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OrgiaRacconti di Dominazione

Beatrice la lurida cagna

By 4 Aprile 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

L’orario di lezione era terminato e Beatrice era in sala professori in attesa dell’inizio delle lezioni pomeridiane.
Beatrice, 37 anni, &egrave una bella donna dal fisico tonico con una terza di seno, belle gambe slanciate ed un sedere piacevole, sposata con Francesco, insegna in una scuola di formazione professionale e sul lavoro &egrave molto preparata e severa e quindi pretende dagli alunni la massima attenzione.
E’ molto temuta dagli alunni e la maggior parte dei suoi colleghi la detesta per la sua alterigia, ma lei non si cura più di tanto e continua per la sua strada anche perché &egrave previsto un importante concorso pubblico che vorrebbe vincere, per cambiare radicalmente lavoro.
In ogni caso, viste le carenze degli alunni, erano stati organizzati dei corsi di recupero pomeridiani e Beatrice aveva dovuto parteciparvi.
Alle re 15.00 si recò in aula dove era prevista la sua lezione ma, stranamente, l’aula &egrave vuota.
Poco dopo si affacciò alla porta un giovane studente con un’aria afflitta.
‘Vieni Carmelo”’.come mai ci sei solo tu?!…..tanto più che non avresti bisogno del corso di riparazione!!!’
Carmelo era uno dei preferiti di Beatrice, studente modello era anche l’incarnazione della bellezza maschile da cui nonostante tutto la donna era attirata.
‘Buongiorno prof’..non saprei”..mi sembra che siano tutti a giocare a calcetto!’
‘Sempre i soliti”ma mi sembri triste’che succede?’
‘Vede prof. &egrave che tutti mi prendono in giro!!’ disse avvicinandosi a Beatrice ‘Avevo una ragazza e”’..insomma’.non credo che le interessi!!’
‘Ma no’ti prego”.se posso fare qualche cosa’!!’
‘Dicevo che la mia ragazza mi ha lasciato per Cristian”.lo conosce vero?’
‘Certo’.un mascalzone”..appena si accorgerà di che pasta &egrave fatto tornerà da te’tranquillo!!…..e poi sei un così bel ragazzo!!’
‘Magari’..ma intanto’…io’.!!’ mentre palava, il giovane si mise a piangere ed istintivamente Beatrice lo abbracciò.
Era diventata madre da pochi anni ed il suo istinto materno si era acuito in modo spropositato e non sopportava di veder piangere un ragazzino.
Carmelo abbracciò a sua volta la professoressa, stringendola anche più del dovuto, schiacciando il suo petto sul seno prosperoso della donna.
Sul momento Beatrice non diede peso alla stretta ma poco dopo sentì le mani del ragazzo che scendevano ad accarezzarle il sedere per poi alzarle la gonna ed intrufolarsi sotto.
‘Ma’..ma che fai”.su smetti!!’ cercò di divincolarsi ma la stretta del ragazzo si fece ancora più serrata con le mani che già le palpavano le chiappe con la gonna completamente sollevata.
Un attimo dopo il ragazzo si fece anche più intraprendente e le posò la bocca sulle sue labbra per baciarla.
Nonostante la sua provata moralità Beatrice sentiva una certa eccitazione e, dopo una breve resistenza, aprì le labbra per accogliere la lingua del ragazzzino che le esplorò la bocca come, se non meglio di suo marito.
Questo bastò perché il ragazzo si sentì autorizzato ad andare avanti e con abile mossa le strappò la camicetta mettendo a nudo il suo seno appena contenuto da un reggiseno a balconcino.
Le sue mani si intrufolarono sotto il reggiseno alzandolo e si impossessarono del seno della donna i cui capezzoli si fecero subito duri.
‘Dai’ma ‘che fai’.basta”’ma’insomma’mmmhhh!!’ la resistenza di Beatrice si affievoliva sempre di più sotto l’incalzare del bel giovanotto.
Con la gonna sollevata fino alle anche ed il bel culo coperto solo dalle mutandine, il seno nudo preda della bocca di Carmelo, si sentiva eccitata come non lo era mai stata e quando si trovò il grosso cazzo del giovane in mano cominciò a segarlo , constatando quanto fosse molto ma molto più grosso di quello del marito.
Nello stesso momento Carmelo le introduceva le dita sotto le mutandine infilandole due dita nella figa ormai fradicia.
‘Prof’.come sei bagnata”’.sei un lago!!’
‘Ma che dici”..noo”.mmmhh”che cazzo duro!!’
‘Apri le gambe che te lo metto dentro!!’
Beatrice ormai ragionava con la figa e non più col cervello e si appoggiò col culo alla scrivania aprendo le gambe più che pot&egrave per favorire la penetrazione.
In un attimo Carmelo le fu dentro stantuffandola con forza finché la donna ebbe il suo orgasmo ed il ragazzo le sborrò in figa.
‘Basta ora”..ricomponiti”..basta”’.non farti più vedere”’oddio cosa abbiamo fatto”’silenzio mi raccomando!!’ gli disse Beatrice appena si fu ripresa.
‘Silenzio”.si certo!!’ rispose il giovane con un ghigno che non prometteva nulla di buono ma di cui Beatrice non si accorse.
Poi entrambi lasciarono l’aula ritornando ognuno a casa propria.

