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I peccati di Ilaria, prima parte

By 27 Novembre 2025No Comments

Sono a casa, appena tornata da una lunga e piacevole visita al vicino, con ancora indosso quello che mi ero messa per andare da lui, quello che gli piace, che glielo fa tirare, appena mi vede… Una gonnellina nera in pelle, le calze a rete, gli stivali al ginocchio, la camicetta bianca attillata, che lui ogni volta mi apre, attratto dal mio seno generoso… ad Andrea piace molto giocare con le mie tette, dice che le ama così grosse…
L’unico indumento che manca sono le mie mutandine, le ho lasciate da lui, erano tutte bagnate dei miei umori, e lui se le è volute tenere, ormai ne ha una bella collezione… Dio, che goduta, col cazzo di Andrea, per fortuna che c’è lui a soddisfarmi, a farmi sentire donna…

Sono in cucina, sto bevendo un caffè, lungo, come faccio spesso, dopo aver fatto sesso… non fumo più, e allora invece della sigaretta mi bevo un caffè… seduta sulla seggiolina stile bar, le gambe appena aperte, sento ancora la micetta tutta umida, dei miei umori, e dello sperma di Andrea… a volte finisce mettendomelo in bocca, si fa fare un pompino con ingoio, ma oggi ha voluto venirmi in figa, cosa che io apprezzo molto, mi piace sentire le sue schizzate calde, nel mio ventre, mi piace sentirlo godere dentro di me.

Dovrei andare a farmi una doccia, lo so…ma il cornuto mi ha appena mandato un messaggio, sarà a casa fra mezz’ora, e sarei tentata di fargliela pulire a lui, la mia fighetta ripiena dello sperma di Andrea… a quel coglione dopotutto piace, perché negargli il piacere? Ed almeno in quello se la cava ancora, la mia micetta apprezza la sua lingua, è l’unica cosa con cui mio marito si rende utile…

Ora lo so cosa state pensando: che troia che sei, Ilaria… ed in un certo senso avete ragione, ma le cose non sono proprio come credete voi..
è vero, mi piace fare sesso, e gli uomini mi danno spesso della maiala, non dico mai di no, o quasi, anche ad atti sessuali molto spinti, che altre donne non farebbero di certo… e non c’è solo Andrea, faccio sesso con diversi uomini, troppi, forse… ultimamente pratico molto spesso il pompino con ingoio, sono diventata molto brava con la bocca, con la lingua, i cazzi subito duri e frementi, ricoperti della mia saliva, li faccio venire in fretta, gli uomini, sento il loro sperma caldo che mi schizza sulla lingua, alcuni che hanno la sborrata molto potente la fanno arrivare dritta in gola, e una volta che hanno sborrato apro la bocca, che ai maschietti piace vedere il loro sperma sulla lingua di una donna, e poi mando giù tutto… una serata qualche settimana fa si erano organizzati per farlo in sette, li ho succhiati e li ho fatti venire in bocca, uno dopo l’altro, alla fine ero proprio sazia, e con un odore di sborra in bocca così forte…

Ma dicevo, mi darete tutti e tutte della puttana, ma vorrei che ascoltaste la mia storia, prima di giudicare… siete pronti?

Oh, ma ecco che arriva Bruto, chissà dove si era cacciato… ormai ha una certa età, si appisola di continuo… eccolo qua che scodinzola, contento di rivedermi, il secondo cagnolino di casa, dopo mio marito… o forse dovrei dire cagnolone, Bruto è di stazza bella grande, l’ho scelto io così, ho voluto almeno un maschio forte, in casa…

Eccolo, il mio cagnolone, che ha sentito gli odori, scodinzola più convinto ora, si alza su due zampe, mette il muso fra le mie gambe, e annusa. È un’altra cosa in cui Brutto è simile a mio marito… ora si è eccitato, sbatte la coda sul pavimento, la sua lingua rasposa passa sulle mie cosce, sente i miei succhi, e lo sperma di Andrea, che in parte è colato fuori… mmhh, apro un po’, per fargli annusare meglio, Bruto si tira sulle due zampe, è sempre più eccitato, lo vedo, lì sotto, ha la punta già fuori, bagnata, sento la sua lingua sfiorare le grandi labbra, ho la figa aperta, dopo che ci è passato il grosso cazzo di Andrea, ohhh…

“Giù, Bruto! Da bravo, giù, così…”

Gli accarezzo il muso, ha la lingua di fuori, ci penso per un secondo… penso a mio marito, che anche in quello si dovrebbe accontentare di passare per secondo, come si merita, il gran cornuto, prima la lingua di Bruto, e solo dopo la sua… sfigato… mhhhh…

Mi alzo, vado a farmi un altro caffè, Bruto che mi segue, scodinzolante. Scusate… dove eravamo rimasti? Si, giusto, alla mia storia… avete un po’ di tempo per ascoltarmi?

(Continua… le avventure di Ilaria sono ispirate alla sua esperienza di moglie di un cornuto, c’è molto di vero, in questo racconto. Le farebbe piacere sapere cosa ne pensate, della sua scelta, del suo stile di vita, scrivetele a marison1985@libero.it)

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