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Tutto ebbe inizio tanti anni fa, quando ero un semplice studente liceale e il mondo era piuttosto diverso da quello di oggi.

Una delle tante differenze era che noi non avevamo i cellulari, internet era un bene di lusso che avevano in pochi e per vedere una tetta bisognava avere la faccia tosta di comprare qualche rivista in edicola, o addirittura trovare il coraggio per andare in videoteca a comprare o noleggiare un porno.
Bisognava avere inoltre quell’amico più grande o che almeno, lo sembrasse, per poter fare questi acquisti, e, una volta fatto questo, vi era un altro scoglio da superare, quello di dove tenere questo materiale scottante

Sotto questo punto di vista ero piuttosto fortunato, a casa eravamo in tre, io, mia sorella di due anni più piccola, e mia mamma che, grazie al suo lavoro tornava a casa dopo le 17:00, lasciandomi un po’ di sana solitidune a casa e in camera, mia sorella infatti non si sarebbe mai azzardata a venire in camera mia a ficcanasare ed essendo l’ordine delle camere affidato ai rispettivi proprietari, potevo facilmente nascondere tutto quello che volevo.

La mia seconda grande fortuna era Valerio, il mio migliore amico, i suoi genitori avevano un ristorante che occupava gran parte della sua giornata, e in quegli anni lui stava principalmente a casa da solo e a pranzo dai nonni, inoltre aveva internet e sembrava, grazie a quel poco di barba che aveva, più grande, e quindi ingannava tutti i negozianti.

La mia vita scorreva regolarmente, e quando comprammo un lettore dvd a casa divenne ancor pù facile per me nascondere i porno. Si era creato un mercatino quasi dei dvd, che venivano scambiati o venduti durante la ricreazione.

Inoltre tra la fine del secondo anno e i primi mesi del terzo, mi resi conto di essere divenuto piuttosto popolare, forse perché stavo vicino a Valerio, o forse perché ero simpatico, non so, ma tutti i miei compagni volevano venire a casa mia, dove giocavamo, guardavamo le partite e a volte facevamo finta di studiare, a mia mamma faceva piacere avere ospiti e tutto andava alla grande.

Ma la mia vita iniziò a cambiare quando per caso sentii delle voci sul mio conto, o meglio, non su di me, ma su mia mamma, alcuni ragazzi infatti dicevano di averla vista fare sesso con un nero, altri con delle altre donne, e altri ancora dicevano di averla vista protagonista di un’orgia, ma io non riuscivo a capire di cosa diavolo stessero parlando. Pensai di aver capito male, forse parlavano male di un altro ragazzo col mio nome, forse non si riferivano a mia madre, ma a mia sorella, anche se la situazione non era cambiata.

Pensai di stare antipatico e che quel qualcuno invidioso di me avesse iniziato a sparlare, inventando storie negative sul mio conto.

Chiesi a Valerio di indagare. Lui era in buoni rapporti con tutti, sicuramente avrebbe potuto scoprire qualcosa, ma inizialmente mi disse di lasciar perdere, che erano scemenze, ma, passati un paio di giorni, e non quitendosi quelle voci insistetti affinchè non scoprisse qualcosa.

Valerio mi disse di vederci alla fine della scuola per parlare.

Le sue parole furono sconcertanti, mi disse che lo sapeva da un po’ e che non sapeva come dirmelo, che stava provando a fermare tutto, ma che oramai il danno era fatto, sperava che né io né mia sorella venissimo mai saperlo ma che era giusto che noi sapessimo. Per la scuola giravano dei porno con protagonista mia mamma.

In quel momento non capii nulla, non volevo crederci, dissi che erano tutte cazzate e che anche lui mi stava prendendo in giro,

Valerio fù calmo, fece un profondo respiro e mi disse

‘Vieni a casa mia che ti faccio vedere’

 Ci partimmo subito, rimanendo in silenzio per il tragitto verso casa sua.

L’ascensore sembrò durare una vita, così come sembrò un’eternità il tempo che Valerio impiegò per uscire le chiavi dallo zaino e per aprire la porta.

Ci dirigemmo subito in camera sua e senza dire nulla ci sistemammo davanti al suo computer.

Accese il pc e rimasi in silenzio. Sentivo distintamente il cuore battere all’impazzata, così come ebbi a sensazione di sentire quello di Valerio, ed entrambi saltammo in aria quando sentimmo suo padre salutarci.

Lo fulminai con uno sguardo, e lui mi rispose con un altro sguardo. In quell’attimo si potevano vedere i gesti di un’amicizia oramai decennale. Ci bastava guardarci per capirci, lui non sapeva che suo padre era a casa, e serviva improvvisare.

Quando il signor Mario venne da noi ci scambiammo i soliti convenevoli, mi chiese come stavo e che avremmo fatto questo pomeriggio, gli risposi che ero qui per prendere una ricerca che stavamo facendo assieme e che me ne sarei subito andato subito, appena il computer si è accese Valerio estrasse dal lettore il disco, me lo diede, salutai tutti e mi diressi verso casa.

