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Racconti erotici sull'Incesto

Vacanza Premio

By 3 Luglio 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Tutto ebbe inizio un sabato sera, Sabrina la sorella di Chiara la mia ragazza sarebbe tornata per le vacanze estive proprio quel fine settimana, così in memoria dei vecchi tempi ( Sabrina e mia sorella M. tramite la quale ho conosciuto Chiara ) decisero di fare una uscita sole donne, io mi vidi con alcuni amici e visto che avevo io l’auto quella sera, andai a prenderle a fine serata per riaccompagnarle, quando stiamo per uscire dal locale veniamo fermati da due promoter che promuovevano il nuovo gusto di una nota compagnia di bibite dandoci anche la possiblità di partecipare ad una estrazione per una vacanza premio, nonostante la fretta di andare via alla fine ci convincono a partecipare, quando la promoter inserisce il codice delle nostre bibite, sul suo tablet compare il messaggio che abbiamo vinto, ci guardiamo un pò scettici pensando sia uno scherzo ma alla fine la promoter ci conferma che &egrave vero e ci spiega come compilare il modulo.

Arriva il giorno della partenza siccome abitiamo distanti decidiamo di darci appuntamento direttamente all’aereoporto, attendiamo quasi un ora aspettando Chiara e Sabrina fino a quando chiamandoci ci avvisano che sono bloccate nel traffico a causa di un incidente, così nonostante abbiamo contattato il servizio clienti per spiegare la situazione, siamo costretti a partire solo io e mia sorella M. Il viaggio in aereo &egrave in prima classe e le hostess a bordo tutte molto carine continuano a portarci da bere, ogni volta che ci riempivano i bicchieri nello sporgersi con le loro camicette aperte, per quanto cercavo di non darlo a vedere ogni volta che lo facevano istintivamente tendevo a guardarle, fino a quando al terzo bicchiere mia sorella M. non mi richiama ‘Hai finito di fissare le tette di quelle che ci riempiono il bicchiere? Ti ricordo che stai con Chiara!’ cerco di giustificarmi dicendole che mi viene istintivo se loro le tengono in mostra, a quel punto lei ancora più indispettita apre la felpa rimanendo con una canotta scollata che mostrava la forma del suo seno ‘Quindi? fisseresti anche queste visto che le tengo in mostra?’ a quel punto chiudo il discorso dicendole che lei non fa testo essendo mia sorella, un quarto d’ora dopo noto che si &egrave addormentata, non si &egrave più coperta rimanendo con quella canotta bianca così aderente che definisce le sue forme, effettivamente sono più grosse di quelle di Chiara, scuoto il capo e guardo altrove cercando di allontanare quei pensieri sulle tette di mia sorella. Una volta atterrati ci rendiamo conto che tutta l’isola &egrave collegata male così per raggiungere l’alloggio del premio siamo costretti a prendere un taxi decisamente caro, poi bus ed infine una navetta, il tutto ci porta via circa tre/quattro ore facendoci saltare tutto i programmi che avevamo fatto per il pomeriggio, arrivati finalmente a destinazione ci rendiamo conto che l’alloggio &egrave decisamente scadente e poco pulito ma sopratutto che per dormire c’&egrave un solo letto singolo e nessun divano, mentre provo a contattare il servizio cliente mia sorella decisamente seccata va a farsi una doccia, dopo numerosi tentativi finalmente riesco a parlare con qualcuno, nonostante provo a spiegargli la situazione loro continuano a dirmi che l’alloggio assegnato &egrave quello e che visto il periodo di alta stagione non &egrave possibile effettuare cambi, cerco di spiegarle la situazione ancora una volta quando sento mia sorella urlare dal bagno, spaventato mi precipito ad entrare, lei &egrave completamente nuda ancora bagnata, con un braccio si copre il seno e con l’altra mano la patata, mi urla di uccidere qualcosa, mi volto e noto un insetto proprio sugli asciugamani dove aveva messo anche i suoi vestiti, mi avvicino a lui ma quel piccolo bastardo al primo passo che faccio scappa via nella direzione di mia sorella, la quale inizia a dare di matto, la vedo correre per il bagno con il culo da fuori fino a quando non riesce a scappare nell’altra stanza. Visto che l’insetto non si vede più e lei non &egrave intenzionata a rientrare in bagno ne approfitto per farmi la doccia anche io, mentre mi lavo noto alcune cose, la doccia non ha la tenda o qualsiasi altro tipo di copertura, i vestiti di mia sorella sono rimasti sul mobile e la porta del bagno non si chiude a chiave, mia