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Racconti Erotici

Sensazioni naturiste. Dalla parte di lui

By 1 Novembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Vi porto a conoscenza parte delle mail che mi sono giunte dopo aver scritto il racconto precedente.
Senzazioni naturiste. https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=13380

…E’ stato uno dei migliori racconti che ho letto, senza bisogno di scene di sesso ha mantenuto una buona sensualità. Pratico il naturismo da 30 anni, e penso che tu abbia scritto qualche cosa di più di quello che la gente può capire. Bravo. Ciao a presto

> Grazie per i complimenti. Anche io lo pratico con la mia famiglia. Ho messo per iscritto alcune osservazioni che ho notato e alcuni dialoghi fatti con amici e parenti. Maxtaxi.

…Complimenti per il racconto. Io vado nella riserva dell’uccellina, in toscana, a sud tra Grosseto e
porto santo Stefano. Ciao

> Io e la mia famiglia frequentiamo il Costalunga a Sassello. Grazie per i complimenti. Maxtaxi.

…Pratico il naturismo insieme alle mie figlie, senza tabù, fin da quando erano piccole, ed ho visto persone di tutte le età e di tutti i ceti sociali, ma alla fine senza vestiti sono esattamente uguali. Di solito, dove vado io quelli che tendenzialmente stanno troppo a guardare, specialmente in presenza di giovani donne o bambini, vengono emarginati o addirittura cacciati. Il naturismo, come tu ben sai, è una filosofia di vita non un modo per rimorchiare, e se devo essere sincero mi danno un po’ fastidio le storie di avventure in tale ambito, anche se so, per esperienza, che accadono. Ciao a presto

> Le mie osservazioni sono dettate prettamente dalla morale. Ogni club e associazione naturista autorizzata, ha un rigoroso regolamento interno. Il racconto l’ho volutamente impostato come non erotico e al limite inteso come voyeuristico, ma non vorrei che avendo specificato alcune date, qualcuno possa farsi delle idee sbagliate. Volevo solo spiegare un poco affondo una materia che ancora la gente la vede, nella maggior parte delle persone, in modo sbagliato. Grazie ciao

…Secondo me l’hai fatto in modo corretto, sappiamo entrambi come sia difficile il rapporto tra “naturisti” e “tessili”, e di come le istituzioni abbiano sempre premiato il pensiero bigotto di questi
ultimi. Credo che lo stesso bigottismo sia insito anche in molti dei lettori di questo sito, ma in senso opposto, perché l’immagine del naturista non viene associata ad una persona che vive un suo status ma a una che vive situazioni irreali rispetto a quello stesso status. Penso che l’avventura sessuale che un naturista può vivere all’interno di tale pratica non sarà mai come viene descritta in certi racconti, a me è successo di viverne, ma dettata maggiormente dall’impatto psicologico tra due persone attratte da altre cose che non sono necessariamente l’attrazione fisica o sessuale. Per finire, non volendoti annoiare, giudicherei positivo se tu scrivessi anche il punto di vista maschile della cosa, forse riuscirebbe a far capire a qualcuno che quando sei alla pari di altre persone, dove per alla pari intendo “nature”, ad un uomo sano non gli si rizza ogni volta che passa una donna, ma solo quando è davanti ad una realtà psicofisica reale che chiude in lui un cerchio fatto di vari modi di essere attratto ed accettato. Ciao a presto

i miei racconti
https://raccontimilu.com/viewuser.php?uid=843

Sensazioni naturiste da parte di lui.

Nudità non è da confondere con il sesso! Dopo uno scambio di mail con amici per via del racconto scritto in precedenza,
https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=13380
ho voluto scrivere questo racconto per chiarire alcuni spunti.

Questa è una storia che si dipana nel corso degli anni. Non è una storia basata sul sesso ma solo sull’evoluzione che ha portato il protagonista ad accostarsi al naturismo.

Un naturista, a differenza di un nudista secondo me, non è qualcosa che si decide da un giorno all’altro, ma è qualcosa che si forma nel corso del tempo. Questo è per quanto riguarda la mia persona, la mia vita quindi, senza ulteriori indugi …

I primi anni – Dalla nascita a 11 anni.

