Quel settembre abbiamo deciso di andare in Sardegna, 15 giorni di mare.
La spiaggia che abbiamo scelto è vicina all’appartamento che io e la mia ragazza dividiamo con l’altra coppia di amici, decidiamo di goderci il pieno relax senza troppi trasferimenti nelle varie località di grido.
Già dalla prima giornata noto che il nostro “vicino” di ombrellone, (vicino per modo di dire sarà ad almeno 20 metri) guarda insistentemente verso di noi, pensai che fosse interessato a una delle ragazze che dato lo spazio a disposizione si erano messe in topless.
Dopo un paio di giorni i miei amici decidono di pranzare a casa invece che sulla spiggia mentre io resto solo a godermi il sole.
Mentre mi giro noto che nonostante io sia solo il vicino continua a guardare nella mia direzione, mi sento osservato, ed ogni volta che alzo lo sguardo lui è li che mi osserva! Faccio finta di nulla, ma la cosa mi incuriosisce, mi metto a leggere un libro continuando a tenerlo d’occhio… Si sta guardando proprio me, mi sorride e si tocca il pacco! La donna che è con lui, una quarantenne stupenda con dei perizoma invisibili, prende tranquillamente il sole girata dalla parte opposta, lui sposta la sdraio puntando i piedi verso di me poi si stende e tira fuori il suo uccello in tiro! Sono imbarazzato, ma cosa gli è venuto in mente, mi concentro sul mio libro ma, non capisco il motivo, ho il cazzo duro!
Poco dopo tornano i miei amici e tutto torna a scorrere come al solito, anche se ora so che il vicino non sta guardando una delle ragazze!
Più tardi vado a fare il mio solito giro di snorkeling, mi appassiona planare sulle scogliere per osservare i vari pesciolini, sono solo dato che nessuno condivide la mia passione e mentre sto nuotando pigramente vado a sbattere contro qualcuno seduto su uno scoglio, alzo la testa per scusarmi e vedo che è lui, il mio vicino, appoggio le pinne per terra e mi alzo per mandarlo a quel paese ma prima di avere il tempo di sputare il boccaglio lui si appoggia sul mio fianco con il suo pacco, una mano sul mio sedere e l’altra sul mio uccello, e mi dice “ti piace il mio cazzo vero? ho visto che ti sei eccitato!” sto per rispondergli ma senza preavviso mi prende l’uccello in mano, è già duro, poi mi fa perdere l’equilibrio già precario a causa delle pinne così mi devo appoggiare ad uno scoglio con le mani, mi passa dietro afferrandomi per i fianchi e infila il suo cazzo sotto il mio costume e lo sfrega tra le natiche e sul buco del culo. Sono sconvolto ed inaspettatamente eccitato, non riesco a fare a meno di seguire il suo ritmo. Poi improvvisamente si stacca, mi giro e lo guardo e alto e grosso, peloso, ha il suo grosso cazzo in mano la cappella gonfia di eccitazione e mi dice “ti aspetto nella pineta dietro a questa scogliera, a dopo.” si rimette a posto il costume e si avvia verso la scogliera.
