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Elena e Marco: con Ale

By 30 Luglio 2024One Comment

Io e Elena, siamo sempre stati, per anni, fedeli. Io almeno lo sono stato. E’ vero che sono attratto da tutte, ma mi controllo e non lo do a vedere. Quando intravedo delle gambe nude, o dei piedi nudi, o anche la lingua di qualche ragazza muoversi, sono attratto, penso a cose erotiche, anche se non necessariamente sessuali. Lei se n’è sempre lamentata, perché voleva la mia completa attenzione. Ma molti di noi maschietti siamo fatti così, e dobbiamo fare molta forza su noi stessi per frenare la parte non civilizzata del nostro cervello.
Un giorno ho guardato il suo cell, i suoi messaggi, e ho scoperto che con delle amiche parlava di cose sentimentali che non sembravano riguardare esclusivamente me. Scriveva di come si sentisse bene con Alessandro, di quanto le piacesse, ma di come si sentisse in colpa nei miei confronti, visto che mi voleva bene e stava bene anche con me. Sul momento mi è nata una fortissima gelosia, assieme ad un senso di umiliazione perché mi sono sentito inferiore ad un altro. Già ho i miei complessi di inferiorità perché non sono alto e perché secondo me il pisello non è proprio lungo e grosso, anzi.
A dire il vero nei messaggi che si scambiava con le amiche non c’erano riferimenti alla mia inadeguatezza, ma c’erano invece riferimenti al fisico e alla simpatia di questo Alessandro.
Capitava che mi parlasse di Alessandro, come di un amico, conoscente, che frequentava assieme a tutti i suoi amici e amiche quando usciva. Abbiamo anche amicizie diverse io e lei, e non usciamo sempre insieme, molto spesso ci dividiamo. Io sto anche bene a casa a guardarmi un film, lei sta bene in mezzo alla gente.
Mi è stato comunque subito chiaro che ci fosse qualcosa di poco trasparente.
Visto che avevo ancora qualche minuto, quel giorno che ho guardato qualche suo messaggio mentre lei era a farsi la doccia, ho scoperto un contatto, una certa Alessandra, ma i messaggi erano cancellati, seppure risultasse tra i contatti frequenti.
E’ uscita dal bagno per finire di vestirsi in camera, con solo le mutandine e il reggiseno. Non si fa mai baciare appena lavata, perché vuole uscire tutta profumata.
-con chi esci?
-i soliti. Luisa, Roberta, Alessandro, Michele, i soliti.
-dove andate?
-che hai oggi? Mi devi fare il terzo grado? Boh andremo a ballare da qualche parte. La solita. Tu sempre a casa?
-sì mi rilasso un po’. Così posso guardarmi i film che voglio.
-chissà che film ti guardi? Guarda che poi perdi la vista. ahahaha.
Nel frattempo si è vestita ed hanno suonato per venirla a prendere.
E’ vero che quando sono da solo magari qualche sito porno lo guardo. Ma spesso preferisco leggere qualche racconto. I racconti tipo cuckold mi piacciono, così come quelli di donne che dominano i loro fidanzati o mariti. Mi sono ritrovato a ripensare che magari ero davvero cornuto. Tutte quelle fantasie mi eccitano sempre quando le leggo, ma sapere che ora forse davvero flirtava e andava oltre con questo Alessandro mi dava fastidio e di certo non mi dava piacere. Come si cambia idea quando le fantasie diventano realtà!
E’ tornata, quella sera, verso le due. Appena sotto le lenzuola ho ripreso le domande
-chi ti ha portato a casa
-oh, ricominci?
-per curiosità. Ho sentito arrivare la macchina, ma poi è passato del tempo prima che entrassi in casa. Beh chi ti ha portato a casa.
-Alessandro. Sarai mica geloso?
-no no sei libera di fare quello che vuoi.
-ahahaha gelosone. Sì mi ha portato Alessandro a casa.
-ti ha dato il bacio della buona notte?
-sì certo, con la lingua. Scherzo gelosone. Dai vieni qui e non stare arrabbiato con me gelosone, dammelo tu il bacetto della buona notte. Senti qua che eccitazione. Che hai fatto? Ti sei guardato i porno e ora vorresti…Ahaha.
Si è girata, mi ha strusciato un po’ il culo sul pisello e mi ha dato una slinguata di buona notte dicendomi che era stanca.

