– Sergio, credo che dovresti smetterla di scopare le altre donne.
Sergio chiuse il giornale che stava leggendo e mi guardò con fare interrogativo.
– Vuoi dire che sei stanca di questa storia dello scambismo e vuoi che torniamo ad essere una coppia tradizionale?
– No, non sto parlando di noi due. Sto parlando di te.
– Non capisco. Dici che IO dovrei smettere, mentre tu continueresti a farti tutti i maschi che ti passano davanti?
– Esatto.
– E qual è la logica che sta dietro a questa tua strana idea?
– Vedo che non ti diverti, che lo fai solo per farmi piacere. Per non farmi sentire in colpa quando sono con gli altri. Bene, basta. Ti sollevo da questo fardello: puoi smettere di scopare le altre.
La verità è che sono gelosa.
Quando l’ho visto con quella troia dell’Elisa, come la baciava, come le carezzava quelle due prugne secche che ha al posto del seno mi sono sentita morire.
Il fatto che in quel momento il più giovane dei fratelli Beretta mi stesse pompando con vigore, mentre stavo facendo un lavoro di mano al più anziano per far riposare le mascelle stanche per il lungo pompino non vuole dire niente. Per me i fratelli Beretta e tutti gli altri uomini non significano nulla, sono solo vibratori biologici.
Sergio invece, ogni volta che sta con qualcuna è capace di farla sentire desiderata e amata. Ci mette tutto l’impegno che può, come se l’amasse veramente, anche se so che ama solo me.
– Maria, tu devi essere impazzita. Cioè, vorresti una coppia aperta da una parte sola? Ma che razza di richiesta è questa? Vorresti che io interpretassi il ruolo del cornuto contento che resta a casa a guardare il Milan in tv mentre tu te la spassi con tutta la fauna con un cazzo tra le gambe della città? Guarda che hai sbagliato persona.
– Sergio, non far finta di non capire: a te non piacciono le altre. Se non ti piacciono perché le scopi? Non farlo, no? Non sai come mi faresti contenta!
– Hai ragione. Io preferirei scopare con te. Ma ti faccio presente che sei stata abbastanza occupata ultimamente.
– Non cambiare discorso, non è di me che stiamo parlando.
– E allora ti dico che invece sto pensando di cercarmi delle altre ragazze, Non certo di smettere, ma di aumentare il ventaglio di possibilità.
– Non scherzare. Perché mai dovresti volere questa stupidaggine?
– Posso risponderti con una domanda? Secondo te quand’è stata l’ultima volta che abbiamo fatto l’amore? Io e te?
Ci pensai un momento.
– Non è stato martedì?
– Giusto. Martedì sette novembre, un mese fa. Da allora tu ti sei fatta scopare dodici volte, da otto uomini diversi. Sai quante volte ho scopato io?
– Veramente no. Altrettante credo.
– No cara. Solo due volte, con due cozze durante i nostri giovedì al privée. La verità è che questo non mi basta. Sto pensando di trovare delle altre donne, un po’ più giovani e carine, perché così non si può andare avanti.
– Sergio, ascolta…
– No, Maria. Se pensi che io mi accontenti di qualche scopata consolatoria una volta al mese, mentre tu passi le serate saltando da un cazzo all’altro non hai capito bene. Infatti sto pensando di uscire più spesso, frequentare le discoteche, trovare qualche diversivo e ricostruirmi quella vita sessuale che pensavo di avere con te.
– Sergio, non puoi farmi questo. – avevo le lacrime agli occhi.
– Non te ne accorgeresti neanche! Arrivi a casa tutte le sere alle tre di notte e mi trovi a letto. Basta che io arrivi a casa alla una, dopo una bella scopata e per te non cambierebbe niente! Se non te lo dicessi io, come tu peraltro non mi racconti tutto quello che fai, non avresti modo di sapere se sto a casa a leggere un libro o se mi trombo tutto il corpo di ballo della Scala. È questo che vuoi, Maria?
– No Sergio. Non è questo che voglio.
– Allora le possibilità non sono molte. Possiamo smettere questa stupidaggine dello scambismo e tornare ad essere una coppia normale e fedele. Oppure tu puoi decidere di ridurre le tue avventure e passare un po’ più di tempo con me, mentre io continuerei con il basso ritmo che sto seguendo adesso, Altrimenti potresti continuare con le tue scopate cinque volte alla settimana, ma a quel punto anch’io dovrò trovare un’alternativa alla solitudine e all’astinenza.
Guardai Sergio negli occhi e per la prima volta mi accorsi della frustrazione e della infelicità che stava provando.
Come avevo fatto a trascurare così l’uomo che amavo?
Le mie esigenze sessuali erano più che soddisfatte dalle numerose avventure che stavo vivendo, ma le sue? Non mi ero resa conto che ormai quasi non stavamo più insieme intimamente.
Dovevo ripensare alle mie priorità, alle persone che contavano davvero per me.
Forse che non mi piaceva più fare sesso con Sergio?
Che stupidaggine!
Sergio era il miglior amante del mondo: il più considerato, il più attento, il più focoso, il più interessato ai preliminari e alle coccole che seguono l’atto. Con lui non era solo il solito “mettilo e toglilo”, ma era proprio “fare l’amore” nella sua essenza suprema.
Come avevo fatto ad essere così egoista da non vedere i desideri e le necessità del mio uomo? L’uomo che amavo?
Ci pensai un attimo. L’amavo veramente? La risposta fu sì! Entusiasticamente sì!
Era l’unico uomo che contava per me! L’uomo che se avesse cominciato a fare sesso più intensamente con le altre donne mi avrebbe spezzato il cuore e che avrei finito per perdere definitivamente!
Potevo sopportare una perdita simile?
Poteva uno dei miei numerosi amanti prendere il suo posto?
La risposta era “nemmeno per sogno”! Com’era possibile che io considerassi una cosa senza importanza il fatto che mi trombassi metà della popolazione maschile di Milano e che invece provassi una gelosia sfrenata a vedere Sergio anche solo toccare una tetta a un’altra donna?
Non era un uomo decente? Non si meritava una moglie dedicata, affettuosa e fedele?
Gli buttai le braccia al collo.
– Sergio, non posso pensare di vederti con un’altra donna. Da questo momento la tua donna sono io e solo io. Tua moglie. Che non ti tradirà più per il resto della sua vita. Lo stile di vita scambista che ho praticato finora appartiene da questo momento al passato.
Lo presi per mano e lo guidai nella nostra camera da letto, dove avremmo cominciato una nuova esaltante avventura insieme.
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…