Rimango esterrefatto sia dal comportamento dello sconosciuto che dalla mia reazione, il mio cazzo è fuori dal costume duro come il marmo, lo rimetto a posto e mi guardo intorno fortunatamente nessuno sembra avere notato quello che è accaduto. Mi rimetto in acqua cercando ti tornare a guardare il fondale ma il mio pensiero continua ad andare a quel grosso uccello, nuotando arrivo alla riva proprio dove il vicino di ombrellone si è dileguato tra i cespugli, resto indeciso sul da farsi poi decido di andare a vedere se davvero faceva sul serio, ovviamente non ho alcuna intenzione di incontrarlo! Lascio maschera e pinne sulla riva e mi avvio per il sentiero, dopo pochi passi mi affaccio su una piccola radura che può essere raggiunta solo dal mare, sull’erba c’è un grande telo da mare e il vicino di ombrellone sta sistemando qualcosa in una borsa, sto per andarmene quando mi vede si alza in piedi completamente nudo, viene verso di me che rimango ipnotizzato dal suo cazzone che ondeggia quasi rilassato, mi raggiunge e dicendomi “sapevo che saresti arrivato!” mi prende la mano e se la stringe sul cazzo iniziando a farsi una sega, io non riesco a parlare e nemmeno tento di ritrarre la mano, mi rendo conto che in fondo speravo di incontrarlo, appena il suo cazzo comincia a crescere lascia la mia mano che continua a stringere e menare la mazza quasi di sua volontà, poi apre il laccio del mio costume e libera il mio uccello che sembra possa scoppiare da un minuto all’altro e con calma lo abbassa, fino a che con un paio di movimenti delle gambe ne sono libero anche io.
Mi afferra per i fianchi e mi tira a se, ho il suo cazzone appoggiato alla pancia, deve chinarsi un po ma mi allarga le chiappe e comincia a strofinarmi il buco con la sua manona, la mia faccia e affondata nel suo petto peloso e sudato, l’odore mi eccita ancora di più e inizio a leccare il petto, qiundi si stacca e prendendomi per l’uccello mi tira dolcemente fino al telo che aveva preparato. Si siede e frugando nella borsa mi dice “adesso ti farò godere, stenditi” io mi sdraio sul telo, mi fa girare a pancia sotto mentre dalla borsa tira fuori un flacone di crema, ne prende una dose abbondante e inizia a massaggiare la schiena, poi scende verso le chiappe ed infine prendendo ancora crema inizia ad ammorbidire il buco, massaggiando intorno lentamente e pazientemente, poi i massaggi iniziano a concentrarsi sempre di piu fino a che sento un dito che inizia ad entrare, sono stupito, pensavo che facesse male invece sento che il mio culo si apre e lo fa passare, ma lui entra solo un pò poi esce girando il ditone e provocando senzazioni incredibili, e ripete questa manovra decine di volte, ogni volta affondando di piu dentro di me, io inizio a muovere i fianchi per accompagnare il suo movimento e per godere ancora di più sollevo il sedere e mi metto a quattro zampe, lui è sempre al mio fianco io suo uccellone mi striscia contro la coscia, e la mano libera mi palpa il cazzo durissimo, quando alla fine il suo dito arriva in fondo inizia a stantuffare per tutta la lunghezza del dito mentre io mi dimeno dal godimento.
Poi cambia posizione, si inginocchia dietro di me, e appoggia la sua grossa cappella contro il mio buco, sento che stavolta il passaggio non sarà facile e istintivamente mi allontano ma lui mi blocca i fianchi e inizia ad entranre lentamente, io resto immobile a sentire il mio corpo invaso, e gli lascio gestire il mio corpo completamente, mi dice di rilassarmi e un po alla volta entra completamente dentro di me… lo capisco quando sento il suo bacino contro le natiche e dietro mi sento pieno e dilatato, non mi ha fatto male quasi per niente e ora inizia a danzare dentro di me, ed io accompagno questa danza che inizia lentamente come una carezza mentre mi riprende il cazzo e mi fa sborrare quasi immediatamente, dopo essere venuto mi sento rilassato e lui inizia ad accelerare dando colpi sempre più possenti che a volte mi fanno male ma è un dolore bellissimo, poi mi abbraccia e mi solleva, rimango praticamente impalato sulla sua mazza mi pare di essere completamente sollevato da terra e sento il cazzo ancora più in fondo, poi lui comincia a dare colpi frenetici e non riesce più a tenermi sollevato, ci buttiamo di nuovo sul telo lui e sopra e dentro di me con tutto il suo peso, quasi non riesco a respirare mentre si agita e finalmente mi sborra nel culo, poi senza toglierlo si ferma sempre steso su di me e mi dice “ti è piaciuto vero?” io non riesco a parlare ma è vero mi è piaciuto da morire e lo rifarei subito, piano piano il suo cazzone si smonta e finalmente lo toglie e si stende supino accanto a me, ho ancora le gambe divaricate il buco del culo mi brucia e lui mi fa i complimenti dicendomi quanto sono troia e che se ho goduto così la prima volta sarei impazzito in seguito e mentre parla torna ad infilarmi un dito nel culo ormai definitivamente rotto.
