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Racconti Erotici Etero

Bimba e Sogno – La scrivania

By 9 Settembre 2025No Comments

Bimba e Sogno sono due amanti clandestini maturi che si sono trovati su un sito di incontri.
Poi si sono conosciuti e si sono piaciuti per come fanno l’amore insieme.
La loro condizione non gli consente di condividerlo quanto vorrebbero ed è un peccato perché vivono una complicità meravigliosa.
I racconti che seguono sono stati scritti da lui per lei nelle pause di attesa.
E in gran parte vissuti sulla pelle.
(Ci sono anche Pozzetta e Uilli: la prima è la trasposizione del famoso vasetto del miele in cui un Winnie Pooh ingordo tuffa la zampa, il secondo è l’emulo del miglior amico dell’uomo di un bellissimo fumetto di Gray Jolliffe)

—————————————

L’ascensore si apre.
Esci con passo deciso, ti dirigi alla porta che come sempre si spalanca davanti a te.
Io sono lì, ti sorrido …
Ti prendo per una mano, ti tiro dentro e chiudo la porta.
“Ciao Bimba”
Ti passo un braccio attorno alla vita e ti stringo contro di me.
L’altra mano sale alla nuca.

Ti bacio.
È un bacio profondo, appassionato ma dolce.
L’urgenza, l’attesa, la voglia, c’è tutto in quel bacio.
Per chi da pochi secondi è uscito dal mondo, quel bacio potrebbe non finire mai.

Le bocche si separano, ora si allacciano gli occhi.
“Perché sei qui, Bimba”
Mi guardi e sprofondi nei miei occhi scuri.
“Per godere delle tue attenzioni”
Ti prendo la testa con le mani e ti bacio ancora; un bacio intenso, una dichiarazione di possesso.

Ti buco con gli occhi.
“Cosa devo fare con te”
“Usami … fammi godere …”
Appoggio le mani sulle tette, le stringo, pizzico i capezzoli.
Prendi ad ansimare.
“Da adesso farai tutto quello che ti dico”

Ti bacio di nuovo.
“Voltati”
Mi guardi ancora negli occhi e poi obbedisci.
Mi appoggio a te e ti spingo contro il muro.
Ti poso le mani sulla pancia e ti stringo come se questo servisse a farti uscire dai vestiti.
Ansimi.

Infilo una mano nel reggiseno, prendo la carne morbida e la stringo.
L’altra scende, supera il cinturino dei pantaloni e si appoggia a palmo aperto sulle mutandine.
Sento il calore delle labbra attraverso la stoffa umida.
Allarghi un pò le gambe
“Continua, ti prego …”

Non avevo bisogno di esortazione, ma mi eccita ancora di più.
Strofino due dita sulle labbra gonfie, strizzo alternativamente i capezzoli.
Apri la bocca alla ricerca di aria.
Spingi indietro il sedere e allarghi ancora un pò le gambe.
Dopo tanto tempo ti godi di nuovo le mie carezze sul sesso, delicate ma decise.
Continuo a palparti con intenzione fino a quando sento che inizi a boccheggiare.
Ti giro e ti bacio di nuovo.

Ti prendo per le mani e ti porto verso la scrivania.
Ti faccio piegare e appoggiare le mani sul piano lucido.
Ritorno ad abbracciarti da dietro, le mani che corrono su tutto il corpo.

Slaccio il bottone dei pantaloni e lentamente li faccio scendere lungo le gambe, te li sfilo.
Ti carezzo il sedere paffuto, prendo le mutandine sui fianchi e faccio scendere anche quelle.

“Allarga le gambe”
Poso la lingua su di un gluteo e comincio a disegnare piste bagnate sulla pelle.
La passo sull’interno coscia, mi avvicino alle labbra umide e leggermente dischiuse.
Sospiri in attesa di un tocco che non arriva.

Appoggio tutte due le mani sulle natiche e le allargo con decisione.
Le labbra turgide si separano rivelando la tua carne rosea e bagnata e il bottoncino che sporge in cerca di attenzione.
Dimeni il sedere nella smania di un contatto mentre il respiro si fa più veloce.
Sfioro le labbra con la lingua e hai un sussulto, l’attesa ti ha reso estremamente sensibile.

Mi sposto sotto la tua pancia e mi fermo a guardare la pozzetta stillante che mi attende impaziente.
Appoggio la lingua sulle labbra, passo e ripasso leccando e succhiando ogni superficie e ogni anfratto.

Ormai ti stai deliziosamente lamentando, ascoltarti è un piacere e aumenta la mia voglia.
“Mettimi dentro le dita”
Aspettavo solo che tu me lo chiedessi, volevo sentirtelo chiedere, adoro sentirtelo chiedere.

Mentre la lingua titilla il bottoncino ti infilo tra le labbra la punta dell’indice, la tolgo, la infilo di nuovo, un pò di più, la tolgo.
“Smetti di farmi soffrire”
“Non mi sembra che tu soffra” “Volevi dire smetti di farmi godere”
“Sì, sì …” “No, no … continua, scemo”
Entro con due dita, lentamente ma a fondo, spingo finché il pollice arriva sul bottoncino e si mette a collaborare con la lingua.

Avverto un guizzo di tensione sui muscoli della pancia, mi fermo e tolgo le dita.
“Nooooo … non fermarti, continua”

Infilo le dita di colpo, stavolta sono tre, la pozzetta è fradicia, le pareti cedono all’intrusione.
Faccio scivolare le dita avanti e indietro mentre il tuo respiro si accorda ai miei movimenti.
Sento che l’orgasmo si avvicina, stacco la lingua dal bottoncino lasciandolo alle attenzioni del pollice.

