Il viso tra le mani

Ti tengo il viso tra le mani, lo accarezzo dolcemente, ti ricopro la fronte imperlata di sudore con piccoli baci quasi a voler attirare la tua attenzione verso di me.
Respiri con la bocca socchiusa, gli occhi leggermente chiusi e persi verso un’orizzonte che non riesco a intravvedere… sospiri dei ‘Si’ ritmati da quel maschio che si sta prendendo quello che non mi hai mai voluto dare.
Ce l’eravamo sempre detto: ‘Se mai sarà, sarà davanti a te…’ e sembrava un gioco di parole, un reciproco prendersi in giro per testare l’altrui gelosia o la propria capacità di essere trasgressiva.
Ed invece oggi mi hai chiamato, mi hai detto ‘Non venirmi a prendere dopo la palestra, ho trovato un accompagnatore…’… pensavo ad un passaggio di qualche frequentatore della palestra.
Invece sei arrivata con questo maschio ipertrofico in tutto, alto, giovane, strafottente in certi atteggiamenti e da ormai due ore sei l’oggetto dei suoi assalti… o dovrei dire la protagonista di due ore di sesso come forse hai sempre sognato e mai sono riuscito a darti.
Ti ho visto ammirare con concupiscenza quel corpo statuario, ho letto un lampo di ammirazione nel vedere un membro come forse solo nei film avevi immaginato potesse esistere, ho percepito tutto il tuo desiderio quando con le labbra ne hai saggiato la possanza e le dimensioni mentre con due mani lo cullavi in una lenta masturbazione.
Ho ammirato il tuo sorriso e poi ila dolcezza nel morderti le labbra mentre a gambe aperte lo accettavi dentro di te nella più classica delle posizioni ma che da sempre ti fa sentire donna amata, presa, posseduta.
Ho letto nei tuoi occhi il timore, il dolore e poi un languore nuovo quando lui ti ha profanata là dove non aveva mai avuto accesso nessuno.
Ed ora sento il tuo respiro farsi affannoso, gli affondi di quell’euclideo strumento di piacere farsi meno ordinati… il suo rantolo gutturale e il tuo definitivo ‘Si’ mentre i primi fiotti di sperma ti riempiono… mi guardi e finalmente mi sospiri, come sempre quando provi piacere, ‘Ti amo’.