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Erotici Racconti

Tu sei il mio precettore

By 27 Ottobre 2018Febbraio 12th, 2023No Comments

Tengo a precisare e a sottolineare placidamente, che il mio individuale patrimonio affettivo è un giovane e premuroso concubino, in realtà lui non ammette né sancisce limiti né frontiere, a ben vedere però assieme a me non otterrà alcunché, perché lui mi desidera interamente schiava, nondimeno io bramo d’essere la sua indiscussa e personale femmina da lui dominata. 

Lui mi desidera incatenata, ancorata con una piccola manetta allacciata alla caviglia, anche se le mie estremità sono minute, la mia cute è pallida, giacche la catena me la farebbe indubbiamente diventare rossa, per questa ragione ti reclamerò non di rimuoverla, ma d’alleviare il rossore della mia epidermide consolandola con i tuoi baci, giacché io ti scongiurerò d’iniziare a sbaciucchiarmi risalendo su per le gambe e avvicendando sia baci che carezze.

Là, in quel frangente, io auspicherò d’intravedere nel profondo del tuo sguardo l’ambizione, il diletto e la letizia, perché noterai le identiche impressioni nei miei lucenti occhi, ma mostrandomi come tu schiava, solamente tu potrai prenderti cura di me e nessun altro, perché non acconsentirò né sopporterò nella mia bocca nutrimento che non provenga esplicitamente dalla tua bocca, in quanto unicamente la tua bocca potrà accontentarmi e saziarmi, per il fatto che questo desiderio che tra l’altro ingaggia una miriade di conformazioni differenti suscitando dissimili commozioni e impressioni.

Io preferirò essere poco vestita, tuttalpiù quel tanto che basta per avvolgere e per imbacuccare alla vista altrui, quello che unicamente tu duttile e plasmabile amatore puoi adocchiare, in maniera tale da risultare regolarmente pronta a esaudire il mio padrone. Ammanterò il mio mondo nascosto con un semplice paio di mutandine bianche aderenti, sopra una striscia di delicata e trasparente seta allacciata sul davanti, dove alla fine gli orli ricascherebbero sofficemente sulle gambe, per il fatto che soltanto tu potrai identificarlo e riconoscerlo.

Fodererò il mio seno con un candido reggipetto dalla linea armonica e lineare per metterne in risalto la morbidezza, siccome tu sei il mio dominatore, in modo tale che neppure uno possa ponderare d’avvicinarsi e nemmeno toccarmi, altrimenti i disegni si scomporrebbero, in quanto unicamente tu potrai scomporli con le tue carezze e con i tuoi baci. La chioma che ho solamente tu potrai sciogliermela, soltanto tu potrai sciacquarmi, perché solamente le tue mani potranno giocare con il mio corpo dentro l’acqua. Soltanto a te è permesso asciugarmi, tu hai la facoltà di massaggiarmi la cute procurandomi brividi di piacere.

Come vedi, io sono la tua personale femmina soggiogata, senz’interruzione pronta e disponibile con festosità e letizia, che cerco in ogni modo d’accontentare i tuoi desideri. Io capto le tue mani che mi denudano nel mentre m’abbracci, quando pigi il tuo corpo contro il mio, facendomi percepire la netta virilità del tuo istintivo desiderio. Io sono interamente attaccabile e incustodita fra le tue braccia, in verità voglio esserlo, perché tu sei in modo incontrastato e indiscusso il mio malleabile e al tempo stesso dispotico padrone, in realtà io bravo fortemente che tu lo sia appieno. 

Avverto che m’agguanti la faccia fra le mani e cominci a baciarmi, io rispondo d’istinto alla vivacità del tuo desiderio, le tua mani m’accarezzano il collo e le spalle, intanto che prosegui nel baciarmi. Tu sei il mio focoso e basilare principale, io reclamo essere la tua personale femmina vincolata e costretta serva, io t’accarezzo, mi separo dal tuo bacio, la mia lingua caldeggia la curva del tuo collo, io ti bacio sul petto, mentre le tue mani mi sospingono giù. Io ti strofino il ventre con dei cedevoli e appassionati baci, faccio scivolare con lentezza fra le mie dita la tua compatta e spessa lanugine che abbellisce il tuo inguine, capto distintamente che vuoi che accarezzi il tuo carnoso e florido cazzo, giacché vuoi provarlo nella mia bocca, io di riflesso lo piglio del tutto con esuberante soddisfazione in maniera libidinosa e intanto t’accarezzo le gambe.

Adesso mi bagno sempre più diffusamente di te, perché esigo con tutta me stessa una sola cosa. Inaspettatamente tu sottrai alla mia bocca il tuo formoso cazzo, m’attiri verso di te e mi baci, intanto t’incunei rabbiosamente, t’insinui stizzosamente nel mio mondo nascosto, io m’abbandono completamente a te con l’auspicio di raggiungere un incomparabile traguardo, il massimo piacere, il tuo e il mio, perché voglio sentirti sborrare dentro di me, perché io voglio venire assieme a te, spartendo tutte le tue sensazioni e tutte le tue emozioni in ogni intrinseca sfumatura. 

Questo carnale e febbrile desiderio mi suscita innumerevoli pensieri, mi evoca molteplici immagini, tu sei il mio effettivo padrone e io voglio essere la tua evidente e incontestata schiava. Tu puoi fare di me quello che vuoi, perché io sarò sempre gioiosa e lieta di quello che tu vorrai fare di me, perché se bramerai abusare e approfittare di me, se desidererai che il mio corpo conosca il sopruso, io sarò felice di conoscerlo, anzi, ti chiederò di conoscerlo a fondo, tu sarai il mio insegnante, poiché la tua angheria sarà per me godimento, diletto ed esultanza. 

Io ti voglio, gradisco sentire in tutti i modi, perché la tua tiranneggiata balia è donna, è una tenera femmina, l’amorevole e duttile spasimante, la gentile e pietosa concubina che tutte le notti viene a trovarti, perfino stanotte ti verrà a trovare.

Ti saluto e aspettami: ricevi da parte mia con affetto un caloroso e fervido bacio, energico, flessibile, aggraziato e feroce, così come il mio coatto e succube amore per te.

{Idraulico anno 1999} 

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