sorella potrebbe entrare in qualsiasi momento per riprendersi i vestiti mentre mi sto lavando e beccarmi con il pisello da fuori, inizio a pensare a tutte le varianti di quello che sarebbe potuto succedere con quell’insetto, in breve mi ritrovo con il cazzo duro immaginando mia sorella nuda, finisco di lavarmi e attendo che l’erezione mi passi, mi rivesto ed esco dal bagno. Malgrado le mie speranze di trovarla ancora nuda si &egrave rivestita e non appena mi vede subito mi richiama ‘Ma quanto tempo c’hai messo? Non &egrave che ti sei fatto una sega? già fa schifo così!’ in realtà se avessi visto qualcosa di più probabilmente me la sarei fatta, ma le risponde dicendole semplicemente di no e cambiando argomento le dico della compagnia che non ci cambierà alloggio, così dopo aver preparato qualcosa da mangiare ci arrangiamo a dormire entrambi in quel letto singolo. Mi sveglio nuovamente alle prime luci dell’alba, questa volta invece di trovarmi di fronte alle sue tette vedo le sue caviglie, la sento lamentarsi sottovoce, incuriosito dalla cosa resto in silenzio cercando di capire, con un pò di malizia e notando il movimento sotto le lenzuola non mi ci vuole molto a dedurre che si sta masturbando, la cosa mi eccita ancora di più sopratutto infilando la testa sotto le lenzuola riesco a distinguere la sua mano nei pantaloni, la vedo muovere la mano più veloce così come aumenta la frequenza dei suoi lamenti, all’improvviso sento abbassarmi pigiama e slip mettendomi con il pisello da fuori, non ci potevo credere si stava masturbando guardandomi il cazzo, sentivo il suo respiro sul mio pisello, avrei voluto fare uno scatto di bacino in avanti e ficcarglielo in quella sua bocca da moralista, sono eccitatissimo spero che da un momento all’altro me lo prenda in bocca succhiandomelo o mi faccia una sega, la sento gemere a bassa voce fino a che la mano nei pantaloni rallenta probabilmente ha raggiunto l’orgasmo, finalmente sento la sua mano toccarmi appena il pisello, finalemnte &egrave il mio turno, sono curioso di scoprire come mi farà venire, un pompino o un bocchino? mi andrebbe bene anche una sega, ma lei lo tocca giusto il tempo necessario per rimettermelo nei pantaloni deludendo ogni mia aspettativa. Si alza e va a prepararsi, dopo un pò deluso faccio lo stesso, le domando se ha dormito bene, lei mi risponde con totale disinvoltura. Fatto colazione decidiamo di andare a mare, su una vecchia cartina della città trovata in casa vediamo che l’unica spiaggetta raggiungibile senza dover prendere un taxi e quindi senza pagare un occhio della testa &egrave la spiaggia delle sirene non molto lontana da noi raggiungibile anche a piedi, camminiamo per quasi mezz’ora quando arriviamo sul luogo stanchi capiamo il motivo del nome, &egrave una spiaggia nudista! diventata tale di recente motivo per il quale non era indicato sulla cartina, il caldo era tanto e oltre ad un ora di cammino a piedi ci eravamo messi in coda accorgendoci del tipo di spiaggia solo davanti al cartello della cassa, con la fila di persone dietro di noi che ci metteva fretta e il ragazzo alla cassa che ci spiega l’equivoco, vedendo anche gli ingressi separati alla fine decidiamo di entrare immaginando che i due settori fossero separati un pò come alla terme, quindi paghiamo, ci salutiamo ed entriamo negli spogliatoi, una volta uscito e arrivato in spiaggia mi rendo conto che non c’&egrave alcun separatore uomo donna i due generi erano solo per gli spogliatoi, fortunatamente la spiaggia &egrave molto grande ed affollata per incrociare mia sorella, sistemo il mio asciugamani e cerco di gestire al meglio la mia erezione dopo quasi un ora, per fortuna o per sfortuna mi rendo conto che l’età media &egrave di circa 60 anni a parte qualche rara eccezione che comunque &egrave abbastanza brutta da farmi stare tranquillo, pensandoci forse siamo i più giovani di tutta la spiaggia, e probabilmente mia sorella &egrave l’unica gnocca qui intorno, mi sento geloso ed invidioso nell’immaginare quei vecchi bavosi che si godono la vista delle grazie di mia sorella, sono così invidioso che inizio a pensare ad una scusa per andare da lei, ma probabilmente con me si coprirebbe, con me si e con tutti gli altri no, che rabbia! Passo un’altra mezz’ora ad annoiarmi e a rosicare per la situazione fino a quando mi arriva un messaggio di mia sorella ‘Che palle, io mi sto già annoiando! E poi ci sono un sacco di vecchi che non fanno altro che fissarmi e provarci con me, ti dispiace se vengo lì?’ Mentendo alla grande le dico che se preferisce possiamo rivestirci e tornare a casa e che anche secondo me sarebbe più al sicuro con me vicino, attendo con il cuore in gola la risposta se andare via o se mi avrebbe raggiunto ecco il messaggio ‘No dai, tanta strada per arrivare qui, dimmi dove sei che ti raggiungo’ le spiego dove sono e poi cercando di essere indifferente alla cosa aspetto che arrivi, ‘eccomi’ sento la sua voce alle mie spalle, mi volto e la vedo in piedi, rossa in viso per l’imbarazzo con la borsa del mare e il telo che la coprono, la aiuto a sistemare le sue cose vicino a me, mano a mano lei &egrave costretta a liberarsi di quelle cianfrusaglie scoprendosi sempre di più, resta solo con il telo a coprirsi esita arrossendo ancora di più ma alla fine deve cedere, scopre nuovamente i suoi meloni con i capezzoli rosa e questa volta anche la patata con un bel triangolo di peli curati sul pube, come se non bastasse &egrave costretta a piegarsi a novanta per stendere il telo, immagino la visione del culo che da a chi sta dietro di lei, vederla completamente nuda me lo fa alzare e diventare durissimo, anche lei lo nota e dopo aver sistemato il telo vicino a me si siede chiedendomi ‘puoi evitare di eccitarti su di me?’ io faccio finta di non capire rimanendo con l’erezione in mostra ‘beh, quando sono arrivata non era così.. grosso!’ io sono eccitatissimo tanto che non riesco a trattenermi dal dirle ‘con quelle bombe da fuori &egrave normale che mi diventa così’ lei me lo indica continuando ‘ma io sono tua sorella! non può diventarti così vedendomi nuda, sembra un birillo!’ veniamo interrotti dal classico ragazzo con il fisico che con la scusa di chiedere l’accendino inizia ad attaccare bottone con mia sorella il tutto completamente nudo con il batacchio da fuori anche lui, mia sorella prova a troncare i suoi tentativi di rimorchio in maniera gentile ma lui insiste fino a quando lei stanca gli dice ‘scusami ma ora vorrei stare un pò da sola con il mio ragazzo’ lui mi guarda e scettico risponde ‘lui? a me non sembra il tuo ragazzo, sembrate più fratello e sorella’ lei a quel punto mi prende il mano il pisello e inizia a segarmi lentamente dicendogli ‘secondo te fratello e sorella fanno questo? adesso te ne vai o vuoi vederlo venire?’ anche se dubbioso deve ammettere l’evidenza così si allontana, ‘scusa, non ne potevo più appena si &egrave allontanato abbastanza smetto subito’ io intanto resto a bocca aperta fissando la sua mano che mi segava, ‘tranquilla, però ha ragione hai veramente un bel fisico’ dico io guardando le sue grazie ora che &egrave completamente esposta ‘non ti ci mettere anche tu, &egrave tutta la mattinata che mi fanno complimenti e commenti sulle tette’ allungo la mano fra le sue cosce accarezzandole le labbra della figa e i peli sul pube ‘ma che fai?!’ dice lei imbarazzatissima serrando immeditamente le gambe ‘Il tuo amico ci sta ancora guardando, non sembra del tutto convinto’ lei si volta verso di lui accorgendosi che ci sta ancora guardando, indispettita dischiude nuovamente le gambe lasciandosi toccare da me, le accarezzo il pube poi le labbra infine resto a giocare fra queste ultime, lei non &egrave per niente indifferente a queste mie premure la mano con cui mi segava resta immobile stringendo di tanto in tanto tastandomi il pisello, l’indice della mia mano inizia bagnarsi dei suoi umori con la mano mi lascia il pisello e mi blocca immediatamente la mano ‘basta adesso’ dice lei imbarazzata, guardo verso il tipo ma non c’&egrave più non ho più scuse per toccargliela mi tocca togliere la mano ‘andiamo a fare il bagno?’ propone lei alzandosi ‘Non ne ho tanta voglia l’acqua sarà fredda’ le dico io, lei sorride ed insiste ‘Dai vieni, almeno così quel birillo eccitato ti torna normale, e poi chi mi proteggerà in acqua se non il mio fratello-ragazzo?’ mi fa l’occhiolino e dandomi le spalle va verso l’acqua, resto incantato a fissarle il culo e come un cagnolino mi alzo e la seguo, l’acqua &egrave fredda come mi aspettavo smorzando la mia eccitazione ma facendo indurire i capezzoli di mia sorella, a furia di fissargliele mi ritorno duro anche in acqua, lei nota degli scogli ‘ci andiamo?’ io annuisco proponendole di fare una gara, iniziamo a nuotare mi accorgo di essere molto rallentato dal mio pisello duro che fa attrito, lei mi passa avanti io resto dietro di lei un pò per lentezza un pò per guardarle il sedere per tutto il tragitto.
