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Orgia

Troia per Aldo

By 13 Aprile 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Una sera di Luglio durante i nostri soliti giri abbiamo conosciuto Aldo un uomo di trentadue anni, a detta di Anna carino simpatico, l’abbiamo introdotto nei nostri giochi si &egrave appartato solo con lei facendola divertire molto. Una notte le propose di incontrarsi di giorno a mia insaputa. Naturalmente lei mi ha riferito tutto e di comune accordo abbiamo deciso che poteva accettare la proposta tacendo a lui il fatto che io ne fossi al corrente.
I primi due incontri sono stati normali insomma da perfetti amanti, in un albergo della periferia le classiche scopate i soliti pompini. Al terzo incontro Aldo dopo essersi accorto che Anna stava prendendo una mezza cotta per lui, le disse che conosceva un guardone disposto a pagare una discreta somma per assistere ai loro incontri e dato che aveva bisogno di soldi sarebbe stato opportuno che lei accettasse. Subito Anna si mostrò perplessa ed indecisa poi lui la convinse a aderire alla sua richiesta. Dopo due giorni Aldo la portò sulle alture della città in una casetta, li aspettava Alberto, un uomo di circa 50 anni distinto, dopo le rituali presentazioni Aldo la spogliò davanti al guardone che si masturbava, la fece inginocchiare mettendole il cazzo in bocca, Anna si eccitò subito collaborando alla grande allo spettacolo che offrivano al guardone. Aldo la fece stendere su un divano e iniziò a scoparla, prima con spinte lente ma profonde poi sempre con più irruenza, chiese ad Alberto se era soddisfatto di come procedeva il gioco e lui rispose di si e che gli sarebbe piaciuto vedere un’inculata. Aldo spinse prima un dito nel culetto di Anna, poi la penetrò facendola urlare, i due uomini vennero quasi contemporaneamente uno nell’intestino di lei, l’altro schizzando in terra. Alberto si congedò dicendo che era rimasto soddisfatto e che li voleva incontrare tra una settimana, poi si appartò con Aldo e gli diede delle banconote e gli disse qualcosa che Anna non riuscì a sentire. Appena furono soli lei chiese di sapere cosa si erano detti, e Aldo sorridendo le disse di stare tranquilla, si trattava solo di una sorpresa che lei avrebbe sicuramente gradito. Cinque giorni dopo verso mezzogiorno le telefonò e le diede un appuntamento per le 21.
Anna mi chiamò subito per informarmi della cosa, dalla sua voce capii che era molto eccitata dal fatto di incontrare Aldo, il tipo le piaceva molto ed era disposta ad accettare tutte le sue proposte.
Tornai a casa prima del solito per assistere alla preparazione della mia cara mogliettina.
Cenammo in fretta poi lei si vestì per uscire Anche se sarebbe più preciso dire che si spogliò per uscire, infatti, indossò un mini abito aderente di colore bianco che esaltava la sua abbronzatura, sotto un minuscolo tanga giallo.
Accesi la televisione per passare il tempo nell’attesa del suo ritorno, naturalmente mi addormentai sul divano risvegliandomi quando sentii la porta aprirsi. Guardai l’orologio erano le tre, lei entrò in salotto e sorridendo mi disse vieni a letto che ti racconto tutto.
L’appuntamento era nella solita piazza di periferia, Aldo era arrivato con dieci minuti di ritardo, assieme a lui c’erano due uomini. Anna salì in auto con loro e Aldo fece le presentazioni uno era Piero 30 anni alto e robusto, l’altro Luciano 40 anni non molto alto ma robusto pure lui.
Anna capì subito che non si trattava di due persone di buona cultura, le loro espressioni erano colorite e piene di strafalcioni grammaticali, capì anche che Aldo li aveva messi al corrente dei giochetti che lei amava fare, la cosa non la infastidiva anzi pensava che si sarebbe divertita molto con loro.
Pensava che Aldo la portasse a casa di Alberto, invece si fermò davanti ad un capannone in una zona industriale, sembrava tutto fatiscente ed abbandonato non si vedeva nessuno. Aldo prese il cellulare e fece una telefonata dicendo: ‘ok siamo arrivati’. Una porticina si aprì uscì una persona che fece segno di girare attorno al capannone, Aldo imboccò una discesa ed entrò in un garage c’erano auto mezze demolite ed altre in riparazione accanto c’era un auto lavaggio dietro al quale c’era un deposito ed un ufficio. Alberto li invitò a scendere ed ad entrare nell’ufficio. Era una grande stanza con una scrivania alcuni armadi ed un divano letto già aperto. Presentò loro Rocco, un uomo di 40 anni proprietario del garage.