Ancora senza fiato mi muovo per facilitare l’entrata delle sue dita, ora passano senza fatica alcuna, e infine mi trovo accovacciato a culo per aria con la testa verso i suoi piedi e il sedere verso la sua faccia, mi viene naturare ricominciare a giocherellare con il suo cazzo che è quasi rilassato, e completamente fradicio di sborra, mi chiede “lo vuoi ancora? Allora fammi un pompino per rimetterlo in forma!” Non mi pare una buona idea, anzi prendere in bocca quel pezzo di carne dopo che è stato dentro il mio culo.. Ma lui afferra il suo cazzo con una mano, e con l’altra mi spinge la testa fino a che mi vedo costretto ad appoggiarci la faccia, mentre mi incita “dai succhiamelo!” allora apro la bocca e lo prendo, sento subito il gusto viscido e dolciastro della sborra e l’amaro della crema è caldo e morbido, lui mi guida la testa e lo tiene in modo che possa arrivarmi fino in gola, poi inizio a prenderci gusto allora torna a dedicare le sue dita alla dilatazione del mio buco e iniziamo un ritmo lento ma costante, il suo cazzo si rigonfia e mi piace da impazzire e quando è di nuovo in forma posso succhiare la cappella e leccargli le palle eseguendo ogni suo ordine con zelo e piacere, lui sposta le mie gambe fino a farmi cavalcare il suo petto e inizia a leccarmi il buco del culo mentre io succhio e io mio cazzo striscia sul suo petto peloso, ormai non mi deve più dare consigli riesco a cavargli gemiti di piacere con la mia lingua passando in tutti i posti possibili o infilandomi il cazzo fino in fondo alla gola o facendomi chiavare la bocca infine sento che si irrigidisce e inizia a fremere, capisco che è vicino ad un nuovo orgasmo, così aumento il ritmo fino a che mi viene in bocca con un getto caldo e vischioso che ingoio immediatamente mentre sborro sul suo petto, poi tolgo l’asta dalla bocca e il secondo getto mi arriva sulla faccia e in parte sulla sua pancia, lecco con avidità tutte le gocce che vedo comprese quelle della mia sborrata poi sfinito mi accascio con la faccia appoggiata al suo petto steso di traverso sopra di lui che continua a rovistare dentro di me con le sue grosse dita.
Mi rilasso qualche minuto, poi mi torna la voglia, forse per la vista del suo cazzone a pochi centimetri dalla mia faccia, forse per le sue dita che continuano imperterrite a dilatarmi il culo, inizio a leccare la cappella e le palle pelose restando steso sopra di lui, piano piano inizia di nuovo a crescere e riprende le dimensioni e la durezza del primo incontro, continuo a giocare con la lingua seguendo il profilo del glande o facendo brevi ma veloci pompate lungo tutto il pene poi mi giro, mettendomi alla pecorina, per farmi montare nuovamente ma lui non si muove e mi dice “siediti sopra il mio cazzo e fammi godere”, mi metto allora accovacciato a cavallo di lui con la faccia verso la sua faccia, non riesco a farlo entrare senza il suo aiuto, ma appena entra inizio a ondeggiare, ma perdo l’equilibrio e invece di farlo entrare poco alla volta come aveva fatto lui prima mi impalo improvvisamente con un dolore lancinante, devo avergli fatto male perchè ha urlato anche lui, ora sono seduto sul suo pube il suo cazzo mi preme dentro ma l’unico movimento che riesco a fare è un leggero ondeggiare con il busto, poi piano piano riesco a inginocchiarmi per cavalcarlo meglio il dolore ora è nuovamente gradevole e cavalco con maestria facendo scorrere il mio buco dalla cappella alle palle e strappando gemiti di goduria al mio sconosciuto. Ogni tanto mi fermo per prendere fiato sento il sudore che mi cola sulla schiena e sulla fronte, il sole picchia sui nostri corpi nudi e lui sotto di me mi afferra i fianchi per farmi muovere al ritmo che preferisce, cerco di seguirlo il più possibile accelerando sempre più fino a che lo sento di nuovo sussultare allora mi appoggio completamente per sentire il suo cazzo fino in fondo mentre sborra acora una volta dentro di me.