Arrivati agli scogli lei inizia subito a salire su quelli di fronte a lei, io mi fermo un attimo ad osservare come sono messi ma sopratutto lei ‘Guarda che da lì non riesci mica a salire’ l’avverto io ‘Non &egrave vero, dici così solo perch&egrave vuoi arrivare per primo!’ ma alla fine avevo ragione io, lei resta bloccata non riuscendo più ne a salire e nemmeno a scendere così mi tocca raggiungerla per aiutarla, arrivo mettendomi dietro di lei guidandola a salire, mentre ci muoviamo insieme il mio pisello ancora duro strofina fra le sue cosce ‘Non &egrave che te ne stai approfittando un pò troppo?’ commenta lei imbarazzata da quel contatto involontario ‘Se volessi approfittarmi della situazione farei questo’ e mentre le parlo con entrambe le mani inizio a palparle le tette, le scappa un gemito prova a muoversi per spotarmi le mani ma &egrave troppo sbilanciata ha paura e rimette le mani sugli scogli impotente ‘Va bene ho capito, ho capito, lasciamele ora!’ dura ancora qualche secondo per smetto di palparle i meloni come mi ha chiesto, continuo ad aiutarla fino a farla salire del tutto, lei rimaete a quattro zampe per qualche secondo dimendicando della mia faccia dietro di lei a fissarle il culo e la figa, così vicina da poter distinguere le grandi labbra nonostante i peli, lei si mette seduta lasciandomi lo spazio di salire, appena ci riesco mi ritrovo in piedi davanti a lei col il mio pisello davanti alla sua faccia, ‘beh magari se ti va di ringraziami..’ faccio io ridendo ‘Con la palpata di tette che mi hai fatto direi che siamo più che pari, e comunque ricordati che sono tua sorella!’. Ci sdraiamo a prendere il solo dopo un pò mi addormento per una decina di minuti, quando mi sveglio &egrave di nuovo a quattro zampe che fissa qualcosa nell’acqua, ha le gambe divaricate per essere più stabile ma così facendo io potevo vederle tutto, dalle piccole labbra al buchetto del sedere, sono tentatissimo di metterglielo in uno dei due buchi e scoparla così fino a venire, mi avvicino immagino la scena nel tenerla per le tette e prenderla nella figa e quella dove la prendo nel sedere, continuo a fissarle i due buchetti indeciso su dove metterlo con il cazzo durissimo quando lei mi dici ‘Guarda quei pesciolini deve esseci una grotta’ tolgo lo sguardo dal culo di mia sorella per affacciarmi anche io, effettivamente sembra l’ingresso di una grotta ‘Non sembra molto grande’ dico io restio ad andarci ‘Dai sono curiosa, magari troviamo una sirena disposta a farti una sega’ dice lei guardandomi prima di tuffarsi, la testa mi si riempie di pensieri sconci di quello che sarebbe potuto succedere con mia sorella in quella grotta, sebbene immorale la seguo troppo eccitato per essere razionale, le mie preoccupazioni erano fondate l’ingresso alla grotta &egrave pieno di ricci di mare, mi tengo il pisello fra le mani per evitaer le spine, riusciamo finalmente a passare, come immaginavamo emergiamo all’interno di una grotta, quasi totalmente al buio se non per qualche spiragio di luce che passa tra gli scogli ma non abbastanza da vederci bene, l’acqua &egrave decisamente più calda, ‘Dove sei?’ chiede io ‘Sono qui’ risponde lei, provo a seguire la sua voce, finalmente i nostri corpi si toccano, le mie mani vanno immediatamente sul suo culo ‘Ah eccoti’ dico io fingendo di non capire bene cosa stessi toccando ‘Dai, smettila di fare il maschio arrapato!’ dice spostandomi le mani io immediatamente passo a palparle le tette ‘Ma la smetti!?’ dice lei stizzita questa volta però senza spostarmi le mani, io continuo a palpargliele dolcemente lei resta immobile cercando di dissuadermi solo a parole ‘La smetti di toccarmi le tette? sono tua sorella per la miseria!’ intanto però sentivo i suoi capezzoli farsi più duri, io ero eccitatissimo nessuno delle ragazze che avevo avuto aveva un seno così grande, mi avvicino con la bocca al suo seno iniziando e leccarle i capezzoli, le scappa un gemito e si allontana di qualche passo continuo a tormentarla palpandole tette e culo per un bel pò fino a quando stufa non decide di voler andare via, giriamo un pò ma a causa del buio non riusciamo più a trovare l’entrata, guardiamo verso l’alto da dove entra la luce cercando una possibile uscita e intanto continuo a palparla lei &egrave abbastanza eccitata da non protestare più resta in silenzio lasciandomi fare, finalmente troviamo una possibile uscita dobbiamo arrampicarci ovviamente con la scusa di aiutarla a salire continuo a tenerle le mani sul culo, il passaggio &egrave stretto e basso dovremmo chinarci e se non ci incastriamo riusciremo a passare, ‘Dai abbassati e vai’ le dico, e lei subito ‘Sei pazzo, non mi metto a pecora con te così eccitato alle mie spalle, vai prima tu’ nessuno dei due vuole andare per primo infondo non aveva tutti i torti, così decidiamo di tirare a sorte chi sarebbe andato prima. ‘Ho vinto’ dico io dopo vinto a pari o dispari per la seconda volta di fila, lei mi guarda male ma accetta la sconfitta si volta dandomi le spalle e china mettendosi a quattro zampe per vedere quanto sia fattibile passare dall’altra insenatura che avevamo trovato, immediatamente mi avvicino a lei poggiandole il mio pisello sul culo facendole sentire quanto sono eccitato, lei si agita muovendo il sedere cercando di allontanarmi ma ottiene solo che io continui a strusciarlo piacevolmente contro il suo culetto ‘la smetti?! Di qui non possiamo passare pensa ad un modo per uscire!’ dice lei, ‘lo sto facendo’ le dico guardandomi intorno cercando una possibile uscita ‘e devi farlo tenendo il pisello sul mio culo?!’ io spingo ancora di più poggiandoglielo per tutta la lunghezza in mezzo alle chiappe ‘preferisci che lo faccia tenendolo nel tuo culo?’ dico io volgarmente eccitatissimo, lei si zittisce forse per paura che lo faccia davvero, ‘ecco forse ho trovato’ le dico io osservando un apertura in alto, dispiaciuto di dover abbandonare il suo culetto ma stanchi di rimanere in quella grotta, salgo in piedi su uno scoglio lì vicino, non &egrave molto largo ma riesco a farci passare la testa e le braccia rimanendo così in piedi sono libero fino al petto, sto per tirarmi su ed uscire del tutto quando sento mia sorella afferrarmi il pisello, non ho nemmeno il tempo di chiederle che stai facendo che sento il mio cazzo avvolto dal calore della sua bocca, sento la sua lingua lavorare e far sentire bene la sua presenza, resto così imbambolato a fissare il vuoto godendomi quel bocchino che una ragazza farebbe solo al proprio fidanzato, abbasso la testa per vederla ma niente non riesco, sento solo la sua bocca scivolare e prendermelo tutto fino alla base, all’improvviso la smette togliendoselo di bocca ‘continua, fammi venire’ dico io eccitatissimo agitandolo davanti a lei, con la mano mi prende i testicoli ‘sali o te le stringo’ probabilmente era così eccitata che quando si &egrave trovata il mio pisello davnatialla faccia non &egrave riuscita a resistere e adesso &egrave rinsavita oppure ha semplicemente approfittato della situazione del fatto che io non potessi vederla mentre lo faceva, ad ogni modo inizia a stringere la mano, con il cazzo durissimo sono costretto ad uscire prima che iniziasse a farmi troppo male, mi inginocchio pronto ad aiutarna nel risalire, il mio pisello strofina contro la faccia e le tette di mia sorella, la tiro su di me, siamo faccia a faccia nudi ed eccitati, lei arrossisce e si sposta immediatamente, mi alzo in piedi e mostrandole fiero il mio pisello eccitatissimo ‘perch&egrave non continui il bocchino che avevi iniziato?’ lei lo guarda poi guarda me scuotendo il capo ‘non so di cosa parla’ e io ‘prima quando stavo uscendo dalla grotta chi mi ha succhiato il pisello?’ lei arrossisce e distogliendo lo sguardo mi risponde ‘boh sarà stata una sirena’ dice prima di rituffarsi in mare iniziando a nuotare verso la riva, la seguo fino agli asciugamani dove ci sentiamo per asciugarci, lei &egrave a pancia in su, le gambe leggermente divaricante, io sempre più eccitato le fisso le tette e il triangolo della sua patata, geloso ed eccitato dal fatto che tutto questo lo possano guardare anche gli altri, una volta asciutti si &egrave fatta ora di andare, ci alziamo iniziando a raccogliere le nostre cose, noto che una pacca del suo sedere &egrave un pò sporca di sabbia, dandole degli schiaffetti sul sedere per ripuliarla, ‘che fai!?’ mi domanda voltando la testa e vedendo anche lei la sabbia ‘avevi la sabbia sul sedere ti sto pulendo’ lei mi guarda imbarazzata e il motivo lo capisco quasi immediatamente, ci