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[…] Il vecchio si era fatto capire bene. “Prendimelo in bocca” aveva detto piano, accennando una smorfia di chi no sa trattenere la propria eccitazione. Eravamo fermi, con il mio maschio che mi teneva ferma col guinzaglio, mentre l’altro vecchio al tavolo continuava ad accarezzargli il grosso uccello.

Non avevo scelta, era ovvio. Mi guardai attorno per vedere se altre stavano facendo qualche cosa di simile, ma non vidi nessuna intenta in pompini. Vidi invece una signora di una certa età piegata a leccare con passione la grossa verga di uno dei ragazzoni in piedi. Eccitante. La ragazza al guinzaglio si toccava mentre diceva qualche cosa alla signora, ma non riuscivo a sentire cosa.

Sentii una mano forte posarsi sul mio culo sodo e massaggiarlo con insistenza. Era la mano del signore al tavolo, quello che mi aveva ordinato di prendergli il cazzo con la bocca. Brutto porco, ti eccita il mio culo da modella, vero? Lo pensai solo, perché ancora intimorita dalla situazione. Mi sentii spinta verso il basso mentre il mio maschio abbassava con forza il guinzaglio per spingermi a terra.
Decisi di non opporre resistenza, sarebbe comunque stato inutile… A terra mi ritrovai accovacciata con la faccia di fianco alle palle del vecchio. La sua mano sempre sulle mie chiappe, sentivo piccole e frequenti sculacciate… Lo stavo eccitando, lo vedevo fissando il suo cazzo. Si alzava piano. Sentii la sua seconda mano afferrare il mio seno…. e sapevo che avrei dovuto mettermi in azione subito.

”Sei una bella vacca da montare, lo sai vero?” Mi disse. Io annuii, e la cosa mi sorprese. Non me lo aspettavo, è stata una reazione automatica. Dunque ero ora una vacca, e chiaramente mi sarei fatta montare.

”Leccami ora, troia!”. Mi sentii strattonare ancora più vicino al suo uccello, la mia faccia ormai su di lui, tanto che doveva sentire il mio respiro sulle sue palle. Deglutii, pronta a mostrargli la vacca che desiderava. Fu in quel momento che con la coda dell’occhio mi accorsi che una signora al tavolo aveva tirato fuori il suo telefono e mi stava filmando. Ebbi uno spasmo improvviso di panico, questo non me lo aspettavo! Sarei risultata riconoscibile nel video, il mio viso era scoperto, ero mezza nuda, in ginocchio, al guinzaglio di fianco ad un cazzo sempre più in tiro…. mi avrebbero ricattata a vita, almeno fino a quando sarei diventata la vacca di tutti….

Tirai fuori la lingua e cominciai a leccarlo piano, come fossi nata per fare solo questo, mentre le sue pacche sul culo si facevano più forti e frequenti. Chiusi gli occhi e continuai a leccare l’asta e le palle. Volevo essere una brava vacca, perché sapevo mi avrebbero montata.

[…]

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A presto!
Mara

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