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Ci conosciamo praticamente da sempre, siamo cresciuti insieme, in tutti i sensi, siamo stati insieme per parecchio tempo, poi le nostre strade si sono divise, ognuno ha preso la sua, niente da recriminare, abbiamo fatto altre esperienze, lavoro, famiglia. Abbiamo entrambi una vita, moglie/marito, figli, lavoro, impegni extra.

Eppure non ci siamo mai dimenticati, c’è sempre stata un alchimia, che va oltre il volersi bene. Cosi, ti sei messa a cercare l’occasione per incontrarmi “casualmente”, era più facile per te, io non avrei potuto, ci sei riuscita, ci siamo incontrati casualmente mentre facevamo una corsetta, la prima volta è stato solo un incrocio, quasi non ti riconoscevo, tanto ero concentrato nella corsa, ma la seconda volta ho capito subito che non era un caso, poi via di facebook e instagram.

Ci siamo visti per un caffe ed è arrivato il Covid (e che cazzo), praticamente non abbiamo fatto in tempo  a dirci che ognuno desiderava l’altro, che volevamo sfiorarci, toccarci, baciarci, spogliarci, volevamo godere uno dell’altro.

Tra un casino e l’altro siamo riusciti a restare in contatto, vederci anche, ma solo per dei fugaci caffe, (di questi tempi un vero azzardo), ma ti voglio e voglio scriverti quanto e come (l’ho già fatto altre volte, ma ora voglio scriverlo qui, lo leggeranno in tanti, ma lo leggerai tu forse e leggerlo qui ti faro godere di più)!

Finalmente riusciamo a trovare la giusta congiunzione astrale per dedicarci un paio d’ore, sono riuscito a prendere un appartamentino discreto, lasciando solo i miei dati, tu resterai anonima. Una volta dentro ci guardiamo negli occhi, ormai ci siamo, non si torna indietro, entrambi siamo tesi, ma ti afferro le mani e ti tiro a me, ti bacio dolcemente, ti abbraccio, accarezzo il collo, mi sposto sul collo e poi sull’orecchio bacio e lecco, la mia mano sulla nuca, tra i capelli, l’altra scivola sulla schiena e sul sedere, stringo piano.

Ormai ti lasci andare, siamo ancora dietro la porta, in piedi, mi spogli mentre ci baciamo, prima il maglione e poi la maglietta, mi accarezzi le spalle, il petto, l’addome, scendi con la mani, slacci la cintura, infili le mani dentro i jeans, sul sedere, poi le porti avanti, lo afferri e mi guardi, comandi tu il gioco, tiri giù i pantaloni, sempre tenendolo duro tra le mani,

ma sempre dentro i boxer, io levo i pantaloni e tu inizi ad accarezzare le cosce con una mano, l’altra lo tiene stretto, mi stai guardando hai voglia ma ti trattieni baci l’addome, ci giri intorno e scendi sulle cosce, baci, mordi e lecchi.

Infili le dita nell’elastico e lo liberi, lo lasci giusto il tempo di riafferrarlo nudo, duro e caldo, mi fissi un secondo e poi inizi a baciarlo e leccarlo, finche non lo ingoi piano, prima la cappella e poi sempre di più, io ti tengo la testa, ogni tanto lo lasci uscire e lo lecchi mentre mi guardi, lo seghi lentamente, vorresti farmi godere cosi, lo so io e lo sai tu, ma vogliamo anche altro e allora ti fermo ti tiro su, ma non lo molli, lo tieni stretto, io ti bacio, mi fa impazzire il mio sapore nella tua bocca.

Nel mentre ti spoglio, hai ancora la giacca, la lancio lontano, sbottono la camicetta molto freneticamente, vola via, sotto c’è una canotta, ma sento i capezzoli turgidi, non hai reggiseno e non hai intimo sicuramente, sai che mi piace, ma piace anche a te essere pronta a soddisfare le voglie di entrambi, prendo i capezzoli tra le dita e li stringo dolcemente, lascio la tua bocca solo per  morderli delicatamente, nel mentre faccio scivolare la gonna, niente slip, solo calze autoreggenti, sfilo la canotta, ti bacio lentamente dai seni a scendere, bacio e lecco, la mia lingua arriva al tuo  pube, aspetti di sentirla ma si sposta, scivolo sull’inguine, sfiorando la tua peluria e arrivo all’interno coscia e risalgo dall’altra torno ai seni,  al petto, alla nuca, passo dietro facendo scivolare la lingua sulla colonna fino ai glutei, li lecco e li mordo, poi faccio scivolare la lingua nel solco mentre lo apro con le mani, adoro leccare il solco, il sedere e la fica grondante da dietro, passare la lingua sapendo che stai morendo di voglia.

Infatti ti giri e mi fermi, andiamo verso il letto e mi ci spingi sopra, ti guardo male, sai che vorrei leccarla ancora, allora ti avvicini carponi mi baci e piano ti piazzi sopra di me, me la metti in faccia e mentre io lecco tu ti strusci, se fradicia e io sto impazzendo, ti fermi e ora ti metti sopra di me, ma non lo fai entrare, lo lasci fuori e ti strusci sopra lentamente, occhi chiusi a godere il momento, porto le mia mani sui tuoi seni li tiro e li accarezzo, poi scendo sui tuoi fianchi, senza fermarti, ti lascio fare, ma le mie mani sono esattamente dove vuoi tu, con i pollici che arrivano in quel punto perfetto che ti fa impazzire, mi stai letteralmente allagando e tu con il clitoride che sfrega sulla cappella vieni, vieni con un orgasmo liberatorio.

Resto fermo, aspetto un tuo segnale, appena arriva, con le mani faccio fare al tuo bacino una leggera rotazione in avanti, mentre io mi muovo in senso inverso, una frazione di secondo e lo senti scivolare dentro, spingo e sono tutto dentro, mi guardi e aspetti, ora inizio a muovermi lentamente, poi alzo il ritmo hai le mani sul mio petto, prendi il ritmo e ti sistemi meglio e inizi a muoverti tu, mi fermo per godermi il tuo movimento e poi parto in contro tempo, lo senti ancora di più entrare e uscire, e ti fermi per lasciarmi fare, ne approfitto per girarmi facendoti andare sotto, ora sono io a decidere e a spingere.

Ti faccio portare le gambe sul mio petto, ho i piedi vicino al viso, e lo senti tutto mentre entra ed esce, continua a cambiare posizione, ti metto sul  fianco, prima con una gamba sotto, poi con le gambe piegate, infine sei piegata davanti a me, ho la tua schiena difronte a me, se rannicchiata e stai godendo, vorrei farti culo, ma lo lascio per un altra volta, ora voglio far godere te, e vieni chiedendomi di venire, io ti verrei dentro e poi ti leccherei, ma non si può, allora esco ti faccio girare e schizzo sul tuo viso e sul petto, apri la bocca e riesci a prendere qualche schizzo, me lo afferri e lo strizzi, una goccia bianca scivola sulla tua unghia laccata, me la dai da leccare, e poi ci baciamo e ci abbracciamo.

Nessuno dei due ha praticamente parlato, non c’è nulla da dire, andiamo a fare la doccia, ridiamo e scherziamo, come se non fosse successo nulla ma siamo entrambi felici.

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