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Racconti erotici sull'Incesto

Olio solare, come tutto ebbe inizio.

By 21 Febbraio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
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Olio solare, come tutto ebbe inizio.

Capitolo 1
Sento la mano di Vincenzo, forte e delicata al tempo stesso, intenta a cospargermi la schiena di olio solare e un brivido percorre tutto il mio corpo. Non so cosa mia stia succedendo, lo conosco da anni, d’accordo è un attraente cinquantenne, l’ho sempre trovato un uomo stupendo, ma è il marito di mia sorella’
Cos’è questa sensazione di piacere?
Perché non voglio che finisca questo intenso mix di emozioni contrastanti?
Una parte desidererebbe di più da quell’uomo ora, molto di più e l’altra, razionale e un tantino ipocrita, vorrebbe che reagissi in modo più ortodosso, prendendo quel gesto come un atto di cortesia di una persona di famiglia. Eppure intuisco che anche lui sta ravvisando qualcosa che va oltre, non parla più e il suo tocco diventa sempre più sensuale, ora sembra che mi stia massaggiando, dimentico tutto. Si ferma un attimo a slacciarmi il reggiseno del costume ed io non mi muovo’
Incuriosita’
Attendo’
Il gioco è iniziato, sono curiosa di sapere dove mi porterà, con un po’ di batticuore… Le sue mani ora libere di vagare per tutta la schiena, riprendono a scorrere, con il loro tocco afrodisiaco’

Pamela, mia cognata’ com’è che ora la sto vedendo con occhi diversi? La mia mano sulla sua schiena calda e morbida, la sua pelle vellutata, ora unta dall’olio, mi provoca reazioni sconvenienti. Ammetto che lei è una donna fantastica, una splendida mora che quando passa lascia il segno, ma io sono il marito di sua sorella, non devo pensarla in altro modo che così, come una di famiglia. Eppure il mio fisico reagisce alle sollecitazioni dei sensi in modo inequivocabile, un leggero tremore accompagna i miei movimenti, il mio sesso inizia ad aumentare nelle sue dimensioni, inesorabilmente e senza che io possa fare nulla. Prendo un asciugamano e lo sistemo a coprirmi l’imbarazzante protuberanza che si è formata all’interno del mio costume da bagno. Lei si volta verso di me, incantevole nella sua innocenza o almeno così credo e mi chiede di passarle l’olio anche sulle gambe, ha paura di ustionarsi, lei. Io invece’

Non mi parla, intento nel suo compito, la sua mano ora non è più decisa, specie quando la sento sulle cosce però io sento che sta diventando veramente un piacere ambiguo, mi sistemo meglio sull’asciugamano riavviando all’indietro i miei lunghi capelli. Il sole caldo, il rumore della risacca, la mano di Vincenzo’ mi sento trasportata in un mondo alternativo.
Chissà se ci vedesse mia sorella ora, sì, ora che il suo tocco si sta facendo audace, sento le sue mani alla base dei glutei, sposta in alto lo slip con le dita e poi va più su, massaggiando. Mi volto e lui ferma il sublime lavorio che stava facendo. Noto che si sta coprendo con un asciugamano e quel gesto mi incuriosisce e mi sento in un certo qual modo lusingata dal fatto che è sicuramente in erezione, ed è provocata da me, la sua cognatina preferita. Lo guardo, sorrido e poi mi rimetto giù, autorizzandolo di fatto a continuare’

Sto massaggiando il suo splendido culetto e non mi dice niente, sento l’emozione salire in gola, sotto forma di leggero soffocamento. Ho un colpo di tosse, mi guardo intorno, nessuno ci sta guardando. Mi chiede, maliziosa, se va tutto bene. Rispondo di si con un filo di voce. Finisco di ungerla per bene poi mi distendo sull’asciugamano a pancia in sotto per nascondere il mio stato. Lei mi ringrazia con una lieve carezza sulla guancia che mi fa trasalire poi si alza senza rimettere il reggiseno che le avevo slacciato e corre verso il mare, a seno nudo.
Quel lungo attimo in cui ho potuto bearmi delle sue forme piene non mi ha permesso di comportarmi con discrezione. I miei occhi sono rimasti incollati alle sue tette come una buona parte dei bagnanti e la seguiamo con lo sguardo e non ci sono solo uomini. Non si è sistemata il costume e le chiappe sono eccessivamente in mostra calamitando gli occhi di tutti. Sento già la mancanza della sua pelle sotto le mie mani. Non riesco a recuperare uno stato presentabile malgrado tutti gli sforzi, molto velleitari per la verità. La vedo nuotare, leggera e flessuosa, bella come una sirena. Dopo un periodo che mi è sembrato interminabile, esce dall’acqua e la visione del suo corpo bagnato accresce all’infinito il desiderio smodato di toccarla di nuovo, il suo seno appuntito e maestoso ondeggia lievemente nel suo incedere. Eppure l’ho vista al mare per anni, com’è che ora è diventato tutto così inusuale?

