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By 31 Dicembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

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La tua amica ha superato sé stessa e ti ha retto il gioco ancor meglio di quanto ti aspettassi. Ha messo via nella borsa tutta la tua roba fin dal mattino, quando siete arrivate in spiaggia.

Ti ha lasciato in topless e senza nient’altro da metterti tutto il giorno. Ti ha portato più volte a fare il bagno, a fare lunghe passeggiate, a giocare in riva al mare, al chiosco a prendere il gelato e perfino a pranzo, al bar della spiaggia. Ti ha più volte sistemato il costume in modo da farlo stare il più basso possibile, cio&egrave a mezza chiappa per dietro e appena sopra la patata sul davanti. Un altro centimetro ed eri nuda.

Adesso sta camminando davanti a te, verso il parcheggio. Ha raccolto tutta la tua roba e tu hai sempre e solo quel costumino bianco striminzito, abbassato in maniera quasi indecente e pure bagnato.

L’idea di uscire dalla spiaggia, arrivare al parcheggio, alla macchina in quelle condizioni ti fa tremare dall’eccitazione.

Ancora pochi passi e… Ecco! Ci sei!

Sotto i tuoi piedi non c’&egrave più la sabbia della spiaggia ma il porfido del marciapiede. Intorno a te non ci sono più asciugamani e persone in costume da bagno ma gente vestita che passeggia e che ti guarda perplessa ma anche incuriosita ed eccitata.

Arrivi alla macchina. La tua amica invece di darti i vestiti apre il bagagliaio e ripone la borsa con dentro tutto. Capisci che adesso monterai in macchina così, mezza nuda, scalza, con le tette di fuori. Sei talmente elettrizzata che quasi non riesci a parlare.

Ma a quel punto, la tua amica prende dal bagagliaio un sacchetto di plastica e fa: “non penserai mica di montare in macchina col costume bagnato, vero?”…

Sentendo quelle parole, una scossa di piacere ti attraversa tutto il corpo, quasi come un orgasmo. E senza nemmeno guardarti intorno, ti sfili il costume e glie lo dai. Lei lo imbusta, mette il sacchetto in bagagliaio e chiude il portellone. Tu rimani tutta nuda, scalza, depilata, in piedi nel nel mezzo del parcheggio.

Completamente imbambolata dall’eccitazione, ti siedi in macchina. Non hai niente di niente per poterti coprire. E’ tutto in bagagliaio. E il pensiero di questa cosa ti fa eccitare ancora di più.

La tua amica ti guarda, sorride soddisfatta ed eccitata quanto te, mette in moto e parte…

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Uscite dal parcheggio. La macchina &egrave una semplice utilitaria, quindi da fuori si può vedere chiaramente che sei nuda. Ma in quel momento non c’&egrave quasi nessuno.

Te la godi. Sei la ragazza più felice del mondo. Tutta nuda, in macchina con la tua amica, senza nulla per poterti vestire. Il tappetino lato passeggero ti solletica i piedi e il vento fresco che entra dal finestrino abbassato ti fa indurire ancor di più i capezzoli.

Alcune delle persone che passeggiano a lato della strada ti notano. Ma appena si accorgono che nell’auto c’&egrave una ragazza nuda, voi siete già oltre. Fino a quando… dopo pochi km… vi trovate in coda.

L’auto della tua amica procede lentamente. Il mondo intorno a te invece si ferma. Realizzi che non &egrave più come prima (un’occhiata e via), qua sei esposta a chiunque ti voglia vedere.

Presa dal panico ma anche dall’eccitazione, fai la prima cosa che ti viene in mente e cio&egrave tiri la leva del sedile e spingi lo schienale all’indietro in modo da abbassarti il più possibile. Ti trovi così quasi distesa, come se fossi in un lettino da spiaggia.

In quella posizione, il panico lascia il posto all’eccitazione. Solo chi &egrave in moto potrebbe vederti ed accorgersi che sei nuda ma sfrecciano talmente veloci rispetto alle auto che non te ne preoccupi.

La tua amica con una mezza risata ti insulta scherzosamente dicendoti che sei proprio una porca. Sa che ti piace sentirtelo dire, sopratutto da lei, e le rispondi che si: lo sei. E mentre glie lo dici, la sua mano inizia ad insinuarsi tra le tue cosce…

Eccitata come sei, non aspettavi altro. Le ripeti che… si, sei porca, tanto, tantissimo. E più glie lo dici, più lei ti accarezza, ti massaggia, ti penetra.

