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Erotici Racconti

Noi due da soli

By 1 Settembre 2016Gennaio 30th, 2023No Comments

Io consideravo, pensavo e ritenevo fino a oggi che l’essenza del foraggio inzuppato dopo l’acquazzone, fosse la fragranza e l’incanto più bello e più suggestivo che esistesse al mondo. Adesso però che dormi nel mio abbraccio, dopo aver fatto l’amore ho capito e percepito che ne esiste un altro imbattibile e insuperabile: il tuo. In seguito io osservo il tuo respiro di nuovo regolare, visto che sembra mi canti la ninna nanna; a quel punto lo guardo attraverso le persiane, mentre la pioggia s’indebolisce e la luna filtra per illuminare il tuo volto.

La tentazione d’iniziare nuovamente per ricoprirti di baci è davvero troppo forte. Attualmente sono davvero in pace, ho bisogno e ho voglia di ripercorrere e di rivivere per un attimo ancora il nostro incontro, perché l’improbabile e l’incredibile a volte accadono e adesso lo so. Queste sono in effetti le incomparabili definizioni, che esattamente come una biglia ammattita d’un flipper mi rimbalzano saltandomi nel cervello, fintanto che scrutandoci siamo uno accanto all’altro, in conclusione da soli nel nostro rifugio segreto.

E’ un istante rubato, sottratto decisamente alle nostre vite per donarci una nuova esistenza inconfessabile e segreta, eppure non per questo meno concreta e reale. L’abbraccio del tuo corpo caldo e profumato che m’avvolge, il tuo dolce e sensuale sorriso che mi travolge e che mi ricompensa in un istante di tutta l’attesa interminabile che a volte ci ha logorato, ma che non ci ha mai fatto perdere né sciupare il sogno né la speranza dell’incontro, per il fatto che è stato così l’inizio dell’estasi del nostro amplesso, composto e formato d’emozioni, di sensazioni, ma anche d’amore, di dolcezza, di passione e di presenza, disuniti e separati solamente dalla barriera dei nostri respiri che cominciano ad assaporarsi e a mangiarsi, prima che le nostre bocche possano incontrarsi per gustarsi, dato che non smettiamo d’esprimerci né di parlarci con gli occhi. Le tue mani stringono il mio volto, così le mie fanno nello stesso modo con il tuo.

Dopo la tua bocca si poggia morbidamente sulla mia per farci scivolare lentamente i tuoi baci caldi. La tua lingua nella mia bocca, la mia lingua nella tua, dal momento che senza smettere di farle danzare ci spogliamo, giacché in un attimo il pavimento è ricoperto ben presto dai nostri vestiti. Tu m’accarezzi il dorso e mi trascini verso il giaciglio, per poco mettiamo il piede in fallo, così mentre ti distendi nuda e in attesa di prendermi io posso adeguatamente ammirare tutta la tua aggraziata e armoniosa bellezza.

Tu sei d’una lucentezza e d’una nitidezza stupenda, perché giammai il mio sguardo s’estenuerebbe di squadrarti, d’anelarti e di bramarti sfrenatamente. Attualmente io t’accarezzo tutta, adagio scivolo fino ai confini del tuo mondo interiore e m’introduco senza fatica dentro il tuo mare voglioso e vorticoso. Io ti trovo subito bagnata, pronta e smaniosa, dal momento che finalmente potrò assaporare lentamente le tue labbra per custodire per sempre la tua intima e unica essenza. La mia bocca riprende a baciarti, mentre le mie dita penetrano scivolando sempre più velocemente dentro di te, il tuo respiro affannoso nella mia bocca detta stabilendo il ritmo al tuo corpo e il tuo bacino come ammattito sale e sbatte contro la mia mano.

In un baleno il tuo intimo fluido avverto che mi cola manifestamente fra le dita facendomi vaneggiare, in tal modo mi sollevo sopra di te e in quell’occasione morsicchio i tuoi capezzoli. Le tue mani afferrano la mia chioma graffiando il mio dorso per spingermi più giù, la mia cavità orale nutre il tuo ventre, la mia lingua vuole affondare nella tua fica, le tue cosce completamente spalancate lasciano posto alle mie dita per scostare leggermente le tue labbra a questo punto spalancate. La mia lingua passa tra le piccole e le grandi labbra per poi perdersi dentro di te. Io non ti sento quasi più respirare e se non fosse per le tue mani che mi tengono stretto a te, inizierei a preoccuparmi per la tua salute. Intanto che quest’insensato e stupido pensiero si compone nella mia mente sento schizzare nella mia bocca il tuo urlo di piacere, dopo ti sollevi e mi baci.

A questo punto tu mi guardi e mi ordini di prenderti, di scivolarti sopra, dato che vuoi sentirmi dentro di te, poiché anch’io ti voglio come non mai. Il mio preciso intento e d’insinuarmi spingendomi dentro, di coglierti svisceratamente nel profondo, d’assaggiarti almeno un attimo e per sempre, in questo modo iniziamo a comporre confezionando con dovizia il nostro desiderio e il nostro amore, fatto d’arretramenti, di fughe in avanti, di passi lenti, di rincorse e di ripiegamenti, ma creato e suscitato anche per lo più nel tempo d’incontri energicamente desiderati e giammai realizzati, concluso con numerosi silenzi pieni di paure e ricchi persino di sogni. Sì, fatto di me, fatto di te, ma in special modo fatto di noi due.

E’ un attimo fatto d’un baleno che ti cambia trasformandoti la vita, dato che è per sempre. Questa notte vogliamo fonderci in un unico ‘Io’, per iscrivere nel DNA dell’universo il nostro incontro per l’eternità, perché con la pacatezza il nostro rapporto sessuale s’adegua uniformandosi abilmente con la cadenza delle nostre intenzioni fino a sconvolgere e a travolgere i nostri corpi scompigliandoli, tenuto conto che il nostro iniziale, eccezionale e incomparabile orgasmo rimarrà tutto per noi, dal momento che nessuno potrà mai appropriarsene né derubarcelo.

I nostri occhi che s’incontrano nuovamente rivelando parole che non possiamo nominare, mentre il mio seme si perde nel tuo miele, i nostri orgasmi gridati trionfano e vincono ormai sulle nostre tentazioni. In conclusione possiamo urlare liberamente, sinceramente far sentire tutta la nostra voglia l’uno all’altro e mentre io riapro gli occhi penso che tu mi abbia effettivamente distrutto, sfiancato e poi ricostruito. Tu probabilmente nemmeno ti rendi conto di quanto mi hai donato e regalato nel più profondo.

Io mi volto e vedo i tuoi occhi che come dei fari nel buio della nostra stanza mi stanno amorevolmente guardando. Non posso fare a meno di sorriderti e di tirarti un pizzicotto, così tu ne approfitti e mi mordicchi il collo. Io credo che ancora una volta tu abbia scelto intenzionalmente il silenzio per amarmi, ma io so come sei. L’ho sempre saputo e forse per questo è accaduto l’immenso e l’indicibile. Certo, ci sono attimi in cui non è facile accettare, ammettere e tollerare tutto questo, poi però c’è l’attimo, quello che in una frazione di secondo spazza via tutto il buio e fa tornare la luce ogni volta più luminosa.

Io ti bacio, tu mi baci, tu e soltanto tu, in quanto sei l’attimo e per sempre nel più intimo e nel più nascosto astuccio della mia essenza. Per tutta la vita.

Dedicato e offerto a te interamente a te, che ti sei a ragion veduta appropriata del mio cuore, perché confido e spero che giammai me lo restituirai.

{Idraulico anno 1999} 

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