Poi improvvisamente si rilassa e anche io faccio la stessa cosa, mi accascio sul suo petto sudato tenendolo ancora dentro di me, restiamo così rilassati senza parlare per qualche minuto quando sento dei rumori venire dal sentiero che porta alla radura, PANICO! mi giro di soprassalto per vedere chi sta arrivando, ma il mio amico mi tranqullizza, è la sua donna, ha una polaroid ed in mano un pacchetto di foto che mi ritraggono mentre mi faccio montare! Guardo le foto e le trovo eccitanti ed imbarazzanti, il volto sfigurato dal piacere, li ringrazio ma non mi interessa un ricordo di questo momento, anzi devo tornare dai miei amici, i due sorridono e mi invitano a proseguire la vacanza con loro, hanno un camper e stanno girando quà e la, io rifiuto dicendo che non posso lasciare i miei amici e la mia ragazza, è stato bello ma non posso perdere la faccia con i mei amici non avrei più il coraggio di tornare a casa se qualcuno scoprisse cosa avevo fatto! Improvvisamente il tono della conversazione cambia, lui si alza in tutta la sua statura minaccioso, e mi dice che se non faccio quello che dice mostrerà quelle belle foto alla mia ragazza ed ai miei amici, io lo imploro e lo prego di non farlo, sarei rovinato, che farò tutto quello che vuole se solo mi permette di non farmi scoprire dalla mia compagnia, sono in lacrime ai suoi piedi e non oso nemmeno guardarlo negli occhi, alla fine preso da compassione accetta il comprommesso, sarò il loro schiavo fino a che non partiranno, ed in cambio loro manterranno il segreto, ad un segnale dovrò essere a disposizione nello stesso posto, finalmente mi da il permesso di andarmene, recupero il mio costume e ripassando dal mare torno al mio ombrellone cercando di sembrare indifferente.
Il giorno dopo la mattina passa senza che il mio “padrone” si faccia vedere, sto già sperando che sia partito insieme alla sua donna quando li vedo arrivare in spiaggia e piantare l’ombrellone ad una decina di metri dal nostro, cerco di fare finta di nulla ma non posso fare a meno di lanciare occhiate per vedere cosa fanno, ed anche loro mi guardano mentre mi pare stiano guardando delle fotografie, sono terrorizzato, ma continuo a chiacchierare con gli amici fino a che lo vedo prendere la borsa ed il telo rosso sul quale giacevo il giorno prima ed avviarsi verso la pineta. E’ il segnale, attendo qualche minuto e poi annuncio che vado a guardare un po i fondali e le scogliere, come al solito nessuno si aggrega, quindi passando nuovamente dal mare raggiungo lo stesso posto del giorno precedente.