Tu ti contarci dal piacere, respiri affannosamente, godi come mai avevi goduto prima.

La sua mano ad un certo punto si ritrae, lasciando il posto alla tua. Lei deve anche guidare ma tu no, tu puoi continuare a toccarti e a godere.

Non ti sembra vero. Sei lì, in macchina con la tua amica, tutta nuda, in coda, in mezzo ad altre macchine, distesa sul sedile e ti stai pure masturbando accanto a lei come una pazza!

Apri gli occhi e guardi fuori. Vedi gli alberi, il cielo, i lampioni, i segnali stradali. Ti sembra di essere nuda in mezzo alla strada. Magari. Magari si potesse…

Immagini che l’auto non ci sia. Immagini di essere davvero tutta nuda in mezzo alla strada, in mezzo alle macchine, in mezzo al traffico. Un pensiero talmente eccitante che stai per venire.

Ma proprio ad un istante dell’orgasmo… la tua amica esclama un serio e preoccupante “oh, cazzo!”. E poi un’altro. Ed un’altro ancora.

Si &egrave accesa una spia rossa, quella del radiatore. La lancetta che indica la temperatura dell’acqua &egrave al massimo. Il motore si spegne. La tua amica fa appena in tempo ad accostare con le quattro frecce. Siete ferme, con l’auto in panne…

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A sinistra la strada con il serpentone di auto che procede lentamente. A destra campi, qualche casetta in lontananza e nient’altro.

La tua amica esce dall’auto trafelata, forse per recuperare il telefonino che aveva lasciato in bagagliaio. Ti lascia lì, nuda, sola, ancora distesa sul sedile reclinato e senza nulla per coprirti.

Che sfiga!… Eri ad un soffio da un orgasmo da paura, forse più bello della tua vita… ma poi questo imprevisto ha raggelato tutto…

Provi a riaccendere l’eccitazione continuando a massaggiare le labbra della fica, pieghi la gamba sinistra e appoggi i piede sul sedile lato guida, spalancando per bene le cosce, tanto la tua amica &egrave smontata e non ti vede nessuno…

Ma ormai l’atmosfera non &egrave più quella di prima e l’essere sola, senza la tua amica che ti guarda, ti ha fatto perdere quasi tutta l’eccitazione. Inoltre inizia a far proprio caldo. I finestrini sono chiusi perché avevate acceso l’aria condizionata, che però adesso &egrave spenta.

Ti tiri un po’ su e scorgi dallo specchietto retrovisore la tua amica che sta armeggiando col telefonino. Sembra si sia quasi dimenticata di te e del fatto che sei rimasta nuda chiusa in macchina.

Devi trovare un modo per richiamare la sua attenzione e chiederle almeno di passarti la borsa che &egrave nel bagagliaio.

Decidi di dare un colpetto di clacson ma appena un istante prima di farlo ti viene un’idea migliore che ti manda immediatamente in tilt dall’eccitazione ancora una volta.

Guardi la porta della macchina e l’eccitazione sale, sale, sale alle stelle. Quando ti capita un’occasione del genere? Afferri la maniglia e la apri. Ti riprometti di fare solo capolino, il tempo di farti notare dalla tua amica, ma sai già che sarà dura resistere e limitarti a questo…

Apri finalmente la porta, lentamente. E altrettanto lentamente fai scivolare fuori la gamba destra. L’aria fresca a contatto della tua pelle calda e sudata ti da un brivido che sembra un orgasmo. Il tuo piede nudo tocca l’asfalto e una seconda scossa di piacere ti pervade tutto il corpo. Mioddio!!! Lo stai facendo!!! Stai smontando dall’auto tutta nuda!!!

La porta si apre sempre di più ed il fatto di vedere davanti a te solo campi ti da il coraggio per far scivolare fuori dall’auto anche l’altra gamba. Ti guardi intorno, alzi il sedere e… cazzo ci sei!!! L’hai fatto!!! Sei smontata dall’auto tutta nuda!!! Sei incredibile!!!

L’eccitazione ti fa tremare e battere i denti, hai il nodo alla gola e respiri affannosamente. Stai godendo talmente tanto che lo stomaco ti si chiude.

