Ore 07:15 del mattino
Il telefono di Andrea vibrò mentre stava facendo colazione
“Ciao amore, già sveglio?”
“Si, tu?”
“Sto scendendo a fare colazione, ti scrivo dopo ok?”
“Ok bacio”
Andrea era nel pieno della routine mattutina consistente nello svegliare sua figlia, sfamarla e prepararla per andare a scuola quando il telefono vibrò alle 07:50
“Amore, il collega mi ha scritto”
“E cosa ti ha scritto?” rispose Andrea intuendo già la risposta
“Ovviamente che ha voglia di me” rispose Valeria aggiungendo un bel po’ di faccine che sorridono maliziose
“Ma davvero?”
“Si, mi ha scritto ieri sera per darmi la buona notte e ringraziarmi per la serata, che gli è piaciuto molto, e poi mi ha scritto poco fa che era sveglio e stava scendendo a fare colazione ma che pensava a me”
“Ma davvero…beh tutta un’altra vita rispetto a quell’altro, mi pare” disse Andrea
”Decisamente si, questo è uno che vuole una cosa e non ha paura di dimostrarlo” Valeria prese una pausa “e la cosa mi piace parecchio come ben sai”
“Lo so lo so, e quindi cosa ti ha scritto di preciso?”
“Che si era svegliato con una voglia matta di me, e che gli sarebbe piaciuto fare una sveltina prima di iniziare la giornata lavorativa, se mi andava”
“Ma che porco, e cosa gli hai risposto?” Andrea sentiva già il cazzo iniziare a indurirsi nei pantaloni
“Per il momento ancora nulla”
“E cosa gli vorresti rispondere? Ti piacerebbe farlo?” Andrea sperava ardentemente che sua moglie rispondesse in modo affermativo
“Beh, un po’ si, sai che le sveltine mi piacciono”
“Lo so, e come lo vorresti fare?”
“Beh come ieri…porco”
“Lo sai come devi dirlo…”
“Ho voglia di farmi una sveltina con lui, senza preservativo e farmi venire dentro”
“Oddio, ho il cazzo che sta diventando di marmo nei jeans…fatti trovare in gonna autoreggenti e tacchi, senza le mutandine” Andrea era già su di giri, non vedeva l’ora di vedere il collega sborrare dentro Valeria
“Dio che maiale che sei, allora gli dico che una sveltina si può fare”
* * *
Andrea bruciava dall’impazienza, aveva ricevuto un messaggio da Valeria qualche minuto prima contenente un video, e non vedeva l’ora di lasciare sua figlia scuola per poterselo gustare con calma. Non aveva idea di cosa avrebbe potuto vedere, cioè sapeva che era un video dove lei faceva sesso, ma smaniava per poter guardare con i propri occhi.
Appena arrivato a casa si rifugiò in camera da letto, si spogliò nudo e si mise comodo mentre scaricava il video, la mano che aveva già impugnato il cazzo per scappellarlo.
La scena era sempre la camera di Valeria e quando vide come era vestita gli mancò il fiato: il suo meraviglioso camicione di Max Mara viola elettrico stretto in vita dalla cintura, calze velate e stivali neri col tacco…da infarto.
Appena il collega bussò alla porta lei gli mandò un bacio allo schermo e si diresse ad aprire. Il collega scivolò dentro e senza dire nulla spinse Valeria contro il muro e le infilò la lingua in bocca. Andrea iniziò a segarsi più forte vedendo sua moglie arrendersi così docilmente all’assalto.
La situazione si scaldò velocemente e Andrea vide il collega accarezzare la gamba di Valeria e risalire verso l’alto trascinando con le l’orlo del vestito e mostrando la balza delle autoreggenti che Valeria indossava, poi si staccò all’improvviso dalla bocca di sua moglie sorpreso
“cazzo ma sei senza mutande?”
“Certo, ho pensato che sarebbe stato più facile, vedo che la cosa ti eccita” rispose maliziosa Valeria mentre con una mano gli slacciava i pantaloni e gli tirava fuori il cazzo già duro.