Sono piuttosto agitato, ho quasi paura di quello che potrà succedere ed al tempo stesso fremo dalla voglia di godere come il giorno precedente. Quando arrivo c’è solo il telo steso a terra e la borsa, mi avvicino e vedo alcune foto dove sono il protagonista inizio a guardarle sul bordo dell’ultima un messaggio “nella borsa c’è una sorpresa, provala!” apro la borsa e vedo che dentro c’è un grosso fallo di gomma talmente realistico che sembra strappato a qualcuno. Sono sorpreso ma anche certo che mi stanno guardando, quindi inizio a bagnare di saliva l’oggetto prima con la lingua poi mettendolo in bocca e inaspettatamente la cosa mi eccita, il cazzo inizia a sbucare dal bordo del costume, quindi mi snudo completamente e mi sdraio sulla schiena e mentre con una mano tengo il cazzone nella bocca con l’altra inizio a massaggiarmi il buco perchè ho voglia di provare se riesco a fare entrare quell’affare.
Dopo avere infilato un po le dita provo ad appoggiare e spingere ma da steso non riesco a fare entrare più di qualche centimetro, l’idea di prendere quel coso mi eccita sempre più, così mi alzo in ginocchio e lo appoggio a terra per sedermici sopra, ecco ora è facile basta scendere lentamente ed impalarsi.. si piano piano inizia ad entrare sento lo sfintere dilaniato e mi masturbo per l’eccitazione il movimento che faccio masturbandomi fa entrare sempre di più il cazzone ormai deve essere dentro fino in fondo e le gambe non mi reggono più. così mi stendo e con la mano libera agito il dildo mentre mi sego. Sono così preso che non sento arrivare nessuno fino a che non apro gli occhi e lo vedo in piedi sopra di me con una strana espressione, ha in mano il suo cazzo ma non è in tiro, vedo che si blocca un attimo poi inizia ad orinare su di me, sul cazzo sul petto e sulla faccia, apro la bocca e sento il gusto amaro del suo piscio e mi eccito ancora di piu, quando ha finito di orinare si inginocchia con le gambe attorno al mio collo il sedere sul petto ed il cazzo sulla mia bocca, sono bloccato, posso solo aprire la bocca e iniziare a succhiare le ultime gocce di orina, man mano che il suo cazzo inizia ad indurirsi si alza, e senza toglierlo dalla mia bocca, inizia a spingermelo giù fino alla gola, su di me e inizia a chiavarmi in bocca quasi soffocandomi, io muovo la bocca e la lingua cercando di farlo godere e di gustare a mia volta l’esperienza, ovviamente il cazzo di gomma è ancora dentro di me, ma non lo manovro le mie mani sono ora impegnate sul suo cazzone vivo e vibrante! Mi molla un attimo e si stende con la verga all’aria così posso finalmente alzarmi e pompare in pace gli lecco le palle e gli insalivo ben bene tutta l’asta poi lui inizia a guidare il ritmo con una mano sulla mia nuca. Sono eccitatissimo, ho il cazzo che pare scoppiare e improvvisamente sento che il dildo prende vita, qualcuno ha iniziato a muoverlo, cerco di girare la testa per capire cosa succede ma il “padrone” mi tiene fermo sul suo cazzo, dietro intanto sento che entra sempre di più, lentamente ma inesorabilmente e poi fuori e dentro sempre piu velocemente, mi fa male non usa nessuna delicatezza, vorrei urlare ma ho la bocca piena, anche se ormai non riesco più a succhiare lascio che lui manovri la mia testa, finalmente sborra nella mia bocca e mi lascia libero di girarmi, la persona che mi sta torturando è la sua donna è inginocchiata al mio fianco e gioca con il mio sfintere. Finalmente estrae il giocattolone, io mi sento sfinito e mi accascio a terra, lei prende dalla borsa una specie di mutanda lucida, forse di gomma, la indossa e poi aggancia il dildo trasformandosi in una maschiona dal cazzo enorme, pretende un pompino e così inizio a succhiare mentre lei si strizza le tette e si sditalina, lui prima guarda un po la scena poi va dietro di lei per abbracciarla e farla godere, giocano un poco poi lei mi ordina di girarmi, e mentre lui la incula lei mi sfonda nuovamente alla pecorina, facendomi però anche una sega che mi fa sborrare immediatamente!
