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Mai dire mai 2

By 30 Aprile 2023One Comment

A differenza di quanto accadeva prima Mara cominciava a non essere più insensibile agli sguardi di quanti le mostravano attenzione sia a scuola sia in luoghi all’aperto; i continui e persistenti accenni del marito a quanto fosse desiderabile, a quanti piacesse il suo corpo sensuale e procace, la spingevano a notare come effettivamente più di uno l’accarezzava con gli occhi, se non esplicitava più o meno chiaramente che avrebbe fatto di tutto per avere la possibilità di trovare il modo per esserle in qualche modo vicino per mostrarle concretamente quanti desideri la sua sola presenza suscitava. Cominciò a raddrizzare le sue antenne, a notare i segnali che le venivano indirizzati trovando anche stimolante questo gioco che risvegliava la sua femminilità e acuiva la sua curiosità-Tutto ciò che le sussurrava all’orecchio suo marito quando erano a letto dunque corrispondeva alla concreta realtà, non erano solo fantasie. Scopriva aspetti di sè fino ad allora rimasti nell’ombra, che adesso premevano per venir fuori e manifestarsi alla luce del sole. Per capire fino in fondo queti nuovi aspetti della sua personalità pose maggiore attenzione al suo look, si truccò con maggiore attenzione, intensificò le visite all’estetista, acquistò dei capi che in passato aveva giudicato audaci e sconvenienti. e le piaceva molto questo gioco di stuzzicare, di mostrarsi al meglio della sua femminilità, piacevolmente intrigata da tante attenzioni che riceveva. Aumentò notevolmente il numero dei suoi ammiratori compreso il marito che gradì molto al punto che le regalò numerosi completini e lingerie sexy con cui voleva che si preparasse quando facevano sesso . Le schermaglie con il collega maturo diventarono no più fitte e ora si divertiva a dargli spago e a fargli intendere che gradiva le sue allusioni e anche qualche apprezzamento sopra le righe. Si ritrovava addirittura a provocarlo, con sorrisi e postura del corpo che lasciavano intendere la possibilità di qualche piccolo cedimento alle sue lusinghe di playboy.
Anche Bruno, il giovane collega se la mangiava con gli occhi e con lui trovò eccitante sederglisi di fronte accavallando le gambe e lasciando che la gonna mostrasse qualche centimetro delle sue cosceLo vedeva arrossire e ciò le davauna forte sensazione dovuta al potere che esercitava su di lui. Le sembrava tutto un gioco che la rendeva leggera, briosa, piena di vitalità. A casa poi ripensava a quei momenti di civitteria e di diceva che era solo un gioco, che mai e poi mai avrebbetradito suo marito. Da signora per bene qual era mai si sarebbe lasciata andare a quelle trasgressioni che il marito le proponeva di immaginare quando la prendeva a letto. Era pur vero che ora si eccitava anche lei a pensare che qualcuno l’accarezzasse, la baciasse, le facesse sentire il suo membro rigido fra le sue gambe.Si abbandonava allora ad orgasmi che a ripetizione la facevano fremere forte tra le braccia del marito. Fu in quei giorni di esaltazione ormonale che dovette subire lell’autobus cche la portava a scuola le moleste attenzioni di un signore brizzolato che approfittando della calca creata da studenti e operai si strinse sempre di più a lei che non aveva modo di opporsi a quelle manovre.Approfitttando delle fermate improvvise del bus costui aderiva completamente al suo corpo al punto che lei avvertì chiaramente il membro in erezione che si appoggiava al suo sedere. Non avendo il coraggio di fare una scenata si immobilizzò facendo finta di nulla e ì a lasciò che quell’uomo le facesse quanto era forte la sua eccitazione.Il culo di Mara fu esplorato in tutti i suoi punti dalle chiappe al solco delle natiche.Visse quell’azione con rabbia contenuta anche se quando finalmente potè sottrarsi , suo malgrado, sentì una sorta di vuoto e salendo le scale del liceo un’insolità umidità nella vulva.Se nevergognò e rimase a lungo turbata.Cosa le succedeva?Non poteva ammettere a se stessa che quel premere sfacciato sul suo culo l’avedde addirittura eccitata, lei a quell’uomo avrebbe mollato volentieri un ceffone se non avesse avuto paura dello scandalo. il marito, quando lei gli raccontò quanto accaduto addirittura le disse che questo dimostrava solo quanto lei fosse attraente. Restò eccitato da questa confessione e volle subito scoparla mentre le chiedeva se avesse sentito bene quel cazzo e se le fosse piaciuto. Una scarica violenta attraversò il corpo di Mara facendola esplodere in un orgasmo irrefrenabile.
