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Racconti Erotici Etero

Vita d’ufficio capitolo 2

By 30 Marzo 2022No Comments

Il giorno dopo riecco Chiara puntuale, ancora imbronciata e sulle sue dato ciò che le ho fatto il giorno prima.
Saluta e va nel suo ufficio.
Come sempre noto il suo abbigliamento: una maglietta bianca un po’ scollata e un paio di pantaloni.
Oggi le ho fatto montare la webcam così potrà vedere i clienti e, perché no, farsi ammirare da me’
Le chiedo di fare una prova tecnica, i comandi per la messa a fuoco li ho anch’io’
La videocamera inquadra il suo bel viso, ammiro i suoi begli occhi contornati dagli occhiali, poi la faccio scendere verso la scollatura per gustarmi la visuale del suo florido seno, supportato dall’intimo bianco.
Le comunico che può spegnere la webcam e di venire nel mio ufficio prima della pausa pranzo.
Quello che ho visto dalla webcam non mi lascia tranquillo, sono eccitato al pensiero d’avere Chiara a mia disposizione.
Finalmente arriva mezzogiorno.
La faccio venire nel mio ufficio, chiudo la porta ma sento Elena che saluta e se ne va, ricambio il saluto.
Comunico a Chiara quello che ho visto dalla webcam.
Le dico che vorrei rivederlo dal vivo, la faccio avvicinare.
La squadro e inizio a toccarla da sopra la maglia prima di fargliela togliere e toglierle il reggiseno.
La palpo e le bacio un po’ i seni leccandole i capezzoli prima di farla sdraiare.
Mi tolgo con calma i pantaloni e le mutande.
Appoggio il mio cazzo turgido di voglia in mezzo al seno della ragazza e inizio a farmi una spagnola.
Dopo un po’, quando sono vicino a venire le metto il cazzo in bocca per farmelo succhiare.
Le vengo in bocca e la faccio rivestire per andare a pranzo, il meglio per lei sarà dopo l’orario di lavoro, per ora può bastare così’ Il pomeriggio trascorre lento tra il lavoro e la distrazione data dalla webcam che ho fatto lasciare accesa a Chiara.
Non faccio altre richieste a Chiara se non se fosse disponibile a un po’ di straordinario.
Lei ovviamente dice di sì.
Finalmente arriva l’orario di chiusura e Elena se ne va.
Appena sento la porta chiudersi vado in ufficio da Chiara che stava finendo una lettera.
Conclude e si alza, me la trovo davanti in tutta la sua bellezza, la voglio subito.
La faccio girare quasi di forza e le mie mani vanno sotto la sua maglia e si impossessano delle sue tette.
Le faccio sentire il mio cazzo già duro e la faccio girare per averla davanti le sfilo in fretta la maglia e le alzo il reggiseno.
Inizio a giocare con le sue tette, a baciarle e succhiarle avidamente.
Le sfilo i pantaloni e le mutande, mi spoglio e la infilo da dietro.
Lei inizia a godere sotto le mie spinte che le smuovono le tette.
La cosa mi eccita sempre di più e spingo sempre più forte.
Chiara inizia ad urlare sempre di più fino a che non vengo e lo tiro fuori.
Lei riprende fiato e chiede se può andare, le dico di no e la faccio sdraiare di schiena sul pavimento mentre il mio uccello riprende vigore.
Mi chino su di lei e la infilo.
La scopo toccandole e succhiandole le tette e baciandole tutto il resto del suo splendido corpo.
Continuo a scoparla con foga facendola urlare e continuando a spingere sempre più forte.
Alla fine vengo, mi sfilo dal suo corpo e le dico che può andare e la saluto dandole appuntamento per il giorno dopo’ Vedendomi spesso in ufficio al momento dell’uscita Elena inizia a dubitare che tra me e Chiara accada qualcosa.
Come sempre all’orario prestabilito passa a salutarmi e fa per andarsene.
Sento la porta d’ingresso dell’ufficio chiudersi.
Allora vado da Chiara.
Oggi &egrave vestita con un semplice magione scollato a V che mostra un minimo dell’incavo del suo seno e un paio di jeans.
Entro nel suo ufficio e lei come sempre si mostra servile nei miei confronti, chiede cosa mi potesse essere utile.
Le rispondo semplicemente “Voglio te”.
Chiede di finire ciò che sta facendo, io acconsento intanto inizio ad accarezzarle le spalle, i miei tocchi si fanno delicati ma scendo sempre più spesso verso il suo seno.
Lei dopo un po’ mi annuncia d’aver finito e spegne il PC.
Si volta verso di me e le tolgo subito il maglione.
Io inizio a palparla e baciarla, non sto più nella pelle con davanti il suo giovane corpo seminudo.
Mi spoglio anch’io e la faccio sedere sulla scrivania, le tolgo pantaloni e mutande.
Inizio a scoparla senza neanche farla bagnare.
Lei urla mentre io la scopo prima piano poi sempre più forte affondando la faccia nel suo seno dopo averlo liberato dal reggipetto.
Continuo a scoparla per un po’ poi esco da lei, la faccio girare e la riprendo mentre lei &egrave appoggiata alla scrivania con le braccia tenendola per i fianchi.
La stantuffo sempre più forte accompagnato dalle sue urla.
Alla fine vengo anch’io urlando ma mentre vengo sento la porta dell’ufficio chiudersi.
Mi rivesto in fretta e dico a Chiara di fare lo stesso e di tornare a casa.
Torno nel mio ufficio e trovo un post-it sullo schermo che recita semplicemente “ho visto tutto” firmato Elena.
Cosa farò e cosa mi aspetta non lo so… vedrò domani…

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