Quindi ci stendiamo un poco per prendere fiato, io sono distrutto, ho l’ano indolenzito e aperto, provo a tastarmi per sentire come l’hanno ridotto e mi accorgo che non oppone nessuna resistenza quando infilo le dita, dentro è caldo e bagnato inizio un lieve massaggio, vedendo questo lei dice al suo uomo di sedersi sopra di me poi mentre lui mi tiene le gambe divaricate lei inizia a massaggiarmi dapprima lievemente come avevo fatto io poi inizia a dilatare il buco con tutte le dita sento che mi apre sempre di più non so cosa mi stia facendo mi fa male e contemporaneamente godere sento di nuovo l’uccello gonfio mentre loro commentano quanto sono troia e chissà quanto ne prenderà, il momento più doloroso è passato deve essere dentro con tutta la mano e lentamente fa avanti ed indietro mentre lui mi masturba piano piano quando dopo poco sborro la contrazione dei muscoli mi fa strigere lo sfintere contro il suo polso. Quindi lui prende la polaroid e scatta un paio di foto del mio buchetto ormai completamente sfigurato. Poi piano piano lei toglie la mano e mi sembra un senso di vuoto lui eccitatissimo si stende sopra di me e mi fotte selvaggiamente ma il suo cazzo seppure il giorno prima sembrava enorme affonda dolcemente dentro il me.
Lei invece guarda la sua mano sgocciolante e sorride poi si accovaccia sulla mia bocca per farsi leccare la figa completamente bagnata per l’eccitazione. Vengono quasi insieme lui nel mio culo e lei nella mia bocca, poi si stendono al sole restiamo qualche minuto stesi poi io chiedo il permesso di andarmene e torno alla mia compagnia cercando di sembrare normale. Il giorno dopo, con la scusa delle scottature, decisi di restare a casa, speravo di evitare almeno per un giorno l’assalto al mio povero sfintere indolenzito e ormai irrimediabilmente sfondato, così resto in mutande e mi metto a leggere sul terrazzo al fresco. Verso meta mattina sento bussare alla porta dell’appartamento, vado tranquillamente ad aprire e invece di trovare la mia ragazza o uno dei miei amici, mi trovo il “padrone” completamente nudo con il cazzo già duro, appena apro la porta si butta dentro e la chiude a chiave poi inizia ad insultarmi perchè non sono andato in spiaggia quindi mi trascina sul terrazzo e mi ordina di fargli un pompino mentre lui si gode il fresco ed il panorama!
Non posso fare altro che obbedire, mi inginocchio sotto il bordo del terrazzo e inizio a leccare la cappella inizialmente controvoglia, poi sentendo il gusto caldo del cazzo inizio mio malgrado ad eccitarmi e a giocare con sempre maggiore voglia ingoiando il cazzone fino in fondo alla gola e tornando a sentire con le labbra la cappella dura e gonfia, oppure prendendo in bocca le palle pelose e sudate una alla volta facendo uscire dal mio padrone gemiti di goduria, mi ero ormai scordato del terrore che qualcuno dei miei amici, oppure la mia ragazza, tornassero quando il padrone mi dice “tra poco abbiamo visite, arriva la tua troietta” io lo supplico di andare via e gli giuro che appena mi libero di lei lo andrò a cercare per finire il pompino, ma lui mi dice che ormai devo farlo venire altrimenti resta dove si trova, allora preso dalla disperazione riprendo a lavorarmi il suo cazzo e contemporaneamente gli infilo due dita nel culo dopo averle bagnate con la saliva, lui gradisce la novità (anche il suo buco è bello sfondato) e non riesce piu a stare appoggiato al terrazzo, si stende in terra dove posso impegnarmi ancora di più e finalmente mi arriva in bocca un caldo fiotto di sperma che ingoio immediatamente per non lasciare tracce, lui ancora steso mi afferra la testa per godersi in fondo alla mia gola gli ultimi sussulti poi mi lascia e proprio mentre gli sto dicendo di andarsene subito si sente bussare alla porta, lo prego di nascondersi sul terrazzo e mi vado alla porta pulendo le ultime gocce dalle labbra con la mano, sudato, tremante e con il cazzo che mi esplode nelle mutande bagnate dall’eccitazione, cerco di prendere fiato e apro la porta cercando di essere naturale.