La mattina a mente lucida mi ha chiesto se fossi davvero geloso
-sai mi fa sorridere che sei stato geloso. mi fa sentire importante, mi fa sentire quella più forte, grazie.
-ho da preoccuparmi?
-ma se ti voglio un sacco di bene, di cosa ti preoccupi?
-me lo diresti mai se ti piace Alessandro o se ci flirteresti.
-non lo so se te lo direi, sei troppo geloso. A me non piacciono i gelosi, forse perché io stessa lo sono.
-non sono geloso, sei libera.
-quando ti libererai dal tuo orgoglio e ammetterai che sei geloso? Se tu fai dei passi avanti, magari mi apro anche io.
-va bene un po’ sono stato geloso. Non è normale?
-e di cosa sei geloso? A te se piacciono delle ragazze non ci pensi sopra, magari ti immagini cose? lo stesso può capitare a noi donne, a me, ma non per questo uno non si deve fidare.
-allora ci hai pensato.
-tu non hai mai immaginato ti leccare i piedi alla mia amica Sara? Dai dimmi la verità. Ti conosco. Allora che vuoi? Magari io a farmi accompagnare mi sono immaginata che magari mi piacerebbe anche Alessandro. C’è differenza? Vedi non riesci ad ammetterlo.
-ci voglio pensare su.
Io mi sono un po’ chiuso in me stesso. Ho smesso di parlare. Ma lei voleva approfondire.
-no dai rispondi. dai diciamoci i nostri pensieri. Magari, anche se non ci piacciono, il semplice fatto di dirceli ci fa fidare di più uno dell’altra.
Sapeva come imbonirmi. Ci sono certi giochetti che mi fanno letteralmente impazzire. Mi ha versato il caffè e si è messa sopra la tazzina per soffiarci sopra. Poi guardandomi provocante ci ha fatto cadere la sua saliva dentro. Io non ho resistito, ho sorriso e mi sono bevuto il caffè, con il pisello duro.
-certo che a te ti fregano come niente. Se viene una e ti sputa nel caffè, chiunque, tu ti fai le fantasie. Quindi capisci che a me possano piacere anche altri ragazzi? Dai dillo.
-sì sì hai ragione. Solo che mi ingelosisco tantissimo.
-dimmi cosa hai fatto ieri sera, dai sii sincero.
-ho letto dei racconti
-solito intellettuale. E non hai guardato porno?
-no, i racconti che ho letto sono un po’ spinti.
-ah ecco. Beh di cosa parlavano?
-di tradimenti. E’ per quello che mi sono ingelosito.
-cioè hai letto racconti su fidanzati che si tradiscono.
-beh ci sono capitato.
-e ti sei eccitato? Racconta.
-no mi sono ingelosito. in uno una ragazza tradiva il marito e lui poi accettava la cosa e anzi si eccitava. Ma io che ti sapevo fuori non mi sono eccitato.
Si è avvicinata a me e mi ha toccato.
-stai tranquillo
-se mi tradisci vado via e non ti parlo più per sempre
-hm come sei geloso. Esagerato. Poi torni come un cagnolino. Buono il mio caffè?
Ero portato a fidarmi, ma quei messaggi che avevo letto mi avevano lasciato un tarlo nella mente. Ho continuato di nascosto a guardare i suoi messaggi. Diceva alle amiche che io avevo fatto una scenatina di gelosia, non violenta ovviamente.
-Oh sai che Marco mi ha fatto il musetto perchè geloso di Alessandro?
-Beh te lo mangi con gli occhi
-Ma lui non lo sa.
-Qualcosa un innamorato capisce sempre. Stacci attenta, si vede che ti piace l’Ale.