Continua

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Beatrice si sentiva sporca una volta rientrata a casa si gettò sotto la doccia.
Ma la sensazione di ‘sporco’ continuava a perseguitarla.
”Mio dio casa ho fatto?” pensò ”ho tradito mio marito”e con un ragazzino!!”
Ma la cosa che la sconcertava ancora di più era che la cosa le era piaciuta!!
Mentre si lavava, cercando di togliere lo sperma del giovane dalla sua figa, rivedeva il grosso cazzo del ragazzino, ripensava alla differenza di dimensioni con quello di suo marito, che raggiungeva al massimo i 5/6 cm, e si sentiva bagnare e non era l’acqua della doccia.
Si masturbò freneticamente raggiungendo nuovamente l’orgasmo.
Non si era più masturbata da molto, molto tempo, da quando cio&egrave si era sposata.
Dopo la doccia era andata dai suoceri a recuperare la figlia di 3 anni ed era tornata a casa a preparare la cena.
Quella sera il marito particolarmente eccitato aveva voluto fare l’amore e lei si era subito resa conto che non lo ‘sentiva’ affatto muoversi dentro di se e, nonostante lui si dimenasse come un ossesso, non aveva provato nulla di quanto aveva provato nel pomeriggio con Carmelo.
Passò il weekend in famiglia come se nulla fosse accaduto e poi riprese la settimana di lavoro.
In ogni caso l’episodio era stato quasi del tutto dimenticato anche perché Carmelo , in classe, si comportava irreprensibilmente ed in modo del tutto normale, come se non fosse accaduto nulla.
”Per fortuna &egrave un ragazzo assennato!!” pensò Beatrice.
La mattina del terzo giorno però ebbe una sgradita quanto inaspettata sorpresa.
In sala professori prese dal suo armadietto il registro di classe e con suo disappunto notò che era stato manomesso, lo aprì e si trovò davanti la fotografia di lei e Carmelo che si baciavano.
In calce c’era una scritta che recitava ‘Brava professoressa”.!!”
Chiuse subito il registro sperando che nessuno avesse visto la foto e, rossa in viso, si guardò attorno.
Fortunatamente nessuno dei suoi colleghi si era accorto di nulla.
Andò in classe ma restò tutto il giorno pensierosa e lontana dalla realtà, tanto più che Carmelo quel giorno non si era presentato a scuola.
Quel giorno era prevista la lezione pomeridiana di recupero e, a malincuore, si avviò verso la classe.
Immaginò che, come la settimana precedente, non ci fosse nessuno in classe ed invece ebbe un’amara sorpresa.
Ad attenderla c’era Cristian ed i suoi quattro inseparabili compagni, Daniel, Mirco, Antonio e Vincenzo che erano considerati tra i più indisciplinati della scuola, una vera e propria banda di bulli.
Beatrice non si aspettava certo di trovare quei cinque alla sua lezione ma, tirato un sospiro, entrò nell’aula chiudendo la porta dietro di se.
‘Brava professoressa!!’ esclamò allora Cristian sorridendole.
Beatrice capì subito di essere in trappola, tentò un passo indietro ma Daniel, considerato il braccio destro di Cristian, fu più veloce e si mise tra lei e la porta chiudendola poi con la chiave.
‘Non avrà paura di noi?’ le chiese beffardo Cristian.
‘N’no’certo che no!!’ gli rispose tentennando
‘Brava professoressa!’ ripet&egrave il giovane ‘Se farai quello che vogliamo non avrai da temere nulla’..vero ragazzi?’ era passato subito al tu mentre i quattro amici annuivano ridacchiando.
‘Se credete di”..!’ non terminò la frase.
‘Zitta troia”..adesso ti facciamo vedere un bel filmatino’.un filmatino mooolto interessante’..giusto ragazzi?’
‘Ma come ti perm”!!’ tentò ancora una volta di protestare.
‘Zita e siediti’..non hai molte alternative!!’ insistete Cristian con decisione indicandole una sedia in mezzo all’aula.
Beatrice si sedette e notò per la prima volta che nella classe era stato portato un televisore ed un lettore DVD.
‘Mettiamoci comodi ragazzi’.inizia lo spettacolo’ah..ah..ah!!’
Tutti presero una sedia e circondarono Beatrice.
Poi Cristian premette play e sullo schermo apparve il primo piano di Beatrice che entrava in quella stessa aula una settimana prima.
Con terrore rivide tutta la scena vissuta con Carmelo, dal pianto del ragazzo fino alla penetrazione e l’orgasmo conseguente.
Rivide il suo viso stravolto dal piacere mentre il giovane la scopava con foga, risentì le sue invocazioni a scoparla più forte, a farla godere.
‘Brava professoressa!!’ esclamò ancora beffardo Cristian ‘Ti sei divertita col bel Carmelo!!’
‘Cazzo che bocce la troiona”’un bel culo’..e che figona!!’ commentarono gli altri
‘C’cosa volete da me!!’ Beatrice era consapevole che ormai l’avrebbero ricattata.
‘Vedo che capisci subito”..non vogliamo nulla che tu non sia in grado di dare!!’ sentenziò Cristian.
‘Mi’mi volete’.mi volete scopare?’
‘Perspicace’non trovate ragazzi?….ma certo che ti vogliamo scopare’.ti vogliamo scopare tante’.tante volte’..e tu ci lascerai fare perché sei una troia e ti piace il cazzo’..vero?!’
‘Ma che dici’io..non”!’
‘Tu non cosa?………non sei nelle condizioni di replicare nulla”..ti faccio un piccolo esempio’..pensa se un solo fotogramma di questo bel filmatino arrivasse, in forma anonima ovviamente, alla tua famiglia”secondo te cosa accadrebbe?!’
Beatrice immaginò la scena, i suoi suoceri l’avrebbero subito allontanata dalla famiglia togliendole l’unica cosa che amava veramente, sua figlia.
Non poteva sopportarlo, immediatamente decise che avrebbe accettato qualsiasi cosa le avessero chiesto.
Poi aggiunse senza lasciarle tregua ‘Inoltre Carmelo &egrave minorenne”’.pensa se le foto arrivassero alla preside’..al consiglio d’istituto”..cosa ne sarebbe della tua reputazione’..della tua carriera”’.mi sembra poi che tu voglia fare un concorso”.si mi hanno detto per entrare nei vigili”’pensi che ti accoglierebbero a braccia aperte?’
Sarebbe stata la fine, Beatrice era nelle loro mani.
‘Cosa devo fare?’ chiese
‘Brava professoressa’..ottima domanda!!……..mettiamo subito in chiaro le cose”d’ora in poi sarai la nostra puttana e farai esattamente quello che ti diremo di fare’in qualsiasi momento’..sei d’accordo?!’
Beatrice annui.
‘No cara”dillo ad alta voce”.devi dire’.sono la vostra puttana e farò tutto quello che mi chiederete!!’
‘Sono la vostra puttana e farò tutto quello che mi chiederete!!’ disse Beatrice
‘Allora siamo pronti”per prima cosa ti levi quei schifosissimi collant”d’ora in poi solo autoreggenti o calze con reggicalze’.su veloce che non abbiamo tutto il pomeriggio!!’
La donna ormai rassegnata si alzò la gonna mostrando le sue belle gambe e si abbassò i collant sfilandoseli poi dai piedi, poi cercò di abbassare la gonna.
‘No’.resta pure così facci vedere le cosce’.mmmhhh”belle vero ragazzi?’
‘Belle gambe”mmmhhh”.gran zoccola la prof”..girati facci vedere il culo!’
Si girò su se stessa mostrando ai ragazzi il suo bel culo sodo.
‘Brava”ora mettiti in ginocchio’.oggi te la cavi succhiandoci il cazzo!!’ aggiunse Cristian slacciandosi la patta ed estraendo un bel cazzo grosso e duro subito imitato dai quattro amici.
Beatrice strabuzzò gli occhi, non aveva mai visto tanti cazzi tutti in una volta e, soprattutto tutti così belli grossi, lunghi e durissimi, non aveva mai voluto prendere in bocca il cazzetto di suo marito, non le piaceva quella aberrante pratica sessuale, figuriamoci succhiare quei cazzi enormi.
‘No’..in bocca no”..non mi piace!!’ cercò di sostenere.
‘Forse non mi sono spiegato bene”..a noi non ce ne frega un cazzo se a te piace o non piace prendere il cazzo in bocca”’..se ti ordiniamo di succhiarci il cazzo tu lo devi fare e basta’.hai compreso?……ed ora datti da fare’.apri quella bocca da troia e succhia”.e mi raccomando”..devi ingoiare tutto!!’
Nonostante il ribrezzo Beatrice si costrinse ad aprire la bocca ed accogliere tra le labbra il glande del ragazzo.
Lo sentì caldo e pulsante penetrare la sua bocca fino alla gola, ebbe un moto di rigurgito ma subito si riprese estraendolo un po’.
‘Cazzo’.&egrave proprio vero”..ragazzi questa non ha mai fatto un pompino!!!’
‘Te lo insegniamo noi”..vedrai che diventerai la più grande pompinara della scuola’ha’ah..ah meglio della Gilda!! risero i ragazzi avvicinandosi.
‘Prendili in mano intanto”facci una sega!’
Beatrice prese due cazzi nelle mani mentre continuava a tenere in bocca quello di Cristian che le dava il ritmo tenendola per la nuca.
Pian piano però, si rese conto che la cosa non la infastidiva assolutamente ed anzi iniziava a piacerle ed inevitabilmente si sentì bagnare fra le gambe, proprio come era accaduto quel giorno con Carmelo.
Si staccò da Cristian per prendere in bocca quello di Daniel e poi dopo un po’ cambiò nuovamente avvicina dosi a Mirco.
I ragazzi la circondavano e Beatrice iniziò a girarsi a destra e sinistra prendendo in bocca tutti e cinque i membri durissimi dei giovanotti.
‘Visto””””….non ci voleva molto””’.’vedo che inizi a prenderci gusto”..dai’brava’continua”.succhiali bene”dentro e fuori’così’.migliora a vista d’occhio la puttana!!’
In effetti col passare del tempo Beatrice cominciava migliorare e, soprattutto a prenderci gusto, sentiva nella bocca le differenze tra i cazzi, la cappella setosa di Antonio, l’asta piena di vene di Vincenzo, la grossa cappella violacea di Cristian.
Nonostante la prof non fosse poi così esperta, l’eccitazione accumulata nel saperla costretta a fare il loro volere, portò ben presto i ragazzi al culmine e uno dopo l’altro si scaricarono nella sua bocca.
‘Mmmmhhh’..sii’godo’.vengo’..ti sborro in gola’..bevi tutto troiana!!’ le urlò Cristian tenendola ben salda mentre le eruttava in bocca una enorme quantità di sborra.
Per la prima volta in vita sua Beatrice fu costretta ad ingoiare tutto il seme del giovane ma, contrariamente a quanto si sarebbe aspettata, la cosa non le dispiacque, anzi sentì un formicolio inconfondibile giungere dalla sua figa preludio dell’orgasmo imminente.
Dopo Cristian, tutti le sborrarono in bocca ed anche in questo caso dovette ingoiare ma non più di malavoglia, cercando di gustare le differenze di sapore tra una sborrata e l’altra.
Cristian che non era certo uno stupido, intuì che la donna stesse provando piacere in quello che stava facendo a dispetto della costrizione a cui era stata sottoposta, ed andò ad accertarsene mettendole una mano tra le gambe.
‘Ehi ragazzi”.non ci crederete mai”la troia &egrave bagnata fradicia”..ha voglia di cazzo!!’
Infatti le mutandine di Beatrice erano completamente inzuppate e fu sufficiente che Cristian le sfiorasse il clitoride perché esplodesse in un orgasmo devastante.
‘Mmmhhh’.mmmhhh”ooohh’mmmhh!!’ cercò di dissimulare ma i suoi muggiti di piacere furono più che eloquenti.
‘Ottimo’la cagna gode a fare i pompini”..sarò un vero piacere sfondarla’..ora però &egrave tardi’.dobbiamo andare”ci faremo vivi’..non preoccuparti”’ti daremo tutto il cazzo che vorrai..ah’ah..ah!!’

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Alla ricerca di un piacere perverso, il marito di Beatrice vi chiede di essere contattato ed umiliato beatricelaputtana@hotmail.it