Lei nota subito il cazzo duro e mi abbraccia strofinandosi con la figa e infilandomi la lingua in bocca, si blocca un’attimo sentendo il sapore della sborra, mi chiede che cosa ho mangiato io faccio finta di niente e la porto subito in camera dove le tolgo lo slip del costume ed inizio a leccargli la figa, lei è piacevolmente sorpresa, anche perchè con varie scuse nei giorni precedenti non l’avevo mai scopata, io da parte mia mi sento osservato e la cosa mi eccita alla follia, dopo averla leccata per bene inizio a chiavarla con forza tenendole le gambe sollevate e restando in ginocchio vicino al letto, sento il cazzo arrivare fino in fondo e lei gemere di godimento dopo pochi minuti esco e gli sborro sulla pancia e sulle tette poi inizio a leccare avidamente il mio stesso succo e a baciarla sulla bocca per farlo assaggiare anche a lei, poi scendo di nuovo e ricomincio a leccare la figa bagnatissima ma come al solito quando arrivoe con la lingua al buco del culo mi blocca e mi fa tornare sopra di lei, il mio cazzo è nuovamente in tiro quindi ricomincio a chiavarla questa volta steso sul letto sopra di lei, mi rendo conto solo dopo che sto tenendo le sue gambe strette e le mie spalancate pronto se il padrone decidesse di montarmi in quel momento, la posizione comunque sembra piacere anche a lei, il cazzo e le palle le stisciano fra le cosce sudate e umide e le sue mani mi afferrano le chiappe per spingere il più a fondo possibile la verga nella fregna dopo una lunga e violenta cavalcata con le sue unghie infilate nelle natiche sborro dentro di lei che viene a sua volta gemendo di piacere, poi mi abbraccia e mi fa urlare di dolore per le scottature solari che ho sulla schiena. Decide di fare una doccia prima di tornare alla spiaggia io resto sul letto a prendere fiato e mentre lei e sotto la doccia ritorna dal terrazzo in tiro come non mai, ordinandomi di mettermi a pecora sul letto e inizia a sbattendomi senza complimenti, sento il suo cazzo dentro fino alle palle, vorrei dirgli di aspettare che lei se ne vada ma lui è infoiato come un toro e mi piace sentirimi sbattuto con tutta questa violenza, con l’eccitazione in più che lei potrebbe uscire dal bagno in ogni momento.. invece poco dopo lei mi chiede di portarle l’accappatoio mi divincolo dall’inculata e con l’uccello di nuovo duro entro in bagno mentre lei esce dalla doccia, vedendomi eccitato pensa che abbia voglia di lei e inizia a masturbarmi e poi cosa mai successa prima si inginocchia e inizia a baciarmi la cappella, la guido in un pompino un pò zoppicante pregando che non irrompa il padrone dall’altra stanza, poi la sollevo e la scopo contro la parete della doccia per liberarmi di lei al più presto! Finalmente rimette il bikini e va alla spiaggia, chiudo la porta a chiave e vado in camera ma lui non c’è per un attimo penso che sia andato via mentre ero in bagno, invece è in cucina che si sta scolando una grossa bottiglia di birra, lo chiamo chiedendogli se vuole riprendere da dove siamo rimasti, ma lui invece di andare in camera va al bagno dicendo di seguirlo, mi fa appoggiare con la pancia sul coperchio del water e poi si inginocchia dietro di me e mi infila l’uccello che entra con poca difficoltà anche se è quasi moscio, aiutandosi con le mani lo infila fino in fondo poi si ferma per qualche istante.. si rilassa e poi inizio a sentire una senzazione di gonfiore e peso gli chiedo cosa mi sta facendo e lui ridendo mi dice che sta pisciando e che io sono il suo cesso! La senzazione di peso cresce mi sento