Quando già abbastanza grande, e ancora da ‘crescere’ voglio dire, da un bambino di 40 cm a un ragazzo di un 1,50 metri e più, anche se ancora di forme da ragazzo non avevo ancora nulla, non vi erano stati ancora i segni dell’imminente cambiamento, comunque ero cresciuto. Ci sono state in passato numerose situazioni che hanno contribuito a piantare il ‘seme nudista’ nella mia mente. Non so perché, ma i miei genitori non hanno completamente mai insistito sul restare vestiti in casa o nei pressi, basta che non tornavamo a casa lerci e rovinati. Non ero l’unico figlio in casa. Altre due pesti condividevano lo spazio famigliare, ma ci arriverò in seguito. Non abbiamo mai messo un limite in famiglia durante questi anni, ma con il senno del poi posso affermare che non eravamo dei nudisti. Nello specifico posso riferirmi a quei tempi come un ‘nudità casual’ una sorta fra nudista e l’innocenza da bambino.

Che cosa significa? Beh, ci sono state tutte le regole su cosa era necessario indossare e vestirsi per un determinato scopo, ma allo stesso tempo, nessuno di noi ha mai camminato fuori casa completamente nudo. Non ci spogliavamo appena ritornavamo a casa, ma è stato normale vedere noi o i nostri genitori nudi in bagno o con un abbigliamento leggero al mattino durante la colazione. Anche nudi se avevano o avevamo appena fatto la doccia.

Mi è stato portato a credere che la nudità è stato un ‘bene’ in casa, ma pensavo che non era qualcosa che si potesse fare in presenza di altre persone. Nei primi anni non avevamo un piscina, anche se possedevamo un giardino e un orto. Durante l’estate, quando non si andava al mare, giocavamo liberi e spensierati e quando volevamo prendere il sole potevamo allungarci sulle sdraio di fianco alla mamma. Spesso lei era sul terrazzo di casa, in topless, al sicuro da sguardi indiscreti dei vicini e per questo che sono cresciuto pensando che se non avevo un costume e restavamo in mutande a prendere il sole potevamo farlo. Poi quando è arrivata la piscina gonfiabile e messa in terrazzo, il fatto di fare il bagno con o senza costume, con o senza le mutande, era un fatto eccezionale in cui veniva tollerata la nudità mia come per il resto della famiglia.

Ho cominciato a essere più spesso nudo appunto con l’arrivo della piscina. Era l’estate dei miei 9 anni e io e i miei fratelli vi passavamo i pomeriggi. Spesso quando i nostri genitori tornavano a casa, ci trovavano ancora a mollo e decisamente lessi. Non mi sono mai fatto problemi a restare nudo davanti a loro e con loro. Anche dopo cena o dopo la piscina, per comodità restavo e restavamo nudi a guardare la TV. Appunto ho iniziato a imparare come era piacevole restare senza vestiti nella bella stagione e durante il periodo freddo ho iniziato a pensare come era piacevole la sensazione di libertà che avevo vissuto.

La transizione, dagli 11 ai 13 anni.

Fin da piccolo abitavamo in quella casa e conoscevamo tutti nelle vicinanze. Una coppia di nostri vicini e amici di famiglia, col tempo avevamo scoperto che erano dei liberi nudisti o naturisti come si indicavano loro stessi. All’epoca non conoscevo ancora la differenza. Hanno sempre rispettato la nostra privacy e non hanno mai fatto in modo che dal di fuori trapelasse qualche commento malizioso. Mai in nessuna occasione in cui ho frequentato la loro casa o il giardino, non ho mai visto loro nudi o almeno i loro figli. A causa della notevole differenza di età, li avevamo frequentati poco. Erano troppo piccoli per giocare con me o con mio fratello minore e nelle rare occasioni in cui sono venuti a fare un bagno nella nostra piccola piscina, tutti avevamo il costume.

A partire dall’età di 11 anni, ho iniziato a fare il baby-sitter per J & J. Così li chiamavo anche se avrei dovuto chiamarli Gi.Gi per via delle loro iniziali dei nomi. Quella estate in cui loro erano con noi e i miei fratelli, spesso restavamo intere giornate completamenti nudi. Parlando poi con i genitori di loro, ho scoperto cosa fosse per la prima volta il naturismo e non era solo il guardare la TV senza abiti o fare il bagno senza costume perché si è troppo pigri per cambiarsi.

Si tratta di essere nudi, perché è così che ci si sente più confortevoli con la propria pelle, e anche se non me ne rendevo ancora conto sul momento, si tratta di accettare il proprio corpo per com’è.

Non avevo completamente capito e compreso quelle parole all’inizio; fino all’arrivo della primavera successiva. Il fatto di dover stare vestito in casa era diventata una fonte di fastidio. Dopo la doccia, spesso indugiavo a restare in giro per casa in accappatoio, fino a quando il freddo non si faceva insopportabile. L’inizio della bella stagione prima, dell’estate poi, ha portato nuovi cambiamenti.