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I ragazzi uscirono lasciandola sola.
Beatrice cercò di rimettersi in ordine, cercò i collant ma poi si ricordò di quanto le avesse ordinato Cristian ‘Niente più collant!!’ li raccolse e li mise in borsa.
Uscita dall’aula si guardò attorno e corse nel bagno dei professori, voleva darsi una ripulita prima di tornare a casa.
In macchina, mentre tornava a casa, ricevette una telefonata.
‘Brava professoressa!!’ le disse la voce.
‘C’.chi &egrave!’ rispose timorosa non avendo riconosciuto nessuna delle voci dei ragazzi.
‘Sono Carmelo’.non mi riconosci?’
‘S’si’.si’certo’ma tu!!’
‘Ma certo’anche io”.anzi sono io il capo’ah’ah..ah”.tranquilla il tuo segreto &egrave anche il nostro’.finché obbedisci”..!!’
‘Si’si’obbedirò!!’
‘Brava’.allora al prossimo incrocio giri a sinistra e poi ti fermi nel parcheggio del centro commerciale’..ce l’hai il bancomat vero?’
‘Si’.certo’.ma!’
‘Non voglio soldi”’ma dovrai fare qualche acquisto!!….ti fermi e mi aspetti’d’accordo?’
‘Si!’
Poco dopo si trovava nel parcheggio in attesa del suo nuovo aguzzino.
‘Ciao troia!’
‘Ciao Carmelo!’
‘No’.io non sono Carmelo”io sono Signor”.quando saremo soli o coi miei amici ci dovrai chiamare’..Signor Carmelo, Signor Cristian ecc’.compreso?’
‘Si Signor Carmelo!’
‘Perfetto’.ora andiamo!’
Beatrice segui il ragazzo all’interno del centro commerciale e si diressero presso un negozio di lingerie.
‘Ora entri, la commessa &egrave la sorella di Cristian, sa già cosa devi comprare, provi tutto nel camerino e poi esci!’
‘Si Signor Carmelo!’ Beatrice nonostante la situazione decisamente anomala, era una stimata professoressa ricattata da un branco di ragazzini, si sentiva eccitata dalla situazione.
Certo in condizioni normali non le sarebbe neppure venuto in mente di entrare in quel negozio ne, tantomeno, comprare qualche cosa, ma era costretta dalle circostanze e quindi entrò.
La commessa, una bella ragazza sui 22 anni che somigliava in modo impressionante a Cristian, la riconobbe subito in quanto era stata più volte convocata per i guai commessi da suo fratello.
‘Buongiorno professoressa!!’ le disse con lo stesso tono di quando il fratello le aveva detto ‘Brava professoressa!!’
Beatrice capì immediatamente che la ragazza era perfettamente a conoscenza di quanto le stava capitando.
‘Buongiorno Daniela!!’ rispose.
‘Signora Daniela!’ la corresse subito.
‘Buongiorno Signora Daniela!’ ripeté Beatrice rassegnata.
‘Prendi questi capi, spogliati ed indossali nel camerino!’
‘Si Signora!!’
Beatrice prese quello che la ragazza le porgeva e si chiuse nel camerino, si spogliò ed iniziò ad indossare quei capi.
Si accorse immediatamente che erano molto belli e sicuramente costosi ma, cosa più importante, molto sexy.
Indossò le calze con una balza in pizzo alta e sensuale, poi il reggicalze, il reggiseno a balconcino che le sosteneva il seno ma che le lasciava completamente scoperti i capezzoli ed infine un perizoma estremamente ridotto che le copriva ben poco, ed il suo pelo, sebbene curato, fuoriusciva abbondantemente.
Proprio in quel momenti fece la sua comparsa Daniela facendola trasalire.
‘Fatti vedere!!’ le disse prendendola per un braccio e facendola girare su se stessa senza che potesse reagire ‘Mmmmh”.niente male”.sembri proprio una troia d’alto bordo’.però tutto questo pelo’.ne parlerò con mio fratello!!’
‘Si Signora!!’ rispose meccanicamente Beatrice.
‘Ora prova questo!’ continuò Daniela gettandole una guepiere viola.
Beatrice restò un attimo in attesa che la ragazza uscisse.
‘Su’..non abbiamo tutto il giorno!!’
‘Ma..io!!’
‘Ma io cosa”.dai puttana”non avrai vergogna a farti vedere nuda da me!…..ci starai spesso nuda davanti a me e non solo ah’ah’ah’ah!!…avanti sbrigati!!’
Beatrice si spogliò di reggicalze e reggiseno indossando il nuovo capo.
Una guepiere in raso che le calzava a pennello modellandole i fianchi e sorreggendo il seno strizzandolo e rialzandolo in modo molto sensuale.
‘Ottimo’..anche questo va bene’..ma ora”mettiti in ginocchio e leccami la figa’ho voglia di sentire la tua lingua sul clitoride!!’
‘Io’.io non l’ho mai fatto!!’ tentò di protestare Beatrice
‘C’&egrave sempre una prima volta”dai puttana che non abbiamo molto tempo”’tira fuori la lingua e datti da fare!!’
Beatrice si inginocchiò davanti alla ragazza che, nel frattempo aveva sollevato la gonnellina e mostrato una fighetta completamente depilata e già lucida di umori, e si apprestò a leccare per la prima volta in vita sua il sesso ad un’altra donna.
Impacciata si avvicinò, sentendone il profumo pungente di femmina eccitata, ed allungò la lingua su quel fiore di carne.
Il primo contatto fu piacevole e la cosa le diede il coraggio per continuare ed il mugolio di piacere che uscì dalle labbra di Daniela fu la conferma che stava facendo bene.
Iniziò a leccare inserendo la lingua tra le grandi labbra suggendone gli abbondanti succhi, dal sapore così strano ma non disgustoso, raggiungendo poi il clitoride che si ergeva come un piccolo cazzo.
‘Siii’.dai puttana’.lecca’sii..prendilo tra le lebbra’.mmmhhh’.fammi godere!!’
Beatrice aveva sempre pensato al sesso lesbico come una cosa sconcia e proibita, ora si accorgeva che le piaceva ma, soprattutto, le piaceva essere costretta a farlo, era quello che la eccitava a dismisura.
Nonostante la sua inesperienza riuscì in breve a portare Daniela all’orgasmo.
‘Aaaaahhhhh”.mmmmhhhh’.siii’.godo’.godooooo!!’
La ragazza le mise le mani dietro la nuca spingendole la testa contro il suo pube, costringendola ad incollare la bocca alla sua figa mentre eruttava i suoi succhi mielosi.
‘Brava”..così va bene”.ora rivestiti e torna di la!!’ le ordinò poi Daniela.
‘Si Signora!!’ ripeté Beatrice.
Quando fu pronta rientrò in negozio dove trovò ad attenderla anche Carmelo e Cristian.
‘Ciao troia!!’ l’apostrofò Cristian
‘Buongiorno Signore!!’
‘Cazzo impari in fretta’..scommetto che sei anche bagnata fra le cosce’..fai sentire!!’ e mentre parlava allungò la mano sotto la gonna trovando le mutandine fradice.
‘Lo dicevo che sei solo una puttana in cerca di cazzo!!!’
‘Si Signore”..sono una puttana in cerca di cazzo!!’ non sapeva neppure lei come le erano uscite quelle parole, sapeva solo che era eccitata ed avrebbe fatto qualsiasi cosa per godere.
‘Ok’.ne avrai in abbondanza’.ma ora parliamo di cose serie’..intanto paga’non vorrai che paghiamo noi i tuoi vizi da bagascia’ah’ah..ah!!’ le disse Carmelo poi, mentre Beatrice estraeva il bancomat continuò ‘D’ora in poi”sotto i tuoi vestiti da signora per bene”..indosserai questi capi da troia anche per venire a scuola’..dovrai essere sempre pronta a soddisfare le nostre richieste”qualsiasi siano ed in qualsiasi momento”.sei d’accordo?’
‘Ma”’.sempre?’
‘Tranquilla non vogliamo sputtanarti più di tanto”noi vogliamo divertirci’..se farai quello che ti diciamo la tua ^integrità professionale^ sarà salva”’.quella morale un po’ meno’ah’ah’ah vero ragazzi?’
‘Molto meno”ed anche l’integrità della tua figa!!’ rimarcò Cristian.
‘Per non parlare di quel bel culo!!’ sottolineò Daniela.
‘Sappiamo che tuo marito lavora spesso anche di notte per cui non ti sarà difficile essere libera’.non volgiamo scuse’..dovrai essere a nostra disposizione”a proposito guarda un po’ che belle foto!!’ proseguì Carmelo gettando sul bancone del negozio un gruppo di stampe a colori.
Beatrice le raccolse e rabbrividì nel constatare che erano state scattate nel camerino mentre si cambiava, indossava quell’intimo e poi quando leccava la figa di Daniela.
‘E si”..sei proprio fotogenica!!…un’ultima cosa”.Beatrice &egrave troppo lungo’..d’ora in poi sarai Bea”..Bea la puttana!!’
‘Si Signor Carmelo”.posso andare ora”.mio marito sta per rientrare!!’
‘Vai’..e ricorda bene”’abbiamo già preparato una busta indirizzata alla preside!!’
‘Non dubiti Signor Carmelo!!’ rispose rispettosa.

Continua

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Beatrice rientrò appena in tempo prima che il marito Francesco rientrasse dal lavoro.
‘Ciao amore!!’ gli disse andandogli incontro ‘E’ andato tutto bene oggi, al lavoro?’
Francesco la guardò stranito, raramente lei gli chiedeva del suo lavoro, in ogni caso le rispose cordiale.
‘Si certo’tutto bene”e tu?’
‘Benissimo grazie”.molto bene!!’ in realtà Beatrice era ancora eccitata da quanto le era accaduto nel pomeriggio, non si era ancora cambiata ed aveva le mutandine completamente fradice.
Voleva essere carina col marito perché sperava di farsi scopare da lui e cercare di placare la sua voglia.
Ma dovette constatare, a malincuore, che suo marito non sarebbe mai stato in grado di soddisfarla a pieno.
Dopo due carezze e pochi affondi nella sua figa fradicia, se ne venne come un coniglietto, innaffiandola con due miseri schizzi di sperma.
A Beatrice non rimase che accontentarsi di un furioso ditalino.
La mattina dopo prima di uscire di casa ricevette una telefonata.
‘P’..pronto!’ chiese titubante.
‘Ciao Bea!!’
‘Buongiorno Signor Carmelo!!’ rispose prontamente riconoscendo la voce del suo aguzzino.
‘Sempre meglio’vedo che hai capito quale &egrave il tuo ruolo’vero troia?!’
‘Si padrone’sono la vostra troia!!’
‘Perfetto”..visto che abbiamo capito che non vedi l’ora di prendere i nostri cazzi oggi devi venire a scuola senza mutandine’hai capito bene troia?’
‘Si Signor Carmelo’.niente mutandine’.le tolgo subito!!’
‘Brava’..scommetto che sei già bagnata!!’
‘Si Signor Carmelo’sono bagnata!!’
‘Non azzardarti a toccarti”.non dovrai godere finché non te lo diciamo noi’hai capito bene?!’
‘Perfettamente Signor Carmelo!’
‘Avanti ora’muoviti o arrivi tardi a scuola!!’ terminò Carmelo chiudendo la comunicazione
Quella mattina aveva indossato le calze ed il reggicalze coordinato col reggiseno a balconcino acquistato il giorno prima sotto una gonna a tubino appena sopra il ginocchio, ma con uno spacco posteriore piuttosto profondo, ed una camicetta che le fasciava la vita.
Si tolse subito il perizoma e lo infilò nella borsetta, prese i libri e si avviò alla macchina.
Appena giunta in prossimità della sua autovettura la prima sorpresa.
‘Ciao Bea!!’
‘Buongiorno Signor Mirco!!’ aveva subito riconosciuto uno dei ragazzi.
‘Sono incaricato di controllare se hai obbedito!!’ disse avvicinandosi.
‘S’si’..si ho obbedito!!’
‘Devo controllare!!’ continuò il ragazzo mettendole una mano sotto la gonna arrivando subito alla sua figa nuda.
Le infilò due dita nella fessura fradicia masturbandola velocemente li, in mezzo alla strada, dove tutti l’avrebbero potuta vedere.
Normalmente lo avrebbe allontanato sdegnosamente ma, in quella circostanza, sentì la sua figa colare altri succhi ed istintivamente allargò un poco le cosce mugolando.
‘Mmmhhh’..siiiii!!’ sussurrò.
‘Ehi’..sei un lago”una vera puttana sempre pronta!!’ commentò il giovanotto togliendo subito le dita.
‘Noooo!!’ sospirò Bea che era quasi giunta al piacere.
‘Non devi mica godere’.sei una troia e le troie non godono!!….avanti Sali e portami a scuola!’
‘Si padrone!!’
‘Alzati la gonna mentre guidi’.voglio vederti le cosce!’ Bea obbedì mostrando le gambe inguainate nelle calze dalla balza in pizzo molto sexy ‘Mmmh’..sai che sei proprio una gran bella troia’.ci divertiremo un sacco vero puttana?!’
‘Si padrone’..moltissimo!!’ rispose Bea
Pochi minuti dopo erano nei pressi della scuola ed il ragazzo le mise ancora la mano nella figa introducendovi due dita.
‘Sei sempre bagnata”..ricomponiti ora”..non vorrai presentarti a scuola conciata come una vacca’!!’
‘No’.certo che no’.Signore!!’
‘Ok’lasciami qui’.non voglio che mi vedano in tua compagnia!!’
Bea si fermò lasciando scendere Mirco e si ricompose ritornando ad essere la professoressa Beatrice.
Aprendo l’armadietto nella sala professori la seconda sorpresa.
Trovò una busta a lei indirizzata.
La aprì ansiosa ed il contenuto la lasciò perplessa.
Conteneva un minuscolo apparecchio, simile ad un auricolare del cellulare ma molto più piccolo, quasi invisibile, ed una lettera.
Aprì la lettera e lesse.
‘Ciao Bea indossa subito questo auricolare, lo dovrai sempre tenere giorno e notte, ti servirà per ricevere i nostri ordini in modo indiretto così che non potranno esserci problemi che qualcuno possa interferire nei nostri giochi.
Obbedirai a tutti gli ordini senza discutere!’
Si guardò attorno un po’ impaurita, sperando che nessuno si avvicinasse proprio in quel momento e poi si infilò il piccolo strumento nell’orecchio destro coprendolo poi coi capelli.
Immediatamente la voce di Cristian risuonò forte e chiara facendola trasalire.
‘Brava professoressa!!’ disse sogghignando ‘Vedo che obbedisci in fretta’meriti un premio’..vai nei bagni dei professori e aspetta!!’
Beatrice era rossa come un peperone, un po’ per lo spavento un po’ per l’eccitazione che le derivava da quella situazione assurda.
In ogni caso, dopo aver salutato alcuni colleghi si diresse ai bagni come le era stato ordinato.
Intanto la voce continuava a darle le istruzioni.
‘Assicurati che non ci sia nessuno ed entra nella porta in fondo!’
Avrebbe voluto rispondere che la porta in fondo era sempre stata chiusa ma, quando spinse la maniglia, notò con sorpresa che la porta si apriva, ed entrò trovandosi in un locale che non aveva mai visto.
Era una stanzetta ben arredata con un letto ad una piazza e mezza un armadio e due sedie, nessuna finestra ed un’altra porta proprio di fronte a lei.
Si chiuse la porta alle spalle ed attese.
L’attesa fu brevissima e dalla porta di fronte entrarono Cristian, Vincenzo e la signora Anna la bidella.
Bea trasalì quando vide anche Anna.
‘Tranquilla’.Anna &egrave un’amica”’!!’ cercò di tranquillizzarla Cristian.
‘Eccola la professoressa con la puzza sotto il naso”..voglio proprio godermi lo spettacolo!!’ le disse sarcastica la donna mentre le metteva una mano sotto la gonna raggiungendo il suo sesso fradicio ‘Cazzo”ma questa &egrave un lago’..sarà un vero piacere scoparsela!!’
‘Non abbiamo molto tempo”in ginocchio troia”.succhia il cazzo e bevi tutto!!’ tagliò corto Cristian che si era denudato il cazzo assieme a Vincenzo.
Bea obbedì prontamente ed iniziò a succhiare i due cazzoni segandoli contemporaneamente.
‘Brava”’succhi come una vecchia bagascia!!’ commentò la bidella che nel frattempo si stava sditalinando furiosamente.
I ragazzi, già eccitati dalla situazione, non ci misero molto a raggiungere l’orgasmo e, uno dopo l’altro le inondarono la bocca di sborra.
‘Aaaaahhh’siii’.sborrooo’sii’.mmmhhh”.sborooooo!!’ disse Cristian mentre indirizzava i suoi abbondanti fiotti nella bocca spalancata di Bea.
‘Prendi anche questa”siii’sborro’.ti riempio!!’ continuò Vincenzo mentre sborrava come una fontana.
Bea aveva la bocca piene del loro caldo seme.
‘Ingoia tutto ora!!’ le ordinò Anna
Bea guardò i due giovani, dai cui cazzi scendeva ancora una goccia di sperma, ed ingoiò golosa quel nettare per poi riprendere in bocca le cappelle per ripulirle completamente.
‘Brava zoccola”.sembra che ti piace la sborra’..vedrai che questi giovanotti ti faranno fare indigestione’..ora vai da dove sei venuta’..ci vediamo nell’intervallo!!’
‘Va bene signora Anna!!’
‘Ciao Bea’ci vediamo in classe’ah’ah’ah!!’ ridacchiarono i due giovani mentre si ricomponevano.

