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OrgiaRacconti di DominazioneSensazioni

Culo Ricattato (quarta parte)

By 10 Agosto 2021No Comments
[…] Leccavo.
In ginocchio, mentre lui mi teneva una mano sul culo. Con la coda dell’occhio continuavo a vedere la signora intenta a filmarmi con il suo telefonino. Anche lei eccitata dalla scena, o forse dal bel maschio seminudo che mi teneva al guinzaglio. Piu’ sentivo odore di cazzo, piu’ mi eccitavo anche io, e decisi che avrei fatto venire quel maiale sulle mie tette, per poi farle vedere per bene alla signora ormai in piedi di fianco a noi.

Cominciai a passare la lingua sulle palle del vecchio, lentamente, con convinzione. Gliele stavo pulendo con la lingua. Lo sentivo pulsare mentre spingevo la leccata alla base delle sue palle gonfie, per poi velocemente ritornare con la mia bocca calda sul suo cazzo duro, fino a ingoiargli la cappella e l’asta. Un pompino da troia, da esperta vacca, come non ne avevo mai fatti prima. Ancora una leccata profonda, fino alle palle, a sentirne l’odore.
La signora si avvicinava lentamente, continuando a inquadrarmi nel suo telefono mentre succhiavo l’uccello del vecchio. La sua mano si avvinghia sul cazzo duro del maschio dietro di me. Lo prende come se non avesse mai afferrato un cazzone così bello, così grande, così duro. Lo stringe, lo scappella, lo sega velocemente. Lo guarda con adorazione, lei lo vorrebbe in bocca, ma forse si vergogna. Chissà da quanto tempo non prende un uccello in bocca.
Smetto per un istante il mio lavoro da puttana, alzo la testa per guardare la signora negli occhi. E’ anziana, avrà più di 60 anni, ma e’ porca. Lo tiene stretto, lo sega, lo guarda con la voglia di una ventenne.

Mi sento strattonare con guinzaglio, e capisco che e’ ora di continuare a succhiare, a leccare, a servire l’uccello di fronte alla mia faccia.
Lo prendo tutto in bocca, fino a sentire la punta toccare il fondo della mia gola. Faccio per deglutire, e sento che gli piace. Ora ti faccio venire maiale, pensai. Dentro e fuori dalla mia bocca calda, una bocca da puttana, da pompare come un buco di culo. Il vecchio ora mi tiene la testa con due mani, spinge, grugnisce come un animale che monta la sua troia. Mi tiene forte, mi tira a se’ fino a che le mie labbra toccano le sue palle, con tutto l’uccello in bocca. Questo è il momento, pensai. Come un’esperta pompinara d’autogrill, tiro fuori la lingua e gli lecco ancora la base delle palle, mentre il suo cazzo e’ in fondo alla mia gola. Deglutisco. Lui viene subito. Lo tiro fuori e lo vedo spruzzare il suo caldo sperma sulle mie tette nude.
Che puttana! Mi guardo attorno e vedo che molti vicino a noi sono in piedi con i loro cellulari puntati su di noi. Chissà cosa sara’ di me dopo che questa scena apparirà ovunque si internet…

All’improvviso, un forte gong suona limpido nella stanza. Tutti si siedono, e io sento il mio maschio strattonarmi per farmi alzare in piedi davanti a se’. Anche la signora si sente costretta a mollare la presa del suo grosso uccello, ancora dritto e duro come un tronco.
E’ chiaro che sta per succedere qualche cosa, perché’ percepisco eccitazione generale. Ora tutti alzano un segnale, una paletta di legno con un numero sopra. Molti numeri, ma uno e’ ricorrente: 52.
Un voce forte proviene da un piccolo palco in fondo alla stanza: “52 vince!”
Tutti in piedi a battere le mani, mentre molti approfittano per dare un’ultima sculacciata forte al culo della puttana di fianco al proprio tavolo, o un’ultima smanacciata al cazzo del maschio dietro di lei.
Cosa significa “52 vince”?
Il mio maschio mi strattona ancora, e mi fa muovere. Mentre camminiamo lentamente, si piega al mio orecchio e sussurra “complimenti, puttana”.
L’applauso non si placa, tutti ci guardano mentre camminiamo tra i tavoli, verso il palchetto. Mi accorgo solo ora che siamo gli unici a muoverci. Ho ancora lo sperma del vecchio sulle tette nude, il mio culo sodo e abbronzato e’ ben in mostra mentre si muove come quello di una troia da marciapiede. Mentre passiamo tra i tavoli, molti allungano la mano e mi palpano il culo, le tette, tutto. Mi sento come carne da macello, e mi piace.

Saliamo sul palco, e solo ora mi accorgo di avere un ciondolo attaccato al mio guinzaglio. Un ciondolo tondo, con sopra inciso un numero. Il numero e’ 52.

[…]

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A presto!
Mara

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