quasi scoppiare quando, finita la pisciata, sento il suo membro cresecre mentre inizia lentamente ad ondeggiare dentro di me, ad ogni spinta il liquido che ho dentro si muove dandomi strane senzazioni e fuoriuscendo a gocce lungo le mie gambe, sento un forte impulso a spingere per svuotarmi ma il tappo mi impedisce completamente. Poi ci spostiamo, a carponi e senza togliere l’uccello, per andare dentro la doccia dove sempre a pecorina inizia a sbattermi con forza l’idea del clistere deve averlo eccitato un sacco e anche per me è lo stesso, poi improvvisamente si ferma e libera il mio sfintere, non riesco a trattenermi spingo con tutta la forza che ho un getto liquido che investe in pieno il suo cazzo e le sue gambe, con altre due o tre spinte mi libero completamente trovandomi così inginocchiato in un misto della sua urina e delle mie feci, lui si alza e mi ordina di pulirlo ovviamente con la lingua, così inizio a leccare le sue palle e il suo cazzo gustando questo nuovo sapore che mi fa eccitare sempre di più e mi porta a succhiare sempre più avidamente fino a farlo sborrare nuovamente sulla mia faccia.
A questo punto decidiamo di fare la doccia, inizio ad insaponarlo tutto e lo risciaquo poi inizia lui ad insaponare me, ma quando arriva al culo vedendo che ho ancora l’uccello duro decide che ne devo prendere ancora ma questa volta vuole esagerare! così prende la bottiglia di birra che aveva scolato e dopo avermi fatto appoggiare alla parete inizia a spingerla nel mio buco precedentemente insaponato. Il collo conico entra immediatamente fino ad un certo punto poi comincia bloccarsi ma pazientemente lui spinge piano piano ruotando e muovendo, e millmetro dopo millimetro sento il freddo vetro entrare e allargarmi cerco una posizione per favorire l’ingresso abbassando un po il sedere e allargando le gambe, sento il dolore ed il piacere e voglio vedere fino a dove può arrivare il mio buco, quanto posso allargarmi il cazzo mi scoppia per quanto è duro lui ogni tanto lo palpa e lo strizza oppure mi strizza forte le palle fino a farmi male, a volte non riesco a trattenere un grido, ad un certo punto sento che il collo della bottiglia è finito, è entrata fino alla parte cilindrinca mi tremano le gambe e devo piegarle lui mi guida e mi fa rimettere a quattro zampe e sempre muovendo la bottiglia dentro di me inizia a masturbarmi con forza, nel giro di pochi colpi sborro nella sua mano. A questo punto si alza, e dopo essersi lavato le mani al lavandino esce dicendomi che sono la più grande troia che abbia mai incontrato. Resto qualche secondo a prendere fiato, poi piano piano tolgo la bottiglia che ancora mi sta straziando il buco, quando sono di nuovo libero mi sento completamente sfinito, ma mi rendo conto che devo rendere presentabile il bagno che è ancora schizzato dai resti del mio clistere!
Finisco di sistemare il tutto e torno in balcone per un meritato riposo. Il giorno dopo vedo la coppia partire con il camper, sono finalmente libero e posso tornare alla mia vacanza e alla mia vita di sempre… anche se dopo questa esperienza ho una doppia personalità: Quando sono al mio paese dove tutti mi conoscono resto insospettabile come sempre, ma appena ho l’occasione di muovermi verso qualche città, magari pre lavoro, cerco e quasi sempre trovo il modo di sfogare la mia voglia di sesso sfrenato, entrando in un cinema a luci rosse, o visitando un bel trans nel suo appartamento o magari incontrando qualcuno in internet….
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…