Continua

Alla ricerca di un piacere perverso, il marito di Beatrice vi chiede di essere contattato ed umiliato beatricelaputtana@hotmail.it

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E se volete divenire i protagonisti dei miei racconti o veder realizzate le vostre fantasie, contattatemi, farò del mio meglio per accontentarvi!!

Beatrice era in aula e, mentre spiegava la lezione, aveva davanti a se la classe stranamente attenta coi ragazzi che la guardavano con attenzione.
Si sentiva quasi a disagio e, oltre a tutto, si sentiva bagnata tra le gambe tanto che temeva che i suoi succhi le colassero dalle cosce.
Ogni tanto sentiva nell’orecchio la voce di Carmelo o di Cristian che la incoraggiavano a fare bene il suo lavoro perché poi avrebbe avuto un premio.
Immaginava che tipo di premio, una bella bevuta del loro sperma giovane ed abbondate e a quel pensiero si bagnava ancora di più.
In ogni caso la lezione terminò abbastanza in fretta, prese le sue cose e si avviò verso il bagno dei professori.
Dovette attendere che uscisse una collega e poi entrò nuovamente nella stanzetta.
Anche in quel caso l’attesa fu piuttosto breve ma con sua grande sorpresa entrò solo Anna.
‘Presto spogliati’.non abbiamo molto tempo!!’
Bea si tolse la gonna e la camicetta restando in calze, reggicalze e reggiseno da cui spuntavano i capezzoli duri ed eccitati.
‘Sei proprio una bella manza”.ora datti da fare’.leccami la figa ed il culo’.soprattutto il culo’mi piace da morire!!’ le disse la donna alzandosi il grembiule e mostrandole il suo culo.
Anna era una signora di 50 anni con un corpo forse un po’ soprappeso ma ancora piacente, con una 4′ abbondante di seno e con un culo ancora sodo.
Bea si inginocchiò ai piedi di Anna ed affondò la lingua tra le chiappe che la donna teneva ben aperte iniziando a leccarle il buco del culo e la figa che già grondava umori.
‘Brava’..metti ben dentro la lingua’.mmmhhh’sii’.fammi godere cagna’..mmmhh’siii!!’ anche nel caso di Anna l’eccitazione del momento la portò ad avere subito l’agognato orgasmo.
‘Ed ora apri bene la bocca e bada”’non devi perderne neppure una goccia!!’
Bea si chiese cosa di cosa si trattasse ma non ebbe molto tempo per pensare che un getto di piscio la colpì sul mento e poi direttamente in bocca riempiendola completamente.
Ovviamente non si aspettava una cosa simile e sputò tutto quanto tossendo schifata
‘Troia!!!…..guarda cosa hai fatto!!’ la aggredì Anna mollandole un ceffone violentissimo che le girò il viso dall’altra parte ‘Ora pulisci tutto con la lingua se non vuoi che queste foto vadano subito dalla preside!!’ le urlò gettandole in viso le foto che la ritraevano mentre entrava in bagno, poi nello stanzino ed infine mentre succhiava i cazzi dei ragazzi e ne beveva lo sperma.
‘M’mi scusi Signora’..non me lo aspettavo!!’ si affrettò a scusarsi Bea mentre con la lingua cercava di ripulire il pavimento.
‘Farai bene ad aspettarti questo ed altro d’ora in poi troia’.!!’ Le disse la donna quando ebbe terminato ‘Avanti’.apri la bocca ora”.che non ho finito’..e vedi di bere tutto questa volta!!’
Bea si rimise in posizione e Anna, con un’abilità frutto di anni di esperienza, le indirizzò il getto di piscio direttamente in bocca, senza sbagliare la mira.
Quando la bocca di Bea fu nuovamente piena ingoiò il liquido ripetendo poi l’operazione altre due volte.
‘Bene’..avevo proprio bisogno di avere un cesso a disposizione’..vero che sarai il mio cesso?’
‘Si Padrona!!…posso andare ora’.sta suonando la campanella!!’ la cosa non le era piaciuta per nulla ma sapeva che doveva sottostare al volere dei suoi aguzzini finch&egrave avessero voluto abusare di lei.
‘Vai’..di corsa’.puttana!!’ l’apostrofò la donna.
Bea si rivestì in fretta e rientrò in classe come se nulla fosse accaduto.
La classe non era la stessa dei ragazzi che la tenevano in pugno e quindi iniziò ad interrogare come era stato programmato, ma sempre attenta a ricevere eventuali istruzioni, quasi le attendesse con ansia.
Invece il resto della mattinata trascorse tranquillo.
Le sue lezioni terminavano alle 13.45 e al suono della campanella ecco giungere al suo orecchio nuovamente la voce di Carmelo.
‘Brava prof ottima lezione’.&egrave ora di andare a casa’però prima prendi la macchina e vai a questo indirizzo!!’ la voce le diede l’indirizzo e poi tacque.
‘Si Signore!’ Bea rispose come se il suo interlocutore fosse davanti a lei suscitando la perplessità di due colleghi che sopraggiungevano.
Un quarto d’ora dopo era a quell’indirizzo, si trattava del un cancello di una fabbrica.
‘Scendi e vai a suonare al campanello, quando verranno ad aprire dirai’..sono la troia”hai capito bene?’
Bea rispose di si, immaginando che la stessero guardando poi suonò al campanello.
Le venne ad aprire un uomo che non conosceva, ma che indossava la stessa divisa che indossava suo marito per andare al lavoro.
Francesco infatti lavorava per una società come guardia giurata.
‘Cosa vuole?’ le chiese l’uomo
‘S’.sono la troia!!’
‘Entra!!’ le disse prendendola per un braccio e trascinandola all’interno del cortile.
‘Sbrigati!!’ continuò spingendola dentro un capanno che doveva essere la sua guardiola.
Appena dentro l’uomo si slacciò i pantaloni sfoderando un cazzone di proporzioni asinine senza essere duro.
‘Avanti’..succhia bene che ho voglia di scopare!!’
Bea senza proferire parola si inginocchiò davanti all’uomo prendendogli il cazzo in mano per poi iniziare a succhiare la grossa cappella.
‘Mmmmmhhh’..dai succhia bene”ma sei imbranata’.che cazzo di puttana sei”apri bene quella bocca’.succhia il cazzone!!’ gli urlò l’uomo prendendola per la nuca e ficcandole il cazzo in gola facendole venire alcuni conati di vomito.
‘Per fortuna costi poco’..sei figa ma non sai fare un cazzo”.dai mettiti giù che ti fotto!!’ le disse prendendola per un braccio per metterla a pecorina su una lurida branda.
Nonostante tutto Bea era bagnata e fu la sua fortuna perché l’uomo senza curarsi di lei le ficcò il cazzo in figa spingendoglielo dentro con forza.
‘Aaaahhhh’.piano’.per fa..vo’re’p’piano!!’
‘Zitta troia che ti piace’.lo sento che sei bagnata’..dai prendilo tutto’..mmmmhhh’.però sei bella stretta’.mmmhhh’.dai che vengo’siiii’..cazzo se sei stretta”.ooohhh’sii’.sborooooooo!!’ con un colpo più forte degli altri. le affondò la cappella fino all’utero, sborrando come se fosse un idrante, riempiendola completamente di sborra bollente.
‘Mmmmhh’.mmmmhhh’.ooohh”g’g..godoooo!!’ urlò a sua volta Bea raggiungendo un orgasmo di una tale intensità che non aveva mia provato.
L’uomo si sfilò ficcandole ancora la cappella in bocca ingiungendole di leccarla e pulirla, poi la fece rialzare.
Per la prima volta la guardò in viso.
‘Ehi ma io ti conosco!!’ esclamò ‘Ti sei la moglie di Francesco!!’
‘No’io’io!!’
‘Ma certo’.ti ho vista con lui’.ah..ah..ah’ho capito perché vai in giro a fare la troia da quattro soldi’.col cazzetto che si ritrova tuo marito’ah..ah..ah’avrai una voglia di cazzo arretrata!!!!’
Bea era diventata prima pallida come un cencio e poi rossa per la vergogna.
‘Non”non dica nulla a’.!’
‘A tuo marito?….fossi matto”.altrimenti addio divertimento’..sarà uno spasso montarti come una cagna e riempirti di sborra’ah..ah..ah!!…ora fila che si &egrave fatto tardi!!’ le diede 30′ e la buttò letteralmente fuori dalla fabbrica.
‘Torna quando vuoi”..che ti allargo bene la figa!!’ le disse accomiatandosi.
Bea trovò i ragazzi che l’attendevano davanti alla sua macchina.