In acqua ripensavo a quel massaggio, le sue mani su di me mi hanno sconvolto, devo fare qualcosa, sento un’inquietudine dentro, un fuoco che mi sta divorando. Scorgo sguardi e visi calamitati dal mio incedere e so per quale motivo è causato tutto questo. Percepisco le tette ballare libere e mi sente frizzante. Il mio sguardo è fisso su di lui e come mi avvicino mi dico fra me e me. Ora o mai più.
Mi siedo davanti a lui mentre osservo i suoi occhi, è ancora disteso bocconi sull’asciugamano e mi chino leggermente in avanti consapevole e desiderosa, palesandogli davanti al viso tutta la mia prorompente femminilità. Alza la testa, lo fisso maliziosamente. Prendo il flacone dell’olio, ne verso un po’ sulla mano e lo cospargo sul mio seno bagnato. Vincenzo, deglutendo, intimidito, mi guarda e vedo distintamente come segue il movimento delle mani mentre sento contro di esse la dura consistenza dei capezzoli. Abbassa gli occhi e proprio nel momento in cui distoglie lo sguardo gli dico a bruciapelo, usando termini decisamente forti.
‘Voglio fare l’amore con te, adesso”

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

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Cap 2
Immerso nella grande vasca osservo le piccole nubi di vapore che si sprigionano dal pelo dell’acqua, scivolo con la testa sott’acqua per riemergere subito dopo respirando forte. Tergo l’acqua dagli occhi e Pamela è lì davanti a me ad offrirmi le sue labbra carnose. La stringo fortemente mentre la divoro con un bacio furente di passione e tormento, i suoi seni compressi contro il mio petto, le mie mani le cingono i fianchi, morbidi e sinuosi. Lascia la mia bocca scendendo al petto, piccoli baci mentre si immerge sotto il livello dell’acqua calda. è all’addome ora e il mio respiro si fa affannoso e il sangue pulsa frenetico nelle tempie. Le labbra intorno al mio sesso in un abbraccio lussurioso, le prendo il capo fra le mani, guidandola ad accoglierlo in tutta la sua interezza. Lo lascia di nuovo risalendo a riprendere fiato. Mi sorride e si immerge di nuovo e torna ancora lì, dove il mio desiderio ha superato i livelli di guardia. Questa volta rimane sotto più a lungo facendomi toccare vertici di piacere mai raggiunti. Riemerge, viene sopra di me e si fa scivolare il mio sesso nel suo, dilatato, bagnato di acqua e umori.

La prendo per i fianchi e la muovo su e giù, lei asseconda il movimento, assestandosi sopra le mie gambe e abbracciandomi forte. Geme di piacere, ansima, il rumore dell’acqua mossa dal nostro amarci è musica di sottofondo ad un momento tanto sognato. Pamela, la cognatina, è posseduta, violata, amata, Pamela, il sogno proibito. Uno spasmo le scuote il corpo, emette un lungo sospiro lasciandosi andare alla sublimità dell’orgasmo e tutto questo esalta ancora di più la mia virilità. All’improvviso si toglie e si sposta verso il lato opposto della vasca, la rincorro, la raggiungo, la prendo per i fianchi da dietro, deciso, verso il buchino più stretto.

E’ sorpresa dalla mia intraprendenza, ma non può resistermi, forse non vuole e allora la faccio mia anche così, possedendola con veemenza. La sento quasi urlare, le divarico le gambe per affondare ancora di più nella sua carne, spingendo spietatamente, tenendola per i seni puntuti e stringendole con forza i capezzoli. Grida ancora ed io infierisco ancora di più, pazzo di bramosia. Ancora poche spinte, ecco il mio piacere salire, su, su, fino ad esploderle dentro mentre lei rimane ferma, lì nell’acqua, a sentirmi godere.

Nell’uscire da lei ho un fremito intenso, il mio sesso ancora pulsa negli ultimi spasmi dell’orgasmo. La volto, la stringo a me e chiudo gli occhi, cercando le sue labbra’

Sento una mano scuotermi, apro gli occhi, non sono in grado ancora di percepire la realtà, è la voce di mia moglie, in stridente contrasto con il pacioso primo pomeriggio di un giorno qualsiasi di agosto a squarciare il velo di torpore che mi aveva avvolto. Mi guarda con severità indicando la vistosa protuberanza formatasi sotto all’ombelico. Porto le mani a coprire l’oscena visione, lei sorride e, senza farsi vedere dagli altri bagnanti si passa la lingua sulle labbra quindi mi porge il flacone dell’olio solare, stendendosi sull’asciugamano. La mia mano inizia quasi di malavoglia a ungerle la schiena, il mio interesse è catturato dalla figura di Pamela, intenta a discorrere poco più in là con le sue amiche. Forse sentendosi osservata, si volta verso di me e sorride, le faccio l’occhiolino, poi torna alle sue chiacchiere.

Mia moglie mi fa notare con malizia che un uomo, incurante della donna che ha al fianco, ci sta osservando; mi volto verso di lui e questi mi sorride compiaciuto. Allora, per alzare il livello dello show, porto la mano sui glutei della mia signora suscitando la silenziosa approvazione dell’uomo che, con ampi cenni del capo, mi fa capire che lo spettacolo è di suo gradimento incitandomi a continuare.

Roba da matti, cosa sta succedendo in questa spiaggia solitamente frequentata da morigerate e caste famigliole?
Forse una tempesta magnetica? Ormonale?

Non lo so, so solo che lascerei volentieri mia moglie fra le mani di quell’uomo pur di tornare al mio perduto amore’

Mia cognata’

Pamela.

!-!-!-!-!

By Maxtaxi

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Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

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