Scopro cosa volevano dire i miei genitori quando parlavano di maturità. Erano i sogni bagnati e le pullazioni notturne oltre ad altri sintomi che mi dicevano che era arrivata per me l’adolescenza. Con mia madre abbiamo avuto un lungo discorso e mio padre mi ha detto che presto mi avrebbe regalato un rasoio.

In quella estate, i miei avrebbero dovuto assentarsi per fare un corso per via del lavoro e hanno chiesto ai nostri vicini di darci un occhiata. Indispettito, ricordo di aver detto che oramai ero un uomo e sapevo badare a me stesso.
Mia madre ha risposto: ‘Tu si, ma i tuoi fratelli sono ancora piccoli.’

Salutati i nostri genitori alle 8:00 del mattino, ci siamo poi diretti in cucina a fare colazione. Era già abbastanza caldo e non mi ero per niente vestito. Dopo il salto in piscina, abbiamo oziato per tutto il giorno insieme a J & J. A sera abbiamo mangiato insieme con i loro genitori nella nostra casa senza minimamente vestirci. Per tutto il tempo in cui siamo rimasti da soli, non ho più indossato un indumento, come per i miei fratelli, per oltre 50 ore!

La sera in cui mangiavamo con i genitori di J & J, abbiamo parlato sul significato del termine nudisti e del loro modo di vivere da naturista. Per il giorno e mezzo in cui loro sono rimasti sul terrazzo con noi, erano nudi a prendere il sole e senza imbarazzo abbiamo accolto i nostri genitori al loro arrivo in totale libertà. Apparentemente non hanno dato troppo peso al nostro modo di essere.

Dopo quelle 50 ore di pura immersione naturista, mi sono sentito più a mio agio nel restare successivamente nudo. I miei genitori non hanno dato l’impressione di essere arrabbiati nel vedermi girare per casa nudo in qualsiasi attività che facevo. A parte quando ero in giardino, alla prima occasione mi spogliavo e se non avevamo ospiti per casa ,restavo nudo per tutto il giorno. Dormivo nudo, facevamo il bagno nudi e la colazione eravamo quasi tutti nudi, compreso i miei genitori. Anche dopo la doccia li vedevo camminare per casa a volte, solo con un asciugamano annodato alla vita e talvota neanche con quello. Purtroppo per qualsiasi altra attività, ero costretto ad indossare qualcosa.

Il maggio successivo, e superato il mio 13′ compleanno, ci sono stati molti cambiamenti. Mia sorella è diventata donna e abbiamo fatto una doppia festa. Ho dato il mio primo vero bacio da fidanzato alla mia prima ragazza. Ho vinto le gare di atletica nel salto in alto e nella corsa dei 200 metri dei giochi della gioventù della mia scuola e mi apprestavo a superare l’esame per poi andare alle scuole superiori. Che nome grande. Le scuole superiori!

Per porre una data, il successivo venerdì di fine maggio, posso dire di essere diventato un vero nudista. Ero appena tornato a casa da scuola e immediatamente mi sono spogliato per una immersione nella nostra piccola piscina. Non vedevo l’ora che finissero di montare la piscina a casa di M & S, i genitori di J & J per fare un vero tuffo in piscina. Ho sentito delle urla e delle risate e alzatomi al di sopra del muretto del terrazzo, ho osservato che la piscina era stata completata e riempita. Senza pensare ho attraversato il cancello e mi sono recato da loro. L’unico abbigliamento a parte le ciabatte, era l’asciugamano che tenevo stretto in mano. Tranquillamente e senza vestiti ci siamo divertiti a fare il bagno, ad asciugarci e a parlare, mentre il sole ci scaldava.

Quando sono tornato in casa, i miei genitori erano già tornati dal lavoro ed erano seduti a tavola pronti per mangiare cena. Sapevo che loro erano a conoscenza che non ero in casa e che ero dai nostri vicini nudo e ho avuto un certo timore di essere sgridato e punito. Invece mio padre mi ha detto che non era arrabbiato ed era contento che noi tutti, i suoi figli, stessimo crescendo sani e forti. Consapevoli che il nostro corpo stava subendo delle trasformazioni e che eravamo rispettosi della privacy di ognuno di noi. Mi ha dato il permesso di restare nudo quando e dove ho voluto, fintanto che non offendessi qualcuno.

Sono un nudista. Dai 13 in poi.