Sposto la testa sotto le tette che stanno meravigliosamente dondolando seguendo i movimenti convulsi del tuo corpo.
Prendo al volo in bocca un capezzolo e mi metto a succhiarlo con energia.
È il segnale che scatena un forte orgasmo, il tuo corpo si agita mentre dalla tua bocca spalancata erompe un rantolo animalesco.

Continuo a suggere il capezzolo finché le ginocchia ti cedono e lentamente ti accasci stremata fra le mie braccia.
Avvicino la mia bocca alla tua per un dolce bacio intenso.
Ho ancora le dita affondate nella pozzetta calda, le estraggo e le avvicino alle nostre labbra unite. Insieme assaggiamo il frutto del bellissimo gesto d’amore che abbiamo appena vissuto.

Ti prendo per le mani e ti faccio alzare, ti adagio sul letto e ti copro con il piumone.
Ti rendi conto che sono ancora completamente vestito, non mi sono tolto neanche le scarpe da quanto ero preso dall’azione.
“Spogliati e vieni qui sotto, vicino a me”
Eseguo e scivolo sotto il piumone aderendo a cucchiaio al tuo corpo rannicchiato, in attesa.

Ti abbraccio da dietro facendo scivolare le mani sulla pancia.
Restiamo così a godere del reciproco contatto e del calore dei nostri corpi.
“Quando mi tocchi il mio corpo cambia. Sento cose che non ho mai sentito prima. Hai mani delicate ma invadenti” “Sto bene qui con te”

La quiete dopo la tempesta dura il tempo di un pensiero.
Quel pensiero che si forma nella tua mente, mai paga, che vuole ancora sentire le mie mani sulla tua pelle.
Giri il viso verso di me, mi guardi negli occhi, i tuoi brillano e sorridono, sporgi le labbra in un bacio che subito ti rapisco.

Prendi le mie mani dalla pancia e te le porti sulle tette.
“Strizzale, voglio che tu mi faccia sentire la scossa”
Te le massaggio delicatamente godendo della loro morbidezza, scorro con i polpastrelli intorno alle areole, arrotolo i capezzoli.
“Daaaaiiiiii …”

Li strizzo con forza, quasi violenza, li tiro e li rilascio, li strizzo di nuovo.
Il tuo corpo si inarca come colpito da una scarica elettrica, la bocca si spalanca senza emettere alcun suono.
Cominci a tremare tutta per un secondo orgasmo che lentamente si scioglie lasciandoti tutta calda e morbida nelle mie braccia.

Passi qualche minuto immobile a riprenderti, mentre il respiro torna normale.
Ti riscuoti e ti giri verso di me.
Hai lo sguardo di chi vuole qualcosa (ancora !).
Dopo aver goduto delle mie carezze aspiri a godere delle carezze che tu vuoi fare a me.

Abbassi le mani a prendere uilli.
Mi guardi sorpresa “Non è duro, non ti è piaciuto quello che mi hai fatto”
“Al contrario, a me è piaciuto tantissimo, uilli aspettava le tue mani”
“E la mia bocca”
Infili la testa sotto il piumone.

Le tue labbra si posano sull’apice, lo percorri con la lingua, lo accarezzi, uilli comincia a crescere.
Lo prendi tutto in bocca, lo lecchi e lo succhi, ti piace sentirlo crescere per effetto delle tue azioni.

Scosto il piumone.
Oltre a sentirti, voglio vederti all’opera.
Alzi il viso e mi guardi con occhi sorridenti, occhi che parlano, che dicono “Ti tengo. Sei mio”

Continui ad andare su e giù con le labbra, ormai uilli è bello duro.
Stacchi la bocca e continui a carezzarlo con la mano.
Lo percorri per tutta la lunghezza con la lingua, poi indugi sulla punta leccandola e facendola scorrere tra le labbra.
La tua costanza viene premiata da qualche goccia di anticipo che assapori golosamente.

Mi sto godendo le tue attenzioni.
Torni a prenderlo in bocca, leccando e succhiando.
Aumenti il ritmo, bocca e mani agiscono di concerto, hai deciso che è giunto il momento.

Sposti le mani sulle mie cosce percorse da fremiti di tensione.
Affondi la bocca il più possibile, ti ritrai succhiando forte.
Il mio bacino si stacca dal letto per incontrare la tua bocca, senti uilli che pulsa e si gonfia prima di godere.
Succhi e inghiotti fino all’ultima goccia mentre uilli si abbandona sulla tua lingua.

Tiri su il piumone a coprirci e vieni ad appoggiare la testa sul mio petto.
Una mano resta appoggiata su uilli.
Lo massaggi dolcemente.
Fai scivolare il pollice alla base del glande dov’è sai che è più sensibile.
La bocca appoggiata sul mio petto si chiude su un capezzolo cominciando a titillarlo.

Pochi minuti di questo trattamento e senti che uilli comincia a crescere nella tua mano.
Lo stringi e lo massaggi finché torna duro.
Scavalchi il mio corpo con una gamba e ti appoggi sul mio bacino.
In un attimo uilli è dentro.

Inizi a muoverti prima lentamente, poi più veloce.
Movimento che ha un solo obbiettivo, portarci all’orgasmo simultaneo.
E questo arriva velocemente perché siamo tutti e due molto eccitati.
Vengo dentro di te con le pareti della pozzetta che si contraggono e stimolano uilli.
Alla fine ti abbandoni sopra di me con un sospiro.

Il tempo è scaduto …
Bisogna tornare al mondo …

Quando avremo un’altra possibilità … ?

per contatti Maxvonpius@gmail.com

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