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Dopocena con sorpresa

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

( dedicato a Leo per il suo prezioso aiuto)

Ore 23.

Squillo del cellulare.

Numero nascosto.

Penso stizzita: ‘ Cavolo’.. ma chi &egrave che rompe a quest’ora e che non si vuole nemmeno far riconoscere????. In ogni modo rispondo e sento dall’altra parte una voce suadente che mi dice: ‘Scusami dell’orario, ma qui da me a Toronto &egrave il primo pomeriggio”’ (pausa di silenzio) ehi Paola mi senti ? Ci sei? Ma possibile che non ti ricordi del tuo caro vecchio amico e compagno d’università’. Paola, accidenti a te, non ci sentiamo solo da qualche mese’..sono Eros.’

Mi assale all’improvviso un brivido su tutto il corpo. Certo che mi ricordo di lui, quale donna potrebbe dimenticarsi di un uomo del genere: alto, viso e lineamenti regolari, barba alla bizantina, labbra carnose, occhi verdi, fisico asciutto, voce calda. Insomma per me il mio ideale d’uomo, ma tra noi nessuna storia c’era stata, anche se da ambedue le parti ci si scambiava sguardi e battute maliziose.

Lo saluto raggiante, felicissima di sentirlo. Parliamo del più e del meno e quasi alla fine della conversazione m’informa che verrà a Roma per qualche giorno e che gli sarebbe piaciuto se lo andavo a prendere all’aeroporto di Fiumicino.

Ci mettiamo d’accordo sul tutto e dopo due giorni alle 18 me lo ritrovo davanti all’uscita dell’aeroporto che mi aspetta.

I miei pensieri, alla sua vista si accavallano uno sull’altro ma la cosa strana &egrave che ho un certo pizzicorio di piacere in quella parte nascosta del mio corpo che fa di me una donna.

La sua vista mi eccita ‘sale in macchina e il suo profumo m’investe in pieno facendo andare l’eccitazione alle stelle. Le mie guance sono rosse. Eros se ne accorge e mi chiede il motivo del mio rossore: io faccio finta di nulla e gli dico solo che avevo preso il sole in questi giorni dato le belle giornate.

Durante il tragitto verso casa Eros mi racconta dei vecchi tempi dell’università, della sua esperienza a Toronto e del master in economia che sta seguendo con molto interesse e che potrà aprigli le porte del mondo del lavoro. Non ne sono molto interessata e così lo lascio parlare a ruota libera fino a che lui mi guarda e mi dice: ‘ Paola ti devo dire una cosa importante.

Qualche tempo fa ho conosciuto una donna fantastica e credo di stare sul punto di innamorarmi di lei. E’ una persona eccezionale, solo con lei ho delle emozioni e sensazioni mai provate prima d’ora. Ti voglio chiedere se ti va di conoscerla, ci tengo molto al tuo giudizio. E se a te va bene, magari stasera dopo cena ci possiamo vedere a casa tua. Ti prego, Paola, non dirmi di no!’

Rimango a bocca aperta, sorpresa dalle sue parole, non so proprio cosa rispondergli anche perché, alla fine del suo discorso, non &egrave che mi ha dato molta scelta. E così, a malincuore, anche perché avevo pensato anzi fantasticato una bella serata erotica con lui, gli dico: ‘ Va bene, ti porto ora in albergo e ci vediamo a casa mia alle 21,30.’

Arrivo a casa, preparo qualche stuzzichino per la serata, faccio la doccia, solo che sono indecisa su cosa mettermi, e alla fine opto per una camicia bianca e una gonna lunga con lo spacco sul davanti e come intimo un bel reggiseno in pizzo a balconcino che fa risaltare il mio seno prosperoso e uno slip sgambato coordinato sempre di pizzo, ovviamente, e tutto rigorosamente bianco.

Mentre mi ritocco il trucco suona il campanello. Vado ad aprire e mi trovo davanti Eros, come suo solito ben vestito e al suo fianco una donna ”’. oddio ‘.Bellissima ‘.e se lo dico io che sono una donna &egrave da crederci ‘. bellissima da togliere il fiato non solo agli uomini ma anche alle donne, ben curata in tutti i particolari, occhi e carnagione scura in completo gonna corta e giacca semiaperta sul davanti tanto da far intravedere un bel seno racchiuso in un reggiseno nero con intarsi di pizzo, capelli neri corvini, bocca carnosa, gambe perfette, alta 1,75′.età sui 28 anni.

Ci salutiamo ed Eros mi presenta la sua donna: &egrave brasiliana e si chiama Andrea. Le stringo la mano e sento uno strano brivido, mai sentito finora in vita mia. Non ci faccio caso più di tanto e faccio accomodare la bella coppia in salotto sul divano.