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I sei giovani l’avevano raggiunta coi motorini e l’aspettavano ridacchiando.
‘Brava Bea’.ti sei fatta il primo cliente!!’ le disse Carmelo.
‘Ma voi non potete’mi avevate promesso’!!’ balbettò Bea.
‘Tu sei la nostra troia e facciamo di te quello che vogliamo!!’ le disse brutalmente Daniel.
‘Piano’.piano Daniel’.la signora ha ragione”..Pino &egrave mio zio”mi ha chiesto se conoscevo una troia perché voleva farsi una scopata’.vedrai che non dirà nulla!!’ intervenne Cristian.
‘Speriamo!!’ commentò Bea per nulla convinta.
‘Andiamo adesso”che ne dici di invitarci per una spaghettata!!’ continuò poi con un tono che non ammetteva repliche.
Cristian e Carmelo salirono in macchina con Bea e gli altri li seguirono coi motorini fino a casa di Bea.
‘Bella casa!!…..complimenti bella troia!!’ le disse Antonio entrando in casa.
‘Grazie signor Antonio!!’ rispose Bea
‘Ora ti spogli e resti solo con le calze mentre ci prepari la pasta!!’ le ordinò Carmelo ‘Metti queste’..ti staranno sicuramente meglio!!’ continuò porgendole un paio di scarpe rosse dal tacco altissimo.
Bea obbedì togliendosi la camicetta in modo molto sensuale, si sentiva sei paia di occhi addosso e ne era intimamente eccitata nonostante la situazione di totale sottomissione, togliendo poi anche il reggiseno a balconcino dal quale occhieggiavano i suoi capezzoli eccitati.
Poi con altrettanta sensualità tolse la gonna restando con il reggicalze e le calze.
Infine si tolse le sua scarpe per indossare quelle che le aveva dato Carmelo
Fischi di ammirazione salutarono la performance.
‘Brava’.ci hai fatti arrapare”metti su l’acqua e poi torna qui!!’
Bea si recò in cucina e mise la pentola dell’acqua sul fuoco e poi ritornò in salotto dove trovò i ragazzi coi pantaloni calati ed i cazzi già duri e pronti per la sua bocca.
‘Bella troia’.su datti da fare’una bella succhiata a tutti prima di buttare la pasta!!’ le disse Vincenzo brandendo il suo grosso cazzo.
Bea si inginocchiò davanti al ragazzo spaparanzato sulla poltrona di suo marito ed iniziò ad accarezzargli le palle con la lingua per poi risalire verso la cappella congestionata.
Dopo un paio di succhiate profonde si avvicinò a Carmelo ingoiandone il cazzo sentendosi la cappella in gola, così ripeté l’operazione con tutti e sei i ragazzi lucidando i loro cazzi con la saliva.
Intanto l’acqua aveva cominciato a bollire.
‘Su”..metti la pasta!!’ le intimò Mirco accompagnandola in cucina col cazzo insinuato tra le chiappe.
Mentre preparava un veloce sugo al pomodoro il ragazzo continuò a sfregare la cappella tra le sue grandi labbra portandola più volte sull’orlo dell’orgasmo ma senza mai farla giungere alla fine.
Era tutta la mattina che era in quella situazione ed ormai era quasi sull’orlo di una crisi.
Una volta pronta la pasta le dissero di preparare un piatto per lei in bianco.
‘Il condimento lo mettiamo noi ah’ah’ah..ah!!’
Infatti tutti e sei i ragazzi si avvicinarono masturbandosi e, dopo pochi attimi, sborrarono direttamente sulla pasta a lei destinata, ricoprendola quasi completamente col loro abbondante sperma.
‘Eccoti servita troia”..mangia tutto”’vedrai che ti piacerà..ah..ah..ah..ah!!’ ridacchiò Mirco col cazzo ancora gocciolante.
Si accomodarono a tavola ed iniziarono a mangiare.
‘Su”non fare la schizzinosa”ne dovrai bere di sborra!!’ la spronò Antonio vedendola titubante davanti al piatto di pasta alla sborra.
Bea si disse che in ogni caso non avrebbe potuto opporsi ed iniziò a mangiare.
Quando ebbe finito rimase nel piatto ancora un pochino di ‘sugo’
‘Dai putta nona pulisci tutto”..con la lingua”brava”ti &egrave piaciuta la pasta vero?’ le disse Carmelo
Bea dopo aver leccato il piatto annuì.
‘Bene’..ora direi di passare a cose più serie”.andiamo in camera da letto’.ho proprio voglia di scoparti”.ne ho piene le palle di pompini!!’
La presero e andarono tutti in camera da letto dove la fecero mettere a pecora.
‘Vediamo chi ti riempie la figa di sborra più in fretta!!’ suggerì Daniel col cazzo che sembrava volesse scoppiare.
‘Accomodati allora”vedo che sei già pronto’he’he’eh!!’ lo incitò Mirco ‘Io preferisco farmelo succhiare un po’ prima’..la vacca ci sa fare con la bocca!!’
Daniel non si fece certo pregare e si mise in posizione alle spalle di Bea penetrandola con un sol colpo fino alle palle.
‘Wow’la troia &egrave bagnata fradicia”..&egrave entrato come nel burro!!’
Infatti Bea era ormai un lago e non vedeva l’ora di potersi godere un orgasmo.
Bastarono pochi affondi del giovanotto per portarla infatti in paradiso.
‘Godo’..siiii’..godooooo”vengoooooo!!’ urlò ‘Mmmmhhh”scopami’.siii’.scopatemi tutti”..sfondatemi la figa”.voglio i vostri cazziiiii!!!’ proseguì spingendo le terga verso l’inguine del ragazzo per farsi penetrare meglio.
Inutile dire che Daniel venne in pochi attimi riempiendole la vagina di sborra.
Immediatamente, appena si fu riturato, il posto fu preso da Antonio che le riempì la figa col suo cazzo durissimo.
Mirco intanto le aveva messo il cazzo in bocca e lo spingeva nella gola di Bea.
Presa così da due cazzi venne un’altra volta e poi ancora, e poi di nuovo.
Ormai non contava più gli orgasmi che quei sei maiali le stavano facendo provare e poi godeva più voleva godere.
I ragazzi a turno le riempirono la figa di sborra.
Si sentiva così piena che temette di restare incinta nonostante la pillola anticoncezionale.
Non aveva mai goduto così tanto in vita sua, anzi si accorse che in realtà non aveva mai goduto realmente.
Suo marito era troppo imbranato per riuscire a farla godere e fino ad allora non aveva conosciuto il vero orgasmo.
Ormai era pomeriggio inoltrato e i ragazzi decisero che era ora di tornare a casa.
‘Vieni”’un’ultima cosa e poi andiamo!!’ le disse Carmelo prendendola per mano.
Entrarono in bagno e le fece cenno di sedersi nella vasca.
Bea intuì quello che sarebbe accaduto ma, invece di indignarsi si disse che tutto sommato le piaceva essere la troia succhia cazzi, figa sfondata ed ora anche il cesso di quei ragazzotti.
I sei le si fecero attorno tenendosi i cazzi in mano.
‘Apri bene la bocca!!’
Bea obbedì e subito un getto di urina la colpì in pieno viso e poi direttamente in bocca, subito seguito dalla piscia degli altri.
‘Bevi”su cagna”..bevi la nostra piscia”..ti piace la nostra sborra ti deve piacere anche la nostra piscia!!!’ le dicevano i ragazzi indirizzando il getto nella sua bocca spalancata e lasciandole solo il tempo di deglutire quando era piena.

