraulico anno 1999}

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