Beviamo e mangiamo qualche stuzzichino che io avevo preparato con cura. La conversazione &egrave gradevole e si parla del più e del meno fino a che Eros mi dice di mettere una video cassetta che riguarda il suo soggiorno a Toronto.

Inserisco la video cassetta e mentre Eros spiega le immagini noto che Andrea mi guarda. Faccio finta di nulla e continuo a conversare con Eros che siede affianco a lei mentre io sono di fronte a loro due.

Andrea continua imperterrita a fissarmi e noto che il suo sguardo si posa sull’audace spacco della mia gonna che fa intravedere il bianco dei miei slip. Mi alzo, mi aggiusto la gonna e mi rimetto a sedere ma Andrea non smette comunque di guardarmi. La cosa mi infastidisce un po’ e per evitare per un po’ gli sguardi dico che vado un attimo in bagno.

Mi guardo allo specchio e non nego che, se anche infastidita dalle attenzioni d’Andrea, queste mi hanno procurato un certo scombussolamento tanto da sentirmi pervadere da uno strano calore nella mia natura di donna. Mi rinfresco un po’ ed esco dal bagno e mi trovo davanti Andrea. Non faccio in tempo a chiederle il motivo della sua presenza lì (beh ‘forse le serve il bagno’ penso), che mi ritrovo la sua bocca sulla mia e la sua lingua che cerca di intrufolarsi nella mia bocca.

Cerco disperatamente di divincolarmi: ‘ Andrea ma che fai? Sei impazzita, come ti permetti!!!!!!!!’ E lei : ‘Mi posso permettere questo ed altro con te che sei donna come con qualsiasi altro uomo !’Ed io: ‘ Non capisco le tue parole Andrea’. Rifletto due secondi ed esclamo :’ ma sei bisex allora’..!!!!!’

E lei :’ Questo lo credi tu, mia cara.!’ E mentre mi proferisce quella frase con occhi fieri, preme il suo bacino contro il mio ventre. NOOOOOOO!!!!! IMPOSSIBILE!!!!! E’ un uomo ‘. ma &egrave una donna ”.urlo:’ ODDIOOOOOOO !!!! Andrea sei un’ una ‘ trans!!!!!’!

Nel frattempo ci raggiunge Eros E’ contento che io ora sappia la verità. Mi bacia la guancia ma sento la sua lingua scivolare fino alle mie labbra leccandole dolcemente mentre Andrea mi bacia il lobo dell’orecchio, il collo, il decolté.

Sento le mani di Eros che mi frugano dappertutto. Sono in estasi lì in piedi davanti alla porta del bagno. Andrea ed Eros mi prendono per mano e ci accomodiamo sul divano.

Eros continua il suo gioco togliendomi la camicetta e il reggiseno. Mi tortura con le mani i seni e con la lingua i capezzoli facendoli inturgidire mentre Andrea improvvisa un elegante streap rimanendo soltanto in autoreggenti.

Sono eccitata fino allo spasimo. Sono fuori di testa per la situazione che si &egrave creata: un uomo e due donne ‘. Due donne e un uomo ‘.. non lo so proprio, non so più cosa pensare.

Andrea nuda &egrave bellissima. E voglio toccarla, voglio toccare il suo bel cazzo di ‘ donna’.

Lei mi capisce al volo e si avvicina a me, dapprima strofinando il suo sesso contro le mie mutandine fradice dei miei umori , e dopo accompagnando la mia bocca sul suo bel cazzo.

Sento il suo odore e il mio insieme ”.mmmmmmmmmmmmm Eccitante da morire ‘.. lecco la sua asta per tutta la lunghezza soffermandomi sulla punta e giocherellandoci con la lingua assaporando i nostri umori mescolati.

Eros, nel frattempo, prende la mia mano e la accompagna sul suo bel culo sodo facendomi capire che vuole essere penetrato con il mio dito.

Non mi faccio pregare e il mio dito entra con facilità procurando a Eros uno strano mugolio di piacere. Mi dice di continuare e, prima con uno, poi con due e poi con tre dita , inizio a masturbarlo rendendo ancora più visibile e imponente la sua eccitazione.

Andrea, alla vista di Eros in quella posizione, mi toglie il cazzo dalla bocca e mi penetra selvaggiamente facendomi sentire quel suo ‘strano membro da donna’nella mia fica umida e calda e iniziando a pompare come una forsennata, sbattendo le sue palle contro di me per la foga.

La stanza risuona d’ansimi e mugolii di piacere.

Eros fa un cenno ad Andrea: mi ritrovo tra loro due con i loro bei cazzi grossi che riempiono i miei buchi.

L’eccitazione &egrave alle stelle e non manca molto che veniamo tutti insieme all’unisono nel più grande orgasmo della nostra vita.

Questo racconto scaturisce dal progetto di collaborazione reciproca con Don Landis, sulla base di una trama comune stabilita a priori.

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