La volta dopo è uscita ancora, sempre con gli stessi. E io sempre a leggere i miei racconti. Qualcosa mi attraeva di quei racconti e mi sono ritrovato il mio coso in mano mentre leggevo di una che confessava tutto al fidanzato e lui le chiedeva i dettagli.
Tornata Elena a casa, ho notato la stessa sequenza: parcheggio, veti minuti in auto, poi è entrata. Forse preso dai racconti, mi sono appostato dietro la finestra e vedevo che parlavano, sempre più vicini. Poi prima di andare lei gli ha dato un bacetto sulla guancia. Mi sono ritrovato con il mio coso in mano duro.

-Sai che mi piace parlare. preferiresti che mi fermassi lontano da casa a fare due chiacchiere e poi facessi finta di niente. Almeno sai che sono giù a parlare.
-Gli hai dato il bacio stavolta
-Un bacetto. Ti è piaciuto, come nei tuoi racconti?
-No per niente.
-Vieni qui. Facciamo una cosa. Togliti le mutande. Avvicinati e dammi un bacio sulle labbra che hanno appena baciato un altro. A te non costa niente. A me eccita l’idea. Baciami. Vedi? ti viene duro. E se ci avessi limonato? Immagini la mia lingua intrecciata alla sua? Mentre lo abbraccio? E tu lontano a rosicare. Sai che mi eccita questa mia superiorità. Ma anche a te vedo.
-Dimmi cosa provi per lui
-Sei sicuro?
-Sì
-Poi non mi fai le scenate vero?
-Dimmi
-Lo hai voluto tu, peggio per te. Bene, cosa provo? Mi piace.
-Cosa ti piace?
-Molte cose
-Dimmele
-Ci rimani male
-Voglio
-Mi piace che è più alto di te. Oh scusa, dai non voglio farti soffrire
-Continua
-Mi eccita farti soffrire un po’. Mi piace che quando mi abbraccia, è più alto. E’ più muscoloso di te.Vorrei essere tra le sue braccia ora. Farti ..
-Farmi?
-Niente
-Continua.
-Farti le corna. Ohh mi eccita.
-Allora continua, dimmi ancora.
-La prossima volta gli metto la lingua in bocca. e quando torno mi faccio baciare da te. E ti chiamo cornuto. Sarai il mio cornuto per sempre.

La mattina dopo ci siamo ritornati, sull’argomento.
-Mi hai detto che sono libera, è vero? Io ho davvero voglia di baciarlo. Te lo dico prima così non è tradimento.
-Lo farai davvero?
-Ne ho molta voglia. Lasciami libera e stai lo stesso con me. Ti prometto che realizzerò anche le tue fantasie. ti tratterò da schiavetto, mi faccio leccare i piedi, ti sputo, ti piscio addosso. Lasciami realizzare anche le mie, di stare un po’ con chi mi piace, oltre che con te. Vedo che la gelosia ti sta passando. Non è che magari ti piace?
-Non lo so. Ma sai che i giochetti così poi alla fine mi piacciono.
-Esco anche venerdì prossimo. Pensaci.

Quel venerdì è uscita. Mentre si preparava, in mutandine e reggisen,o ho avuto forti impulsi di gelosia al pensiero che altri potessero vedere il suo corpo, potessero avere le sue attenzioni intime, ma ormai questo gioco mi intrigava.

-Sai, oggi viene Ale da solo a prendermi a casa. Accompagnami alla porta quando arriva così vedi. Mi piace tenerti geloso.
-Va bene
-Mi raccomando divertiti tu. Ahhaha

Appena arrivato il messaggio che l’aspettava, siamo usciti. Ho salutato con la manina Ale e ho visto come lei saliva in auto, guardandomi e mettendo le sue belle gambe nude sul sedile della Volvo di Ale, e facendomi la linguaccia. Sì, la lingua sua ora sarebbe di sicuro finita in bocca a lui. Così come lui poteva godersi lo spettacolo delle gambe della mia Elena. Mi ha mandato subito un messaggio scrivendomi che era eccitata, ma di stare tranquillo e di non preoccuparmi.
Il secondo messaggio della serata mi è arrivato all’una, per avvisarmi che stava tornando. Ma la Volvo è rimasta parcheggiata per una buona mezz’ora. Io al buio osservavo dietro le tende. Prima lei gli ha dato un bacio sulla guancia, poi sulle labbra. Poi niente più per alcuni minuti, poi di nuovo si sono avvicinati per rimanere attaccati un bel po’. Sembrava, così da lontano, che il bacio fosse accompagnato dalle mani che esploravano capelli, spalle, abbracciavano. Poi si sono staccati e lei è entrata in casa.

