Ti prendo senza esitazione, le tue gambe aperte oscenamente, e io mi insinuo tra di esse, duro, a prendermi tutto.
Sei ancella il tuo corpo è mio, ne sento il calore che mi pervade, mentre ti son dentro, padrone, senza dolcezza, spietato.
Le tue mani cercano una presa, ma io ti blocco, ti stringo i polsi , non c’è scampo, sei mia.
Acceleri il respiro, i gemiti mi incendiano, ogni colpo più forte. Voglio sentirti cedere, arrendevole, in un lussurioso abbandono.
Impotente a reagire, il tuo corpo suda, gusto il tuo profumo stordente, ferino, mentre ormai domata rispondi ai miei ordini, docile al mio sibilo feroce che esige tutto.
La tua pelle contro la mia, le tue cosce mi avvolgono, e io non mi fermo, non mi fermo finché non ti sento tremare sotto di me, il mio seme suggello del dominio sancito.
I tuoi seni si sollevano ai tuoi ansiti, il mio orgoglio nel possederti. Poi, il tuo sorriso, a cui mi appendo e mi perdo. La mia consapevolezza: son io lo schiavo.
Ciao volevo semplicemente ringraziarti per questo bellissimo racconto ; i personaggi ,la trama,lascrittura sono degni di fare parte di un…
Due gemelle come protagoniste scatenano le mie più turpi fantasie. Se il giorno che stavo per cominciare la stesura del…
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Questo è forse il capitolo più noioso dell'intera storia, prometto che i prossimi saranno più "ad alta temperatura", come dicono…
Breve, ma d'impatto. Interessante. Attendo il seguito!