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I giorni successivi si dipanarono più o meno nello stesso modo, uscita di casa veniva raggiunta da uno dei sei, che a turno controllavano che avesse obbedito uscendo senza mutande, una volta a scuola entrava nello stanzino dove succhiava i cazzi dei ragazzi, bevendone avidamente la sborra, per poi andare a lezione come se niente fosse.
Una volta finite le lezioni veniva raggiunta a casa dai sei giovanotti che la scopavano riempiendole la figa e la bocca di sborra con pisciata e bevuta finale.
Ovviamente doveva sempre tenere nell’orecchio il piccolo apparecchio che la costringeva senza indugio a soddisfare le voglie dei ragazzi.
Più di una volta dovette recarsi in qualche negozio a comperare lingerie da gran troia per indossarla successivamente durante gli incontri pomeridiani.
Un pomeriggio arrivarono con un paio di bottiglie di birra.
‘Mettile in frigo troia”.questa sera le dai da bere al tuo cornuto’.e mi raccomando che le beva tutte e due!!’
‘Grazie’lo farò di sicuro!!’ rispose Bea mentre riponeva le bottiglie.
Poi andò in camera sua a cambiarsi, cio&egrave a togliere il vestito per restare completamente nuda con le sole scarpe in attesa di essere scopata.
‘Direi che in questi giorni ce la siamo spassata abbastanza con la tua figa!!’ disse Carmelo accarezzandosi il grosso cazzo.
‘E’ vero’.sono un po’ stufo!!’ fece eco Daniel masturbandosi.
‘Ormai &egrave larga come quella di una cagna!!’ continuò Antonio
‘Già”sarà ora di cambiare buco!!’
Bea si sentì gelare il sangue, aveva capito benissimo dove volevano arrivare i ragazzi.
Il suo culetto vergine era in pericolo ma si rese subito conto che non sarebbe servito a nulla protestare, i ragazzi le avrebbero rotto il culo con la violenza se fosse stato necessario fregandosene altamente.
Così fece buon viso a cattivo gioco e si apprestò a ricevere i cazzi dei ragazzi anche nel suo bel culo.
I giovani però non avevano nessuna intenzione di farle male, erano ben intenzionati a fare in modo che la vacca della loro professoressa si abituasse e godesse nel prenderlo in culo, così che ci si potesse divertire maggiormente e poi la prof., col culo aperto e vogliosa di cazzo, avrebbe fatto guadagnare loro un bel mucchio di soldi.
La fecero mettere a pecorina e Cristian cominciò a leccarle il buco inserendovi lentamente il primo dito.
‘Mmmmhhh’..mmmmhhh”mmmhh!!’ mugolava Bea che non credeva che una cosa del genere potesse piacerle così tanto.
Intanto le dita di Cristian erano diventate due che entravano ed uscivano dall’ano di Bea.
Alle sue dita si aggiunse la lingua di Vincenzo che inoltre sputò abbondantemente sul buco che ormai restava aperto anche quando le dita venivano tolte.
‘Ehi!!…..questo culo sembra che parli!!!’
‘Vero”’lo vedi”dice rompimi’ah’ah..ah..ah!!’
‘Mi sa che la prof ne ha già presi’altro che vergine!!’
‘No’..non l’ho mai fatto”’.non prendo nemmeno le supposte!!’ rispose Bea quasi allarmata che i ragazzi non le credessero.
‘D’ora in pii le supposte non le sentirai proprio’..ah’ah’ah..ah!!’ rise Mirco seguito da tutti.
‘In ogni caso sembra che ti piaccia parecchio’..vero troiona?’
‘S’si!!’ rispose con voce flebile Bea.
‘Su’un po’ di voce”..ripeti bene!!’
‘Si’.mi piace!!’
Intanto le dita nel suo culo erano diventate tre ed entravano ed uscivano comodamente.
‘Mi piace cosa?’ chiese Carmelo con decisione.
‘Mi piacciono le dita nel culo!!’
‘Solo le dita?!’
‘No’.voglio il cazzo’.mettetemi i vostri cazzi nel culo”..scopatemi!!’ disse allora Bea non credendo quasi a quanto asseriva.
Ormai era ora ed il culo di Bea era pronto per la penetrazione.
Per l’occasione i ragazzi scelsero Daniel che era il meno dotato in grossezza e che si prestava perfettamente a quello scopo.
Daniel si fece succhiare la cappella dalla donna e, dopo essersi posizionato alle sua spalle, le infilò la verga nella vagina fradicia per aumentare la lubrificazione.
‘Aaaahhh’siiii’sii!!’ mugolò Bea ricevendo però un sonoro schiaffone sulle chiappe.
‘Zitta vacca”chi ti ha detto di godere!!’
Poi il ragazzo appoggiò la cappella al buco occhieggiante iniziando lentamente a spingere il cazzo nel retto di Bea.
Come era prevedibile l’anello sfinterico oppose una certa resistenza anche se era stato abbondantemente lubrificato e sollecitato dalle dita, procurando un dolore lancinante a Bea nel momento in cui il cazzo lo superò di slancio.
‘Aaaahhh’..ahhhhh’.nooooo’..che maleee!!’ urlò Bea che per tutta risposta ricevette altri due schiaffoni sul le chiappe.
Una volta entrato a metà il giovanotto, che probabilmente era un esperto inculatore nonostante la giovane età, si fermò perché Bea si abituasse alla comunque grossa intrusione.
Una volta che il dolore si fu affievolito Daniel ricominciò a penetrarla senza più fermarsi fino in fondo.
Il cazzo era tutto dentro il culo della donna che si sentiva come se l’avessero aperta in due ma, lentamente, il suo retto iniziò ad abituarsi e pian piano i muscoli si adattarono al cazzo.
Daniel cominciò a scoparla lentamente estraendo il cazzo di pochi centimetri per poi reinserirlo profondamente finché iniziò a stantuffarla sfilandolo quasi completamente.
Ormai Beatrice godeva anche con quel palo infilato nel culo e mugolava e lo incitava sempre più ad alta voce.
‘Mmmmhhh’..aaaahhhh’..mmmhhh’ooohhh’siiii’..mmmhh’.dai’sii’inculami’inculami!!’
‘La prof &egrave una gran maiala”’.senti come grida mentre la inculi!!’
‘Si vede che il maritino non la scopa mai!!’
‘Ha una gran voglia di cazzo!!’
Commentarono i ragazzi.
Daniel sfilò il cazzo dal buco del culo di Bea mostrando agli amici il foro ben aperto.
‘Cazzo ragazzi”’.&egrave aperto come un traforo”.mai visto un culo vergine aprirsi così!!’
‘E’ vero’..neppure il culo di mia sorella &egrave così aperto!!’ replicò Cristian ‘E ne prende di cazzi’ah..ah..ah!!’
Infatti il buco di Bea era rimasto aperto in attesa di essere nuovamente riempito cosa che avvenne immediatamente.
Daniel, dopo averla nuovamente penetrata fino alle palle, la stantuffò finché raggiunse l’orgasmo riempiendole il retto di calda sborra.
Poi fu la volta di Carmelo e via, via tutti le riempirono il culo coi loro cazzi, sfondandole il buco del culo definitivamente, ma procurandole un numero incredibile di orgasmi.
Sfiniti i ragazzi si rivestirono e la salutarono.
‘Mi raccomando fai bere le ‘birre’ a tuo marito!!’ le disse infine Carmelo
‘Certo”.vi ringrazio padrone!!’
‘Poi ci dirai la sua reazione..eh..eh..eh!!’
Bea lo guardò perplessa, non capiva la loro insistenza.
‘Lo capirai domani’ah..ah..ah!!’ concluse il ragazzo mettendole ancora una volta le dita nel culo ormai irrimediabilmente dilatato e ricettivo.

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La sera Beatrice preparò una bella pizza per il marito perché la innaffiasse con la birra fresca.
‘Guarda amore, i miei alunni mi hanno regalato due belle birrette!!’
‘Grazie”che bravi”’mi piace proprio la birra!!’ rispose il cornuto iniziando a sorseggiare il liquido giallo.
‘Mmmmmhh’.buona’..un sapore strano’..amarognolo’ma buono!!’
Fu nel sentire queste parole che Beatrice si insospettì.
‘Posso assaggiarne un goccio?!’ chiese al marito che subito le versò un bicchiere.
Così Beatrice cominciò a sorseggiare la bevanda accorgendosi subito, avendola provata più volte, che si trattava dell’urina dei ragazzi, terminò quindi di scolarsi il bicchiere.
‘E’ vero”.un po’ amarognola”buona però”’.bevi caro’.bevila tutta!!’ disse sarcastica al marito cornuto.
Qualche minuto dopo sentì la voce di Carmelo all’auricolare.
‘Ciao troia”’.allora hai dato la birra da bere al cornuto?’
Ovviamente non poteva rispondere ma ebbe l’impressione che il ragazzo la potesse vedere.
‘Sei stata brava’.l’hai assaggiata anche tu vero?’
Annui muovendo la testa.
‘Allora &egrave proprio vero”.ti piace anche la piscia oltre che la sborra”’sarai accontentata!!….ora fai un po’ di moine al tuo cornutello”prova a vedere se gli si rizza il cazzetto!!’
Bea obbedì sempre più convinta che i ragazzi potessero vederla e cominciò a fare la gattina con suo marito che naturalmente si eccitò.
‘Hai visto che brava!!….ora fatti scopare li sul tavolo della cucina!!’
Quest’ultima frase convinse che i ragazzi la stessero spiando e che, oltretutto la potessero anche sentire.
Si accorse comunque che, nonostante l’iniziale sconforto nello scoprire di essere spiata la sua figa dava segni decisamente opposti bagnandosi come non le capitava da tempo.
!Dai amore”..facciamolo qui!!’ incitò il marito sorpreso anche se piacevolmente, dall’intraprendenza della moglie.
‘Ma come qui?……..non lo abbiamo mai fatto così!!’ protestò anche se debolmente il marito mentre Bea si spogliava.
Ovviamente, vinto dalla libidine di fare qualche cosa di ‘proibito’ Francesco si diede da fare penetrando immediatamente Beatrice senza neppure un minimo di preliminari, sborrando in un decimo di secondo.
‘Cazzo che scopata!!’ esclamò il cornuto lasciando Beatrice con la bocca aperta, incredula.
Bea sentiva nell’orecchio le risate dei ragazzi che continuavano ad insultare il marito.
‘Ah..ah..ah..ah’..ma lo hai sentito?…………ha detto che scopata!!………cornuto’..a sborrato più veloce di un coniglio!!….ci credo che la troia ha voglia di cazzo’mamma’mai visto un cazzetto piccolo così’neppure il mio fratellino di tre anni!!!’ questi furono alcuni di più sagaci commenti che giunsero alle orecchie di Bea che si mise a ridere a sua volta.
‘Ma che bravo tuo marito”’.ti ha lasciato con la voglia di cazzo!!’
Bea rispose di si con la testa.
‘Perfetto’.ora prendi il sacchetto della spazzatura e portalo fuori’..non c’&egrave bisogno che ti rivesti’metti la vestaglia’.quella corta!!’ le ordinò Carmelo
Bea non sapeva cosa rispondere, sapevano anche dell’esistenza della vestaglia!!
‘Scendi’.davanti a casa c’&egrave un furgone’..sali dietro’..ti leverai la voglia di cazzo!!’ continuò il ragazzo.
Francesco intanto, soddisfatto dalla ‘scopata’ era sdraiato sul letto ormai quasi addormentato.
‘Caro vado a buttare la spazzatura!!’ gli disse Beatrice
‘Come?……a si’..la.spaz’za’.tu.ra!!’ rispose sbadigliando il marito.
Beatrice attese qualche minuto che si addormentasse e poi scese col sacchetto della spazzatura.
Davanti a casa c’era il furgone con la porta posteriore aperta.
Si guardò attorno perché nessuno la vedesse e poi salì.
Immediatamente la porta si chiuse e si accese la luce interna.
Nell’angusto spazio vi erano due uomini che Bea non conosceva.
‘Tranquilla sono colleghi di tuo marito”falli divertire un po”’vedrai che non resterai delusa!!’ le disse la voce di Carmelo.
Era stata una sorpresa per Bea che credeva di trovare i ragazzi ad attenderla ma a quel punto comunque non poteva tirarsi indietro per ben due ragioni, il ricatto e, soprattutto la voglia di scopare che le era venuta.
I due non parlarono ma estrassero subito i loro argomenti, mettendoli nelle mani della donna, che subito si rese conto di avere a che fare con due cazzi di notevoli dimensioni, nonostante fossero ancora neo del tutto induriti.
Si inginocchiò ed iniziò a spompinarli uno alla volta alternando lunghe leccate a profonde succhiate ingoiando i cazzi quasi per intero.
‘Mmmmhhhh’che bocca’.minchia che sucacazzi la moglie di Francesco!!’ iniziarono a commentare ‘Aveva ragione Pino”ti manca il cazzo vero?!’ era ovviamente una domanda retorica vista la foga con cui Bea succhiava i due cazzoni che ora erano duri e lucidi della sua saliva.
‘Dai vieni qui che ti monto!!’ le disse uno dei due, mettendola a pecorina sul pianale del furgone, su cui era stato messo un vecchio materasso.
Poi con un colpo secco la penetrò quasi completamente.
Un secondo affondo e la grossa verga era tutta nella sua figa grondante.
‘Mischia ma &egrave un lago”.prendi gnoccolona’prendilo tutto!!’ disse l’uomo mentre iniziava a montarla come fosse una cagna.
L’altro intanto le aveva messo il cazzo in bocca perché continuasse a succhiarlo.
Presa così tra due fuochi Bea cominciò a godere mugolando mentre ingoiava la grossa cappella violacea.
I due le riempirono figa e bocca quasi contemporaneamente con una sborrata enorme in qualità e quantità dei fiotti.
Bea dovette ingoiare in fretta per non soffocare gustandosi appieno il suo nuovo stato di troia svuota coglioni.
Però i due non ne avevano avuto abbastanza e così si scambiarono i ruoli con l’unica differenza che il secondo non volle mettere il cazzo dove aveva sborrato l’altro per cui le riempì il buco del culo col suo grosso cazzone.
Ancora una volta gli orgasmi si susseguirono finché entrambi la riempirono nuovamente di sborra in bocca ed in culo.
‘Ora vai troia”’sei una gran bel buco da cazzi”ci rivedremo”.salutaci il cornuto minidotato’ah’ah..ah!!’ si accomiatarono i due senza però prima averla pagata con una banconota da 50′ ciascuno.