E proprio nel momento in cui la tua amica si accorge che sei smontata, tu – non contenta – decidi di giocare il tutto per tutto: chiudi pure la portiera, rimanendo così tutta nuda, fuori dall’auto, sul bordo della strada, con le altre macchine che sfilano a pochi passi da te…

La tua amica vedendo la scena ti urla un disperato “Nooo!!!”… Tu la guardi perplessa e quasi stupita da quella sua reazione. Le fai segno di prendere la borsa che &egrave nel bagagliaio e che stai per rientrare in macchina…

Ma la tua amica non ti ha urlato quel “NO” perché ti ha visto scendere nuda dall’auto. Ti ha urlato perché hai chiuso la porta, le chiavi sono rimaste dentro e si &egrave attivata la chiusura automatica.

Adesso si che si &egrave avverato il tuo sogno. Sei davvero in mezzo ad una strada, tutta nuda, scalza, depilata, eccitata, con la fica aperta e bagnata, chiusa fuori dall’auto, senza nulla da metterti addosso, in balia degli eventi…

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Oh,no!… No, no, no, cazzo no… L’orgasmo che prima inseguivi adesso &egrave lui che insegue te! E ti sorprende incontrollabile, sommergendoti come un’onda. Ogni tentativo di resistere &egrave del tutto inutile. Eccolo! Sempre più vicino! Lo senti arrivare impetuoso e inarrestabile!

In un ultimo vano tentativo di trattenerlo, ti accucci, come per pisciare, ma &egrave troppo tardi. Con la schiena appoggiata alla portiera dell’auto e lo sguardo rivolto all’aperta campagna, ti aggrappi con la mano sinistra allo specchietto retrovisore dell’auto e ti lasci travolgere da un orgasmo che ti investe come un muro d’acqua dal quale &egrave impossibile sottrarsi. E per godertelo fino in fondo, apri le gambe, porti la mano destra tra le cosce ed inizi a massaggiarti la fica nel bel mezzo degli spasmi.

Ma a quel punto, incontrollabile come l’orgasmo che ti sta sconquassando, senti partire all’improvviso uscire dalla fica uno spruzzo che amplifica alle stelle il piacere già immenso che stai provando. Avevi provato più volte lo squirting ma senza mai riuscirci. Adesso finalmente ti sei tolta anche questa soddisfazione. Hai squirtato alla grande, tutta nuda, all’aperto, praticamente in mezzo alla strada, nascosta solo dalla macchina, quasi in pubblico!

Ad occhi chiusi immagini di essere dalla parte opposta dell’auto, verso la strada, davanti a tutti. Decine di altre macchine e di altre persone che ti guardano, che ti osservano, che ti scrutano, che ti ammirano. E tu, tutta nuda, davanti a loro, intenta a godere come mai avevi goduto prima. Porca. Sfacciata. E mai sazia.

Dopo qualche interminabile istante di estasi, cerchi di riprendere fiato. Riapri gli occhi e alzi lo sguardo verso la tua amica che nel frattempo, sentendo i tuoi gemiti, si era avvicinata a te. Lei ti guarda basita, esterrefatta, incredula. Per quanto sappia benissimo quanto sei porca, stavolta hai superato te stessa.

Tu accenni un sorriso, una mezza risata di soddisfazione. Ansimando, ti alzi lentamente, sempre rimanendo appoggiata con la schiena alla calda portiera dell’auto e ti godi qualche altro istante di relax.

Vi guardate ma non dite niente. Non serve. Vi leggete nel pensiero. Siete fatte l’una per l’altra. Lei per reggere il gioco a te e tu per dare soddisfazione a lei. Superandoti ogni volta. E senza deluderla mai.

Un soffio di vento fresco però vi riporta alla realtà. Siete chiuse fuori dalla macchina, in una strada trafficata. Tu sei completamente nuda e lei non può darti niente di quello che ha addosso, se no resta nuda anche lei. Aveva il costume bagnato come te e se l’era tolto. Indossa solo un abitino, non troppo corto, senza nulla sotto. E il suo telefonino &egrave scarico.

Bisogna per forza fermare qualcuno e chiedere aiuto…

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“Bisogna per forza fermare qualcuno e chiedere aiuto… ”
“Bisogna per forza fermare qualcuno… ”
“Fermare qualcuno… ”
“Fermare qualcuno… “

Queste parole riecheggiano nella tua testa come uno gong, ripetuto, insistente. Non riesci a pensare ad altro. Non c’&egrave altra soluzione.