stavano guardando tutti, eccitati da quella scena ci fissavano tutti con i piselli in tiro, ‘meglio andare prima che mi stuprino’ per tutto il tragitto non abbiamo fatto altro che incrociare gli sguardi eccitati degli altri maschi con i loro piselli in tiro, effettivamente mia sorella era una delle poche ragazze veramente carine e giovani rispetto alla media di quella spiaggia. Ci separiamo agli spogliatoi, quando esco vedo mia sorella ancora completamente nuda con il ragazzo alla cassa più interessato a fissarle le tette che ad ascoltare veramente quello che dice, sia lui che i maschia ancora in fila per entrare, in breve qualcuno ha rubato tutti i vestiti di mia sorella, la direzione si scusa per l’inconveniente e provvede a darle qualche vestito, il tutto nel giro di mezz’ora sotto lo sguardo eccitato di uomini anziani e ragazzini in piena tempesta ormonale, alla fine le avevano dato un cappello in paglia, una magliettina abbastanza aderente, le sue infradito ed un perizoma che probabilmente usato &egrave rifiutata di mettere, indignata prende le borse e si avvia verso casa così completamemte nuda sotto, la seguo non riuscendo a staccare gli occhi dal suo culo fino a quando non decido forzarmi di camminare di fianco a lei, sotto il cappello &egrave rossissima in viso, lo sguardo mi cade sulla sua patata e il suo triangolo di peli neri, sta mostrando la figa e il culo a tutta l’isola, passa anche una navetta di turisti che vedendola non mancano di commentare ‘che bella patata!’ ‘che culo da urlo’ con i cellulari in mano, passiamo poco distanti da un bar ‘vuoi prendere un caff&egrave?’ le dico vedendola abbastanza tesa, lei alza lo sguardo su di me e mi risponde stizzita ‘si, e magari lo prendiamo al tavolino fuori a gambe aperte così che tutti mi vedano bene la patata!’ l’idea di quello che aveva appena detto me lo fa diventare così duro che esce fuori dalla patta del costume, lei mi guarda sorpresa ed imbarazzata, si volta osservando il bar e poi verso di me ‘no, mi vergogno, mi vergogno a farmi vedere con la patata così!’ più ci avviciniamo alla casa e più si vergognava del fatto che fosse nuda, io nonostante cercassi di controllarmi ero eccitatissimo e il mio pisello continuava a spuntare fuori dalla patta, entriamo finalmente in casa ‘finalmente non ne potevo più di questi vestiti usati! devo farmi immediatamente una doccia!’ dice lasciando cadere a terra le borse, togliendosi in un solo gesto maglietta e cappello si lancia sul divano, raccolgo le cose che aveva buttato e quando la raggiungo la trovo seduta sul divano, gli occhi chisi con la nuca poggiata sulla spalliera del divano, le tette da fuori e la gambe spalancate tanto che riusciavo a vederle le labbra, ero rimasto lì immobile a fissarla senza nemmeno rendermi conto che avevo iniziato a masturbarmi davanti a lei, continuano a fissarle le tette e la figa fino a quando non la sento dire allarmata ‘ma che cavolo fai?!’ aveva riaperto gli occhi, io lo rimetto dentro imbarazzatissimo come un bambino scoperto dalla madre a masturbarsi, ‘hai proprio bisogno di una sega’ dice alzandosi e andando via, mi guardo il pisello eccitatissimo probabilmente aveva ragione cavolo era mia sorella!, vado in bagno deciso a fare una doccia per dimenticare mi spoglio completamente e sto per infilarmi nella doccia quando mi accorgo della caldaia che perde, metto un piede sul bordo della vasca e l’altro sul lavello per avvicinarmi e capire da dove perde, sembra una vite allentata, chiamo mia sorella dicendole di portarmi degli attrezzi che avevo visto sotto il mobile in cucina, lei arriva &egrave ancora completamente nuda, dopo averle spiegato la situazione inizia a passarmi gli attrezzi, &egrave sotto di me il suo viso proprio sotto il mio pisello in tiro, ogni volta che mi abbasso per prendere qualcosa che mi passa vedo il mio cazzo pochi centimetri sopra il suo viso e immagino che lei abbia la stessa prospettiva ‘certo che ce l’hai proprio grosso, immagino che per Chiara non sia facile prendertelo in bocca o nella figa’ commenta lei, io arrossisco ‘ma che dici!’ le rispondo abbassando lo sguardo e notando come lo stava fissando, mi faccio passare il giravite e inizio a stringere la vite, mi afferra il pisello ‘ora &egrave molto più duro di prima in spiaggia..’ ‘vuoi farmi una sega visto che prima dicevi che ne avevo bisogno?’ dico io stizzito per l’imbarazzo di prima e concentrandomi sulla caldaia, lei inizia a segarmi ‘così va bene? Chiara te le fa?’ abbasso lo sguardo incredulo mi sta veramente facendo una sega, in più se venissi adesso le ricoprirei il viso ‘Chiara mi fa i pompini’ dico io, lei se lo punta verso la bocca, la apre e alzandosi sulle punte sta per fare lo stesso, si ferma un attimo prima di sfiorarlo con la bocca sorridendo ‘si, ma io sono sua sorella.. i pompini non li faccio’ dice mollandomi il pisello e lasciandomi così. Lascio mia sorella nella vasca a riordinare le idee mentre io mi asciugo e alla fine vado nell’altra stanza lasciandole il bagno, metto il pigiama e rispondo al cellulare, &egrave nostra madre che chiede come va, avendo la scusa giusta torno in bagno, mi trovo davanti il culo e le labbra pelosette di mia sorella che piegata a novanta si stava asciugnado i capelli con il phon, lei si rialza subito quando si accorge di me, le passo il cellulare che nostra madre voleva parlarle, solite domande di rito se avevamo mangiato com’era andata la giornata ecc, intanto prendo il phon puntandolo sulla sua figa iniziando ad asciugarle il pube, mi aiuto con la mano toccando e palpandola, lei arrossisce ma continua a parlare a telefono lasciandomi giocare, punto il phon più in basso per asciugarle i peli sulle labbra, le faccio scappare un gemito arrossisce mentendo al telefono e spiegando che aveva sbattuto il piede vicino al mobile, mi strappa il phon di mano e mi spinge via dal bagno, ceniamo e come se non bastasse ad imbarazzarla di più inizio a parlare della sua figa e delle sue tette diventa sempre più rossa fino a quando le chiedo il motivo di tutti quei peli sulla figa lei sbotta dicendomi ‘basta non sono fatti tuoi’ si alza iniziando a sparecchiare, le dico tornando al discorso di quando eravamo in bagno che per averla lasciata prima volevo che mi preparasse un dolce, lei annuisce in un primo momento poi ricordandosi mi guarda ‘ma abbiamo solo la nutella’ faccio spalluce, dicendole che se non era in grado di preparare qualcosa potevamo sempre andare a prendere il caff&egrave in piazza.. senza gli slip ovviamente, lei mi guarda male scuotendo il capo, divertito la lascio fare andando a guardare la tv in camera, dopo circa mezz’ora entra in camera, le luci sono spente se non per la luce della tv accesa ‘mi hai portato il dolce?’ le dico ironico immaginando che mi avrebbe risposto di non esserci riuscita, sale sul letto indossa il pigiama, si mette su di me e mi rendo conto che indossa solo la parte di sopra, nel buio con quella poca luce distinguo la forma della sua figa, l’avvicina alla mia bocca sento il sapore della nutella, si &egrave ricoperta la figa con la nutella! inizio a leccarla eccitato e goloso, la sento gemere fino a quando cede anche lei mi abbassa il pigiama tirandomi fuori il pisello e iniziando a leccarlo e a succhiarmelo Avevamo passato tutta la notte a leccarci in quel 69 dandoci piacere a vicenda, ogni volta che si svegliava lei la sentivo leccarmi il pisello, ogni volta mi svegliavo io iniziavo a leccargliela, a volte ci svegliavamo entrambi e continuavamo quel lento 69 che non vedeva venire nessuno dei due, prime luci del mattino, mi sveglio con davanti la figa di mia sorella, figa che ormai conoscevo quasi come il mio pisello, deciso a farla venire inizio a giocarci usando la bocca e le mani, poco dopo anche lei si sveglia e essendo della stessa opinione mi prende il pisello in mano iniziando a farmi un pompino, entrambi gemiamo di piacere con in bocca il sesso dell’altro fino a quando la sveglia non rovina tutto iniziando a suonare, come una molla mia sorella scatta dal letto per andare a spegnarla `dobbiamo andare o perderemo il volo` effettivamente la partenza era presto ma chi avrebbe immaginato un risvolto del genere, inizio ad alzarmi dal letto mentre lei inizia a preprare i bagagli `continueremo a casa?` le domando, lei si volta e si avvicina inginocchiandosi davanti a me e guardandomi, mi dice `preferirei che la chiudiamo qui, e che magari per ovvi motivi tu tenga per te quello che &egrave successo in questi giorni` tristemente annuisco, lei nota la mia amarezza e ancora `Dai facciamo così, hai una fantasia che non implichi scoparmi?