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Il giorno dopo Bea diede ai ragazzi i soldi guadagnati e ne ricevette una bella dose di sborra da bere.
‘Brava la nostra puttana!!’
‘Pare che la nostra piscia sia piaciuta molto anche al cornuto..ah..ah..ah!!’ commentarono i ragazzi mentre la bella prof. li spompinava fino a farli sborrare nella sua avida bocca.
Bea aveva assaggiato la sborra ed ora non poteva più farne a meno.
‘Domani &egrave sabato e tuo marito &egrave a casa dal lavoro’non possiamo venire a casa a darti la consueta dose di cazzo!!’ si lamentò Mirco.
‘Mi spiace signore!!’ disse rammaricata Bea
‘Ho una idea!!’ disse a quel punto Vincenzo ‘Questo sabato potremmo venire io e Mirco a fare qualche ripetizione’.il sabato successivo altri due e così via”il cornuto non sospetterebbe nulla e tu ti becchi il cazzo anche al sabato!!…che ne dite!!’
‘Ottima idea disse Carmelo’.per domenica poi vediamo cosa fare’non voglio lasciare questa troia senza lavoro’.e poi pare che adori la sborra e la piscia dei suoi padroni’.vero puttana!!’
‘Si padrone”..mi piace!!’
La mattina successiva Bea disse a suo marito che nel pomeriggio sarebbero arrivati due studenti per alcune lezioni di recupero.
‘Ma che barava la mia mogliettina”sono contento che hai a cuore lo studio di quei ragazzi!!’
‘Non sai quanto!!’ commentò tra se Bea.
Dopo pranzo Francesco si sdraiò sul divano di fronte alla televisione addormentandosi quasi subito.
Poco dopo arrivarono i due ragazzi.
Bea indossava un vestito allacciato sul davanti con una fila di bottoni e si era tolta le mutandine ed il reggiseno per essere subito pronta per loro.
‘Venite ragazzi’mio marito dorme sul divano!!’
‘Perfetto’..mmmhhh’..sento che sei già bagnata bella troiona!!’ disse Vincenzo mettendole subito una mano sotto il vestito trovandole la figa fradicia.
‘Andiamo nel mio studio così saremo tranquilli!!’ suggerì Bea pregustando la dose di cazzo che avrebbe ricevuto da li a poco.
Non si aspettava certo di vedere i due ragazzi tirarsi fuori il cazzo e sventolarlo davanti al naso del marito che dormiva ignaro.
‘Dorme veramente’.bene’.ed ora pensiamo alla troia!!’ commentarono ‘Prendi le tazzine del caff&egrave e mettile sul tavolo!!’ le ordinarono e subito dopo le fecero appoggiare le mani al tavolo poco distante e le alzarono la gonna denudandole le belle chiappe, poi Mirco le spennellò la cappella tra le grandi labbra per poi affondare il cazzo fino alle palle nella sua figa accogliente.
‘Mmmmhhh’..siii’scopami!!’
‘Sei proprio una troia”’..ti fai scopare come una cagna davanti al cornuto!!’ sghignazzò Mirco mentre le martellava la figa con colpi veementi.
Era arrapatissimo e poco dopo era pronto a sborrare.
Si sfilò dalla figa di Bea e diresse i fiotti direttamente nelle tazzine del caff&egrave.
‘Così il cornuto si beve caff&egrave con panna’ah..ah..ah..ah!!’ ridacchiarono i ragazzi
‘Vieni puttana’.andiamo di la adesso!!’ le disse Vincenzo mettendole una mano sul culo.
Bea ed i ragazzi si chiusero nello studio a ‘lavorare’.
Vincenzo le diede subito il cazzo da succhiare mentre Mirco le leccava la figa che continuava a colare come una fontanella.
Quando il cazzone di Vincenzo fu pronto il giovane si sedette sulla poltrona e Bea si impalò infilandosi il bestione nella figa fino alle palle.
Mirco che aveva nuovamente il cazzo durissimo si sistemò alle sue spalle spennellandole la cappella sul buco del culo.
‘Ora ti riempio il culo troiona”..lo vuoi tutto dentro?!’
‘Mmmmhhh”siii’sii”..inculami’.fammelo sentire tutto dentro!!’
I due giovanotti iniziarono a scoparla all’unisono entrando ed uscendo dai suoi buchi facendola godere come una cagna.
Mirco le farcì il culo con una sborrata abbondante e densa e subito dopo Vincenzo si sfilò dalla figa per entrarle nel culo e sborrare a sua volta in quel buco sfondato.
Una volta che entrambi si furono svuotati nel suo intestino Mirco prese un plug piuttosto grosso e lo infilò lestamente nel buco tappandolo completamente.
‘Così ti tieni la sborra nel culo fino a quando si sveglia il tuo cornutello!!’
Dopo aver goduto i ragazzi si fecero comunque spiegare alcune cose dalla loro professoressa in attesa che il marito si svegliasse e volesse il caff&egrave.
Non dovettero attendere molto e Bea li lasciò per portare la tazzina col caff&egrave corretto sborra.
‘Ecco amore’.un bel caff&egrave fumante!!’
‘Grazie cara”.mmmhh’ma che bontà”.ti sei superata!!’
I due ragazzi sghignazzavano mentre Francesco bevevo la loro sborra.
‘Ne vuoi ancora?’ gli chiese Bea
‘Perché no”&egrave così buono!!’
Intanto i ragazzi l’avevano raggiunta in cucina con la scusa di volere un po’ d’acqua e quando Bea si apprestò a portare un’altra tazza di caff&egrave al marito la fermarono.
‘Aspetta’..altrimenti si accorge che non &egrave uguale’ah..ah..ah!!’ ridacchiò Vincenzo alzandole la gonna per togliere il plug.
Immediatamente dal suo culo uscì un rivolo di sborra che finì immediatamente nella tazzina di Francesco.
‘Mmmmhhh”caff&egrave al cioccolato’arh..arh..arh!!’ continuò Mirco che rideva come un matto
Anche in questo caso fu apprezzato dal marito ignaro.
‘Noi andiamo prof”..grazie di tutto!!’ salutarono i ragazzi ‘Buona sera signore!!’ continuarono rivolgendosi al Francesco che rispose al saluto molto cordialmente.

