La Politica.

D: Cavalier Linguetti, può darci un parere personale sulla Politica?

R: La politica.

Io sostengo che un uomo, fisicamente completo, deve avere, piccolo o grande, lungo o corto, un programma politico.

Cosa infatti sarebbe un uomo, se sbottonandosi il davanti della sua coscienza, non potesse poi mostrare il suo programma?

Adamo ed Eva furono i primi a stabilire lo scambio dei prodotti in natura, l’uso della moneta venne poi.

La prima notte di matrimonio è un atto di politica estera, dove avviene una rottura diplomatica, con relativo intervento armato ed inevitabile spargimento di sangue.

Certe volte la rottura non avviene, perchè altri hanno già rotto il campo e pertanto, si procede, senza incontrare resistenza alcuna.

Nel matrimonio abbiamo la triplice alleanza: marito, moglie e sconosciuto.

L’uomo ha lo stesso desiderio del candidato politico: vuole la camera.
E, una volta in camera, come ogni buon parlamentare, sfodera il suo programma, lo mette a centro, partecipa alla votazione e si ritira.

Il prete che introduce il verbo nella coscienza della perpetua e arriva a sfondarne il culto, fa della politica ecclesiastica.

Ricordatevi, signori, di affrontare sempre le questioni, larghe o strette che siano, e se nella vita incontrate qualche avversità o qualcosa di duro, aggiratela di dietro.

E ricordate che anche in vecchiaia avrete sempre un’arma potentissima a vostra disposizione, con la quale potrete egregiamente difendere i principi della vostra idea politica: la lingua.