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L’APERITIVO

Ciao a tutti questo è il mio primo racconto, quindi scusate se non sono del tutto professionale …

I fatti narrati risalgono a qualche anno fa. Erano circa le 17.30 di un sabato molto afoso di luglio poca voglia di far qualcosa dopo aver passato la giornata al lavoro le ferie e il mare erano ancora un miraggio visto che per quest’anno si era deciso di tirare la cinghia e magari l’acqua della piscina che poteva ristorare non era nei piani quest’oggi. Poi vedo arrivare il messaggio su cellulare, era Lei: “ciao amore hai finito anche tu di lavorare? Ci vediamo alle 19.00 sotto casa mia?” d’un baleno un fuoco mi sale su e schizzo a casa a darmi una lavata e rispondo affermativamente al messaggio.

Puntuale alle 19.00 sono sotto casa sua gli faccio uno squillo al cellulare e lei scende, bellissima; sandali neri con leggero tacco, gambe leggermente abbronzate e nude, una gonnellina di jeans che gli arriva poco sopra il ginocchio sostenuta da un cinturone nero, una camicia verde a quadri con i primi bottoni slacciati dove facevano bella mostra un décolleté non indifferente, un filo di trucco sul viso dove gli occhi erano nascosti da dei rayban neri e grandi e quella cascata di capelli biondi che si muoveva al vento quando camminava verso di me.

“ciao amore come stai?”

Non mi fece nemmeno rispondere che mi stampo un bacio, mi abbraccio mi portò a Lei; le nostre lingue danzavano nelle nostre bocche un turbinio di piacere; la mia mano che corre subito a tastagli il suo sedere trovandolo bello sodo, un’estasi dove il mio piacere non poté che aumentare e aumentare

“sento che sei bello duro e carico amore”

“sento che ti sono mancata”

Così dicendo spinse il suo bacino con forza contro il mio gustandosi il contatto con il mio sesso duro poi mi fece quello sguardo, il suo sguardo di quando si sente vogliosa eccitata, si morse il labbro ….

“è ancora presto per andare a cena ti va un piccolo aperitivo?”

Si staccò da me ed entrò in auto guardandomi ancora con quello sguardo; salì in auto pure io e quardandola dritta negli occhi

I: “dove vorresti andare a fare questo aperitivo?”

L: “comincia a guidare che ti dico io”

Così feci inizia a guidare e nel cambiare marcia poggia una mano sulle sue gambe prima sul ginocchio e poi inizia a salire sulla sua coscia bella liscia e morbida accarezzandola e massaggiandola con cura e calma. Lei intanto apprezzava il trattamento guardandomi e mordendosi il labbro.

L: “gira a destra” poi ancora “alla prossima sempre a destra”… “al semaforo sempre dritto” … e così via giunsi in una stradina di campagna dove trovai dei filari d’alberi da un lato e l’altro

L: “gira qui  a sinistra e fra poco vedrai della fitta vegetazione, parcheggia in qualche anfratto che trovi”

Così feci trovai un posto tranquillo nella vegetazione

I: “forse ho capito il tuo aperitivo”

Mi bacio poi di colpo uscì dall’auto facendomi cenno di seguirla; ci stendemmo in una piccola radura tra dei piccoli alberi dove continuammo a baciarci

L: “ho voglia”

Mi tolse con rapidità la maglia poi mi slacciò con rapidità sia la cintura che i pantaloni dove trovò tutta la mia virilità ad aspettarla; si tolse la camicetta mostrandomi il suo bellissimo seno avvolto in un reggiseno nero, si abbassò su di me accarezzando il mio cazzo da sopra i boxer e mentre lo tirò fuori mi quadrò dritta negli occhi sempre con quel suo sguardo sexy. Iniziò una lenta sega partendo dalla testa fino alla base (non so dirvi quando tempo passò ma mi sembrò un’eternità) sentiva pulsare quel membro nelle sue mani, le vene gonfie, la carne sempre più dura come una roccia, poi si abbassò fino ad accoglierlo dentro la sua bocca, un antro caldo e umido. Cominciò uno spettacolo la sua lingua mulinava rapida sul mio glande mentre alternava affondi su tutta l’asta a delle leggere seghe con un mano il tutto guardandomi dritta dritta negli occhi. ……

I: “se continui così non durerò molto”

Non ebbi risposta

I: “tra poco vengo rallenta”

La sua risposta non si fece attendere in quanto aumento il ritmo del suo trattamento

I: “non resisto non resisto più”  …… “ooo godoooooo”

Partì uno schizzo dritto in gola seguito da altri tre che si stamparono sul suo palato, schizzi belli carichi di denso e caldo seme. Si staccò un attimo dal mio cazzo ancora rigido mostrandomi bene la sua bocca carica del mio seme e poi con molta naturalezza ingoio bene tutto il suo carico, rimostandomi la sua bocca ora vuota, poi si rimise attaccata al mio membro e me lo ripulì bene e l’effetto fu quello di rinvigorire ancora il mio cazzo, compiaciuta di questo e godendosi il momento si alzò in piedi denudandosi della gonna e mostrandosi in intimo poi mi fece un breve balletto togliendosi reggiseno e mutandine por poi potersi mettere cavalcioni sul mio membro duro. Si impalò in un attimo fece scomparire il mio membro dentro di Lei nella sua calda e umida caverna. Mi cavalcò fino a quando non raggiunse un potente orgasmo, i suoi muscoli erano un fremito, i suoi liquidi colavano dalle sue membra su di me,

L:”oooooooooooooo”

La sua faccia era tutto un programma; ancora scossa mi guardò con quello sguardo e continuò la sua cavalcata con un nuovo vigore con una potenza maggiore, io l’assecondai andandole dietro con uguale potenza continuando così per un po fino a che entrambi raggiungemmo un ulteriore punto di svolta, simultaneamente venimmo Lei su di me io dentro Lei.

Ci accoccialmo per qualche minuto tanto per riprenderci dallo sforzo

L. “ bene penso che come aperitivo abbiamo gradito entrambi”

I: “si direi proprio di si. Chissà la cena come sarà?”

Per commenti o suggerimenti potete scrivere a: welkome2019@libero.it

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