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Erotici Racconti

Corde segrete

By 29 Settembre 2018Febbraio 11th, 2023No Comments

Lei è attualmente distesa sul gigantesco talamo nella mia stanza, illuminata dal sole che filtra oltre la grande finestra che s’amplia verso le montagne e il tramonto. Distinguo che non sta dormendo, per il fatto che posso distintamente intravedere i suoi tersi occhi studiarmi, in quell’istante mi sorride senza muoversi. Coricandomi al suo fianco avverto la temperatura del suo corpo e quello del sole che si confondono in un accogliente e consolante abbraccio. Le dò un bacio sulla guancia, assaporando il sapore della sua pelle tiepida, ne rimango francamente attratto, tanto da non riuscire più a staccare le mie labbra dalla sua faccia. Proseguendo nel baciarla senza mai perdere contatto con la pelle soffice, le scosto i capelli per scoprirle il collo, dopo affondo il viso assaporandone il gusto e l’ardore respirando il profumo della sua pelle e dei suoi capelli.

Fintanto che sono già perso e cerco con la bocca il suo ombelico alzandole la maglietta, percepisco di netto che le sue mani s’intrecciano ai miei capelli accarezzandomi in modo delicato, io cerco di baciarla gustandomi ogni parte della sua pancia, salendo lentamente per trovare i seni che già con le mani sto accarezzando. Quando ci arrivo vicino mi fermo per darle un lungo bacio sulle labbra, che nel contempo lei ricambia con passione e dolcezza. Scivolo subito verso un capezzolo che sento morbido a contatto con la mia lingua, ma che diventa più consistente quando lo stringo tra le mie labbra. Guardo i suoi seni, li accarezzo, in seguito li bacio in un vortice di sospiri, capto distintamente il suo corpo muoversi e il suo diventare più rapido. Mi rendo conto che con le mani mi stringe, perché mi vuole vicino alla sua bocca, ma è più forte l’irresistibile richiamo del suo ventre, in quanto non posso fare altro che digradare in cerca del caldo del suo intimo.

In quella circostanza le sgancio la cintura, dopo le sfilo i jeans con frenesia, per poterle finalmente baciare l’inguine ed entrarle nel più profondo con la mia bocca. Lei però m’attira ancora a se per baciarmi, mi cerca con la bocca e sento la sua lingua sfiorare la mia, durante il tempo in cui ci respiriamo addosso rotolando su d’un fianco. Nel momento in cui il bacio diventa sempre più infossato e screanzato le accarezzo i seni lattescenti, nuovamente non resisto, poiché vengo ben presto attirato dai suoi capezzoli che inizio a succhiare, li mordicchio come dei frutti proibiti di cui non sono mai sazio. Con le mani accarezzo con smania tutto il suo corpo, esploro speditamente la schiena, le braccia e le gambe lisce ma tese intorno al mio corpo. La stringo più che posso, schiacciandomi contro il suo ventre anche con la mano, dopo averle sfiorato a rilento l’inguine e le cosce, premo cercando attraverso le sue mutandine che sento già umide di darle piacere assecondando il movimento del suo bacino. 

Con un gesto lesto, approssimativamente dispotico, le tolgo la maglietta e inizio a sfilarle gli slip, seguendoli con la mia bocca che bacia ogni parte lasciata nuda del suo ventre. Avvisto la sua fica inumidita affondandoci la faccia lentamente, soffermandomi e assaporandone ogni sensazione, ispeziono la pelle liscia e i muscoli tesi delle sue gambe che s’aprono, annuso il profumo più intimo e segreto del suo corpo, fiuto il tepore umido che percepisco sulle labbra, afferrando il sapore che con la lingua cerco sempre più profondamente. Dapprincipio in modo lento, esplorando con dovizia tutti gli angoli più nascosti di quel frutto, che diventa costantemente succulento e passionale. Quando ormai sento in bocca tutto il sapore di lei, inizio allora ad assaporare con voracità quel nettare, che m’annebbia i pensieri frastornandomi come la più potente delle droghe, muovo la lingua in modo convulso ed entusiasta, succhiando e inspirando in modo da non perdermi nulla di quel delizioso momento.

