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Erotici Racconti

Pura casualità

By 30 Giugno 2016Gennaio 30th, 2023No Comments

Oggi pomeriggio, mentre ero immerso nella vasca in bagno con la radio accesa, si ripresentò in mente quello che mi successe qualche anno addietro ai tempi dell’università. L’estate si stava avvicinando e in quel pomeriggio soleggiato tutto avrei voluto fare meno di studiare, anche se l’esame era ragionevolmente vicino, a tal punto sensatamente raggiunsi l’appartamento del mio amico con il quale avrei dovuto ripassare e rivedere alcune parti per l’esame finale. Lui era vestito con un paio di pantaloncini lunghi fino al ginocchio di materiale sintetico, giacché lasciavano appena intravedere i suoi slip neri, mentre la maglietta aderente solcava quei muscoli allenati giorno dopo giorno, io in quel momento lo guardai con distesa noncuranza e direttamente in modo spontaneo gli annunciai:

‘Io non so come tu la pensi, ma oggi onestamente non mi va un granché di mettermi a studiare’ – gli manifestai sorridendo ingenuamente.

‘A dire il vero neanch’io. Pensa, ieri sera, per sfizio ho scaricato dalla rete un film con due ragazzi che si scopavano a vicenda, veramente strano. Tu ne hai mai guardato qualcuno?’ mi confidò lui pacificamente, nel momento in cui io immediatamente di rimando gli risposi:

‘No, perché di solito io considero e sono principalmente orientato soltanto verso quelli di genere etero, tuttavia sono curioso di vederlo’. Nel momento in cui lui andava a prendere il PC io mi distesi sul divano, lui s’accomodò al mio fianco con il PC acceso e avviò il film, intanto che io lo guardavo il mio pene gradualmente iniziò a ingrossarsi e lui acutamente se ne accorse punzecchiandomi sul vivo:

‘Molto bene, vedo però che la trama ti piace e che il risultato non si fa attendere’.

‘No, non credere sai. Guarda che certe faccende, diciamo che alcune incombenze, io preferisco indiscutibilmente metterle in pratica di gran lunga con la mia ragazza’.

Da quell’indubbia e palese reazione che ne era scaturita però, poiché era indubbiamente fasullo e inattendibile proclamare apertamente il contrario, sta di fatto sennonché quel film mi piaceva e la mia eccitazione era davvero fondata, alquanto autentica e reale, in questo modo lui con il modo di fare estroso iniziava a sondarmi con dovizia, pungolandomi in modo avveduto, consapevole e pure creativo:

‘Tieni inoltre presente, che non c’&egrave niente di male nel provare e nel tentare di sperimentare qualcosa di diverso e d’opposto, perché anche a me piace scopare la mia Giovanna, però io non limito né restringo totalmente le mie vedute, tralasciando in tal modo che la mia fantasia non possa emergere’.

La sua mano sinistra nel frattempo s’intrufolava accuratamente sotto i suoi pantaloni per accarezzarsi il pene, mentre con l’altra allontanava cautamente il PC portatile.

‘Io sono già eccitato, te ne accorgi’ – ribadiva lui, intanto che io avvertivo chiaramente la sua mano destra posarsi sopra il mio membro.

‘Anche tu, dai toccalo. Ti accorgi com’&egrave diventato grosso? Bello, vero?’.

La mia eccitazione cresceva progressivamente nel tempo in cui la sua mano scivolava infilandosi sotto i miei pantaloni e io percepivo garbatamente le sue dita scorrere sopra il mio membro fino a stringermi i testicoli. Io mi sfilai la maglietta e i pantaloni, restando vestito unicamente con i miei slip bianchi visto che contenevano a fatica il mio pene eccitato, anche lui fece altrettanto. Il suo membro era più grande del mio, tenuto conto che il suo glande fuoriusciva dagli slip, a quel punto io lo fissai attentamente, appresso iniziai ad accarezzarlo con la punta delle dita della mano sinistra, mentre con l’altra gli strinsi il resto del cazzo. Sentirlo palpitare mi faceva salire l’adrenalina oltremisura. Lui s’alzò per collocarsi in seguito di fronte a me in ginocchio e flemmaticamente mi sfilò gli slip. Le sue labbra iniziarono a baciarmi con perizia il glande, poi digradarono lungo il tronco leccandolo lentamente; avvertire la sua lingua limare e rifinire amorosamente la pelle del frenulo mi faceva salire nettamente l’orgasmo al di là di ogni dubbio, il mio glande adesso era diventato sufficientemente umido. Le sue labbra ingoiarono il mio pene succhiandolo pacatamente, più stringeva i miei testicoli e più il piacere aumentava a dismisura. Io stavo comodamente e lucidamente per sborrare, quando lui argutamente e sagacemente smise di succhiarmelo, alzò la testa, visto che nei suoi occhi si notava la sua smisurata eccitazione, cosicché io lo raggiunsi sul pavimento.