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La Domenica mattina tutto si svolse nel modo consueto.
Bea ed il marito si svegliarono piuttosto tardi, lei perché piuttosto provata da una settimana di sesso, lui perché stanco del lavoro ed ormai imbolsito.
Mentre bea riassettava la casa in vestaglia trasparente udì la voce di Carmelo che le augurava il buongiorno.
‘Ciao troia buongiorno!!’
Bea non sapeva se rispondere annuì sorridendo.
‘Nel pomeriggio ti prepari ed esci col cornuto”..devi andare alla gelateria del centro e sederti al tavolino centrale!!’
Bea fece una espressione come per dire ‘con mio marito?’
‘Si”.il cornuto deve essere presente e tu devi vestirti da gran troia’.’niente intimo ovviamente’.autoreggenti e scarpe col tacco”.metti quel vestito rosso con gli spacchi laterali’..anzi già che ci sei vedi di scucire un po’ lo spacco’..vogliamo vederti le cosce fino all’inguine mentre cammini!!’
Si sentì bagnare tra le gambe a questa serie di richieste alle quali un tempo avrebbe sdegnosamente risposto.
Il vestito rosso di cui parlava Carmelo lo aveva messo una sola volta un capodanno e si era sentita addosso lo sguardo di tutti i presenti, ed allora aveva indossato sia reggiseno che mutandine per non parlare del collant.
Ora avrebbe dovuto indossarlo senza intimo e con le autoreggenti.
Si chiedeva solo come Carmelo conoscesse quel vestito, ma poi immaginò che, quel gruppo di ragazzi che l’aveva resa schiava, doveva essere entrato in casa e controllato tutto il suo guardaroba e, visto che rispondevano alle sue mute domande, era ormai più che convinta che dovevano controllarla anche attraverso una serie di telecamere nascoste.
Naturalmente annuì e preso il vestito si sedette sul letto iniziando a scucire lo spacco per renderlo ancora più audace.
Con ago e filo poi rifece l’orlo.
‘Brava!!’ commentò Carmelo all’auricolare ‘Ci sai fare anche come sarta”potrà venirci utile”.ed ora parliamo di cose serie!!’
Bea annuì ponendo attenzione.
‘Hai la figa troppo pelosa ed anche se &egrave curata hai il pelo troppo lungo!’
‘Che devo fare?’ rispose bea ad alta voce convinta che la potessero anche sentire.
‘Domani pomeriggio hai un appuntamento in un centro estetico”..ti troverai con mia sorella che ti accompagnerà.
‘Va bene padrone!!’
‘Mi raccomando”..dovrai fare tutto quello che ti verrà ordinato come se fosse uno di noi a farlo!!’
‘Sarà fatto padrone!!’
‘Cosa sarà fatto?’ chiese il marito che entrava in quel momento in camera da letto.
Bea fu presa alla sprovvista ma rispose con naturalezza.
‘Nulla caro’.stavo ripassando a memoria un brano da far leggere a scuola!!’
‘Capisco”..allora vado al bar a prendere l’aperitivo’.ci vediamo dopo!!’ disse senza alcun sospetto e Bea prese la palla al balzo.
‘Va bene amore ma più tardi mi porti in centro a mangiare il gelato in quella bella gelateria!!’ gli disse sfoderando il suo più bel sorriso mentre si strofinava su di lui.
‘Ma certo cara!!…..e dopo’!!’ rispose il marito pregustando la scopata serale.
‘Ma certo caro’.dopo’..!!’
‘Sei una vera troia’..bravissima”’avresti dovuto fare l’attrice!!’ fu il commento di Carmelo che fece sorridere la donna.
‘Quando il marito esce spogliati e metti le scarpe rosse’.poi mettiti in cucina e prepara da mangiare!!’ fu il nuovo ordine ‘Ti avvertirò io quando sta per rientrare!!’
Beatrice era bagnata fradicia, mentre cucinava completamente nuda e con le scarpe rosse dal tacco altissimo, si sentiva spiata da mille occhi e la cosa la eccitava fino al parossismo.
Quei ragazzi le avevano fatto liberare un lato della sua sessualità che non aveva mai scoperto prima, le piaceva esibirsi, essere desiderata e fare la puttana per il piacere di maschi e femmine.
Si, anche femmine, perché le era piaciuto leccare la figa di Daniela e di Anna.
Ad un tratto sentì la voce di Carmelo nell’auricolare.
‘Che bella carota!!’ in effetti aveva in mano una carota piuttosto lunga e grossa ‘Ora succhiala bene e poi infilatela nel culo!!’ fu l’ordine perentorio del giovane.
Bea sentì chiaramente le pareti del retto contrarsi e, contemporaneamente, un fiotto di succhi inondarle la figa.
Si apprestò ad ubbidire leccando e succhiando quella grossa carota.
‘Brava”.ora sdraiati sul tavolo apri le cosce ed inculati!!’
Eccitata Bea si sdraiò sul tavolo e, dopo essersi allargata le chiappe, iniziò ad infilare l’ortaggio nella figa per lubrificarla meglio ed infine nel suo culo.
‘Mmmmhhh’..sii’..che bello’..mmmhhh’come entra bene’siiiii’godo’godooo!!’
‘Sei una gran troia lo sai Bea?!’ disse la voce nell’auricolare.
‘Siiii’.sono una troia’..voglio il cazzo”tanto cazzo’.tanta sborra!!’
Ormai era partita per la tangente ed un orgasmo devastante la stava travolgendo.
Era sicura che la stessero spiando e magari registrando ma non le importava più di nulla, voleva solo godere come una cagna.
Dopo la performance si riprese e la voce le disse che poteva rivestirsi perché il cornuto stava rientrando.
‘Grazie!!’ rispose ad alta voce Bea.
‘Di nulla bella troiona’.ci vediamo in gelateria!!’

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Beatrice e Francesco pranzarono ed il marito apprezzò particolarmente il sapore delle carote di contorno.
‘E’ una ricetta speciale che mi ha dato un mio studente!!’ rispose sarcastica Beatrice.
‘Ma che alunni sorprendenti che hai!!’ rispose Francesco.
‘Non puoi immaginare come siano fantastici!!’
‘Lo vedo”non ti ho mai vista così raggiante come in questo ultimo periodo!!’
‘Il lavoro mi da molte soddisfazioni!!’
‘Ne sono felice’..anche il mio lavoro mi da soddisfazioni’..i miei colleghi mi fanno mille complimenti’.il capo mi ha anche proposto un lavoro come responsabile!!’
‘Che bello’.ne sono molto felice!!’ rispose Beatrice immaginando il perché di quella proposta inattesa.
‘Dovrò fermarmi in ufficio più del solito però’.e fare qualche notte in più”spero non ti dispiaccia!!’
‘Ma certo che no amore”..si tratta del tuo lavoro e se riesci ad emergere’..!!’
‘Sapevo di poter contare su di te’..così ho accettato!!……da Lunedì inizio coi nuovi orari!!’
‘Splendido’..ora vai un po’ a riposarti che poi usciamo’..me lo hai promesso!!’
‘Certo amore”.!!’
Francesco si ritirò sul divano dove si addormentò come un sasso dopo pochi secondi.
‘Lo hai sentito puttana?……così avremo molto più tempo per noi’.sei contenta?!’ le disse Carmelo all’auricolare.
‘Siii”che bello signore!!’ esclamò Bea sentendo la figa bagnarsi.
‘Ora vai alla porta c’&egrave un pacchetto per te!!’
‘Un pacchetto?….volo!!’
Bea aprì la porta e trovò effettivamente un pacchetto lo prese e tornò in cucina.
‘Aprilo!’ le disse Carmelo
Lo aprì con trepidazione quasi fosse una bambina il giorno di Natale trovandovi dentro uno strano oggetto a forma di cono con la base a ventosa.
‘Cos’&egrave?!’ chiese Bea
‘E’ un plug anale”te lo infili nel culo prima di uscire con il cornuto”.senza mutande ovviamente!!’
‘Ma &egrave grosso’non so se’.!!’
‘Ce la farai”’ti piacerà”anzi provalo ora e metti le scarpe da troia”prova a camminare per casa”.così ti abitui!!’
‘Si padrone!!’ ormai era abituata ad obbedire senza discutere.
Prese il plug di colore nero lo leccò per lubrificarlo e poi si piegò a 90′ puntando la punta sul suo buchetto.
Iniziò a spingere faticando un pochino ma alla fine il cono era infisso nel suo culo.
Restava fuori solo la ventosa.
‘Mmmmhhh”lo sento!!’
‘Ti piace?’
‘Siiii’.lo sento tutto’.ora provo a camminare!’
Bea si mise a camminare per la stanza.
Non era certo facile con quel coso nel culo ma alla fine non era poi così fastidioso.
‘Brava”prova con le scarpe ora”.sarà più bello!!’
Indossò le scarpe col tacco esagerato e riprovò a camminare.
I tacchi le davano un’andatura sinuosa ed il disturbo di quel cuneo nel culo era meno accentuato anzi ad onor del vero sentiva un certo piacere ad avere il culo occupato.
‘Perfetta ora preparati per uscire che il cornuto si sta svegliando’
Bea corse in camera a prepararsi indossando quanto le avevano ordinato di vestire.
Indossato il vestito le autoreggenti e le scarpe si fece incontro a suo marito.
‘Mamma Beatrice”.sei bellissima”.chissà che invidia di me avranno al centro!!’ si ringalluzzì Francesco.
Camminando mostrava le gambe in modo osceno mostrando l’orlo delle autoreggenti ad ogni passo ed anzi, spesso si poteva vedere oltre il pizzo.
Bea era bagnata tra le cosce come poche volte le era capitato.
Poco dopo erano seduti ad un tavolino della gelateria.
Bea aveva scelto, su indicazioni del suo aguzzino, un tavolo centrale, probabilmente preparato ad hoc, circondato da altri tavoli occupati ovviamente dagli amici di Carmelo e Cristian.
‘Brava ora siediti”..solleva il vestito in modo da appoggiare le chiappe direttamente sulla sedia””accavalla le gambe in modo che si vedano bene le autoreggenti!’ le disse la solita voce nell’auricolare.
Bea non ebbe difficoltà ad eseguire anche perché gli spacchi che lei stessa aveva modificato lasciavano ampi spazi per la vista delle sue cosce.
‘Sei uno spettacolo’..ora cerca di far aderire la ventosa del plug alla sedia’.così sarai ben ancorata!!!!!’
Non ebbe difficoltà ad obbedire anche a questo ordine e, poco dopo, si sentì prigioniera di quel cuneo ben conficcato nel suo culo.
‘Brava puttana’.sei uno schianto’..ordina un bel cono ora’.e lo devi mangiare come se dovessi fargli un pompino’..capito?’
Bea fece cenno di si con la testa, ben conscia che la stavano guardando.
Infatti i ragazzi con Carmelo e Cristian in testa si erano accomodati poco più in la e si gustavano la vista delle cosce di Bea ben in mostra.
Il marito ordinò una coppa e Bea un cono alla crema e nocciola.
‘Mi mette anche una amarena sulla punta?’
Chiese al cameriere che attendeva l’ordine e sbirciava senza pudore le gambe quasi completamente scoperte della donna.
Mentre attendevano l’ordinazione iniziarono a parlare del nuovo lavoro del marito che si gongolava del fatto di essere stato promosso.
Proprio allora Bea sentì una vibrazione provenire dal plug conficcato nel suo ano che la fece sussultare.
‘Cosa c’&egrave cara?’ chiese il marito
‘Nulla’nulla’.un brivido”.niente di grave!!’
Intanto la vibrazione si era intensificata, inoltre sentiva che il plug si muoveva in senso rotatorio nel suo culo dandole delle sensazioni incredibili.
Sentiva l’orgasmo montare come un’onda e non poteva farci nulla, prigioniera come era di quel coso.
Orgasmo che esplose pochi secondi dopo.
Bea strinse i denti e serrò le labbra per non farsi sfuggire i gemiti che avrebbero accompagnato il suo godimento.

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