Per il tragitto pensai solamente a mia madre, una bella donna formosa, bionda, occhi verdi, un bel fisico, e inizia a pensare a tutta la mia vita, stavamo bene economicamente, senza che io sapessi realmente come mai, mia mamma lavorava in banca, ma non tutti i giorni, solo alcuni giorni, era una dirigente, o così almeno ci aveva sempre detto, e iniziai a sospettare che forse eravamo più benestanti di una normale famiglia.
Nella mia mente apparivano flash continui, quello che avevo sentito a scuola nei giorni precedenti ora si materializzava, lei con un nero, lei al centro di una gang Bang, e lei con altre donne, ecc…

Mi chiesi che tipo di porno potevano essere, amatoriali? di quelli con le mascherine? o magari di quelli professionali? Fatti con una troupe e di buona qualità? E continuava a farli? O erano cosa fatte quando era una ragazza?

Non mi accorsi che mentre stavo tornando a casa avevo una vistosa erezione.

Iniziai a pensare come agire, l’unico lettore dvd che avevamo era in soggiorno e non potevo guardarlo appena tornata a casa se c’era mia sorella, avrei dovuto farlo di notte.

Arrivato a casa trovai ovviamente mia sorella in soggiorno a guardare la tv, andai in camera a cercare di fare i compiti, senza però riuscirci.

Fissavo quel dvd cercando di immaginare cosa potesse contenere.

Tornò a casa mia madre ma non andai a salutarla, era troppo strano, quando si mise a preparare la cena me ne rimasi in camera mia, apparì solo per prendere il piatto e dissi che avrei mangiato in camera, avevo tanto da studiare perché domani rischiavo di essere interrogato. Nessuna domanda, ricevetti solo un buono studio da parte di mia mamma.

Passò la serata ed arrivò la notte.

Era ormai passata l’una e in casa non volava una mosca, presi il disco e me lo nascosi tra i pantaloni e mi diressi in bagno, passando così davanti alle camere di mia sorella, che trovai chiusa e di mia mamma, che dormiva avvolta nel piumone.
Scesi le scale e andai in soggiorno, accesi la tv togliendo immediatamente il suono, mi feci coraggio e inserii il dvd.

Il mio cuore batteva all’impazzata, talmente forte che per un secondo pensai che potesse svegliare qualcuno.

Il film iniziò e fui sorpreso e sollevato nel vedere iniziare il film mostrando  una  bellissima donna di colore che indossava della lingerie bianca. Passato qualche attimo le si avvicinò un’altra donna bionda che indossava della lingerie nera, e iniziarono a baciarsi.

‘Tutto qui?’ Pensai tra me e me

Il mio cuore si sollevò, Valerio e i miei amici mi avevano preso in giro, mi venne da ridere, e buttai la testa all’indietro.

Tutto tornò normale. Volevo festeggiare, ma come?

Rialzai la testa e vidi come, la mia mano entrò nelle mutande, afferrai il mio cazzo duro e iniziai a toccarmi.

Mi godetti quegli attimi, dove mi stavo preparando sfogare la tensione di una giornata incredibile, ma quella scena lesbo era ancora troppo soft, le ragazze si stavano ancora scambiando baci dolci spogliandosi pian piano, mi tolsi le mutande, presi il telecomando e andai avanti veloce, e mentre le immagini si susseguivano a gran velocità l’intensità del porno aumentava e con esso la velocità della mia mano.

Stavo godendomi quell’attimo tutto mio fino a quando il cuore non mi si fermò,  cambiò la scena e vidi mia mamma con un bikini azzurro sul bordo di una piscina con altri due ragazzi.

Le immagini andavano veloci, non trovavo il tasto per mettere la riproduzione normale, mia mamma entrò in piscina e fu scrutata da quei due prestanti ragazzi, le si avvicinarono, l’accarezzarono, la baciarano e quando premetti play il porno riprese nel momento in cui questi tolsero il bikini alla mia mamma, lasciando quel meraviglioso seno scoperto.

Non c’era dubbio che era lei, sapevo com’era fatto il suo corpo, riconoscevo i nei, riconoscevo il suo viso, e riconoscevo quel bikini che l’avevo visto indossare la scorsa estate.

I due uscirono il cazzo dopo aver stuzzicato con le lingue i capezzoli di mia mamma, e lei, con una mano incominciò a segarne uno mentre prese in bocca l’altro cazzo.

Ma in quel momento la cosa più assurda non era pensare quanto mia mamma fosse una troia, la cosa incredibile che il mio cazzo era più duro che mai e che la mia mano non ci si staccava ma anzi andava sempre più veloce.

Non controllavo più le mie azioni, non so perché ma dovevo farlo, presi il telecomando e andai avanti, ammirai loro che la scopavano, ammirai la sua bellissima figa, ammirai tutto di lei, e mi fermarmi nel punto dove quei due uomini stavano per venire.

In quel soggiorno silenzioso, si sentirono poche parole, che vennero spontanee al culmine del mio godimento

‘questa è per te mamma’

Venni assieme ai due attori, loro sul corpo nudo, sporco e sudato di mia mamma, io lasciai che il mio seme avvolgesse il mio cazzo.

Rimasi immobile per un po’, in estasi per la miglior sega mai fatta in vita mia.

Poco dopo il porno proseguì presentando un’altra modella, probabilmente protagonista di un’altra scena, io rimasi sdraiato a terra, con il mio cazzo che pulsava, la mano destra sporca, incredulo per quello che avevo fatto, incredulo per la mia voglia di vedere altri porno di mia mamma e per la consapevolezza che non l’avrei più vista con gli stessi occhi, e non sapendo, che qualcuno, sulle scale mi stava spiando.

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