Sei rimasta chiusa fuori dall’auto, in mezzo ad una strada trafficata, tutta nuda, scalza, depilata, con la fica più bagnata e aperta che mai. Sei a metà tra l’eccitato e il terrorizzato. Già ti immagini la tua amica che ferma una macchina con a bordo quattro energumeni disgustosi, che tutto faranno tranne che aiutarvi. Ti daranno la lezione che ti meriti, una lezione che te la ricorderai per tutta la vita e ti faranno passare la voglia di fare la troya una volta per tutte. Mioddio! Panico! Stai male!

Ti accorgi che la tua amica &egrave già all’opera. Si &egrave portata a bordo strada e sta osservano le auto che procedono lentamente incolonnate. Ad un certo punto la vedi balzare davanti ad un’utilitaria tipo la vostra, rischiando quasi di farsi investire. L’auto si ferma bruscamente e lei si affretta ad avvicinarsi al finestrino del conducente. La vedi parlottare un po’ ma dalla tua posizione seminascosta non riesci a distinguere nulla. Dopo qualche istante l’auto mette la freccia destra e accosta dietro alla vostra. La tua amica si riavvicina al finestrino lato guida e continua a parlottare.

Rimani nascosta. Immagini che starà spiegando che avete combinato un bel casino e che vi serve aiuto. Ma chissà chi si &egrave fermato. Ferma lì, accucciata nuda dietro l’auto, il tempo sembra non passare mai. Alla paura provata prima si sovrappone un’insistente curiosità e speri che la tua amica non abbia fatto la cazzata nella cazzata, ma abbia cercato di fermare qualcuno che vi possa davvero aiutare, magari una persona sola…

Ma proprio in quel momento, senti aprirsi le porte dell’altra auto. Oh no… Più porte uguale più persone.. La tua amica ti chiama, ti dice di venire fuori, di non temere, che “&egrave tutto a posto”…

Tutto a posto un cazzo, pensi tu. Ma timidamente fai capolino, lentamente, cercando di coprirti il seno con il braccio destro e la fica con la mano sinistra. Sbuchi un po’ alla volta dell’angolo dove ti eri rintanata e piano piano ti fai avanti.

Alzi lo sguardo e cosa vedi? Altro che disgustosi energumeni… Due ragazzini giovanissimi, impacciatissimi, sfigatissimi, imbarazzatissimi, più imbarazzati di te! Praticamente due secchioni, di quelli che a vent’anni non sanno ancora come sia fatta una donna! In una parola “innocui”, totalmente innocui, pure troppo!

Dopo qualche istante per realizzare la situazione il tuo sguardo si illumina nuovamente. Altro che panico, qui c’&egrave da divertirsi di brutto! Se questi due imbranati non sanno com’&egrave fatta una donna, beh, &egrave proprio venuto il momento di insegnarglielo. Con una bella terapia d’urto!…

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La paura, il timore, il disagio… sono svaniti all’istante. Così come quello strano senso del pudore che ti aveva assalito e che poco ti si addice. Adesso la situazione si &egrave ribaltata ed &egrave tornata a farsi inaspettatamente eccitante. Molto eccitante!

Ti fai avanti a piccoli passi e in punta di piedi, scalzi, allargando le braccia come un equilibrista ma non per evitare di cadere, bensì per scoprirti completamente. Ti accorgi subito del sussulto dei due ragazzi nel vederti venire avanti così, tutta nuda, sfacciata, spudorata, splendida.

Arrivi davanti a loro e sorridendo ti presenti, facendo un po’ la sciocca e senza accennare nemmeno minimamente a coprirti con le mani come avevi fatto prima. Rimani così, con tutto in mostra, i capezzoli più duri che mai, la fi’a bagnata e aperta, con le labbra in vista. Vuoi vedere la reazione di sti due sfigati brufolosi. Vuoi farli impazzire dall’eccitazione ma tu sei più eccitata di loro due messi assieme. Un gioco perfetto!

Uno dei due tenta di spiaccicare qualche parola con la tua amica, ma continua a guardarti le tette. Solo le tette. Sempre e solo le tue tette. Praticamente sta parlando con i tuoi capezzoli, talmente duri e turgidi che potrebbero fare da appendiabiti.

L’altro non parla proprio. E’ incantato, imbambolato, in tilt completo e continua a fissare la tua fica e le labbra bagnate che fuoriescono sfacciatamente in bella mostra.

La cosa ti diverte, ti diverte eccome! Così, con la finta scusa di coprirti un minimo, porti la mano destra in mezzo alle gambe ma invece di tenerla ferma la fai ondeggiare lentamente dall’alto al basso davanti alla fica come per pulirti dalla sabbia e poi più sotto, finendo in pratica per massaggiarti le labbra.