` io mi alzo in piedi iniziando a segarmi davanti al suo viso, lei mi guarda rimando in quella posizione nuda, `Non ti azzardare a venirmi in faccia, sono tua sorella!` dice lei `scordatelo! no fermati!` continua e io sempre più eccitato dalla parte che sta recitando `Smettila di segarti davanti alla mia faccia! Questa cosa non la permetto nemmeno al mio ragazzo!` vengo, iniziano a partire i primi fiotti che le imbrattano il viso, lei mi guarda fingendosi sorpresa ma forse realmente imbarazzata dalla cosa, la faccia di mia sorella imbrattata mi eccita così tanto che afferro nuovamente il mio pisello e mi sego ancora con foga fino a venire per la seconda volta nuovamente sul viso, le metto una mano dietro la nuca e la guindo a prendermi il pisello in bocca per ripulirmi, finito già lascio che si alzi, imbarazzata e con il viso sporco `vado a lavarmi..` quando esce ci rivestiamo e proseguiamo normalmente come se nulla fosse successo, facciamo tutto di corsa fino a quando finalmente ci sediamo nei nostri posti sull’aereo. La noia arriva presto quando tutti si addormentano, così inizio a parlarle della vacanza e di tanti piccoli particolari eccitanti che sarebbero potuti accadere, lei cerca di rimanere indifferente al discorso fino a quando non le faccio notare che mentre parlavo ho abbassato la zip e ho tirato fuori l’uccello, lei lo guarda arrossendo, guarda me sorpresa e immediatamente si guarda intorno per vedere se qualcuno ci stesse osservando ma avevo già controllato io mentre parlavo, stavano tutti dormendo, le prendo la mano e la guido a farmi una sega `dai smettila` sussurra lei lasciandosi guidare, il mio pisello diventa sempre più duro attirando la sua attenzione, mi guarda e mi sussurra `come facevi a saperlo che era una mia fantasia?` io non ne avevo la minima idea, mi limito a sorride e a dirle `Dai, quanto ti ricapita di stare un aereo con qualcuno che abbia il pisello da fuori?` lei lo guarda ancora, &egrave indecisa, alza lo sguardo su di me `solo una leccatina non di più e controlla se arriva qualcuno` finalmente si convince, si sgancia la cintura di sicurezza ed inizia a chinarsi su di me, sento la sua lingua timidamente lungo la mia asta, le metto una mano sulla nuca e dopo un pò di resistenza la convinta prendermelo in bocca, inizia a succhiarmelo e a sbocchinarmi in maniera divina, mi godo il lavoretto di bocca di mia sorella mentre mi guardo in giro, noto che abbiamo un osservatore, un uomo sulla cinquantina seduto alla fila di sinistra si &egrave svegliato e ci sta osservando, continua a toccarsi il pisello da sopra i suoi pantaloni e a giudicare dal bozzo probabilmente ci stava spiando da un pò, lascio che guardi la scena, abbasso lo sguardo su mia sorella incrociando il suo, guarda nella direzione dove stavo guardando accorgendosi anche lei dell’uomo, ancora con il mio pisello in bocca continuando a salire e scendere gli fa segno con la mano di avvicinarsi e sedersi al posto libero vicino a me, l’uomo non se lo fa ripetere e immediatamente cambia posto venendo a sedersi vicino a noi, mia sorella gli abbassa la zip e con le mani glielo tira fuori, ha il pisello di quello sconosciuto nella mano destra e il mio in bocca giocando con entrambi, la cosa imbarazza sia me che lui ma il piacere che ci sta regalando fa si che nessuno dei due rinunci, inizia ad andare più veloce con la sega allo sconosciuto e il bocchino che si trasforma in un pompino con la mano sinistra, vuole far venire entrambi ed entrambi siamo sul punto di venire, mi guarda con il pisello in bocca, non resisto vengo ancora, l’uomo le prende la mano le fa continuare la sega nei suoi pantaloni, sta venendo anche lui. Mia sorella torna seduta come che niente fosse, l’uomo capisce che quel gioco e finito e dopo essersi ricomposto torna al suo posto, una volta atterrati in aereoporto troviamo Chiara la mia ragazza, la quale ci chiede com’&egrave andata la vacanza, io vado nel panico non sapendo cosa rispondere `abbiamo scopato tutto il tempo` dice mia sorella con fare ironico, Chiara ride a quella che crede essere una battuta non sapendo che mia sorella le ha detto la verità.

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