-Sei sveglio?
-Sì certo
-Ce lo hai duro! Ci hai visti?
-Sì. Ma non capivo bene. Vi siete baciati con la lingua?
-E’ stato molto eccitante. Guarda, ho tutte le mutandine bagnate. Sì ci siamo intrecciati le lingue, ha un buon sapore. Mi ha baciato le orecchie, il collo, le spalle. Mentre ci baciavamo con il gomito ho sentito il suo.. cazzo, e facendo finta di niente ci strusciavo il gomito . Lui ha un po’ esagerato e mi ha messo le mani dentro la maglietta e mi ha toccato le tette. Oddio che caldo ora che ti racconto. Dai vai qui sotto, leccamela subito che ho tanta voglia. Ecco bravo schiavetto. Vedi che hai il tuo tornaconto, guarda quanto sbrodolo. A te piace tanto leccarla, è l’unica cosa che sai fare bene. Sì sì leccami cornutino.

Sentivo che messaggiava. Sentivo gli incalzanti bip dei messaggi in arrivo, e i tap dei messaggi che scriveva. Nonostante la gelosia, ero rapito dalla sua intimità che stavo leccando e dal fatto che stesse chattando, che facesse sexting mentre io la servivo.

-Ora ti domino un po’. segati sui miei piedi
-si padrona
-ecco bravo, non schizzare ovunque. solo sui piedi. Che sfigato, cornutino. Chissà se anche lui a casa è un segaiolo come te, o se invece lui scopa e basta. Chissà se è molto più dotato di te. A sentire con il gomito, non si capiva. A parte che ci vuole poco a essere più grandi del tuo pisellino. Ecco bravo. Ora sai che fai. tre bei respiri profondi e poi mi lecchi i piedi e pulisci tutto. Sai per noi donne deve sembrare normale inghiottire lo sperma. quindi perchè non farlo fare anche a voi cornuti?

Poi ho letto i messaggi:
-Ora che facciamo?
-Non so. Io amo Marco non te, ma mi piace molto stare con te
-Anche a me piaci molto tu. E mi dispiace per Marco. Dobbiamo lasciar perdere.
-Hai ragione. Non diciamoglielo ma fermiamoci qui.
-Sei brava a baciare
-Anche tu. Morbido
-Meglio di Marco?
-Sì. Ma non deve saperlo. Magari è solo la novità. Poi non si fanno confronti.
-Facevi apposta con il gomito?
-Cosa?
-Dai..
-Sì
-Sì cosa?
-Mi piaceva muovere il gomito. Te ne sei accorto?
-Eccome.
-Buona notte.
-Buona notte.

Il venerdì dopo, mentre leggevo i messaggi, ho sentito che mi chiamava dal bagno:
-So che leggi i miei messaggi. Ormai non li cancello più. Ti piacciono?
-Ma quindi anche le tue amiche sanno che vi siete baciati?
-Ti dà fastidio o ti eccita?
-Mi dà fastidio
-No. Ti conosco. Ti eccita.
-Già che ci sei scrivi ad Ale che tardo 10 minuti, con il mio cell, senza dire che sei tu
-ha risposto ok
-Bene

Quel venerdì non si sono solo baciati. Era chiaro che si sono toccati ovunque. dopo un’ora è entrata a casa quasi sconvolta, spettinata, e il trucco tutto rovinato.

-Non mi sbagliavo. E’ ben più dotato. non bi bastavano le due mani per segarlo, mentre mi baciava.
-Lo hai toccato? E lui ti ha toccata?
-Sì le sue dita sono entrate dentro il mio lago caldo.
-Dai dimmi tutto
-Sicuro? L’ho preso in bocca per un bel pezzo. E…mi ha…
-E…? T ha?…
– Baciami con la lingua, ora, cornuto.

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