Aldo prese Anna per un braccio e la condusse da una parte dicendole che doveva andare via perché aveva un impegno improvviso e che Alberto l’avrebbe riportata lui indietro. Lei protestò dicendo che non voleva rimanere li senza di lui. Ma lui la convinse a restare, appena lui si allontanò Rocco le andò vicino e le posò le mani sulle gambe poi risalì sino ad alzare il vestito per sfilarglielo dalla testa, con una veloce mossa le tolse il tanga, adesso lei era nuda in un posto isolato assieme a quattro uomini di cui ne conosceva solo uno, sapeva che era un guardone che l’aveva fatta portare li per vederla scopata dagli altri. I tre si abbassarono i pantaloni e lei capì in base a che criterio erano stati ‘invitati’ a partecipare a quell’incontro”, infatti, anche se non erano ancora al massimo dell’erezione tutti e tre presentavano una notevole dotazione di cazzi. Il primo che le mise il cazzo in bocca fu Rocco poi a turno toccò agli altri due. Soprattutto Luciano aveva un membro di larghissima circonferenza Anna lo valutò come il più largo che mai avesse visto. La fece sdraiare sul divano, il primo che la penetrò fu Piero poi si diedero il cambio tutti, Anna godette molte volte, la situazione intrigante e quei tre che non aveva nessun riguardo scopandola selvaggiamente l’avevano fatta eccitare come non mai. Luciano con il suo cazzo molto largo la faceva impazzire si sentiva sfondata, Rocco a sua volta chiamava Alberto dicendogli: ‘ guarda come fottiamo questa troia, vedrai come la rimandiamo a casa da suo marito’.
Ad un tratto Luciano la mise alla pecorina poi le sputò sul buco del culo, lei capì le sue intenzioni e fece per spostarsi ma gli altri due la bloccarono. Così tenuta ferma sentì il grosso cazzo cercare di violarle il buchetto. Sentì un gran dolore quando con una spinta più decisa glielo fece scivolare dentro, il suo urlo echeggiò nel garage, Luciano incitato dagli altri prese a darle violentissimi colpi, poi preso dall’eccitazione si lasciò andare e godette dentro il suo intestino. Rocco invece riprese a scoparla in figa riempendola a sua volta, Piero invece la rigirò e una volta alla sue spalle la inculò, anche se era dilatata la fece urlare dato il cazzo niente male. poi al momento di godere glielo mise in bocca obbligandola ad inghiottire il tutto’
Alberto le si avvicinò dicendole che era stata bravissima e che l’aveva fatto godere molto.
Anna gli chiese se la riportava in dietro, lui le rispose di no perché Aldo gliela l’aveva ceduta per tutta la notte e che quindi voleva giocare ancora.
Rocco aveva preso delle birre e delle bibite da un frigorifero e le offrì, poi andò verso l’autolavaggio e mise in moto un compressore. Tornò dentro prese Anna per una mano e la condusse all’ingresso del tunnel dei rulli, li c’era un vecchio tavolino fece piegare Anna su di esso con il culo rivolto in alto, insomma la classica posizione a novanta gradi, poi le legò le mani sotto il tavolino. Anna era impaurita e nello stesso tempo eccitata e chiese cosa voleva farle. Lui le rispose di tacere e di fare la brava, prese la lancia che serve per insaponare le auto e le spruzzò del sapone sulle natiche. Gli altri ridevano, allora si rivolse a loro dicendo: ‘quanto la riempio?’ Alberto lo incitò a farlo senza pietà. Anna senti la punta della lancia larga e zigrinata piena di forellini entrare dentro di lei poi Rocco cominciò a ruotarla poi senti la prima ondata di schiuma riempirle l’intestino. Più lei diceva basta più Rocco la riempiva, ad un cenno di Alberto estrasse la lancia e dall’intestino di lei usci una cascata di schiuma, rimase li per dieci minuti poi la slegarono, Anna rimase per una mezzora li ferma ogni tanto doveva liberarsi l’intestino dalla schiuma che ancora le era rimasta dentro poi Rocco le diede una canna di acqua e l’aiuto a lavarsi.
Ritornò a notte fonda si lavò accuratamente e passò ancora parecchio sul water a svuotarsi’.

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