Mentre la tua amica continua a parlare a ad inventare scuse sul come siete riuscite ad incastrarvi in quell’impiccio, ti accorgi che i due ragazzi non riescono più a contenere e a nascondere l’erezione. Sono entrambi in boxer e si vede alla grande che ce l’hanno duro, durissimo! E’ talmente evidente che per l’imbarazzo e la timidezza sono diventati rossi, paonazzi. Soprattutto quello imbambolato che sta fissando la fica come se non ne avesse mai vista una (e forse &egrave proprio così)…

Decidi quindi di prenderti gioco di lui e il solo pensiero di questa cosa ti fa impazzire, ti fa girare la testa dall’eccitazione. Un po’ alla volta divarichi un tantino le gambe, piegando leggermente il ginocchio desto ed inarcando il piede. Il movimento di massaggio della fi’a diventa pian piano quasi una masturbazione. Fai sgusciare lentamente le labbra bagnate tra le dita, inizialmente con nonchalance, poi in maniera sempre più decisa, sempre più convinta, fino a quando non ce la fai più ed inizi ad infilarti le dita dentro. Una volta, due volte, ancora, poi ancora. Il tuo respiro si &egrave fatto pesantissimo, un nodo alla gola ti attanaglia e stai tremando per l’eccitazione. Praticamente ti stai masturbando a tutti gli effetti, davanti a loro. Di nuovo un dito dentro, poi un altro, poi due, poi ancora. Ma che cazzo fai?!?! Ti stai masturbando sfacciatamente in pubblico, all’aperto, a bordo strada, tutta nuda, tutta porca, senza il minimo pudore! Hai perso il controllo!

A quel punto il tipo che ti fissava la fica apre finalmente bocca ma solo per un gemito e un “oh nooo…”.

Ebbene si! E’ venuto! Nei boxer. E senza nemmeno toccarsi!…

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Tu e la tua amica vi guardate e dopo un istante di apnea iniziate a ridacchiare come due sceme. Sapete benissimo che &egrave tutta colpa vostra, ma non riuscite a trattenervi dal ridere, non ce la fate. La situazione &egrave troppo comica e vi &egrave presa una ridarella impossibile da fermare.

Nei hai fatte tante. E ne hai viste ancor di più. Ma portare una ragazzo all’orgasmo senza nemmeno toccarlo e senza che nemmeno lui si tocchi… beh… questo supera davvero ogni limite! E’ come se lo avessi fatto venire nelle braghe con la sola forza del pensiero! Alla faccia dell’eiaculazione precoce!…

Presa nel tunnel della ridarella, quasi non fai più caso al fatto che sei rimasta tutta nuda, all’aperto, con altre persone, tranquilla come niente fosse. Ogni tuo timore &egrave sparito, svanito, passato. Adesso te la godi e basta. Te la godi di brutto. Il secchione &egrave venuto nelle braghe e tu, tra una risata e l’altra, continui con nonchalance a toccarti la figa, a massaggiarti le labbra umide, ad infilarti le dita dentro, come se fosse la cosa più normale del mondo. E non contenta, con la mano sinistra inizi pure a palparti il seno. Porca che più porca non si può. Tanto ormai… “chettefrega”?

Sei in uno stato di eccitazione e di godimento talmente forte che quasi non ti sei accorta che, un passettino alla volta, adesso ti trovi tra le due auto, non più nascosta. In pratica sei nuda e in bella mostra rispetto alla strada. E la cosa non tarda a produrre i suoi effetti…

Si iniziano a sentire colpi di clacson sempre più frequenti ed insistenti provenire dalle auto che passano. Avete appena il tempo che capire che sei tu la causa di quello strombazzare, quando sentite una forte frenata e scorgete un’auto che – fermatasi un po’ più avanti – tenta di fare retromarcia per raggiungervi. Oh cazzo!… Si mette male!

La tua amica prende in mano la situazione e vi urla di entrare in macchina. Via! Via! Apre la porta lato passeggero, tira su il sedile e quasi ti lancia dentro, sul divano posteriore. Ma a quel punto… sorpresa nella sorpresa! Entrando in macchina, piegata in avanti, spinta a forza dalla tua mica, ti trovi faccia a faccia con un’altra ragazza. Una ragazza che non avevate visto, perché non era smontata con i due sfigati ma era rimasta dentro in macchina ed aveva assistito quasi di nascosto a tutta la scena.

