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OrgiaRacconti Cuckold

La Troia del Reame parte 10

By 15 Agosto 2021One Comment

La Troia del Reame parte 10
Sconvolgenti rivelazioni.

Mia moglie continuava a fissarmi, non riuscivo a credere alle sue parole.
“Allora Elena vuoi continuare la storia? Posso capire cosa e’ successo poi?”

Riprese la sconvolgente storia….
“Amore a quei tempi ero giovane ed inesperta della vita avevo 22 anni appena compiuti lui ne aveva 42 circa, con Giulio sono stata la sua amante, la sua puttana, la sua troia per anni, credo sfogasse con me tutti i suoi desideri piu’ nascosti, probabilmente scopava poco con mia madre oppure non sfogava le sue perversioni sessuali, mi ha scopato per anni ed in tutti i modi a volte anche a casa mentre mia madre faceva Il bagno, c’era sempre una scusa per poter fare sesso, Di sera era come un marito perfetto, di giorno un  porco insaziabile, prima di portarmi all’universita’ si fermava alla vecchia pompa di benzina mi stendeva a pecorina sulla macchina e mi scopava li’ sempre come una troia non era amore era sesso selvaggio.

“Gli hai dato anche il culo?” Le dissi, furono le uniche parole che mi uscirono da bocca, ero nervoso, furioso, ma super eccitato.

“No, quello no mai! Anche se ci ha provato  ma non gli ho mai ceduto il mio culetto.
Poi un bel giorno divenne distante, non mi scopava piu’ nemmeno mi accompagnava all’universita’, credevo di impazzire, credevo che Mia madre ci avesse scoperto, lo affrontai come una mogliettina gelosa, gli chiesi spiegazioni su cosa stava succedendo.
Mi disse che era nei casini, frequentava un giro diciamo un po’ pericoloso credo criminalita’, con dei pessimi pesonaggi  non saprei che dirti, mi disse che aveva grandissimi debiti, e che questa gente non scherzava, era quasi impaurito, lui bello e possente sempre sicuro di se.
Chi chiesi se potevo aiutarlo fare qualcosa non volevo perderlo o che gli accadesse qualcosa, che la nostra storia finisse, mi spiego’ tutti i suoi problemi, mi disse che ci sarebbe stato un modo per fare un bel po’ di soldi, un giro di accompagnatrici di lusso per gente molto ricca, imprenditori, politici, personaggi famosi anche dall’estero, accettai senza pensarci sopra.
“Cosa? Ti prostituivi? Ma e’ assurdo mi stai dicendo che ti eri venduta per quel porco!” Ero fuori di me stavo impazzendo, ma il mio cazzo la mia erezione mentiva, mi stava scoppiando nei pantaloni, Elena riprese la sua incredibile storia.
“Mi dai della prostituta a me? Sei impazzito? Ho solo aiutato un uomo che amavo e ne ero stregata, avrei fatto lo stesso per te amore mio, non pensare male di me ero giovane e confusa”.
“Scusami amore, scusa ti prego continua….” Le dissi con un po’ di compresione.

LA PRiMA MARCHETTA…….

Gli incontri venivano organizzati sempre da Giulio tramite i suoi “amici” era un’ agenzia di modelle sotto copertura, tempo, luogo tipi di prestazione, insomnia tutto ben organizzato eravamo quattro modelle tutti della stessa eta’, giovani, belle e disponibili si poteva guadagnare un bel po’ di soldi che adesso sarebbero oltre 7000 euro a prestazione.
Una volta aquistato tutto il vestiario obligatoriamente sexy con gambe ben scoperte e tacchi alti intimo da mozzafiato, era arrivato il momento del mio primo incontro.
Uomo sui 50 location, nella sua villa, ricordo mi venne a prendere un’autista con ma China blu’ credo un Mercedes, con una scusa dissi a mia madre che avrei dormito da un’amica.
Ero vestita rigorosamente a troia con un vestitino nero abito da sera.
Arrivata bussai alla porta della lussuosa villa, mi apri un uomo elegante e di bell’ aspetto, molto piacere fui fortunata.
“Buonasera” dissi.
“Buonasera a lei signorina, mi avevano detto della sua bellezza, ma da vicino devo dire e’ molto piu’ Bella”.
Mi fece entrare, e mi offri subito dello champagne, ottimo pensai mi dara’ coraggio,
“Allora c’e’ un piccolo cambiamento di programma, ma non si preoccupi il compenso raddoppia”.
“Non devo piu’ fare sesso con lei”? Dissi.
“Certo che deve, ma c’e’ anche mia moglie”.
“Cosa? Ma io veramente…”
Improvissamente sentii una voce alle more spalle.
“Tu cosa piccola puttanella non hai mai leccato un FICA? Non dirmi di no, le troiette come te sicuro sanno gia’ farlo e se no imparerai stasera”.
Rimasi come paralizzata, quella donna mi irriqueitava era molto, era bella ed di un fascino particolare, chiese al marito di passarle delle forbici, erano grandi tipo da sarta, si inchino’ ed inizio’ a tagliare il mio bel vestitino, man mano che saliva la lama sfioro’ la mia fighetta gia’ bagnata.

Mi disse: “Questa sera imparerai cosa vuol dire godere piccola puttanella”.
Mi bacio’ con forza la sua lingua a cercare la mia e la trovo’ facilmente, poi bevvi velocemente il bicchiere di champagne per farmi coraggio…
Continua se volete…

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