Non so per quanto tempo rimango stordito in quel mare focoso, sugoso e palpitante di piacere, perché cerco d’esplorare setacciando con la lingua e con le dita ogni angolo di quella meraviglia, che è la parte più inconfessata e recondita di lei. A un certo punto la mia insaziabilità diventa indiavolata, tenuto conto che non l’accarezzo più lentamente e delicatamente come prima, perché adesso ho perso radicalmente il controllo e cerco d’assaporare più a fondo possibile quella linfa. Le sue mani m’accarezzano la chioma stringendola e aggrappandosi più forte, capto molto chiaramente che lei m’attira a sé, allora seguo un percorso fatto di baci che parte dall’inguine, passa dall’ombelico, arriva al seno e finisce tra le sue labbra, senza mai staccare la mia bocca dal suo corpo arrivo ad avvertire di nuovo la sua lingua sulla mia. In tal modo si mescolano i sapori dei nostri corpi, mentre il bacio diventa sempre più impetuoso. Dopo mi stacco dalla sua bocca per guardarla mentre con la mano scendo lentamente dai seni, rifacendo a ritroso il percorso di prima, giacché al momento colgo di netto ancora il senso rugiadoso del suo piacere e inizio ad accarezzarla.

Le guardo le labbra tenendo la mia faccia vicinissima alla sua, mentre delicatamente lascio che il mio dito s’infili. Cerco d’accarezzare delicatamente la sua fica prima d’entrare con il dito indice. Sento il ventre stringersi e pulsare, mentre muovo sempre più a fondo le mie dita. Anche le sue gambe si stringono intorno alla mia mano, che si muove all’interno in modo sempre più frenetico. Anche lei adesso afferra il mio cazzo con decisione e inizia a stringerlo muovendosi ritmicamente. Ora siamo stretti donandoci piacere simultaneamente. Là dentro s’avvertono soltanto i nostri respiri eccitati assieme alla musica che continua in sottofondo. Tutto rimane sospeso senza tempo né dimensione, ci siamo solamente io e lei, lo spazio è annullato, le distanze del mondo partono dalla sua bocca dalle labbra rosse e umide, che mi cercano arrivando alla mia mano che si muove dentro di lei stretta dal suo ventre eccitato. 

Le mie dita cercano quelle funicelle confidenziali abilmente riposte, che possono farle vibrare il profondo dell’anima, dopo all’improvviso sento la sua mano muoversi e prima d’accorgermene, tutta la mia anima spinge per uscire di colpo da quello che lei stringe in mano iniziando una specie di lotta, d’equilibrio che sembra sul punto di rompersi. In quel frangente le allontano la mano, perché voglio spingerla oltre quel limite che sento sta per infrangere. Muovo allora le mie dita più a fondo cercando d’accarezzare ogni millimetro dentro di lei, mentre schiaccio il mio palmo per stimolare tutta la sua deliziosa fica. 

Al momento subodoro il suo corpo contrarsi più volte, finché non si quieta, a questo punto m’afferra la mano per fermarmi, io rimango fermo ancora con le mie dita dentro di lei. Permango stretto con la mia bocca sulla sua per baciarla e per inspirare ancora il suo alito. Vorrei stare così per sempre, talmente vicini come lo si è soltanto quando le anime si sono intrecciate insieme ai corpi. 

E’ una sensazione inenarrabile, unica e bellissima, indivulgabile, irriferibile e magnifica che vorrei prolungare, allora continuo ad accarezzarla dolcemente baciandole delicatamente i seni e la pancia. Dopo rimango là, con la testa appoggiata sul suo ventre, respirandone pienamente il profumo umido mentre lei m’accarezza i capelli rincuorandomi e stringendomi a sé. 

{Idraulico anno 1999} 

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