Appena un istante di esitazione e subito ti senti spingere da dietro dallo sfigato con lo schizzo nelle braghe, anch’egli scaraventato a forza in macchina dalla tua amica che, in un baleno, risistema lo schienale, entra e si siede davanti. L’altro ragazzo, che nel frattempo era tornato alla guida, mette in moto e parte sgommando, praticamente in preda al panico.

Sfilate a fianco all’auto che stava facendo retromarcia e scorgete dai vetri un paio di brutti ceffi non più giovani che nel vederti nuda a bordo strada evidentemente pensavano che valesse la pena controllare da vicino la situazione. Fortunatamente adesso siete nel serpentone del traffico e l’altra macchina non &egrave ancora riuscita ad immettersi.

Tu però non sei ancora riuscita a sederti. Nella fretta di salire sei rimasta “al contrario”, cio&egrave a novanta, con la testa verso il lunotto posteriore, le mani sullo schienale del sedile e il culo verso i passeggeri davanti.

Incroci lo sguardo della “misteriosa” ragazza e dopo un altro attimo di esitazione ti giri e con qualche difficoltà cerchi di sederti. L’auto però &egrave molto piccola e dietro, di fatto, in tre non ci si sta. Riesci appena ad infilare il culo e la gamba sinistra tra i due passeggeri ma ti ritrovi con la gamba destra a cavalcioni delle ginocchia dello sfigato. Praticamente sei a gambe aperte e con la figa spalancata…

La tua amica si presenta alla ragazza, la quale però non risponde. Parlando con il ragazzo alla guida salta fuori che &egrave la sua fidanzata, nonché la sorella dello sfigato che &egrave seduto a fianco a te. Ti presenti anche tu, senza dare alcuna spiegazione del perché e del per come le sei praticamente piovuta in braccio tutta nuda. Già, non &egrave il caso… Anche perché &egrave ormai chiaro che la tipa non dice nulla perché &egrave incazzata come una vipera.

Effettivamente, come biasimarla?… Il suo ragazzo si &egrave fermato e ha preso in macchina una gnocca tutta nuda… che ha pure fatto schizzare nei boxer suo fratello…

Ma c’&egrave di più. A guardarla bene… questa qui… sembra proprio… proprio una bella suoretta! Eh si! Una di quelle che quando vedono un pisello corrono a confessarsi! Quelle per le quali il sesso &egrave un peccato mortale “senza se e senza ma”… D’altra parte, per andare in giro con quei due sfigati… non poteva essere altrimenti.

Che trio! Due secchioni imbranati e una suoretta… Non poteva andare meglio! C’&egrave da divertirsi ancora di più…

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E adesso? Dove cazzo ti stanno portando? Sei lì, in macchina con dei perfetti sconosciuti, tutta nuda… E non sai nemmeno dove stanno andando… Nessuno si pone la domanda, nemmeno la tua amica, seduta davanti. Questa situazione di incertezza &egrave estremamente eccitante. Sei alla mercé degli altri. Non sai che intenzioni hanno. Non sai dove ti porteranno. Non sai cosa ti succederà…

La suoretta &egrave inviperita e non apre bocca. Lo sfigato seduto in fianco a te armeggia con dei fazzolettini di carta nel tentativo di pulirsi dalla schizzo di prima. La tua amica (‘sta stronza) fa apposta a non dire nulla. E il secchione alla guida, invece di guardare la strada, attraverso lo specchietto retrovisore centrale sta fissando imbambolato la tua figa.

E come dargli torto? Glie la stai praticamente sbattendo in faccia… Hai la gamba destra aperta, a cavallo delle ginocchia dello sfigato a fianco a te e la figa &egrave lì, aperta, in bella mostra. Lui continua a fissarti, alternando un secondo di occhiata alla strada con lunghi istanti di adorazione delle tua labbra umide. Sta perdendo le cornee in mezzo alle tue gambe. A volte i vostri sguardi si incrociano, ma lui il suo subito lo distoglie e arrossisce.