Finite le scuole medie sono poi andato a ragioneria come un qualsiasi altro alunno della bassa Lombardia. Sapevo di essere un naturista e il termine nudista mi è stato affibbiato dai miei compagni. Per tutta la vita sono poi stato inseguito con questa etichetta e non lo più volutamente togliere. Sapevo di essere un brillante studente e un discreto atleta. Fisicamente curavo molto il mio corpo e forse anche per questo non ho mai sofferto di grossi problemi di acne. A scuola, in palestra, in ogni luogo dove avrei dovuto cambiarmi, non ho mai fatto problemi nel mettermi nudo.

All’epoca non vi erano molte case che avevano i condizionatori d’aria, ed è stato spesso molto caldo al punto che quando ci immergevamo in qualche canale durante le nostre esplorazioni, lo facevo nudo. Qualche volta alcuni dei miei amici mi hanno copiato, ma il più delle volte loro si vergognavano o c’era sempre qualcuno che non si immergeva per vergogna o soggezione. Stesso comportamento lo notavo anche in palestra o negli spogliatoi del campo sportivo.

Tutti i miei amici sapevano di questa mia tendenza e quando venivano a casa non erano troppo sconvolti nel trovarmi nudo. Pochissimi di loro hanno preso il sole sdraiati con me nudi e il più delle volte non ci facevano neanche più caso.

Questo mio modo di fare ha allontanato da me mia sorella. Diceva che non pensavo alle conseguenze del mio comportamento e che allontanavo le sue amiche, dicevano o era lei ad insinuarlo, che avevano paura a venirla a trovare a casa. Non ci facevo molto caso, anche perché era un controsenso. Si vergognava a mostrarsi anche se girava per casa in lingerie, quando poi si sdraiava a prendere il sole nuda o più spesso con le sole mutandine sul balcone di casa. Io andavo dai nostri vicini o in terrazza dove nessuno poteva vedermi, mentre lei era visibile dai piani superiori della case di fronte.
Devo dire che dopo tutto, fino a 15 anni erano i migliori anni della mia vita.

In seguito vi furono dei cambiamenti che mi hanno allontanato dalla pratica naturista. Le superiori, la prima vera ragazza e poi la scuola militare. L’accademia mi ha allontanato molto dalla mia famiglia, ma non passava occasione che cercavo di restare completamente nudo il più a lungo possibile.

Anni dopo il lavoro non mi concedeva molto spazio di respiro. Tornato a casa frequentavo talvolta i nostri vicini con la loro piscina, ma più spesso mi sdraiavo sul terrazzo di casa. Un giorno in TV sentì che avevano sorpreso dei nudisti in riva ad un fiume e li avevano multati per atti contro la pubblica morale. Ero rimasto talmente sconvolto per il termine usato, dato che mi ricordava la censura di anni remoti, che ho voluto controllare su internet. Quella sera e fino a notte fonda, sono rimasto a leggere e cercare. Invece di giocare come al mio solito, ho voluto fare qualcosa per me.

Trovato il sito, ho notato che c’era un campeggio naturista non molto lontano da casa mia. Segnato il numero ho deciso che vi sarei andato alla prima occasione. Fra il dire e il fare trascorsero 3 anni, ma alla fine ci sono andato.
All’ingresso ho suonato e un signore affabile dall’accento straniero si è presentato. Dopo un primo colloquio cui ho capito che era per sondare le mie intenzioni, mi ha fatto entrare e mi ha tesserato. Da all’ora non ho perso occasione di andarci.

Di tutte le possibile idee che mi ero fatto, nulla è più reale della realtà. La filosofia si basa sul rispetto per te, la natura e per il tuo prossimo. Le giornate le passavo a temprarmi, rilassarmi e a prendere il sole alternando con bagni in piscina. Nulla che già non facevo, ma era l’ambiente cordiale e giocoso che mi portavano a ripensare sempre felicemente al tempo passato.

Successivamente mi sono accasato con una ragazza non nascondendole il fatto che ero un naturista. Dopo innumerevoli discussioni, è voluta venire con me a vedere l’ambiente. Il tema unico era: ‘Se vuoi non sei obbligata a spogliarti. Beviamo un caffè e se non ti senti di andare in piscina andiamo via.’

Arrivati, fatta la tessera e bevuto il caffè, abbiamo provato ad andare in piscina. Arrivati davanti alle scale si è bloccata. ‘Non mi sento.’

