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Inutile, anche stavolta mi trascina dove so, le tiro i capelli all’indietro per esporre il suo collo, mi viene naturale leccarlo quasi fino ai seni, risalgo con le labbra e lascio dei piccoli segni…. morsi sotto il mento, voglia e rabbia mi assalgono, perchè è cosi difficile parlare di qualcosa che non sia sesso..?

“Cosa fai?” chiede fintamente innocente… quasi da copione.

Non parlo, la mia presa è salda, so di farle un poco male ma mi sto eccitando. Fanculo i discorsi rimandati da mesi…..

“Piccola puttana”… so che ti piace sentirmelo dire, penso, so che provi un imbarazzo enorme ma sai benissimo di esserlo.

“non sono una puttana!”…. rispondi, ma la verità la conosciamo entrambi, è la tua natura: provochi perché ti piace il cazzo, ti piace farlo rizzare a tutti gli uomini che posano lo sguardo su di te, specialmente quelli più grandi, sporchi, laidi, che a prima vista sanno riconoscere una giovane troietta.

Con la mano gioco con la tua bocca e i polpastrelli premono sulle labbra carnose, forzo un dito per entrare e la tua lingua prontamente lo accoglie leccandolo, ti fisso, faccio entrare un altro dito e spingo fino in fondo, voglio mettere alla prova la tua gola, la saliva inizia a colare, prendi aria ma non ti importa, puoi sopportare di peggio.

Porto una mano a toccarti il culo, l’altra mano cerca di infilarsi nei jeans attillati, subito arrivo alla tua ferita fradicia e con il medio inizio a stuzzicarti.

Ti pieghi all’istante, gemi, ci metto maggiore e corrughi la fronte come chi sente tanto male o tanto piacere. Ansimando e balbettando dici qualcosa che non capiso…. affondo in te tre dita e ti chiedo… “cosa dici piccola sgualdrina..?”…. “non… n..non farmi lo scherzo pp…poi di non fottermi….

Prendi la tua mano sinistra e la poggio sul cavallo dei miei pantaloni, mi masturbi da sopra la stoffa perché rispetti il limite imposto di non toccarmi direttamente.

Sono io che devo avere il tuo corpo a disposizione, rispettiamo i ruoli. Con entrambe le mani mi slacci i pantaloni . Senza chiederti nulla ti sposti verso il basso e ti giri, il tuo culetto si strofina sul mio cazzo protetto dai pantaloni… giri la testa e mi sussurri…”inculami..ti prego”

Il primo schiaffo arriva come risposta sulla tua carne. Per tutta risposta premi il culo più forte sul mio cazzo….

Anche stasera non parleremo…….

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