Ti vien voglia di stupirlo, di esagerare, di dare spettacolo, di provocarlo ancora di più… Aspetti l’istante giusto e non appena gli sguardi si incrociano nuovamente, con fare sinuoso e sensuale inizi a leccarti le dita. Lui tenta di distogliere gli occhi ma stavolta non ce la fa. Sta tremando per l’imbarazzo. Le tue dita sulla tua bocca sono come una calamita. A quel punto la tua mano inizia a scendere, lentamente, giù, sempre più giù… Lui col suo sguardo la segue attentamente, non la perde di vista un istante. Non può credere che stai per fare quello che stai per fare… Non può crederci… Non vuole crederci… Ma deve. Perché lo stai facendo! La tua mano ha raggiunto la figa e hai iniziato piano piano a masturbarti…

La tua vera intenzione però &egrave solo quella di fare un accenno, giusto per prenderti gioco di lui. Con sua morosa lì, in fianco a te, di sicuro va a finire male. Finisce che quella si incazza ancora di più. Finisce che vi mollano per strada…

Ma dai… Vuoi che abbiano veramente il coraggio di farti scendere e di lasciarti tutta nuda in mezzo alla strada? hhh… hhh… hhh… Oh, cazzo… hhh… hhh… Inizi ad ansimare… hhh… hhh… Il solo pensiero di questa cosa… hhh… ti fa impazzire… hhh… Ohmmioddio… hhh… Abbandonata… hhh… Tutta nuda… hhh… In mezzo alla strada… hhh… hhh… Finisce che ti arrestano… hhh… hhh… Ti arrestano i carabinieri… hhh… Ti portano in caserma… hhh… hhh… hhh… Tutta nuda… hhh… hhh…

Immersa in questa eccitazione e in questo respirare profondo, la tua mano parte da sola, sempre più decisa, sempre più veloce. E per la gioia del tipo alla guida inizi a menartela sul serio, avidamente, senza ritegno. E sia! Ormai non te ne frega più un cazzo… Vuoi solo godertela fine in fondo… L’idea di essere abbandonata in mezzo alla stada, nuda, inerme, in balia degli eventi, in balia di chiunque… L’idea di essere arrestata e portata in caserma, nuda… hhh… hhh… Tutta nuda… hhh… hhh… Ti fa… hhh… hhh… Ti fa impazzire completamente… hhh… hhh…

Ti contorci in modo indecente per godere sempre di più. Il tipo in fianco a te ha smesso di pulirsi e si sta masturbando pure lui. Gemi e respiri affannosamente in maniera sempre più sfacciata… sempre più forte… i gemiti diventano urla di piacere… i movimenti diventano spasmi di godimento… Immagini di essere in mezzo alla strada, tutta nuda… hhh… hhh… hhh… La tua amica &egrave rimasta in auto… hhh… hhh… l’auto si allontana… hhh… si allontana sempre di più… h!… h!… h!… Sei sola… h!… Nuda… h!… h!… In mezzo alla strada… h!… h!… Si fermano un sacco di macchine… h!… h!… h!… Smonta un sacco di gente… h!… Un sacco di gente… h!… h!… h!… Ti fotografano… h!… Ti filmano… h!… h!… h!… Chiamano i carabinieri… h!… h!… h!… Ti arrestano… h!… h!… h!… Ti portano via… h!… h!… h!… Nuda… h!… Tutta nuda… hm!… hm!… hm!… hmmm!… Sssiii cazzo siii! Si! Si! Si! Siii!!!

Un orgasmo devastate ti pervade, ti sconquassa, ti fulmina. Lungo, intenso, ricco, interminabile. Te lo godi fino in fondo contorcendoti senza ritegno. Lacrime di piacere ti scendono dagli occhi e i gemiti sembrano ora quasi un pianto, un pianto liberatorio, un pianto di gioia.

Ansimando ti accasci sul sedile, stremata, sfinita, provata. Guardi il tipo in fianco a te. E’ venuto anche lui. Di nuovo. Incroci lo sguardo della tua mica che sorridendo sembra dirti che sei proprio una porca insaziabile. Tu sorridi altrettanto, in segno si accondiscendenza. Praticamente &egrave un complimento…

Ma sul più bello, quel perfetto momento di estasi e di relax viene squarciato dalle urla della suoretta che, in preda ad una crisi isterica in piena regola, ha iniziato a gridare, a battere i pugni sul sedile davanti, ad inveire contro il suo ragazzo che &egrave alla guida. Una pazza! Una furia scatenata! Quasi non si riesce a capire nulla di quello che dice… ma sembra proprio che stia dicendo al suo ragazzo di fermare l’auto! Eh si, cazzo, questa vuole lasciarti a piedi sul serio…

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“Fammi scendere! Fammi scendere! Ti ho detto di farmi scendere cazzooo!!!”