‘Va bene. Non c’è nessun problema. Torniamo a casa. Non muore mica nessuno, vuoi un gelato?’
Finito siamo poi andati via.

Passato molto tempo in cui non aveva proferito parola, interrompe il silenzio. ‘Sei arrabbiato?’

‘Assolutamente no! Neanche deluso.’

Dopo alcuni chilometri mi dice che voleva tornare in dietro. Fermo la macchina. La guardo.
‘Sei sicura? Non muore nessuno se non ti spogli e non ci andiamo.’

‘Si, ma devi starmi vicino.’

Arriviamo e il gestore ci rivede. ‘Avete dimenticato qualcosa?’

‘No.- Sorrido.- Facciamo una prova.’

Spogliateci ci sdraiamo poi al bordo della piscina. Passati alcuni lunghi minuti le dico.
‘Vuoi fare un bagno in piscina?’

‘Si, ma stammi vicino.’

Arrivati a sera ci fermiamo a mangiare in pizzeria nel paese vicino e notiamo altri del campeggio naturista già seduti ai tavoli vicini. Ci uniamo a loro e parliamo affabilmente scambiandoci impressioni ed esperienze di vita nell’ambiente naturista.

In macchina, mentre andiamo verso casa, dopo un lungo silenzio lei mi dice: ‘Sai che mi sono sentita veramente bene?’

‘Lo so. Io ci vado per quello.’

‘Già! E poi neppure un Vu-cumprà a rompere e a disturbarci solo perché mi vuole vedere il seno o il culo. Sai che a volte in passato mi sono messa in topless e non l’ho più rifatto per come mi guardavano insistentemente?’

Ora dopo anni. Con le nostre bambine torniamo in quel posto e ci passiamo le vacanze o i week-end. I migliori nostri amici, sono famiglie che abbiamo conosciuto in vari posti dove si pratica il naturismo.

Dopo la separazione e il ritorno a casa di mia sorella, abbiamo allacciato una fraterna amicizia e lei con suo figlio, frequenta gli stessi posti e gli stessi luoghi dove andiamo noi. Quando arriviamo sembriamo una tribù!

Sesso nei luoghi naturisti? Ci sono, ma nell’intimità della coppia e lontano da occhi indiscreti. I nuovi frequentatori, quando fissano troppo qualcuno, spesso poi sono emarginati e allontanati.
Il naturismo non è solo un modo di essere. è il rispetto per te e gli altri in armonia con la natura e con se stesso.

La differenza con i tessili? Chi sono? Quelli che non possono fare a meno dei vestiti. Come dicevo, loro non possono guardare che subito si vergognano. Un naturista, si può mettere il costume per andare al mare mimetizzandosi con gli altri. Rispetto e non caccia alle streghe!

Nudismo o naturismo non sono la stessa cosa e dopo tutto, rimane un passo molto importante nella mia vita, indipendentemente da come mi sono avvicinato ad essere nudo. Questo perché il nudismo in realtà, ha molto poco a che fare con l’essere naturista. è più libertà, ed essere confortevole con se stessi. Ma la parte più importante del nudismo o naturismo è l’accettare te stesso e ad accettare gli altri, due organismi e una personalità.

Maxtaxi

Naturismo: Naturista desidera vivere nell’armonia con la natura nel loro ambiente. Ciò include essere sempre nudi. Tutti i naturisti sono inoltre nudisti.
Nudismo: Nudismo è una parte del naturismo. Nudisti è la gente che ama camminare nudi, anche per gioco.

Credo sia ben scritto, a parte alcuni errori, o ripetizioni. In alcune parti riesco anche a riconoscermi anche se il mio ruolo è sempre stato più trainante che trainato da altre realtà. Mi puoi citare dove e
quando vuoi, sempre usando il mio pseudonimo, non per una questione di vergogna, anzi direi tutto il contrario, ma solamente di privacy. Ti ringrazio di avermi definito un amico tra le righe, fa piacere riscoprire a distanza di anni come certe scelte di vita leghino maggiormente le persone che credono sinceramente nella loro filosofia. Mi permetto, se vuoi inserirlo di segnalarti il link dell’ANITA – http://www.italianaturista.it/ – dove ci sono i varie legislazioni in materia e l’ubicazione di vari luoghi, inoltre questo è il pensiero di quello che è sempre stato considerato uno dei “guru” del naturismo mondiale:

Ciao, alla prossima
filodiluce
https://raccontimilu.com/viewuser.php?uid=4279

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

taximassimo@yahoo.it ‘ mail e msg nelle poche volte che sono collegato.

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

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