Adesso spettava a me sfilare quegli slip, in quanto fu un’attraente e una piacevole visione, dato che saranno stati circa venti centimetri di piacere issati lì davanti a me, per il fatto che era particolarmente elegante e leggiadro da vedere, benché il suo pube fosse interamente depilato, s’incastonava abilmente svettando a meraviglia in quel corpo esile e delicato. Io iniziai a massaggiarlo comodamente e altrettanto fece lui con il mio, appresso la mia lingua passò a manipolare il suo glande frizionandolo accuratamente, poiché sentirlo caldo sfregandolo tra le mie labbra era diventata una sensazione davvero indescrivibile e straordinaria.

In quell’attimo lo baciai tutto lungo il tronco fin giù arrivando ai testicoli, per poi risalire leccandolo come un cono di gelato fino a ingoiarlo e succhiarlo pigramente, mentre il suo respiro diventava sempre più affannoso. Io sollevai la mia testa fissandolo negli occhi, visto che non servivano parole per esprimere e manifestare che cosa stavamo realmente provando, in quel frangente mi distesi amabilmente di fianco accanto a lui, mentre le nostre mani accarezzavano reciprocamente i nostri organi genitali, a tal punto lui inaspettatamente mi sussurrò:

‘Me lo spingi intimamente? Dai azzarda’ – esordì lui. Io acutamente d’istinto manifestando il mio iniziale intralcio e per di più disorientato, in modo naturale replicai:

‘In realtà non l’ho mai fatto e onestamente non ho con me neppure i preservativi’.

‘Non t’impensierire, nessuna sciagura, perché te li procuro io, fidati. Sai, voglio svelarti una cosa: &egrave già da un po’ di tempo che mi masturbo con un fallo di plastica, oggi però vorrei provare con qualcos’altro d’autentico e soprattutto di naturale’.

Io in quell’istante gli dissi affabilmente di sì con lo sguardo, in quanto la questione m’ingarbugliava e m’intrigava realmente, non avrei mai immaginato, successivamente quando lui ritornò, vederlo avanzare sguarnito con quel pene penzolante, per me era diventata d’improvviso una visione libertina e lussuriosa, per il fatto che lui si sdraiò al mio fianco porgendomi il profilattico:

‘Aspetta un attimo prima d’infilartelo, su dai, perché voglio succhiartelo per bene ancora un poco’.

Io mi distesi placidamente abbandonandomi mentre la sua bocca mi riempiva di piacere, poi le sue mani mi presero il profilattico e me lo infilò. Lui distese un velo di crema sull’ano e si mise accovacciato, perché quel sedere depilato e pure abbronzato alla fine non era niente male. Io m’avvicinai con cautela e lo inserii lentamente; in quel momento lo sentivo schiettamente gemere di gioia, in seguito una volta tutto dentro iniziai ad andare pazientemente avanti e indietro mentre gli massaggiavo il cazzo. Non era niente male, dato che lo facemmo in altre numerose pose, fino a che io sborrai agevolmente di gusto sopra il suo ventre.

Di quell’occasione, ricordo effettivamente ancora oggi con enorme gioia e con immenso piacere, che fu realmente un’esperienza compiacente, incantevole e meravigliosa, in seguito passammo l’esame che stavamo preparando, e per scaramanzia e per scongiuro totale, decidemmo e stabilimmo sennonché di rifarlo soltanto prima d’ogni esame da svolgere, tutto questo naturalmente per l’anno accademico che dovevamo ancora affrontare e trattare.

Dopo aver sostenuto tutti gli esami universitari non ci rivedemmo mai più, sennonché il ricordo rimane ancora incancellabile, chiaro, vivo e specialmente molto presente. Da allora, sono trascorsi numerosi anni, eppure oggigiorno al solo e semplice pensiero, quell’irripetibile, quell’eccezionale e quella magnifica rievocazione mi fa indurire nuovamente il pene appena medito e rifletto.

{Idraulico anno 1999}

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