Il collega la girò spingendola contro la parete e mentre si segava il cazzo si inginocchiò per leccarle la fica per farla inumidire, Valeria sospirò di piacere mentre allargava ancora un po’ le gambe. Poi si alzò e senza esitazione la penetrò di colpo, fino in fondo. Andrea era in estasi: l’idea che sua moglie fosse in trasferta a farsi scopare mentre lui era a casa era troppo eccitante.
“Ti fotto troia, cazzo mi fai godere” il collega la stava scopando con vigore da dietro, il vestito semi sollevato, le calze e il culo in bella vista, e il suo cazzo che affondava ritmicamente dentro la sua fica
“Ti piace scoparmi? Tua moglie non è così troia vero?” Valeria era presa, si vedeva, il sedere si spingeva indietro a cercare il contatto con il corpo del collega
“No, non cazzo, è una suorina, noiosa”
“allora fottimi, fottimi come una cagna, sfogati” disse Valeria mentre il collega accelerava la scopata “insultami cazzo che mi piace” esclamò
La faccia del collega si accese “troia, cagna, sei una puttana” Valeria si inarcò “si si continua così dai” la voce era strozzata “guarda come ti piace il cazzo, sei sposata ma ti fai fottere da altri cazzi come una cagna in calore” il collega era allo stremo “Sto per venire troia, ti sborro dentro puttana” e Andrea lo vide rimanere fermo dentro sua moglie e sussultare mentre il cazzo pulsava e si svuotava ritmicamente dentro di lei.
Valeria corse in bagno a pulirsi.
“Sei pazzesca, sul serio” il collega la guardava dalla porta del bagno “il sesso più bello di tutta la mia vita…tuo marito è un uomo fortunato”
Valeria ridacchiò dal bagno “si lo è, e io pure perché sono libera di fare quello che voglio”
Si scambiarono di posto e il collega entrò in bagno “ma quindi lui sa sempre tutto? Anche di stamattina?”
“Certo, mi ha detto lui l’idea di presentarmi in autoreggenti e senza mutande”
“Che porco…e sa anche che lo facciamo senza preservativo? E che ti vengo dentro?” la voce era un misto tra curiosità ed eccitazione
“Oh si, è una delle cose che lo eccita di più…la sua mogliettina che si fa riempire da un altro”
Il collega uscì dal bagno e la baciò con passione “Cazzo mi sto eccitando di nuovo” disse mentre si afferrava il cazzo con la mano scappellandolo
Valeria rise “frena frena, che adesso non abbiamo tempo, dobbiamo scendere altrimenti le gente si insospettisce”
“Ok, ma stasera? Riusciamo? Io ho una voglia matta di te”
“Vediamo se Andrea è d’accordo, sono libera di fare quello che voglio ma mi piace sempre parlare con lui prima” replicò Valeria finendo di sistemarsi
“Certo certo, chiaro, ovviamente non voglio intromettermi tra voi. Però, stavo pensando…che magari ad Andrea piacerebbe ricevere qualche scatto mentre siamo insieme, così per incentivarlo a dire di si…ovviamente se tu vuoi, è chiaro”
Valeria si girò osservandolo attentamente “Questo potrebbe essere interessante, gliene parlo…e comunque pure tu sei un bel porco” disse ridacchiando
“Lascia perdere, vivo la mia vita da frustrato, non pensavo esistessero donne come te, già sto pensando a quanto mi mancherai finito il meeting” e dicendo così le diede un bacio sul collo e uscì dalla stanza.
Andrea aveva il ventre coperto di sborra.
Come sempre per commenti e suggerimenti, o fare due chiacchiere, scrivete a tyrionlannister.270979@gmail.com



scusa, al quarto sono bloccato!
ti ringrazio, mi fa molto piacere sapere che ti sia piaciuto! il secondo capitolo l'ho completato. nel terzo sono bloccato.…
ne ho scritti altri con altri nick...spero ti piacciano altrettanto.
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Ti ho scritto, mia Musa....attendo Tue...