L’anno scolastico volgeva al termine e a scuola organizzarono una cena in un elegante locale provvisto di sala da ballo fuori città. Mara, considerato che non avrebbe visto i suoi colleghi per due mesi, decise di giocare con la sua seduzione e si preparò con cura ed eleganza.La mise che indossò le fasciava in maniera divina il corpo.Attirò lo sguardo invidioso delle colleghe e quello stupefatto dei colleghi. Immediatamente Andrea, il collega maturo, le si mise vicino e non la mollò un attimo sedendo al suo fianco anche a tavola.Fu un pranzo costellato di chiacchiere leggere e risatee Marabevve più di un calice senza avvedersi che le stava dando alla testa.Quando fu il momento del ballo tutti faceva a gara ad invitarla tranne Bruno che si limitava a guardarla perlustrando le sue procaci forme dalla testa ai piedi. Andrea da buon marpione lasciò che i colleghi si alternassero a ballare con Mara e stringerla forte tra lebraccia. Più di uno si strinse forte a lei facendole avvertire sulle cosce e sulla pancia la forte sensualità che emanava da lei che a causa del vino ingurgitato lasciava fare senza opprre resistenza anzi valutando di ognuno il diverso grado di eccitazione. Quando fu il turno di Andrea sentì subbito l’eccitazione salire lungo le game e inumidirle la fica: Andrea la attirava con forza a sè e lei avvertiva nettamente la durezza del suo membro. Continuò a pensare che era solo per divertirsi ed essere leggera e desiderata ma non si rendeva conto che il suo corpo era scosso da brividi e mandava chiari segnali al suo cavaliere. Quando fu ora di andare Andrea nel salutarla le chiese di fermarsi con la sua auto prima di imboccare a tangenziale perchè aveva delle cose importanti da comunicarle.
mara con le gambe molli montò in auto e si fermò dove le era stato indicato. Fu raggiunta subito dopo dal collega che con gesti evoce la invitò a salire sulla sua auto.
” E allora cosa hai di importante da dirmi?”
Andrea senza proferire parola le cinse il corpo con le mani e le incollò le labbra sulle sue. mara sorpresa abbozzò una poco credibile resistenza, il suo corpo era carico di desiderio per opporre rsistenza e si lasciò andare tra le sue mani che non tardarono ad accarezzarle le gambe raggiungendo subito la balza delle autoreggenti, la pelle nuda più sopra . Mara aprì le labbra e accolse quella lingua che si impadronì della sua e la lasciava solo per esplorare la sua bocca.Mara quasi non respirava più dal desiderio, aprì le sue cosce e accolse come una liberazione la mano che superò agevolmente il sottile perizoma a guardia della fica e cominciò a frugare nella sua fica fradicia di umori.
“No non qui ebbe la forza di dire e Andrea avviò il motore continuando a tenete la mano tra le sue cosce. Mara era stravolta dal desiderio, gli occhi lucidi , i capezzoli irti come chiodi, la vulva che bramava di essere riempita e avvertiva un vuoto che andava colmato.
In pochi minuti furono davanti il palazzo dove aveva casa Andrea che tenendole una mano sul culo come in segno di possesso la introdusse nel suo antro di gaudente. Senza darle nemmeno il tempo di spogliarsi la fece distendere sul divano e in men che non si dica affondò con il suo cazzo in quella fica fremente. Finalmente aveva quella donna tanto desiderata sott0 di se e cominciò a martellarla quasi per punirla di essersi fatta tanto desiderare. La donna spalancava le cosce e l’invitava ad affondare i colpi: aveva assoluto bisogno di sentirlo fino in fondo, si dimenava e lo stringeva tra le pareti della sua fica . Rivoli di umori scorrevano dalla sua fica, gli orgasmi si susseguivano a ripetizione fin quando spossata e stremata accolse dentro di sè lo sperma del maschio.

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