Ma sta suoretta &egrave proprio suonata… Invece di volersi sbarazzare di te vuol scendere lei… Boh… E’ in preda ad una crisi isterica bella e buona. Continua ad urlare e a pestare il sedile. Il ragazzo alla guida &egrave nel marasma più totale e non capisce più niente. Per fortuna interviene la tua amica dicendogli che forse &egrave meglio tornare indietro, alla vostra macchina e lasciarvi lì.

Già. Forse &egrave l’unica soluzione.

Il serpentone di auto procede lentamente, quindi non &egrave difficile sfilarsi e fare inversione. Fortunatamente, una volta capite le intenzioni del suo ragazzo, la suoretta isterica si calma un po’. O almeno la smette di urlare…

Essere lasciata per davvero tutta nuda in mezzo alla strada sarebbe stato veramente troppo, però l’idea che stai tornando al punto da capo non ti dispiace. Significherà rivivere quella sensazione mista di timore ed eccitazione che prima ti ha fatto sballare di brutto. E consapevole della genialità della tua amica, sei curiosa di vedere cosa si inventerà stavolta, quale auto deciderà di fermare, a chi vorrà chiedere aiuto. D’altra parte, da quella situazione non c’&egrave altra via d’uscita.

Il ritorno alla vostra auto &egrave molto rapido. In direzione del mare infatti c’&egrave traffico zero e in un attimo siete di nuovo lì, dove vi avevano fatto salire.

L’auto si ferma, la tua amica smonta, alza il sedile reclinabile e ti aiuta a scendere. La suoretta continua a fissare il vuoto fuori dal finestrino mentre i due ragazzi sono basiti, imbambolati… in pratica rincoglioniti.

Tu esci, il tuo piede scalzo tocca l’asfalto e una fresca brezza avvolge il tuo corpo nudo e un po’ sudato, regalandoti l’ennesimo brivido di piacere. Sei di nuovo all’aperto, tutta nuda, scalza, in balia degli eventi… Stai di nuovo vivendo il tuo sogno proibito.

Ti ripari nuovamente dietro l’auto della tua amica, mentre lei accenna sorridendo ad un saluto e ad un ringraziamento nei confronti dei tre sfigati; un saluto che inevitabilmente suona come una presa per il culo bella e buona…

Partono. E vi lasciano da sole, come prima, chiuse fuori dalla vostra auto e senza telefono.

La tua amica si avvicina a te, dalla parte dell’auto rivolta verso i campi. Tu, spavalda, non sei più rannicchiata e nascosta ma sei in piedi, adagiata con la pancia sul fianco dell’auto (tiepido per il sole), le tette appena coperte della parte superiore della portiera e le braccia conserte appoggiate sopra il tettuccio. Dalla strada, in teoria, si dovrebbero vedere soltanto la testa e le spalle nude.

Le sorridi, facendole capire con lo sguardo che ormai sei pronta a tutto. Aspetti fatalmente che si decida a fermare qualcuno, praticamente senza alcun timore. Lei ti chiede se vuoi andare a casa e tu, al solo pensiero che sta per ripetersi la situazione di prima, inizi nuovamente ad eccitarti. Ma a quel punto lei esita, non si muove, ti guarda. Capisci che deve dirti qualcosa ma che non sa come fare…

Dopo qualche istante di incertezza, non trovando le parole, infila una mano dell’unica tasca del suo vestito e tira fuori… le chiavi dell’auto.

Eh si!… Le ha sempre avute in tasca. Non vi eravate chiuse fuori per sbaglio ma lo aveva fatto lei di nascosto e di proposito.

Ah!…

Ti si blocca il respiro. Per un attimo il mondo si ferma. Ti ha fatto fare tutto quei cinema solo per gioco… Sei in cortocircuito. Non sai se ammazzarla o adorarla…

Ma dopo un momento di apnea e di indecisione ti rendi conto di quanto sei fortunata ad avere un’amica come lei. Ma dove la trovi una così, che si inventa queste cose e ti fa vivere situazioni come questa?

D’istinto la abbracci, la stingi forte a te come se fosse la cosa più preziosa del mondo ed inizi a piangere di gioia. La baci nervosamente, rapidamente, come in preda ad un raptus. Poi la abbracci e la stringi di nuovo.

Lei, tra una risata e un pianto, ti invita alla calma, prende la tua testa tra le sua mani, ti asciuga le lacrime con le dita e dolcemente ti sussurra “andiamo a casa?”

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